Sindaci di parte

Il rispetto deve andare a braccetto con la responsabilità, quando si tratta di ricoprire cariche pubbliche. È inqualificabile il gesto compiuto dai sindaci leghisti dei comuni di Lazzate, Ceriano Laghetto, Varedo, Biassono, Renate e di Albiate. Questi sei sindaci “a trazione leghista” lunedì mattina hanno sostituito la foto del Presidente della Repubblica con quella di Alberto da Giussano: non una scelta stilistica o un rinnovo dell’ arredo, ma un vero e proprio gesto di spregio e presa di distanza dal Presidente Mattarella.

Per la cronaca, ricordiamo che il  Sindaco giura davanti al consiglio Comunale sulla Costituzione  Italiana .
Come funzione esecutiva, il Capo dello Stato procede alla nomina del Presidente del Consiglio e, su proposta – e non diktat – di questo, la lista dei Ministri (come recita l’l’ormai famoso art. 92) Questo è quanto sta scritto nella Costituzione e questo è quanto viene barbaramente messo in discussione quando si colpisce la figura del Presidente della Repubblica, rischiando anche una denuncia per vilipendio, secondo quanto indicato dall’art. 278 del Codice penale.

Inoltre, è utile ribadire che il Sindaco è Sindaco di tutti i suoi cittadini, anche di coloro che non condividono il suo programma e quindi il suo ruolo non può più essere quello di “capo” o “tifoso” o del proprio partito o movimento. Questi sei sindaci hanno profondamente offeso la carica che ricoprono e il prefetto di Monza ha già preannunciato un provvedimento nei loro confronti..

Ritornando ai concetti di rispetto e responsabilità per chi ricopre cariche pubbliche, noi crediamo fermamente nella dignità del dialogo – soprattutto se tra parti contrapposte – nella dignità delle Istituzioni e nel doveroso rispetto della figura del Presidente della Repubblica che è garante dell’unità nazionale e della coesione tra i Comuni italiani.

Gesti come quello dei sindaci leghisti sopra elencati non ci rappresentano,  né rendono giustizia al compito primario di ogni Sindaco: tutelare e proteggere la coesione all’interno della comunità, nel rispetto reciproco.

ULTIM’ORA! (31 maggio 2018, ore 21,40)
Il governo Lega-5stelle è fatto!
I sindaci leghisti riappendono la foto del Presidente Mattarella: ora è un bravo Presidente…
In politica non sono tutti uguali.

Lissone è cardioprotetta… ma dobbiamo metterci “il cuore”!

Prosegue l’interessante azione dell’amministrazione Comunale che da oltre un triennio persegue un nobile obiettivo: quello di aumentare la sicurezza in Città. Con i suoi 25 DAE (Defibrillatori Automatici Esterni) Lissone è ai primi posti per il rapporto DAE/cittadini residenti; gli ultimi 5 sono stati donati alla città dal Rotary Club di Lissone.

L’apparecchio è automatico, semplice da usare e necessita “solo” di essere messo a contatto con il corpo di chi si trovi in stato di incoscienza e di arresto cardiaco. Dopo essere stato fissato con due adesivi al torace e sul fianco, il defibrillatore stesso effettua una veloce diagnosi e, con chiare istruzioni vocali, guida il soccorritore occasionale (NOI!) a dare la giusta scossa che dovrebbe far riprendere il battito.

In città questo macchinario è attualmente dislocato in 25 postazioni di interesse strategico: la stazione, il Comune, la biblioteca, palestre…

Ma il DAE, per funzionare in modo ottimale e ottenere il suo scopo, deve essere utilizzato da persone qualificate e allora l’Amministrazione comunale, con la collaborazione della Croce Verde lissonese, ha organizzato sul nostro territorio dei corsi di formazione gratuiti aperti ai cittadini. I corsi (a numero chiuso) si svolgono in strutture sportive dislocate nei vari quartieri: hanno la durata di circa quattro ore e comprendono una parte teorica, una tecnica e prove pratiche con l’aiuto di un manichino per simulare l’intervento d’emergenza e il massaggio cardiaco (in attesa dell’arrivo dei soccorritori professionali che vanno immediatamente allertati chiamando il 112).

Un plauso quindi al sindaco Monguzzi e alla Croce Verde, ma anche alle persone che hanno deciso e decideranno di partecipare al corso: gratuito, interessante e soprattutto salvavita!

Dopo il successo delle due sessioni del mese di maggio, ci auguriamo una massiccia adesione nelle prossime sessioni di giugno e settembre (qui la locandina con il calendario).

E allora, mettiamoci tutti il cuore… e partecipiamo.

Locandina corsi e al comunicato stampa del Comune>

Piazza Libertà è… partecipazione

Caro lettore, segnati questa data: 1° giugno, questo venerdì, alle ore 21.00 a palazzo Terragni. Venerdì sera, infatti, si terrà un’assemblea pubblica sul tema del rinnovamento del centro storico di Lissone: un evento veramente importante per la nostra città!

Come ricorderete, nel programma elettorale del Sindaco Monguzzi – e come punto importante – era prevista la riqualificazione di piazza Libertà. Tempo fa, l’associazione “Lissone Commercia” ha proposto di organizzare un Consiglio comunale “aperto”, incentrato soprattutto sulla revisione della Ztl che viene giudicata economicamente dannosa dalle attività commerciali che si affacciano sulla piazza. L’Amministrazione comunale ha rilanciato, proponendo invece un’assemblea pubblica per permettere la partecipazione ad un più ampio numero di cittadini e ha allargato l’argomento del dibattito alla riqualificazione di tutto il centro di Lissone.

Secondo indiscrezioni, la serata prevede un’introduzione del sindaco e poi verrà dato spazio ai commercianti e ai cittadini in modo che ciascuno possa fornire spunti e fare riflessioni per definire le funzioni e gli scopi che dovrà avere piazza Libertà che – ribadiamo – è di tutti, e il centro storico che naturalmente lì sfocia.

In un secondo tempo, l’Amministrazione procederà a delineare le linee guida del bando che fornirà le indicazioni-obiettivi sulle quali dovranno lavorare gli architetti e i professionisti che vi parteciperanno. Sarà infine identificato il progetto migliore per la riqualificazione di piazza Libertà, uno spazio che oggi è poco funzionale all’incontro, allo scambio, al fare “comunità”; guarda caso, lo scopo vitale di una piazza.

Proprio così: “Mettiamo in piazza le idee” è – non a caso – il titolo dell’incontro ed è il proseguimento di un percorso che mira a coinvolgere i cittadini e le associazioni di Lissone in scelte che poi vivranno in prima persona.
E’ un’occasione da non perdere! Sarà una vera occasione di partecipazione e noi, come cittadini e movimento civico, ci saremo.
E tu, ci sarai?

«Mettiamo le idee in Piazza»: assemblea pubblica sul rinnovamento del Centro storico ( Comunicato stampa – 16 mag 2018)

Date a Cesare quel che è di Cesare

Un articolo del Giornale di Monza della scorsa settimana raccontava che a Lissone, nel rione “Da la dal punt”, è in corso una raccolta firme per richiedere all’Amministrazione una maggiore manutenzione e nuovi servizi per il quartiere. Bene, la raccolta firme è uno strumento democratico e lodevole per richiamare l’attenzione degli organi preposti così da ottenere risposte e azioni capaci di risolvere la problematica denunciata.

Ma c’è una frase, in questo articolo, che riporta le dichiarazioni di un ex capogruppo (Pd) che in passato abbiamo avuto modo di stimare e che non rende la dovuta giustizia alla realtà. “Dal settore lavori pubblici (dal 2012 nelle mani di Marino Nava Ndr) non c’è MAI stato ALCUN TIPO di intervento, forse per volontà politica, sul tema della manutenzione “.

Si rimane basiti perché, a nostra memoria, ci risulta che di interventi nel quartiere “Da la dal punt”, che include anche via Giotto, ne sono stati fatti da questa amministrazione, e PARECCHI. Leggendo poi le dichiarazioni dell’assessore Nava, direttamente chiamato in causa, e ci si accorge – con sollievo – che la NOSTRA memoria è perfettamente a posto! Sono stati fatti interventi nei giardini di Via Bernini, lavori importanti di messa in sicurezza della scuola Tasso (scala antincendio, nuovo refettorio, tettoia di collegamento: non certo giuggiole…), sistemati i giardini di via Pascoli, installati nuovi giochi nei giardini della scuola Piermarini, (una nuova palestra adiacente), un incrocio rialzato in prossimità degli istituti e altro ancora.

Ora ci si chiede: perché si strillano dure parole (“mai”, “nessuno”, “abbandonati”)? Certo, sicuramente in città c’è sempre da fare ed è un DIRITTO del cittadino presentare richieste per migliorare la realtà che lo circonda. Ma perché fare uso di approssimazioni ingiuste che non tengono conto di come la zona sia da tempo stata presa in carico da chi di dovere?

Noi non sposiamo la logica di “chi più calca la mano più ottiene “: è un dovere morale ,oltre che il segnalare i problemi, anche l’utilizzare e il mantenere obiettività non lavorando solo “per il proprio orticello”.

“I giardinetti pubblici delle vie Sala, Concilio e Giotto sono inadeguati” (Giornale di Monza – 15 mag 2018)

“Dov’era Castoldi quando governava insieme a noi?” (Giornale di Monza – 22 mag 2018)

Dimissioni? No, grazie

Riceviamo e pubblichiamo volentieri questa lettera del Vicesindaco Marino Nava, già esponente del Listone ed ora Assessore e Vicesindaco.

Carissimo Listone, rispondo tramite queste pagine, che leggo sempre con piacere, per una questione che mi ha visto protagonista nell’ultimo Consiglio Comunale.

Il tema è la serie di domande e riflessioni che nei giorni scorsi il Listone ha espresso sul proprio sito – in autonomia assoluta dalla Coalizione di centrosinistra, che amministra con il Sindaco Monguzzi la Città –visto che le minoranze hanno espressamente chiesto cosa ne pensassi io, esponente di rilievo della Lista civica.

Come sempre ho risposto e ho espresso la mia stima a Giovanni Mantegazza come persona e come presidente di Apa, ma ho anche ripercorso le letture dei fatti e ho sostenuto come le domande poste fossero lecite, ben espresse, educate, nel merito comprensibili. Ho anche dichiarato che non solo non contenevano insulti e/o offese ma che, in presenza di dubbi, erano lecite e dovute, trasparenti nella loro ruvidezza e, forse, banalità di espressione.

D’altra parte la Lista civica è questo: un contenitore dove gli associati possono proporre riflessioni, commenti e discussioni senza troppi vincoli, senza ordini di partito o di persone calate dall’alto. Senza dover restare per forza in equilibrio.

Alcuni amici della maggioranza hanno preso le distanze dai contenuti dell’articolo e hanno ribadito, di fatto, la stima che nutrono per Giovanni. Testimoniando anche la Sua correttezza comportamentale. Ci sta.

Purtroppo le minoranze, invece, sono state molto“virulente” e hanno accusato il Listone di essere composto da codardi e promotori di odio in città, in Consiglio comunale e tra alcune categorie economiche come commercianti ed artigiani. Un male, quindi, per tutti!

Io preciso a voi del Listone la mia solidarietà, perché sono convinto che non ci siano codardi, proprio per il coraggio nell’esporsi collegialmente e nessuno che si nasconda, dietro ad una tastiera, perché per ogni sito che pubblica esistono responsabili e responsabilità.

Si responsabilità nel governare e nel migliorare sempre. Ed il Listone anche questo fa, con buona pace di chi, avendo perso e non avendo ancora superato il trauma della sconfitta, ricerca motivazioni strampalate.

Detto questo, rispondo anche a Ruggero Sala che,nella parte conclusiva del suo intervento,ha richiesto a microfono e le mie dimissioni.

Respingo l’invito ricevuto: non credevo che la diatriba politica arrivasse a tanto, su un articolo. Ho semplicemente risposto ad una domanda non dissociandomi da una posizione che considero lecita, non offensiva e a tratti di servizio per la città.
Ma tanto è: ho ricevuto una domanda e risponderò anche in Consiglio. Anticipo qui il fatto a voi che – attenti uditori – potreste avere il dubbio che io valuti la proposta. Non è la prima volta che capita e non sarà l’ultima perché spesso ci si lancia in simili richieste, anche sul “nulla politico”, come in questo caso. Ma credetemi: salvo situazioni straordinarie ad oggi imprevedibili, porterò a termine gli incarichi ricevuti.

Con i miei migliori saluti.
Marino Nava

Siamo tutti con te, forza Giovanni!

Ecco gli slogan, in sintesi, di tutto il Consiglio Comunale di venerdì scorso: della minoranza e della maggioranza. Cosa succede? Beh, chi non ha visto dal vivo gli interventi (circa due ore di “comunicazioni” accese e ricche di applausi dal pubblico) può farlo ora dal sito del Comune; chi invece non vuole vederli sappia che, a causa di un nostro recente articolo, tutte le forze politiche hanno sottolineato la stima e la bravura di Giovanni Mantegazza, Presidente di APA Confartigianato Lissone. Noi compresi e assessore e vicesindaco Nava compreso. Tutti, insomma, con Giovanni: onesta persona, gran lavoratore, cordiale e misurato sempre, un signore d’altri tempi. E questo lo ribadiamo anche noi ora, per iscritto.

Ma allora cosa è successo? A volte i fatti sono meno interessanti delle reazioni che scatenano, quando la politica spesso interpreta, deforma, suggerisce e mistifica. Capita anche a noi, ovviamente, ma in questa faccenda occorre davvero dirlo a gran voce: c’è stato un gran polverone e zero risposte!

Tutto è nato da un articolo del Giornale di Monza nel quale erano riportate alcune dichiarazioni politiche di Giovanni Mantegazza che a noi del Listone (e forse non solo a noi) hanno suscitato una serie di domande circa la possibilità, l’opportunità e la difficoltà di mantenere due ruoli: Presidente di APA e “capo” di un progetto politico che possa riunire il centrodestra, centrodestra che ora è in forte contrasto con l’attuale amministrazione. Lasciando perdere alcuni ormai consueti “vaneggiamenti”, ultimamente in Consiglio comunale anche Lissone in Movimento (in breve: LIM) e il Movimento 5Stelle hanno cominciato a schiacciare l’acceleratore dicendo: ”facciamo opposizione”; e – certo – proprio questo devono fare, perché hanno perso le elezioni.

Noi auguriamo “in bocca al lupo” a Mantegazza, a LIM, al centro destra unito (nel futuro) e ben speriamo per il rapporto – ora ottimo – tra il Comune e Apa Confartigianato. Lo auspichiamo veramente per chi lavora, per il tessuto economico di Lissone, per le famiglie. Testimoniamo anche che Mantegazza, sentiti i nostri esponenti, ha garantito il medesimo impegno, nonostante la questione definita da lui stesso “brutta e spiacevole”.

Col senno di poi, è stato comunque utile Continua a leggere

A Lissone, “venti” di Statuto

Il 15 novembre scorso la Commissione istituzionale ha iniziato il processo di revisione dello Statuto comunale, approvato nel lontano 2000: quasi vent’anni or sono. Poiché questo è il testo fondamentale che stabilisce le linee guida alle quali si deve ispirare il Comune per la sua organizzazione interna, le sue attività, le forme di controllo e di partecipazione popolare e così via, andava urgentemente “preso in mano” e aggiornato.

Lo Statuto è un atto normativo che – per la sua importanza – richiede la più ampia condivisione dei suoi contenuti tanto che, in sede di prima votazione, è richiesto il voto favorevole dei due terzi dei membri della Commissione.

Il nostro – ripetiamo – quasi ventennale Statuto, è costituito da nove “Titoli” (capitoli), necessita ora di un importante intervento di adeguamento normativo, di un aggiornamento sui principi e le finalità guida del Comune e sull’istituzione di nuove forme di partecipazione popolare.

Nelle linee guida condivise dalla maggioranza, e relative alla necessità di rivedere lo Statuto possiamo infatti leggere: “La stesura di queste nuove regole non può non tenere conto del contesto sociale in cui viviamo. Il progressivo allontanamento della gente dalle istituzione democratiche cittadine e dalla politica sono un sintomo di malessere di cui la politica si deve fare carico e a cui bisogna dare risposte efficaci. I cittadini chiedono maggior partecipazione, istituzioni più vicine, più trasparenti e più orientate alla soluzione dei problemi.”

Ora i componenti della Commissione istituzionale, supportati nel loro lavoro dalla professionalità del Segretario generale, sono ormai a buon punto. E gli incontri proseguono pregni di contenuti.

In attesa, quindi, di poter visionare tutti noi il risultato finale della revisione, non ci rimane che augurare loro buon lavoro.  A Lissone, “venti” di Statuto…

La maschera di APA

“Associazione apartitica autonoma”. Lo scriviamo all’inizio dell’articolo per essere sicuri di non sbagliare e di non dimenticarcelo. Parliamo di “APA Confartigianato” e delle 13 pagine di Statuto che regolano una delle associazioni di categoria più importanti del nostro territorio, fondamentale per rappresentare le piccole attività che rappresentano il motore della Brianza e anche di Lissone. Parole che devono essere sfuggite (o forse le ha dimenticate…) al presidente lissonese Giovanni Mantegazza, da anni a capo del sodalizio lissonese ma ormai sceso ufficialmente nell’arena della politica.

Non sono infatti passate inosservate le sue dichiarazioni rese in un articolo del Giornale di Monza nel quale il centrodestra della nostra città pare alla resa dei conti in cerca del “colpevole” della sconfitta elettorale del 2017. Attaccato da Giovanni Camarda, numero uno di Fratelli d’Italia a Lissone, Mantegazza annuncia il proprio sostegno a Luca Veggian candidato sindaco di Forza Italia a Carate Brianza e apre al dialogo con il centrodestra lissonese in vista delle elezioni che si terranno nel 2022.

Ma come?? Il presidente di APA Confartigianato, conosciuto in città per il suo ruolo rappresentativo e istituzionale, scende in campo a livello politico senza che la sua associazione dica nulla?
Quando Giovanni Mantegazza siederà attorno ali tavoli di lavoro aperti dall’assessore Merlino, lo farà in qualità di capo degli artigiani o come uomo di partito di Stefano Parisi? Giovanni Mantegazza, infatti, ha confermato il proprio supporto a “Energie per l’Italia”, come ha fatto Roberto Perego, l’amico di sempre.

Roberto Perego ha fatto bene: è un politico ed è giusto che dica a tutti (suoi elettori compresi) da che parte sta. Giovanni Mantegazza è un uomo che rappresenta migliaia di associati: lo Statuto di APA Monza e Brianza gli consentirà di farlo anche dopo questa discesa in campo anticipata?

Con le sue dichiarazioni, Mantegazza ha scoperto il disegno politico che potrebbe nascondersi dietro la sua presidenza in APA Confartigianato: creare un gruppo di associati disposti poi ad aiutarlo in politica. Una brutta vicenda sulla quale speriamo che Gianni Barzaghi, presidente di APA Monza e Brianza, faccia luce.

Come Lista Civica vigileremo, in modo che la vetrina di APA Confartigianato e le splendide iniziative di tutti gli associati non vengano utilizzate per un tornaconto politico elettorale.

Luoghi di valore

Giovedì scorso la città di Lissone ha reso omaggio, intitolando l’istituto Comprensivo II (costituito dalle scuole Farè, Moro, San Mauro e Penati) alla scienziata premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini: una donna che ha saputo mettere la scienza al servizio dell’umanità e ha contemporaneamente dato vita a un dialogo continuo e costruttivo intra-generazionale, anche tra chi era lontano dal mondo della ricerca scientifica; ha anche portato avanti le sue ricerche nonostante le persecuzioni razziali – in quanto ebrea – del periodo nazista.

È stata una scelta collegiale, quella dell’intitolazione, che si è celebrata alla presenza di una delegazione degli alunni del Comprensivo, del sindaco, dell’assessore Perego, delle presidi delle scuole interessate e con un’ospite speciale: la professoressa Piera Levi Montalcini, nipote del premio Nobel.

Dopo gli interventi dei presidi e dei ragazzi, l’ospite d’onore ha sottolineato come Rita Levi Montalcini riuscisse facilmente a parlare coi giovani , come li spronasse a metter forza e passione in quello in cui credono e ha invitato tutti i presenti a “tramandare” le motivazioni e il percorso che ha portato alla scelta dell’intitolazione del comprensorio a Rita Levi Montalcini, perché nel tempo non rimanga solo un nome – appunto – ma la testimonianza dei valori che la persona stessa ha incarnato.

Il Sindaco, infine, ha giustamente ribadito come i luoghi e le istituzioni debbano essere intitolate a chi ha partecipato al progresso umano e scientifico: i luoghi non sono nulla, se non sono abitati da persone che li vivano ed li abbiano a cuore.

Un filo comune lega le scuole intitolate alla Montalcini con la città di Lissone, e il Listone con essa: i valori autentici di progresso, sforzo e condivisione comune.

L’Istituto «Comprensivo II» intitolato a Rita Levi Montalcini, l’Amministrazione partecipa alla cerimonia (Comunicato stampa – 10 mag 2018)

Buona lettura!

Sì, buona lettura IN BIBLIOTECA! Proprio così: da lunedì prossimo il settore Lavori pubblici metterà finalmente mano alla copertura del tetto della Biblioteca. Terminate le fasi di studio del problema  e aggiudicato il lavoro ad una azienda qualificata tramite gara, la nostra “eccellenza cittadina” tornerà al suo completo splendore.

La Biblioteca, infatti, da qualche anno presenta dei gravi problemi di infiltrazione di acqua piovana dal tetto; per la verità sono stati svariati i tentativi per risolvere il problema, ma il tetto curvo, in vetro, su strutture portanti inclinate, ha reso difficoltosa l’individuazione dei punti critici e quindi la programmazione delle attività da intraprendere. Le soluzioni praticate, purtroppo,  “tamponavano” solo i problemi che poi ricomparivano, precisi “come un orologio”….

Alcune zone di pavimentazione in parquet sono state danneggiate e l’accesso al pubblico nell’ultimo piano – sede della Biblioteca del Mobile, una peculiarità esclusiva della nostra Lissone – è stato interdetto alcuni mesi fa.
Lunedì, finalmente, comincerà la posa del ponteggio e a seguire i lavori di sistemazione della copertura. L’obiettivo è quello di sanare DEFINITIVAMENTE le infiltrazioni e di ridare l’uso degli spazi ai cittadini.

E allora, buona lettura a tutti, all’asciutto, IN BIBLIOTECA!