Ottanta volte 25!

Domani, 25 Aprile 2025, si celebra l’80° Anniversario della Liberazione, festa nazionale della Repubblica Italiana a ricordo della liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dal fascismo, a coronamento della resistenza italiana al nazifascismo. Una liberazione da opprimenti limitazioni della libertà individuale, di coscienza e anche di pensiero, nel ricordo dei Partigiani che hanno combattuto e pagato a caro prezzo il contrasto ad un regime di vera e propria dittatura.

Domani bisogna ricordare e festeggiare alla grande, senza dare ascolto a chi vorrebbe invece manifestazioni sobrie, senza striscioni celebrativi e senza slanci.

Noi lo diciamo forte e chiaro: il 25 aprile 1945 è finito un mondo opprimente, di privazioni per alcuni e di arroganza per altri e noi saremo lì, a tenere alto il ricordo e la memoria.

E se in tutte le piazze d’Italia, come a Lissone, saremo in tanti, vorrà dire una sola cosa: viva la Libertà, viva la Liberazione, viva l’Italia democratica! E ancora 100 di questi giorni!

Pasqua 2025

La pace non può regnare tra gli uomini se prima non regna nel cuore di ciascuno di loro”.

Papa Giovanni Paolo II

Auguri di buona Pasqua a tutti i lissonesi!

Torno subito…

Caro Alibrandi, io sono andato a visitare lo spazio lissonese del Fuori Salone e… l’ho trovato chiuso“! Dopo che la sera precedente, in Consiglio comunale, l’Assessore Alibrandi aveva invitato ad andare a vedere le meraviglie del nostro Fuori Salone, diligentemente il consigliere Paolo Rivolta sabato pomeriggio, verso le 15, si è recato lì e… il padiglione di Lissone era chiuso! Di sabato pomeriggio: chiuso!

Gelo in sala, durante il racconto del Consigliere. Naturalmente l’assessore Alibrandi sabato non era presente al Fuori Salone, non sapeva nemmeno della chiusura, ma ha detto che si sarebbe informato…

Certo che un Fuori Salone così, ancora prima dell’introduzione della mitica “mascotte” (sulla cui necessità ed efficacia nutriamo qualche dubbio), è addirittura controproducente, finanche dannoso. È stata una figuraccia eclatante e stupefacente.

Avevamo già detto che quest’anno era stata una debacle (per i numeri) ma addirittura la chiusura era oltre ogni aspettativa. Con un investimento di 13mila euro, ci si aspetta che almeno siano previsti dei turni per garantire l’apertura dello stand: è il minimo sindacale.

Ma ora il Fuori Salone per fortuna è terminato e l’assessore Alibrandi può tranquillamente tornare agli Street food… E sulle non competenze di Alibrandi torneremo presto, ma non oggi, che è il venerdì santo…

La città di Lissone contro l’ANPI

Ancora una volta, cari lettori, dobbiamo raccontare di come la sindaca Laura Borella e il presidente Roberto Perego abbiano preso delle decisioni non solo discutibili, ma errate e profondamente ingiuste. Ci riferiamo al diniego ad esporre il drappo celebrativo dell’80° Anniversario della Liberazione proposto dall’ANPI. Ribadiamo: un drappo con la sola scritta e senza alcun simbolo di associazione o partito.

In forza di un “non si possono esporre drappi/stendardi sugli edifici comunali per non creare disparità alcuna” si equipara l’anniversario di una FESTA NAZIONALE ad un evento sportivo o alla Befana dei Pompieri di Lissone… Di più: in occasione del prossimo Torneo di basket (17-21 aprile) in piazza Libertà sono stati affissi numerosi stendardi: che l’80° Anniversario della Liberazione sia meno degno di importanza di un torneo di basket?  E il “tutti o nessuno” dove va a finire?

Dopo il comunicato stampa dell’ANPI pubblicato sui giornali locali, le minoranze hanno proposto un ordine del giorno da discutere e votare in Consiglio comunale. Ma l’ineffabile presidente del Consiglio, dopo consultazione con il Segretario generale, ha decretato che, dell’ordine del giorno “urgente” sul 25 aprile, se ne parlerà il 6 maggio!  A quel punto è chiaro a tutti che sarebbe inutile la discussione e senza possibilità di decidere alcunché.

A peggiorare la situazione, in Consiglio comunale è intervenuto il capogruppo e segretario della Lega lissonese, Matteo Lando. Il consigliere “sempre in piedi”, ha sostenuto che ormai l’ANPI è diventato un partito politico, anzi: “la curva degli ultrà dei partiti di sinistra!” e che quindi è corretto non esporre il drappo (che, ricordiamolo, non ha alcun simbolo…).

Saremmo già al ridicolo, ma interviene anche il consigliere Marco Fossati (di Forza Italia ma con radici politiche molto a destra) a sostenere che “comunque i partigiani ormai sono morti quasi tutti…” e che “anche quando c’è stato il 70° anniversario non è stato esposto nessuno striscione“, dicendo una falsità, come risulta dalla foto.

E pensare che lo stesso striscione è attualmente esposto sul palazzo della Provincia di Monza e Brianza, a guida Luca Santambrogio (Lega e centro destra). Forse lì sono più attenti e preparati e sanno che il 25 aprile è di tutti.

Insomma, la sindaca dice “No” con scuse poco realistiche, il presidente del Consiglio dice “Ne discutiamo quando la ricorrenza è ormai passata”, due consiglieri parlano senza cognizione di causa…

Noi siamo disgustati da questo stile di governo lissonese che non conosce, che giudica, che divide e che – in forza del risultato elettorale – ignora ogni proposta di condivisione, rifiuta la discussione e annienta ogni possibilità di contestazione. Tutto questo non fa che aumentare la distanza tra l’amministrazione e i cittadini.

Quest’anno, a Lissone, nell’imbarazzo totale, la memoria dei partigiani e di chi crede nei valori della libertà della democrazia, anche di dissenso, è stata violentata. Una ragione in più per dare solidarietà all’ANPI e ricordare con più consapevolezza il prossimo 25 aprile.

Ben arrivata, Barbara Bonanomi

Venerdì scorso si è insediata in Consiglio comunale una nuova Consigliera. A seguito delle dimissioni di Arianna Rivolta (Fratelli d’Italia) è infatti subentrata la prima dei non eletti (con 22 preferenze): Barbara Bonanomi. Abbiamo ascoltato i ringraziamenti del nostro capogruppo Nava ad Arianna Rivolta per il suo impegno (anche se nei tre anni i suoi interventi in Consiglio sono stati pochini…) e poi gli auguri alla nuova Consigliera.

In merito invece al discorso di insediamento di Bonanomi, la neoconsigliera ha dichiarato subito che il suo assessore preferito è l’amico Camarda e la sua consigliera preferita è l’amica Lella Scaffidi. Vorremmo raccomandarle di fare molta attenzione: Lella Scaffidi, nel suo breve mandato da Capogruppo, è stata in grado di “perdere” due Vicesindaci (Sala e Camarda), due Consiglieri hanno abbandonato il partito (Foligno ed Arosio) e ora ci sono state anche le dimissioni di Arianna Rivolta che “pendeva dalle sue labbra”… fino a dimettersi! Insomma, un bilancio piuttosto fallimentare, ci pare.

Ora Scaffidi – come Presidente del Circolo lissonese di Fratelli d’Italia – dovrà impegnarsi anche ad aumentare i tesseramenti al partito, anche se sarà dura: in lite permanente con una delle anime di FDI (Ruggero Sala) avrà il suo bel daffare ad incrementare il numero degli iscritti.  Riguardo invece l’amico Camarda, vedremo se saprà stare in equilibrio con l’altro assessore di FdI, Ginfilippo Alibrandi. Al momento, dopo le performance del Natale e del Salone del Mobile, avrà anche lui il suo bel daffare per tenere tutti buoni, e forse proprio lei – Barbara Bonanomi – sarà garante del loro essere e restare in Giunta. Due consiglieri e due assessori all’attivo non sono niente male, e fino alle prossime elezioni resterà tutto così, congelato.

Tra i propositi espressi dalla neo Consigliera, c’è anche l’impegno per rendere migliore la città, aumentandone l’attrattiva. Un bel sogno, ma dovrà necessariamente fare i conti con tante situazioni e tanti limiti. Comunque, se poi qualcosa non gira, nessun problema: l’importante è votare come da indicazioni…

Buon lavoro e in bocca al lupo, quindi, alla neoconsigliera Bonanomi!

Luci spente, tempo di bilanci

Dopo due anni di assenza dal Salone del Mobile di Milano, Borella ed Alibrandi ci avevano anticipato di una grandissima iniziativa sovracomunale che riguardava marketing ed attività produttive e Il Comune di Lissone avrebbe dovuto essere il “regista” dell’iniziativa.

Secondo le dichiarazioni, “prima” doveva essere nell’autunno 2024 e ora che siamo nel 2025, è diventata la progettualità del Salone. Frutto della “grande cooperazione” tra enti ed assessori, ci si aspettava un bell’evento, un’iniziativa che avrebbe riscattato le mancate partecipazioni al Salone del Mobile. Qualcosa che potesse identificare, di nuovo, Lissone come motore prioritario nel palcoscenico dell’arredo e del design.

Ma niente: quest’anno al Salone c’è stata una partecipazione (investendo 13mila euro della Comunità) ma solo “a fianco e a traino” – persino negli spazi fisici – ad APA Confartigianato, del solito Mantegazza, e all’Istituto Superiore Meroni che coi suoi ragazzi è stato presente.

Il Clou? Un incontro tra autorità e rappresentanti Scuola ed Artigiani, il racconto dell’essere artigiano oggi e del saper fare. Una “chiacchierata” tra di loro. Gli espositori che hanno aderito invece negli spazi? 5. E a loro va il nostro ringraziamento perché, se qualcuno fosse per caso passato di lì, almeno il “brand” Lissone l’avrebbe visto…

Pur in attesa della annunciata “Mascotte”, (figlia dell’accoppiata Alibrandi-Borella) almeno il nome della nostra città quest’anno e’ stata presente. Di questi tempi e con questi governanti, è già un successone…

Anche se, secondo l’impressione chi è andato a visitare il “nostro” spazio, è stata una visita che ha suscitato delusione e smarrimento. La famosa e decantata “sinergia” tra Comune e APA, non si percepiva, se non negli spazi degli studenti che – per fortuna – animavano lo spazio a loro dedicato.

Nonostante l‘impegno, anche quest’anno Alibrandi ha dimostrato che non ci si improvvisa nel ruolo di Assessore al Commercio e alla Attività produttive. Avrebbe potuto ricoprire altri incarichi, ma non questo. Certamente, in una maggioranza di “signorsì” nessuno avrà nulla da dire. Perché le “poltrone”, qui, non sono quelle di arredamento e design!

Comunque, per la famosa “mascotte”, restiamo in attesa sperando che non sia troppo dannosa. Sarebbe bello, invece, che succedesse come nelle fiabe: immaginiamo Mastro Geppetto che, grazie alla maestria artigiana ed al proprio buon cuore, da un pezzo di legno, possa creare … Pinocchio.

Arriva il Question Time

Questa sera, 11 aprile, alle 20:30 ci sarà il Question Time: all’Amministrazione sono stati posti recentemente 8 quesiti e siamo in attesa di altrettante risposte. Il Listone ha presentato 2 due interessanti interrogazioni: una sulle iniziative previste dal Comune di Lissone per il Salone del Mobile e il relativo Fuori Salone, e l’altra è una richiesta di documentazione sul progetto della ciclabile di via Zanella.

La Sindaca, tra razzismi e pressapochismi della maggioranza, eseguirà il suo compitino e i “lettori” designati lo leggeranno in aula. I Consiglieri di maggioranza, sempre più distratti, faranno (forse) la loro comparsata di presenza ma – rigorosamente! – senza far domande o chiedere chiarimenti. (Ricordiamo, infatti, nel caso della rivalsa su Vefer: nonostante fosse stata posta una domanda “concordata”, la Sindaca riuscì a sbagliare la risposta…)

I Consiglieri di minoranza (ma non solo…) restano spesso “sconcertati” dalle risposte: lette freddamente, a volte fuori tema e imbarazzanti nel contenuto e nella forma. Noi abbiamo il sospetto che a fornire le risposte siano gli Uffici, e abbiamo anche l’idea che la “politica” lissonese sia diventata un vero fantasma, assente. “Ma è tutto in linea”, direte voi. Certo, questo è l’andazzo.

Vi invitiamo, quindi, a seguire (di persona o in streaming) la seduta di venerdì e ad ascoltare domande e risposte che poi qui commenteremo.

Consiglio comunale 11 aprile 2025: Ordine del giorno

Interrogazione Iniziative Salone del Mobile

Interrogazione Ciclabile via Zanella

 

No, lo striscione no

Il 25 aprile di quest’anno ricorre l’ottantesimo Anniversario della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal fascismo, un grande traguardo di pace e di libertà da ricordare. La memoria è un impegno collettivo che riguarda tutti ed è compito delle Istituzioni coltivarla, promuoverla e sostenerla per evitare di commettere gli errori del passato. La memoria ci permette di ricordare la vita di uomini e donne che hanno costruito la nostra società e permettere di diffondere i valori della Resistenza e della Costituzione.

E allora, cosa c’è di meglio che mettere nel centro della nostra città uno striscione che ricordi l’ottantesimo anniversario, che catturi l’attenzione di chi passa, che stimoli domande nei ragazzi e crei attimi di confronto con chi è adulto? L’ANPI lissonese, in collaborazione con la sezione provinciale, ha proposto uno striscione da esporre sul palazzo comunale, con un testo semplice e lineare: “1945-2025  80° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE”. Nessun riferimento politico o partitico (vedi immagine di copertina).

NO, a Lissone questo non è possibile: la sindaca Borella ha risposto all’ANPI provinciale e ha detto di NO. A Lissone “non si possono esporre drappi/stendardi sugli edifici comunali per non creare disparità alcuna”. (All’ANPI lissonese la sindaca non si è neppure degnata di rispondere: lo ha fatto la sua Segreteria, inoltrando semplicemente la medesima risposta fornita al Comitato provinciale ANPI).

Motivazione ridicola! Come se in città non fossero già esposti striscioni di varia natura su edifici comunali. E in questo caso stiamo parlando di una Festa nazionale della Repubblica italiana, non di un evento sportivo o di una manifestazione ludica!

Non è forse compito delle Istituzioni promuovere i valori fondativi dello Stato e compito di tutti fare memoria? Si vuole forse spingere all’indifferenza e all’oblio?

Peccato, peccato per l’ANPI e per i lissonesi che sarebbero stati orgogliosi di un gesto di ricordo per un anniversario importante.

Noi siamo dalla parte di chi ha lottato e sofferto per riportare Libertà e Pace e ci piacerebbe proprio che il prossimo 25 aprile la nostra città fosse invasa dai fiori del Partigiano.

No allo striscione per celebrare il 25 Aprile: scoppia la polemica (PrimaMonza.it – 9 apr 2025)

Risposta all’ANPI provinciale

Comunicato stampa ANPI Lissone

La capitale del mobile e dei selfie

Abbiamo letto sul Cittadino e sui social come la Sindaca Borella ed il suo inesperto assessore Gianfilippo Alibrandi si auto-lodino e si compiacciano per il “grande” Fuori Salone lissonese 2025. Con una buona dose di faccia tosta, l’Amministrazione è passata dal non fare nulla al partecipare ad una iniziativa organizzata e gestita di altri: APA Confartigianato (il cui presidente è Giovanni Mantegazza), l’Istituto Luigi Gatti (Centro Studi di APA Confartigianato) e l’Istituto Superiore G. Meroni di Lissone. In tutto ciò, il Comune si è limitato a fare da “sponsor”: nessuna campagna comunicativa, solo selfie e un post 3 giorni prima dell’evento. Il minimo sindacale (del nostro Sindaco).

Ovviamente Mantegazza – che in campagna elettorale sosteneva e indicava Laura Borella come la soluzione a tutti i mali lissonesi – ha dovuto andare in suo aiuto (come già successo col monumento ai caduti per Covid) per non perdere la faccia. E allora ha proposto un evento (uno!) che si svolgerà al Milano Certosa District con 5 aziende del territorio (ben 5!) scelte tra le associate ad APA e con l’ottimo Istituto Meroni, reclutato come “forza lavoro”. E il Comune? Il Comune paga (la metà di quanto richiesto) e così “ci mette il cappello”…

Come ha comunicato la sindaca Borella, con questa mossa Lissone è protagonista di un’esposizione che unisce eccellenza, innovazione e formazione e dà visibilità a Lissone, che conferma il suo ruolo di capitale del mobile. Sì, con due spazi da 39 mq a disposizione sarà sicuramente un successo!

Certo, per il nostro assessore Alibrandi vedere coinvolte addirittura 5 aziende di Lissone e gli studenti dell’Istituto Meroni è già un grande risultato. Ci aspettiamo numerosi selfie e resoconti positivi, ma la nostra idea è che né l’Assessore né la Sindaca abbiano idea di cosa sia e cosa significhi il FUORI SALONE. Nessuna programmazione, nessuna informazione né coinvolgimento della città e delle forze politiche; sia i Consiglieri comunali che la stessa Commissione Commercio erano all’oscuro di tutto… Solo amici e compagni di partito; qualcosa in merito potrebbe dirlo (ma forse non può…) chi siede in Consiglio comunale e nel settore del mobile ci lavora.

Ma non importa, nella mente di Mantegazza-Alibrandi-Borella questo FUORI SALONE sarà un grandissimo successo. Un po’ come gli Street Food, del resto….

Lissone e il Fuorisalone con le aziende Apa (e l’istituto Meroni) (IlCittadinoMB.it – 6-apr 2025)

Tre bocciature

Dal Consiglio comunale di giovedì 27 marzo sono arrivate tre sonore bocciature. Le minoranze avevano infatti presentato due Ordini del giorno con richieste di dimissioni e una Mozione: tutti e tre sono stati respinti.

Della richiesta di dimissioni di Scotti da Presidente della Commissione Cultura abbiamo già scritto recentemente e, naturalmente, è stata respinta.

Anche per le dimissioni da Assessore di Gianfilippo Alibrandi è arrivata un’altra bocciatura. L’assessore, messo in quella posizione dalla politica sovracomunale per riequilibrare le presenze dopo la cacciata di Ruggero Sala, è visibilmente in difficoltà ad esercitare il suo ruolo ed è stato anche sfiduciato da un consigliere del suo stesso partito (FdI). La bocciatura dell’Ordine del giorno era abbastanza scontata; un po’ meno scontati, invece, erano gli insulti che Matteo Lando (Lega) ha scagliato verso “l’accusatore” di Alibrandi, il consigliere Stefano Arosio. In sostanza, è stato liquidato come uno che “non è molto connesso”… Chissà che avrebbe detto Arosio, assente dall’aula e per questo anche “ridicolizzato”. Questa volta persino la Sindaca è intervenuta, schierandosi con l’Assessore e scaricando, di fatto, Stefano Arosio. Altro che il suo “resto fedele alla Sindaca”… Speriamo che a questo punto abbia compreso la situazione.

La Mozione bocciata, invece, riguardava Pedemontana ed i lavori in città. Si richiedeva di coinvolgere nei lavori (viabilità, logistica e mobilità, soprattutto) la Commissione Urbanistica. La Commissione è consultiva, ed è formata da un Presidente e da 4 altri consiglieri. Due firmatari (il nostro consigliere Marino Nava e Luca De Vicentis di Vivi Lissone) si sono detti disponibili a collaborare e a dare una mano. Ma la Sindaca ha detto NO: scuse tecniche, scuse comportamentali, scuse… Il “pallino” deve restare all’assessore Rossati, per la Giunta, e a Carraretto per il Consiglio Comunale. STOP!

Anche questa volta siamo rimasti basiti. Non si tratta di essere minoranza o maggioranza: qui abbiamo tre chiari esempi di come l’amministrazione Borella – qualsiasi cosa succeda e qualsiasi cosa si dica – non sia mai disposta ad accettare suggerimenti, proposte e manifestazioni di disponibilità a collaborare.

E quindi, niente: Scotti resterà presidente della Commissione Cultura (sigh), Alibrandi continuerà a fare l’Assessore allo Street Food, a Santa Margherita Pedemontana avanza e nessuno ha informazioni su cosa ci si può aspettare nei prossimi mesi.

Come sempre, il potere è “mio”, decido io, delle tue idee non mi importa e di te non ho alcun bisogno. Così è, anche se non vi pare…