Carolina nel Paese delle Meraviglie

L’assessore alla cultura Carolina Minotti a volte sembra che viva in una fiaba. Si muove tra le varie manifestazioni leggiadra e gentile ma le risposte e gli interventi in molte situazioni sono fuori luogo. Carolina nel Paese delle Meraviglie!

Prendiamo ad esempio le ultime dichiarazioni in merito alla prossima rassegna di “Cinema all’aperto”: quest’anno è stato deciso che si svolgerà nel cortile dell’ex Oratorio San Luigi invece che in quello della scuola Buonarroti, come avveniva negli anni scorsi. Il motivo è che lì “non c’erano bar o altri servizi per gli spettatori più piccoli…”. Parliamo di una manifestazione che inizia non prima delle 21:30, ma evidentemente si ritiene indispensabile un ristoro con the caldo e pasticcini, appunto come nelle favole…

Inoltre, Carolina forse non sa che la sua Giunta ha cancellato il progetto di acquisizione del Cineteatro Excelsior da parte del Comune di Lissone e ora solo grazie al privato (ECFoP – Ente Cattolico Formazione Professionale) si potrà utilizzare il cortile interno. Anzi: solo una parte del cortile, perché l’altra è nella diponibilità del Parroco, Don Tiziano, che la sua maggioranza ha recentemente accusato di “fare la cresta” sulle rette dei centri estivi. Questa parte del cortile (ex campo da calcio) ora è piena di erbacce: qualcuno si preoccuperà di renderlo presentabile per l’occasione?

E forse Carolina non sa neppure che la scelta del precedente sito (la Scuola Buonarroti) rientrava a buon diritto tra le azioni intraprese per la riqualificazione del quartiere Don Moscotti. Forse il punto di ristoro (se ritenuto veramente indispensabile!) poteva esser fornito da un bar lì vicino, ma è più facile e dà più visibilità spostare tutto in centro città. E chissenefrega delle motivazioni sociali della scelta precedente…

Ma ora a Lissone si governa così: istintivamente, ad intuito, senza conoscenza del passato e senza preoccuparsi di avere informazioni su ciò che non si conosce. E si continua così, con le Feste del Cioccolato e con le manifestazioni elitarie al Museo, sognando ad occhi aperti, come nelle favole…

Ex oratorio maschile: tutto pronto per il ritorno del… cinema (PrimaMonza – 31 mag 2023)

Lista civica o partito in movimento?

Lissone in Movimento è una lista civica che raccoglie il proprio di elettorato tra i lissonesi moderati, legati al mondo dell’artigianato, del commercio e anche degli Oratori. Questa è anche l’origine dei “vertici”, nomi ricorrenti nella politica locale, moderati, e di vecchio corso: Roberto Perego, Giovanni Mantegazza, Sergio Fossati… e qualche altro.

Purtroppo (per loro) per aumentare i consensi alla lista e avere la possibilità di essere rappresentati in caso di vittoria del centrodestra, nell’ultima campagna elettorale sono state inserite in lista anche persone “porta-voti” ma che avevano caratteristiche decisamente più “estreme”.

Uno su tutti: Francesco Giordano, colui che nelle ultime elezioni amministrative di Seregno si è candidato nelle fila di Fratelli d’Italia, al seguito quindi di La Russa, Meloni, Crosetto… gente che coi moderati non ha nulla a che fare.

Ma perché facciamo oggi questo approfondimento? Semplice, i soliti ben informati danno per imminente (o forse già avvenuta) la decisione delle segreterie di partito (Sindaco di Giussano, Fratelli d’Italia e Forza Italia) sulla nomina dell’assessore al Commercio a Lissone, posto vacante dallo scorso dicembre.

Archiviate le autocandidature interne – che evidentemente non convincevano chi di dovere – pare proprio che a breve arriverà la nomina di assessore a Francesco Giordano, che a questo punto non si capisce più se si collochi nella Lista civica o in Fratelli d’Italia.

Ma forse il bello è proprio questo: assessore nominato, fine delle contestazioni al Vicesindaco Camarda e (quasi) tutti contenti.  Viva la democrazia, che è sempre sbandierata ma poi relegata a semplice spettatrice di decisioni esterne, fatte da terzi.

Il presidente del Consiglio comunale Roberto Perego, quindi, resterà al suo posto, sarà spettatore e probabilmente non sarà per niente contento. Per lui niente assessorato ma ancora “vigile” in Consiglio comunale dove (e diciamolo!) non sta nemmeno facendo una bellissima figura tra votazioni contro e votazioni a favore…

Conflitto o illazione?

Come già anticipato la scorsa settimana, durante la sessione riservata al “Question Time”, il nostro gruppo consiliare aveva chiesto spiegazioni in merito alla questione dell’assegnazione della palestra specialistica di via Dante alla società sportiva GAL.

I quesiti e le relative risposte hanno evidenziato come le due Società interessate dalla delibera (GAL e Pro Lissone Ginnastica) non siano state informate della scelta della Giunta di assegnare la storica palestra della Pro Lissone alla GAL, in quanto “oggettivamente” società più titolata. Né prima, né dopo, tanto da creare reazioni e stupore nella Pro Lissone e nessuna firma sulla convenzione da parte della GAL.

Nell’interpellanza avevamo anche richiesto al Segretario comunale se, a suo parere, potesse esistere un conflitto di interesse dell’Assessore Camarda in sede di votazione di delibera, anche in ossequio all’art. 78 del Tuel.

Infatti alla GAL lavora come allenatrice sua moglie, lo stesso assessore che ha portato e illustrato ai colleghi la delibera, che l’ha indirizzata agli uffici e che infine l’ha anche votata. Parliamo naturalmente dell’assessore e vicesindaco Camarda, che nei mesi scorsi ha coordinato gli incontri GAL- Pro Lissone e che ha fatto un “grande lavoro” (a suo dire) ma che alla fine è risultato… fallimentare.

La convenzione, infatti, non è stata firmata da GAL e probabilmente si arriverà ad un bando a cui tutti indistintamente potranno partecipare. Ecco la vera disfatta: non un accordo, non un incontro ma uno scontro che, inesorabilmente pian piano scende di livello e arriva tra gli atleti.

La risposta del Segretario generale sulla presenza dell’eventuale conflitto d’interessi è stata che “non spetta al sottoscritto verificare eventuali conflitti interessi (…) D’altro canto non sono tenuto né, tanto meno, ho la possibilità di essere a conoscenza di tutti i possibili interessi (…)”. Per la maggioranza, ovviamente, è tutto a posto, oltretutto la Sindaca è pure una avvocata, quindi… La Giunta forse non si è nemmeno posta il problema, anzi: l’assessore Camarda ha affermato che queste sono pure illazioni…

A noi, e a moltissimi altri in città, la scelta dell’assegnazione “forzata” della palestra da parte della Giunta è sembrata decisamente inopportuna e ci siamo anche interrogati sulle eventuali conseguenze della scelta, se questa fosse stata fatta in posizione di conflitto di interesse… Ma questo non lo sapremo mai, sia per la risposta ricevuta e sia perché – ci pare di capire – la convenzione tra le due società non verrà firmata.

Il buon senso dei sodalizi sportivi ha predominato e comunque complimenti a tutta la Giunta e alla Maggioranza. Avanti così, e alla prossima… illazione!

Interpellanza “Delibera di attribuzione della palestra specialistica di via Dante alla GAL – Firma convenzione” (Question Time – 19 mag 2023) – Domanda – Risposta – Parere tecnico

Rispetto e conoscenza

C’è una parola importante che deve circolare nella nostra città e per la quale ci si deve spendere: ALLEANZA, cioè quella predisposizione a trovare insieme soluzioni. Parliamo innanzitutto di alleanza tra istituzioni, e poi anche di alleanza tra cittadini.

Le regole del vivere insieme non sono un elenco affidato alla buona volontà di singoli, ma qualcosa che impegna tutti, e a tutti offre delle garanzie. Il compito delle istituzioni è proprio quello di promuovere progetti di cooperazione e sviluppo che favoriscano il bene comune. Perché le istituzioni questo devono fare!

Parlando di servizi alla persona, servizi educativi e sociali, in questi giorni stiamo assistendo ad una alleanza che si è rotta, di istituzioni che non stanno dialogando: da una parte il Sindaco, dall’altra il Parroco. Questa volta il dialogo non c’è e manca pure il rispetto: abbiamo letto frasi denigratorie e diffamatorie, anche da parte di chi è all’interno delle istituzioni.

E in mezzo ci sono le famiglie, i bambini della scuola dell’infanzia, i ragazzi degli oratori feriali con l’estate e il tempo del divertimento, dell’incontro, delle relazioni positive.

Sul tavolo c’è la questione dei contributi per le attività estive delle scuole paritarie, contributi che il Comune quest’anno ha deciso di non erogare. Si tratta di offrire un servizio ai bambini lissonesi e alle loro famiglie, un ampliamento dell’offerta e di posti in una logica di sussidiarietà, visto che il Comune – da solo – non sarebbe in grado di rispondere alle esigenze di molte famiglie di bambini della fascia di età 3-6 anni.

Sul tavolo c’è anche la decisione della Giunta comunale di non concedere più gratuitamente i pasti ai ragazzi degli oratori estivi, decisione che costringe il Parroco ad aumentare le rette o a sospendere qualche servizio.

Ed in mezzo? Sempre i bambini le famiglie.

Noi osserviamo, consapevoli della delicatezza della questione e constatiamo come la maggioranza abbia deciso ed abbia agito senza le necessarie conoscenze. Una su tutti: la consigliera Pellitteri che, in un post pubblico e in modo nemmeno troppo velato, insinua che Don Tiziano dica falsità, faccia la “cresta” e di “ricatti”, di fatto e strumentalmente, l’Amministrazione e l’opinione pubblica.

Noi non crediamo che questo corrisponda al vero. Sappiamo però che, in una trattativa tra istituzioni, mai si parte con l’idea che l’altro deformi, menta, e sia solo spinto da convenienze economiche.

Ci vogliono rispetto e conoscenza, cose che in questa situazione non abbiamo proprio visto. La Consigliera non ha consapevolezza del proprio ruolo: scrive, si dà da fare e difende posizioni, ma senza conoscere. Si è fatta promotrice di incontrare alcune famiglie, ma senza titolo e senza risposte. Anche la Sindaca ha incontrato 3 mamme (forse amiche) ma tutte le altre no!

E in Consiglio comunale è stata fatta una figura davvero misera, che Lissone non si merita. E non se lo merita nemmeno il Don e con lui tutta la Comunità di preti e suore che in questo periodo di vacanza si prenderanno cura di migliaia di ragazzi. Si occuperanno anche del centinaio di adolescenti-volontari che dedicheranno tempo e giovani energie verso i più piccoli, ma che, a loro volta, richiedono atteggiamenti di cura e vicinanza.

Spiace ammetterlo, ma anche stavolta chi ci sta amministrando ha dimostrato di essere senza conoscenza e senza rispetto, per niente e per nessuno.

“Siete dei rinco…!”

Questo lo sbotto del consigliere Daniele Fossati durante il Consiglio Comunale dello scorso 17 maggio; poi, contrariato, ha preso il proprio computer e ha abbandonato l’aula. E noi siamo con lui perché l’insulto non era – come si potrebbe immaginare – rivolto ai componenti dell’opposizione, ma ai suoi stessi compagni di coalizione!

Anche questo succede in Consiglio comunale a Lissone, e succede dopo due ore di trattativa tra maggioranza e minoranza per concordare un emendamento ad una mozione presentata da ViviLissone. La mozione in questione trattava della concessione (non in via esclusiva) di uno spazio per gli incontri del Comitato contro la Pedemontana, ma la maggioranza era intenzionata a bocciarla.

In aula erano presenti parecchi membri del Comitato, e gli animi si sono scaldati: “Vergogna, siete ridicoli…” e via di questo passo. Allora il Presidente Perego, su proposta di Marino Nava, a quel punto ha sospeso il Consiglio ed è stato redatto un emendamento alla mozione che (in teoria…) avrebbe messo tutti d’accordo. Ma al momento del voto… Lega, Forza Italia e Fratelli di Italia (immaginiamo su precisa e indicazione della Giunta) hanno bocciato miseramente la mozione emendata! Hanno votato invece a favore tutta la minoranza, Daniele Fossati e Roberto Perego di Lissone in Movimento.

A quel punto nella sala consiliare c’è stato chi ha gridato con ironia e disprezzo “Bocciata!”, chi si è infuriato perché si è sentito preso in giro, chi non ha ben capito di cosa si stesse parlando e cosa stesse succedendo…

Una figura (un’altra!) ignobile della politica locale: di Marco Fossati che non comprende bene i temi e la situazione: prima fa accordi e poi boccia ciò che ha concordato. Di Roberto Perego che ha (giustamente) fatto una proposta di mediazione ma è stato miseramente smentito. Di Daniele Fossati che, insieme a Perego, se ne va prendendo a male parole gli alleati e sbattendo la porta.

E ora, dopo tutto questo teatrino dell’assurdo, cosa succederà? Niente, anzi: tutto. Sarà convocata la Commissione e sarà approvata la modifica contenuta nella proposta di Perego e oggetto dell’emendamento bocciato. Tanto rumore per nulla…

Siamo basiti e attoniti, ancora una volta. Se questa è la politica locale non possiamo poi lamentarci se i cittadini non vanno a votare e mostrano irritazione e insofferenza verso chi amministra e governa anche a livello locale.

Seduta del Consiglio comunale del 17 maggio 2023

Domande e risposte (?)

Venerdì scorso si è svolto il Consiglio comunale dedicato al “Question time”. Anche in questa occasione il Listone ha presentato ben 7 interrogazioni ma dobbiamo anticipare che, seppur soddisfatti di alcune risposte, siamo molto, molto perplessi dal modo di operare della Giunta Borella. È uno stile di amministrazione miope, a cortissimo raggio, senza spunti o idee nuove (tralasciando l’inopportunità di assessori che votano delibere con le quali hanno un legame evidente).

Ecco alcuni argomenti e situazioni che hanno caratterizzato la seduta: l’Assessore Camarda ha sostenuto che non aveva intenzione di utilizzare il Palazzetto per il JIT, il torneo internazionale di basket, salvo poi andarne fiero a fare mille foto in compagnia. E anche: sono stati confermati – come deliberato dalla precedente Giunta – il servizio di illuminazione pubblica a led (con buona pace del consigliere Paninformi che non ha ancora ben capito la situazione), il Palazzetto dello Sport ed i lavori di sistemazione del contesto urbano.

Poi ci sono le scelte e decisioni sul bando strisce blu: sono stati lasciati “sul campo” degli investimenti che erano contenuti nel bando (circa 200mila euro), si è rinunciato a penali che ci spettavano per una transazione fatta direttamente da Sindaco e Società, sono stati concessi oltre 100mila euro per il riequilibrio da Covid, e tutta una serie di altre “convenienze” per l’operatore (come il fatto non richiedere uno sportello sul territorio ma di consentire l’utilizzo della ciclofficina), e anche l’aggio che era già in corso di pagamento è stato dipinto come successo…

La trasformazione del 10% degli stalli di sosta da blu a bianchi era compresa nel capitolato e l’Amministrazione avrebbe quindi potuto richiamarlo senza ulteriori concessioni: quindi il famoso “regalo” dei 110 posteggi bianchi della giunta Borella era di fatto una bugia. E alla richiesta di esplicitare i criteri di scelta e quali vie saranno interessate, la risposta è stata: “Saranno in centro”. Meraviglioso!

Per quanto riguarda il parcheggio del bosco urbano, la Sindaca ha fatto un po’ di confusione tra questioni tecniche e amministrative, ma in definitiva non è stata espressa alcuna intenzione di occuparsi della sistemazione di quel parcheggio.

Riguardo l’assegnazione degli alloggi, la graduatoria fornita è redatta con codice identificativo e quindi non permette di capire la condizione delle persone che hanno richiesto e ottenuto l’alloggio: sappiamo solo che sono state circa 200 le domande, solo 27 le assegnazioni e non è stato applicato l’indice di fragilità che verrà invece applicato nella graduatoria del prossimo anno. Questa risposta non ci soddisfa perché i dati forniti sono solo numerici e non fotografano la tipologia dei nuclei in difficoltà.

Sulla questione della posa di pensiline alla fermata degli autobus, l’assessore risponde di aver fatto un sopralluogo per il prolungamento con nuove fermate della Linea Z204 su via Cattaneo, stendendo una ipotesi di progetto, ma non è indicato il cronoprogramma. Poi, nello specifico delle pensiline, “probabilmente” verranno spostate in altri luoghi due pensiline non più utilizzabili. Non siamo soddisfatti della risposta: siamo consapevoli che non sia semplice posare pensiline su marciapiedi stretti o in strade dal calibro ridotto, ma sappiamo anche che non è bello vedere persone, anche anziane, aspettare in piedi senza neppure una seduta, dove sarebbe possibile posarla.

Dopo il sostanzioso aumento delle tasse, questa Giunta si appresta a commettere altri grandi errori, anche per colpa di una maggioranza che è sempre più allo sbando perché in gran parte impreparata e disinteressata (parecchi “fuori posto” durante le risposte e molti assenti). In conclusione della serata, l’impressione che resta è quella di una propaganda continua, che nasconde (e neanche bene) incapacità e approssimazione.

Noi abbiamo detto NO

Martedì notte è stato approvato il Bilancio previsionale 2023/2025 con i voti della Maggioranza della Sindaca Borella (assenti Daniele Fossati e Omar Foligno).

Noi abbiamo votato contro: non abbiamo potuto accettare l’aumento del prelievo fiscale dalle tasche dei Lissonesi. Non abbiamo potuto accettare che l’IMU, a livello locale, sia stata incrementata di 2.130.000 euro, l’Addizionale Irpef di 1.000.000 di euro, gli Oneri di Urbanizzazione di 700.000 euro, la Tassa di Soggiorno di oltre 25.000, le multe ai lissonesi di 100.000. Aumentati anche tutti i Servizi a domanda individuale: centri estivi ricreativi, ristorazione scolastica, rette asilo nido, pre e post scuola, corsi di formazione permanente, utilizzo sale e palestre, servizi cimiteriali e illuminazione votiva.

Abbiamo inoltre considerato inaccettabile la diminuzione della soglia di esenzione, che passa da 15.000 a 10.000 euro, prelevando di fatto dai più deboli che prima erano esenti.

Sottolineiamo che all’aumento della tassazione non corrisponderà l’erogazione di nuovi servizi o la realizzazione nuove opere.

Ribadiamo che le scelte del passato, relativamente al Bilancio comunale, erano lecite, consentite e anche durante il periodo di Covid, le casse comunali sono state gestite con particolare cura ed attenzione, senza gravare ulteriormente sui lissonesi.

Ora invece i cittadini dovranno affrontare il caro vita, gli adeguamenti sovracomunali, le rette per i figli e le aumentate imposte comunali, nonostante nel 2022 ci sia stato un avanzo di amministrazione.

Siamo invece soddisfatti del fatto che tutte le opere pubbliche inserite nel piano degli interventi annuali siano relative alla nostra precedente attività. Intanto proseguono i progetti legati al PNRR che hanno già ottenuto il finanziamento con la passata amministrazione, ma poco si vede della nuova progettualità: nulla che indichi la famosa “svolta” e il “cambiamento” proclamato e sbandierato in campagna elettorale.

Il Tutor dice la sua

Il nostro “tutor”, Roberto Perego, sino ad ora era rimasto (quasi) nell’ombra, anche se noi tutti ipotizzavamo che fosse lui a tirare le fila in Consiglio, nelle Commissioni ma anche nelle stanze del Comune.

Ora ne abbiamo una conferma: in una intervista a tutto campo sul Giornale di Monza il Presidente del Consiglio comunale dice quello che pensa e lo fa, eccezionalmente, senza veli e senza sotterfugi. E non è un comportamento usuale dei componenti di questa maggioranza dove, ormai si sa, si sorride, si chiacchiera, si ride e poi si sgomita.

Ma torniamo all’intervista: come prima cosa dichiara di essere d’accordo con il compagno di lista Daniele Fossati, e questa è già una notizia! Il capogruppo di Lissone In Movimento infatti, da tempo è molto critico verso l’amministrazione e recentemente ha sospeso la fiducia al Sindaco perché, secondo lui, non persegue il bene della città ed è in balìa delle Segreterie di partito. Non lo dice direttamente ma fa intuire che la linea indicata da Daniele Fossati sia quella giusta.

Innanzitutto, bisogna nominare in tempi brevissimi un assessore al Commercio, e ne fornisce un identikit, suggerendo anche nome e cognome, se dovesse servire…

Poi bisogna sostituire il Vicesindaco Camarda, che è gradito solo alla Sindaca, al gruppo lissonese di Fratelli d’Italia (del quale è Segretario) e a qualche amica in Giunta

Infine, Perego interviene sulla figuraccia (che però lui non considera tale!) che ha fatto tre settimane fa in Consiglio comunale, sghignazzando e pronunciando frasi non consone al suo ruolo nei confronti il consigliere Talarico (al quale, anche dopo esplicita richiesta. si è rifiutato di porgere le scuse). Ha cercato di minimizzare, ma è stata una caduta di stile che, in verità, non ci ha stupito più di tanto: è tutto in linea…

Priorità alla nomina del nuovo assessore”  (Giornale di Monza – 16 mag 2023)

Insieme, ma da soli…

Domenica scorsa abbiamo letto “Insieme”, l’informatore della Comunità Pastorale di Lissone che ogni settimana propone riflessioni, comunica e informa. E siamo rimasti sgomenti. Nella parte finale si parla dei centri estivi delle scuole paritarie e degli oratori: sono servizi rivolti a bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni circa che, al termine della scuola, possono trovare luoghi e momenti di ricreazione e di educazione all’interno delle scuole paritarie. Sono luoghi sicuri e gradevoli e sono di grande aiuto per le famiglie con impegni di lavoro.

Ma ciò che abbiamo letto su “Insieme” ci ha lasciato senza parole: il Comune, che ha sempre dato un contributo economico per i centri estivi delle scuole paritarie, quest’anno non lo darà! E anche per gli oratori il contributo sarà drasticamente ridotto!

Le famiglie lissonesi saranno quindi costrette a pagare a caro prezzo le settimane ai centri estivi o negli oratori, oppure dovranno arrangiarsi a cercare altre soluzioni.

Molte sono le domande che ci poniamo e che vorremmo porre soprattutto a chi – ad esempio al presidente del Consiglio comunale Roberto Perego – quando era all’opposizione, ogni volta chiedeva più risorse e più contributi per le scuole paritarie e gli oratori.

Le nostre domande anticipano quelle che le famiglie si faranno a breve: dove si possono mandare i ragazzi durante la giornata lavorativa? I centri estivi pubblici (anch’essi con tariffe aumentate) reggeranno una domanda così massiccia? E per le famiglie che hanno due o più figli e non possono permettersi gli aumenti di retta e di mensa, cosa si pensa di fare?

Quello che si legge sull’informatore della Comunità pastorale è chiarissimo: promesse in campagna elettorale disattese, interventi che non vanno certo nella direzione di rispettare il diritto all’educazione dei bambini e di sancire la parità delle scuole, una scelta politica della quale non è chiara la logica.

Emerge la figura di una Sindaca e di una Amministrazione disattenta e distante dai cittadini e dalle famiglie. I genitori di alcune scuole statali ci risulta si stiano organizzando per discutere e protestare contro l’aumento delle tariffe e il taglio ai contributi ai centri estivi e può essere che, dopo la lettura del foglio normalmente distribuito in tutte le Parrocchie della città, alcuni fedeli si stiano domandando se hanno fatto davvero bene a fidarsi. L’assegno benefico era una bufala (fino a prova contraria, cioè a ricevuta mostrata), la difesa degli ultimi uno slogan, l’attenzione ai bambini forse solo uno strumento elettorale.

Qui a Lissone purtroppo siamo alla frutta: è più facile e comodo continuare con lo slogan “non abbiamo soldi” e dare la colpa “a quelli di prima. Quelli che le tasse e le tariffe non le hanno aumentate e che erano davvero vicini ai cittadini – anche con i contributi – per sostenere quel sistema che fornisce un prezioso servizio a tutta la città.

Estratto da “Insieme” – 14 mag 2023

Il sindaco degli aumenti

Lissonesi, preparatevi! La Giunta Borella ha pronto per voi un maxi-aumento di imposte, tasse, tariffe ed oneri. Il Bilancio previsionale prevede infatti un cospicuo aumento di prelievo dalle tasche dei cittadini. Aumenteranno l’IMU, la TaRi, l’IRPEF, le tariffe delle mense e dei centri estivi e pure la tassa di soggiorno. E se dovete comprare casa fate attenzione: sono raddoppiati anche gli oneri di urbanizzazione!

Ora si capisce come la Maggioranza di governo lissonese pensava di far quadrare il bilancio comunale: con aumenti sui servizi, sulle tasse e sulle tariffe. Nei mesi scorsi, in modo preciso e lungimirante, aveva preparato il terreno con dichiarazioni del tipo: “non ci sono soldi, c’è un buco di bilancio, dobbiamo aumentare le tasse per colpa di chi c’era prima…”

Peccato che, nel rendiconto del 2022 appena approvato, ci sia stato un avanzo (ovvero soldi non spesi), ci sia stato l’impiego degli oneri di urbanizzazione per coprire le spese correnti (procedura molto criticata quando utilizzata dalla precedente amministrazione) e sia stato usato altro avanzo libero (il famoso tesoretto). Ma l’assessore Arrigoni probabilmente non se ne è accorta, intenta a propagandare gli ormai famosi ammanchi, buchi, gap…

Noi invece diciamo: “Non avete saputo spendere nel 2022 tutte le risorse a disposizione ed oggi vi rifate sui cittadini lissonesi aumentando tasse e servizi”. Da mesi affermate: “Non ci sono soldi per la spesa corrente che non è stata controllata”.

Bene, e allora che si fa? Si interviene in modo strutturale con una riduzione dei costi? Si effettuano tagli, verticali od orizzontali? Si reperiscono risorse tramite bandi regionali o europei? No, troppo difficile, niente di tutto ciò. Si aumentano le tasse, si abbassano le soglie di esenzione e si dà la colpa a chi le tasse, invece, non le ha aumentate!

E viene da chiedersi se l’Amministrazione sarà poi in grado di spendere ciò che chiede ai cittadini o se creerà altro avanzo. Ci aspettano tempi duri, ma staremo ben attenti e faremo i conti sui singoli aumenti.

Ma se, come alcuni in Consiglio o in Giunta, vivete in altre città oppure non avete proprietà, seconde case, capannoni, redditi alti, figli che vanno ai Centri estivi o alle Scuole paritarie, non preoccupatevi e dormite sonni tranquilli…