Complimenti all’assessore… di Vedano!

Stessa location, stessa riunione, stesso scottante argomento: Pedemontana. La grande arteria che attraverserà i nostri territori è stata infatti oggetto di una riunione che si è svolta in regione Lombardia lo scorso 27 novembre.

I rappresentanti per Lissone che erano presenti – l’assessore Rossati e il presidente di Commissione Carraretto (assente la sindaca) – durante il Consiglio comunale che si è svolto la sera stessa, hanno deciso di tacere su tutto e di non accennare minimamente né alla riunione né tanto meno ai suoi contenuti. Così funziona a Lissone

Proprio martedì, invece, è stato pubblicato un articolo sul Giornale di Monza nel quale, in un’intervista chiara e trasparente, l’assessore di Vedano al Lambro aggiorna sui contenuti della riunione svoltasi in Regione.

A Lissone sono forse meno trasparenti o meno interessati all’argomento e così, solo grazie alle rimostranze dei consiglieri Nava, De Vincentis e Foligno, è stata convocata un’apposita Commissione per lunedì 9 dicembre, per relazionare sui lavori di Pedemontana

Noi ci saremo e ascolteremo, con buona pace di Carraretto che, prima ha taciuto, poi ha convocato la Commissione (anche perché obbligato) e pare – seppur tardivamente – che ora nutra una certa preoccupazione.

Confronteremo le informazioni fornite e, soprattutto, chiederemo conto ai “vertici” di Pedemontana che interverranno (ancora non si sa chi sarà presente). Saranno invece sicuramente presenti e numerosi i cittadini lissonesi, perché la cantierizzazione di Pedemontana sembra sia davvero molto molto vicina…

Che fine ha fatto la Trmi10 di Pedemontana? (Giornale di Monza – 3 dic 2024)

Convocata la Commissione Pedemontana

Ora è ufficiale: il Comune ha comunicato ai membri della 4° Commissione Territorio (Nava, De Vicentis, Foligno) che la riunione urgente da loro espressamente richiesta sull’imminente cantierizzazione del tratto lissonese di Pedemontana, si svolgerà nella Sala consiliare Lunedì 9 dicembre alle ore 20.

Il presidente di Commissione Andrea Carraretto – che aveva pensato bene di non riferire nulla sulla riunione in Regione Lombardia alla quale aveva partecipato – ha annunciato che saranno presenti anche i vertici di Pedemontana (che si suppone abbiano potere decisionale) e quindi i membri della 4° Commissione potranno porre loro domande, chiarire dubbi e (si spera) avere delle rassicurazioni.

La seduta della Commissione è aperta a tutti e i cittadini potranno ascoltare, ma non intervenire. In quella occasione, il presidente Carraretto dovrà anche spiegare come mai, durante l’ultimo Consiglio Comunale, nulla ha detto riguardo i lavori di Pedemontana.

Noi vorremmo che partecipassero alla Commissione aperta anche coloro (consiglieri, assessori e tecnici) che a Lissone non ci abitano, affinché si possano rendere conto di come sarà modificata (e per un lungo periodo) la viabilità, quanto sarà complicato raggiungere il centro città da Santa Margherita (e viceversa) e quanto questo cambierà la qualità della vita di migliaia di cittadini.

Dopo la scelta dell’amministrazione Borella di chiudere gli uffici comunali presso il Centro civico – ad esempio – la frazione non è più autonoma rispetto ai servizi del Comune. Inoltre, esiste un notevole traffico di attraversamento che si sviluppa su due vie parallele: via per Santa Margherita e viale Lombardia; se una di queste due si interrompesse, sarebbe un delirio di traffico, smog e rumore. Senza dimenticarsi dell’invasività ambientale dell’opera Pedemontana!

In tutto questo, l’unico sereno sembra proprio essere Carraretto. Ascolteremo cosa dirà alla Commissione del 9 dicembre, e speriamo che non si limiti a fare gli auguri per le imminenti festività…

Il presidente silente

Noi siamo noi, e voi non siete nulla… Questo sembra essere ormai lo slogan di chi governa Lissone. Le informazioni non circolano, per avere risposte bisogna chiedere e sollecitare, e ciò che non fa comodo viene tenuto “nascosto”, in attesa di chissà che.

Allora la notizia ve la diamo noi: a breve inizieranno a Santa Margherita i lavori di cantierizzazione di Pedemontana.

Questo significa che nella zona la viabilità sarà modificata e a tratti interrotta. Non è previsto alcun attraversamento pedonale, anche se in passato i vertici di Pedemontana avevano garantito nessuna modifica al traffico.

Diciamo questo perché mercoledì 27 novembre si è svolta presso Regione Lombardia una riunione con tutti i Sindaci e i tecnici delle città coinvolte sulla tratta di Pedemontana che ci interessa direttamente: per Lissone era ASSENTE la Sindaca Borella, mentre hanno partecipato il presidente della Commissione urbanistica Andrea Carraretto l’assessore all’Urbanistica Massimo Rossati e gli architetti Dirk Cherchi e Salvatore Di Sarno.

Tutto normale? Assolutamente no, perché la stessa sera di mercoledì si è tenuto il Consiglio comunale (dalle 20:30 e fino oltre l’una di notte…) e nessuno ha ritenuto opportuno informare i Consiglieri dell’incombere dei lavori di Pedemontana. E neppure i componenti della 4° Commissione Territorio (Luca De Vicentis, Marino Nava e Omar Foligno) sono stati informati di quanto accadrà nei prossimi giorni alla viabilità di Lissone.

Secondo la logica del “non diciamo che è meglio”, durante il Consiglio comunale il presidente di Commissione Carraretto nulla ha comunicato, e anche l’assessore Rossati – che pure ha parlato dell’utilizzo di risorse derivanti da compensazioni per Pedemontana – ha pensato bene di restare in silenzio.

Lissone ora è questo: il “tutor” Perego e la Sindaca comandano e non dicono nulla; quando – come in questo caso – sono “stanati”, si giustificano con un “Lo avremmo comunicato la prossima volta”

Forse non si rendono conto che tagliare in due la città per tre mesi (questo pare sia il periodo iniziale) non è tollerabile. Qui non si sta parlando dell’opera “Pedemontana” – che può avere detrattori o sostenitori – ma del fatto che due o tre teste decidano, o decidano di subire decisioni che poi “sconteranno” migliaia e migliaia di lissonesi. Decisioni che nemmeno si ha il coraggio di comunicare.

A questo punto, a termini di regolamento, i commissari di minoranza Nava e De Vicentis – assieme a Omar Foligno, che è di maggioranza – hanno richiesto la convocazione “urgente” della 4° Commissione.

Ma l’impassibile presidente Carraretto – tranquillo tranquillo – ha fissato la data del 9 dicembre. Se non altro, la Commissione sarà aperta a tutti, si svolgerà nell’aula consiliare ed è prevista la presenza dei vertici di Pedemontana.

Speriamo non succeda che, ancor prima della riunione, ci siano già i mezzi al lavoro e persone che per raggiungere l’edificio del Comune in via Gramsci dovranno fare “il giro dell’oca”. Ce lo racconterà direttamente lui, il presidente silente Carraretto, visto che abita a Santa Margherita.

Sì, siamo rientrati

Dopo circa sei mesi di assenza giustificata, mercoledì 27 novembre siamo rientrati in aula e abbiamo di nuovo partecipato al Consiglio comunale. Lo abbiamo fatto perché abbiamo trovato un accordo con la maggioranza (accordo che sarà siglato il 12 dicembre) e lo abbiamo fatto perché abbiamo usato il “buon senso”.

Sì, siamo rientrati, ma vogliamo precisare che resta comunque una evidente frattura. La prepotenza dei Consiglieri di maggioranza e della Sindaca sono ancora ben presenti in noi, così come le pesanti parole pronunciate – in nostra assenza – in Consiglio comunale.

È ormai chiaro che la ricerca di regole per aumentare “l’efficacia e l’efficienza” ha invece prodotto una versione del regolamento che non era né sostenibile democraticamente né intelligente ed evoluta. Lo scopo era solo quello di limitare i tempi e i modi di azione dei consiglieri comunali, svilendone il ruolo, e di introdurre la possibilità di collegamento remoto.

Siamo sempre convinti che il nuovo regolamento – targato Roberto Perego – così come è, sia profondamente sbagliato, ma siamo tornati in aula perché abbiamo accettato una mediazione, applicando il buon senso.

Sappiate, cari lettori ed elettori, che comunque resta forte in noi la frustrazione per ciò che abbiamo subìto: una violenza da parte di Lega-Fratelli d’Italia-Forza Italia e mezza Lissone in Movimento. E anche da parte di quelli che parlano, e pure di quelli che non parlano, non prendono appunti, non si documentano, non chiedono mai nulla.

Ecco, siamo rientrati. E ora, cari Consiglieri, dal 13 dicembre ve ne renderete conto.

Dai selfie al “Faso tuto mi”!

Ci sarebbe da essere contenti: l’assessore Giovanni Camarda – maestro dei selfie – questa volta informa i cittadini lissonesi che è stato riposizionato il defibrillatore in piazza IV Novembre. Dopo oltre un anno e (guarda caso…) pochi giorni dopo che i consiglieri del Listone hanno presentato un’interrogazione in merito, il ripristino è stato effettuato. E sulle pagine social di Lissone Camarda pubblica foto e frase ad effetto, con il solito hastag pubblicitario: #assessoreallosportepolitichegiovanililissone #comunelissone.

Premesso che l’assessore dovrebbe decidersi a cancellare la scritta “Vicesindaco” dal suo profilo Facebook (in barba a quello “vero”, di Vicesindaco, come commenta un cittadino), siamo contenti che il defibrillatore sia stato ricollocato al suo posto. Diciamo, però, che i tempi di ripristino (è mancante dall’aprile 2023!) non sono accettabili e diciamo anche che i cittadini la pensano tutti così. Un defibrillatore non è un cestino dei rifiuti o un portabiciclette.

Altro che vantarsi… Dai selfie al “Faso tuto mi” è un attimo, ma può anche essere pericoloso perché i Social sono diretti e, soprattutto, non dimenticano.  Una cittadina ironicamente scrive: “Bravi! Dopo un anno, se non di più!” e l’Assessore ex Vicesindaco (ribadiamolo: EX), a quel punto risponde che “l’importante è farlo”, ricevendo immediatamente la replica che nel caso di un apparecchio salvavita il ragionamento non è valido, così come non si può applicare il concetto “l’importante è farlo” ad altre situazioni. (La contro replica di Camarda è incomprensibile). Ma si sa che l’Assessore ha tempi lunghi… chissà se nel 2027, a mandato concluso, rimuoverà la nomina di Vicesindaco dal profilo Facebook.

Per ora siamo felici per il defibrillatore, dopo un anno è sicuramente un gran risultato, per chi avrebbe dovuto risollevare Lissone…

Chi sale, e chi è in caduta libera

Interessante leggere, sulle colonne del Cittadino di giovedì 21 novembre, la pungente rubrica “Chi sale e chi scende”, a cura del direttore Marco Pirola. E chi scende, secondo il Direttore, nel borsino della politica locale? Il nostro “tutor”, Roberto Perego, al quale viene riservato un chiaro riferimento al famoso dirigente d’azienda Sergio Marchionne!

Il nostro Presidente del Consiglio, che col suo voto ha consentito le prepotenti modifiche al regolamento del Consiglio comunale, che mal tutela i Consiglieri, che non ha mai detto la sua su “fusione di società e causa in corso” (Aeb-A2A), sarà ricordato come il peggiore Presidente.

Questi sono i fatti e il direttore Pirola, nella colonna “Chi scende”, ha fatto bene ad inserire il Presidente del Consiglio lissonese. Che più che scendere, ormai rotola….

Effettivamente, Roberto Perego sembra aver perso lo smalto di quando era in minoranza, e sembra che anche in maggioranza non sia più così molto considerato.

Nulla è riuscito a fare con Stefano Arosio – presidente di Commissione dimissionario – che ha di fatto designato Paolo Rivolta (di Lissone al Centro, minoranza) come suo sostituto; nulla è stato in grado di fare per evitare la spaccatura con lo storico Giovanni Mantegazza, che non frequenta più la Lista civica; nulla sa fare per mitigare le sue numerose divergenze con Daniele Fossati (che di voti ne ha presi davvero tanti) e che, forse, adesso tanto “amico” suo non lo è più.

E tra poco dovrà anche fare a meno dei consigli del Segretario comunale che se ne andrà (perché cambia Comune).

Ormai mancano meno di due anni e mezzo alle elezioni comunali e vedremo se si riposizionerà, se abbandonerà tra i malumori, se continuerà lentamente a perdere compagni di strada, sostenitori e amici.

Ha ragione, secondo noi, il direttore Pirola: effettivamente, Roberto Perego è in caduta libera….

Perego-Marchionne

Buon lavoro, presidente Rivolta!

Come i nostri attenti lettori sapranno, nei mesi scorsi il consigliere Stefano Arosio aveva rassegnato le dimissioni dalla carica di Presidente della 3° Commissione Commercio. Quella di Presidente di Commissione è una figura importante perché si relaziona con l’Assessore di riferimento e con gli Uffici, coordina il lavoro dei Commissari e, soprattutto, è un volano per le attività che poi avranno attuazione e riscontri sul territorio.

A Lissone, le Commissioni sono composte da 5 consiglieri comunali: tre di maggioranza e due di minoranza e in particolare, per la 3° Commissione, la maggioranza è rappresentata da Matteo Lando (Lega), Cesare Viscardi (FI) e Stefano Arosio (FdI e nominato Presidente nella prima votazione post elezioni); per la minoranza da Elio Talarico (Pd) e Paolo Rivolta (Lissone al Centro).

Dopo le dimissioni di Arosio era quindi necessario eleggere un nuovo Presidente, scelto tra i componenti della Commissione e da essi stessi votato.

Come da copione, durante la seduta del 19 novembre il leghista Lando si è proposto per la carica, il compagno di maggioranza Viscardi lo ha appoggiato ma… colpo di scena! L’ex presidente Arosio ha invece proposto e votato Rivolta per il delicato ruolo di Presidente! L’inattesa candidatura è stata naturalmente condivisa anche da Talarico e quindi, con 3 preferenze contro 2, Paolo Rivolta è ora il Presidente della 3° Commissione!

E Lando? È rimasto a bocca asciutta e pare si sia molto innervosito… In tutto questo, l’assessore Alibrandi – in collegamento a distanza – è rimasto in silenzio, ad assistere.

Una debacle anche per la Maggioranza, con il Presidente del Consiglio Roberto Perego che non riesce più a sanare le lotte interne e pare aver perso il suo smalto di tutor. Fa quello che può, spesso in contrasto anche con il suo compagno di lista – Daniele Fossati – e sempre più solo, come succede ai finti veri leader…

Da parte nostra, ci congratuliamo con Paolo Rivolta e gli auguriamo buon lavoro!

Ieri e oggi. E domani?

“Sì, fa freddo ma neanche poi così tanto” e anche: “Basta coprirsi un po’ di più e si risolve tutto”. A Lissone alcune scuole sono state (e forse sono ancora?) in situazioni di criticità e siamo allibiti dal tenore delle risposte e delle interlocuzioni, anche coi genitori degli alunni.

Alla terza riaccensione dei riscaldamenti nelle scuole cittadine, la sindaca Borella è stata colta impreparata: caldaie non funzionanti, appalti in ritardo, interventi programmati ma non eseguiti…  I genitori hanno reagito, hanno scritto e si sono fatti sentire. I supporters di questa amministrazione – anche se privatamente in imbarazzo – tengono duro e tranquillizzano.

E la stessa cosa succede anche per gli atti vandalici che si sono verificati in città: una volta era colpa della Sindaca Monguzzi (e in questo i migliori sono stati Matteo Lando, Ruggero Sala e Roberto Perego) ora invece è la mancanza di senso civico, l’impossibilità di arrivare ovunque, il fatto che in tutte le città ci sia lo stesso problema.

Sala si è “ravveduto”, gli altri, invece, sminuiscono e restano ben saldi alle loro poltrone (e forse avranno addirittura altri incarichi, come si vocifera per Lando).

Tornando ai problemi della città, possiamo ben dire che non sono sufficienti le motivazioni che vengono portate oggi per giustificare ritardi e incuria, così come non erano certo imputabili alla sindaca Monguzzi ogni problema o criticità verificatasi durante il suo mandato.

Ormai abbiamo capito che l’andazzo è questo, ma non riusciamo a rassegnarci: ci domandiamo invece cosa ancora ci aspetta e dove finiremo…

Per fare un albero ci vuole il seme

Come recita la famosa canzone, se si vuole godere dei benefici di un albero – per il decoro e per la vita stessa – serve un seme…. E quindi bisogna “seminare”. Questo noi abbiamo fatto, come Lista civica, nel regalare agli oltre cento partecipanti l’incontro dello scorso 23 ottobre con la Professoressa Elena Granata. Un’importante testimonianza a disposizione della città, sia per il curriculum della relatrice che per la sua capacità dialettica e semplicità di esposizione.

Durante la semina, purtroppo, alcuni dei semi vanno persi e non produrranno alcunché. Questo è ciò che pare sia successo a Marco Fossati, consigliere comunale di Lissone, che era presente alla serata ma che evidentemente “non ha colto”…

E così capita che scriva su Facebook un post ironico dicendo che “la grandissima intellettuale” ha proprio toppato, e lo fa richiamando un articolo di protesta dei residenti di Cascina Merlata (Milano).

La professoressa Granata, architetto e docente del Politecnico, aveva illustrato come alcuni immobiliaristi abusino di strumenti urbanistici creando zone residenziali (a volte anche di gran pregio) ma inserite in contesti e situazioni che le rendono poco vivibili, dove i luoghi di socializzazione non sono previsti. E il tutto, spesso, viene effettuato come “rigenerazione” o “riqualificazione”, in deroga a piani e regole, e richiamando a giustificazione “l’interesse pubblico

Durante la serata il Consigliere ci è sembrato attento e interessato, ma poi sui social si è lanciato in considerazioni di parte, spesso superficiali. D’altra parte, anche a Lissone – anche in Consiglio comunale – potrebbero arrivare prossimamente azioni e progetti del genere: in deroga, per riqualificare. E noi, memori dell’incontro e della semplicità disarmante dei concetti Clima-Sostenibilità-Estinzione diremo di NO.

Certamente le rimostranze degli abitanti della Merlata, che ormai hanno comprato e proteggono il loro investimento, sono comprensibili. Meno comprensibili sono invece Marco Fossati e alcuni consiglieri di maggioranza che non hanno ancora capito quale sia il tema e il loro ruolo. Dopo oltre due anni e mezzo, non hanno consapevolezza del ruolo, non hanno visione, non hanno idee: votano e stop. E se assenti, vengono convocati.

Ma non tutti: ci sono Consiglieri di maggioranza, critici, che votano secondo coscienza, che si dimettono da cariche, che mugugnano. Tra divisioni, lotte e assessori che nemmeno si parlano, il mugugno arriva fino ai banchi, gelidi, dei bambini di alcune scuole lissonesi, ancora con il riscaldamento spento

Bambini, resistete. Intanto cantiamo insieme “Per fare un albero ci vuole un seme, per fare il seme…”.    

La risposta dell’ex Presidente

Ringraziamo il consigliere Stefano Arosio (Fratelli d’Italia di Lissone) che ci ha gentilmente risposto sulla nostra pagina Facebook . L’articolo trattava delle sue dimissioni da Presidente della Commissione Commercio e terminava con l’invito al Consigliere di farci sapere le motivazioni. E lui – che come abbiamo avuto modo di dire è uno che parla e dice – ha risposto.

Da Facebook

Siamo solidali con lui per i suoi problemi di salute, ci spiace della situazione in cui si trova e gli facciamo i nostri sinceri auguri.

Aggiunge pure che sta pensando di dimettersi anche dalla carica di Consigliere comunale. A noi erano noti – anche perché non ne ha mai fatto mistero – i problemi con “qualche proprio assessore e qualche proprio capogruppo”. In Consiglio, Stefano Arosio si è visto raramente e non aveva gradito integralmente il nuovo regolamento del Consiglio comunale targato “Perego-Borella”.

La dimissione da Presidente, comunque, riteniamo sia una cosa importante. Nessuna comunicazione, però, è stata fatta né ai Commissari né al Consiglio Comunale. Le Commissioni hanno una propria importanza e dignità ed il fatto che la “3° Commissione Economia e Lavoro” e non si ritrovi da mesi è altrettanto stupefacente.

Confermiamo che Arosio, che ai tempi di Ruggero Sala aveva fatto più “giravolte”, effettivamente non è “attaccato alla cadrega”. Ma il suo comportamento di distanza e di segretezza, invece, consente ad altri di restare ben “incollati alla cadrega”. Sono coloro che continuano a stupirci, perché nelle azioni di governo della città non sono né efficaci e né efficienti e, in questo modo, lui li appoggia di fatto.

Ciò detto, gli auguriamo di riprendersi presto, anche per valutare serenamente cosa fare per la sua presenza in Consiglio e per poter dare il proprio contributo alla città. Magari senza più “giravolte”.