Molti complimenti!

Abbiamo visto e letto l’articolo sul Giornale di Monza che riguarda il Capogruppo di Forza Italia, Marco Fossati. È accompagnato da una foto molto chiara e che non lascia dubbi: durante la sessione del “Question time” dell’ultimo Consiglio comunale, il consigliere Fossati ingannava il tempo giocando a dama.

Certo, è impegnativo concentrarsi ed ascoltare chi parla, e magari imparare cose che non si conoscono o non si sanno. Rispetto a coloro che stanno nella prima fila dei banchi di maggioranza che sono spesso assenti, lui almeno è lì, seduto; a volte sembra attento, a volte annuisce, a volte dimostra interesse e a volte – ora lo abbiamo capito – gioca a dama.

Se è così preso nello sconfiggere a dama il giocatore avversario, allora si spiegano anche alcuni suoi interventi, che non sempre sono chiari o inerenti all’argomento in discussione.

Complimenti caro Fossati! E complimenti vivissimi anche alla consigliera Giusy Pellitteri – sempre di Forza Italia – che, fuori microfono, ha affermato che “piuttosto che dire cazzate, sto zitta”. Si potrebbe promuovere un bel torneo di… dama silente.

In aula l’azzurro Fossati ammazza il tempo con la… dama (Giornale di Monza – 28 nov 2023)

Tra il dire e il fare. E poi baciare, lettera e testamento…

Sì, ora diciamo e poi faremo. Perché a dire il vero di cose ne sono state dette molte, ma finora ne sono state fatte pochine. Potete leggere qui sotto le nostre interrogazioni e le risposte ricevute venerdì scorso durante il Question Time. Alcune risposte sono ai limiti dell’imbarazzante, altre sono testimonianza di quello che non è stato fatto e che ci si appresta a fare, in un futuro non sempre ben specificato.

Ritardi, lavori fermi, progetti da rifinanziare, e anche ammissioni di tempi lunghi in attesa di un operatore, della risposta di un ente, di un avvocato… Noi sappiamo cosa significa governare questa città e conoscevamo già anche alcune risposte, ma l’”armata Brancaleone” dei Consiglieri di maggioranza (venerdì sera particolarmente distratti da PC e telefonino, oppure “in pausa” presso il bar comunale) sembra non abbia nemmeno seguito lo svolgimento dei lavori, né tanto meno abbia controllato.

Tutto un po’ approssimativo: il Presidente Roberto Perego neppure si è accorto che nell’Ordine del giorno (che ha firmato) il nome della nostra Lista civica è stato scritto più volte in modo errato (e di questo si è poi scusato).

Inoltre, la risposta alla nostra interrogazione n. 7 sulla ciclabile di via Pacinotti non era stata caricata sul sito del Comune insieme al resto della documentazione e quindi non era a disposizione di nessuno, tranne che di Marino Nava che l’aveva espressamente richiesta via mail. Ma i Consiglieri di maggioranza non si accorgono di nulla, forse a loro non interessa.

Così come, probabilmente, non interessa il “Question Time” al mitico assessore Giovanni Camarda, assente ai Consigli comunali del venerdì per lavoro sui campi da basket.

Insomma, anche questa volta si è svolto il solito siparietto tra i “dire” e i “fare”. Sì, e poi baciare, lettera e testamento…

CENTRO PROVINCIALE PER ISTRUZIONE DEGLI ADULTI. CORSI A LISSONE

Domanda – Corsi per adulti a Lissone
Risposta – Relatore assessore Carolina Minotti

ILLUMINAZIONE PUBBLICA – RIQUALIFICAZIONE TER

Domanda – Illuminazione pubblica
Risposta – Relatore assessore Oscar Bonafè

RISOLUZIONE CONCORDATA APPALTO MACRO-LOTTO SUD PISTA CICLABILE VIALE MARTIRI DELLA LIBERTÀ

Domanda – Risoluzione appalto ciclabile
Risposta – Relatore assessore Oscar Bonafè

CICLABILE VIA PACINOTTI – CONCLUSIONE

Domanda – Ciclabile via Pacinotti
Risposta – Relatore assessore Oscar Bonafè

GARE DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE

Domanda – Gare di lavori, servizi e fornitura
Risposta – Relatore sindaco Laura Borella

È tutto normale?

Tutto normale, secondo il ministro Francesco Lollobrigida. Ha dichiarato che lui ha solo richiesto che il treno si fermasse in una stazione non prevista…. ed ecco fatto! Come per magia: in un paese dove i treni quando arrivano – e se arrivano – lo fanno con comodo, lui ha richiesto una fermata supplementare “ad pesonam” di un treno ad alta velocità e Ferrovie Italiane ha acconsentito. Il ministro è sceso dal treno e con un’auto blu ha proseguito il suo viaggio fino a destinazione. “Motivi lavorativi” diranno alcuni, “abuso di potere” diciamo noi.

Forse il partito di Giorgia Meloni sottovaluta l’impatto e le conseguenze di queste azioni “straordinarie” (o di queste figuracce, secondo i punti di vista). Forse l’entourage di Meloni si crede onnipotente ma l’impressione è che nessuno abbia coscienza del proprio ruolo istituzionale e di quello che l’incarico assunto comporta.

Un po’ come succede a Lissone, dove i redditi li si pubblica quando si vuole, l’autovettura la si posteggia dove si vuole e si nominano i vicesindaci anche senza che il sindaco sia d’accordo…

«Salve, sono il ministro»: così Francesco Lollobrigida ha fermato il Frecciarossa a Ciampino (Open.online – 23 nov 2023)

Udite udite! Venerdì c’è il “Question Time”

Venerdì 24 novembre alle 20:30 si svolgerà il consueto Consiglio comunale dedicato al “Question Time”. Delle 15 domande presentate, 6 portano la firma del Listone e sono relativi ai lavori pubblici e ai progetti in corso.

Ci soffermeremo sulla illuminazione pubblica, sulle ciclabili di viale Martiri della Libertà e del tratto finale di via Pacinotti. Si parlerà anche dei Corsi di istruzione per adulti, e delle gare di lavori e servizi.

Anche dai colleghi di minoranza sono state poste altre interrogazioni molto interessanti: sulla RSA Agostoni, sul Monumento ai caduti della pandemia, sulla segnaletica e asfaltatura di viale Repubblica, sulla sicurezza, sull’ex Cava ANAS di Via Sacconi, sugli interventi nel “pratone”.

La Giunta dei “migliori” (si fa per dire…) non comunica molto, soprattutto a noi di minoranza e le informazioni scarseggiano. Questa sarà l’occasione per una bella carrellata di aggiornamenti per i consiglieri e i cittadini.

Venerdì lo dovranno proprio fare, e noi ascolteremo con attenzione!

Ordine del giorno del Consiglio comunale del 24 novembre 2023

 

Giulia, e tutte le altre

Telegiornali e stampa non parlano d’altro che della brutale uccisione della giovane Giulia Cecchettin. Si intervistano esperti di cronaca, avvocati, politici e ministri che doverosamente chiedono il minuto di silenzio nelle istituzioni pubbliche.

Noi, Lista civica composta da cittadini, donne e uomini, genitori, sorelle, figli, noi tessuto sociale odierno ci interroghiamo, colpiti dal dolore che questo ennesimo femminicidio ci causa.

Si invocano la famiglia, le istituzioni scolastiche, i luoghi ministeriali deputati alla legge e alla tutela. Ma ciò che urge è una riflessione che porti ciascuno di noi a una ferma presa di posizione, non solo di condanna, che miri soprattutto ad estirpare ciò che si nasconde dietro ai luoghi comuni, alla buona famiglia, al bravo ragazzo, e da cui ha origine il dramma di una giovane vita di donna spezzata.

Ben vengano anche le campagne di sensibilizzazione come la “We Run for Women” che si è svolta ieri a Monza, ma occorrono uno sforzo riflessivo e un forte cambiamento culturale che vadano nella direzione della tutela delle donne e dei più deboli. E in questo la politica deve esserci, forte e chiara.

Monza, We Run For Women: più di mille persone colorano il Parco! (MBNews – 19 nov 2023)

30 milioni di danno erariale?

Trenta milioni di euro: un incubo per l’amministrazione Borella! Così abbiamo letto in prima pagina sul giornale locale in edicola lo scorso sabato. E subito alcuni cittadini, giustamente allarmati, ci hanno chiesto di cosa si tratti. Si tratta di tre questioni distinte: la causa Vefer (2004), l’indagine in corso sulla integrazione societaria tra Aeb e A2A (2019) e il cogeneratore di via Perosi (2011). Tutti temi importanti che la sindaca Borella, sicuramente, sistemerà in un battibaleno. Lei è brava, no?

Scrivere “30 milioni” spaventa, e scrivere che sono tutte somme frutto di scelte del passato non è corretto. È un articolo parziale  e senza contraddittorio. Se volessimo entrare nel merito, ne avremmo tante di cose da scrivere, ma non è il momento. Comunque, cari concittadini, la situazione non è esattamente come è descritta.

Riguardo la Vefer sono stati presentati dei ricorsi e devono ancora essere fatte le necessarie quantificazioni rispetto alla somma richiesta di 21milioni.

Per quanto riguarda l’integrazione societaria tra Aeb e A2A, la Magistratura sta (correttamente) indagando sulle azioni compiute dagli amministratori, ma il nostro Comune (che era socio con altri 26) è rimasto socio della costituita nuova società, e sia a livello patrimoniale che percentuale non ha avuto contraccolpi finanziari.  Anzi: è stato appena dichiarato un dividendo nella variazione Bilancio 2023 che supera i 900mila euro in parte corrente; ma il giornalista quantifica in 6 milioni il possibile esborso comunale.

Sulla terza questione, invece, non è stato specificato che il Cogeneratore era di proprietà della Società che lo ha costruito e che, purtroppo, poi è fallita. In questi casi il Comune, che ha un vantaggio, ne diventa immediatamente il proprietario, riscatta l’immobile e gode però di un canone concessorio (sul futuro gestore dell’impianto) ben più alto. Il Bilancio ha già messo in riserva prudenziale l’intero importo, poi si vedranno gli esiti delle cause in corso, tese a stabilire quanto pagare.

Insomma, qualcuno (forse la sindaca Borella?) ha rilasciato questi dati e queste informazioni non a caso, ma giusto per creare un po’ di allarmismo sul passato. E il tutto è stato prontamente ripreso e pubblicato, senza alcun contraddittorio. Così non va bene: in questo modo più che informazione, sembra sia propaganda.

Trenta milioni: cifra monstre da pagare come danno erariale? (Cittadino – 11 nov 2023)

No, tu no!

Ancora sul Consiglio Comunale dell’8 novembre: il consigliere Omar Foligno ha preso le distanze dalla pregiudiziale approvata dalla Maggioranza e che ha impedito la discussione della mozione sui finanziamenti alle scuole paritarie. Lo ha fatto pubblicamente, e per questo noi lo apprezziamo, perché significa che crede nel dialogo e nella discussione. Ma Foligno si chiede anche come mai lui non sia stato informato della decisione di porre la pregiudiziale.

Lui, che ufficialmente fa parte alla maggioranza (anche se è collocato nel Gruppo misto) non è informato né coinvolto nelle scelte e nelle decisioni di maggioranza. Come ha spiegato Marino Nava, a questo punto Foligno dovrebbe ben aver capito che lo hanno tagliato fuori, esattamente come dissero la capogruppo di Fratelli di Italia – Felicia Scaffidi – e Stefano Arosio.

Foligno è da sempre vicinissimo a Ruggero Sala (uno da cui prendere le distanze, secondo la triade Scaffidi-Arosio-Camarda) e quindi viene “eliminato”. E chissenefrega dei 52 voti degli elettori che hanno dato la fiducia a lui e alla sindaca Borella.

Patetica la risposta di Arosio: “Se tu venissi alle riunioni di maggioranza, sapresti le cose”. E semplice e diretta la risposta di Foligno: “Io non vengo invitato, avete creato un nuovo gruppo WhatsApp nel quale io non ci sono, so anche questo, ho gli screenshot”…

Insomma, una “spy story” ma senza agenti segreti e spie: solo persone – e lo diciamo forte – che non hanno rispetto per la democrazia e per chi non sta dalla loro parte.

Questo “sistema di potere” se parli, ti espelle, se non la pensi come “devi” ti manda nell’oblio e, secondo la logica del branco, ti isola: non ti invitano, non ti parlano, non ti informano. Con buona pace di Forza Italia e Lega che non si accorgono di nulla, figurarsi se si preoccupano di un consigliere “vicino”…

Speriamo che Omar Foligno non si dimetta (magari per fittizie questioni lavorative) perché è proprio quello che vogliono… Forza Omar, tieni duro!

Lando, colui che ignora…

Durante l’ultimo Consiglio comunale abbiamo purtroppo assistito anche all’ultima figuraccia del consigliere Matteo Lando, mitico giovane desiano e fresco segretario della Lega di Lissone. Quando interviene (rigorosamente in piedi!), tutti sorridono e si preparano perché le spara talmente grosse che non si sa più cosa aspettarsi.

È ormai chiaro che voglia intraprendere la carriera politica e nella Lega di Salvini (fino a quando esisterà) di sicuro troverà spazio. Di amicizie ne ha, di differenti tipologie, e ha anche il coraggio di sparare a zero senza nulla sapere; quindi, lo vedremo presto in altri luoghi, con altri incarichi. Ma fino a quando resterà a Lissone, ci toccherà assistere ai suoi mortificanti monologhi, spesso su argomenti, situazioni e persone che non conosce.

Durante l’ultimo consiglio “il mitico Lando” si è rivolto alla ex Sindaca Concettina Monguzzi con arroganza e superiorità, senza alcun rispetto, senza alcuna considerazione, così come se parlasse al bar con i suoi amici. Ha affermato che la sua categoria professionale è quella di “l’arrampicatrice sui vetri”.

Allora, visto che ignora la storia, gli rinfreschiamo noi la memoria. Concettina Monguzzi ha ricevuto circa 620 voti e, da sola, rappresenta una quota di elettori che fanno la somma di tutti e quattro i consiglieri leghisti. È da circa 10 anni nel Consiglio provinciale di Monza Brianza con i voti degli amministratori di tutta la provincia, è stata 10 anni Sindaco a Lissone, gestendo in modo impeccabile il periodo Covid, è laureata in Pedagogia ed è stata stimata insegnante per molti anni. E tanto altro ancora.

Lo chieda al suo capo supremo – Andrea Crippa – chi è Concettina Monguzzi, lui lo sa; lo chieda nella sua città: anche a Desio è ben conosciuta.

Educazione, rispetto, coscienza del proprio ruolo: sono requisiti fondamentali per chi ricopre ruolo pubblico. Ma Lando (e non solo lui, purtroppo) non si rende conto e si comporta come se fosse al bar a scherzare con gli amici, usando toni e linguaggio assolutamente fuori luogo.

Ultima nota, il consigliere Davide Scotti, “silente”, è stato davvero mortificante. E ci fermiamo qui.

L’intervento di Matteo Lando

Il Listone mette tutti d’accordo

Durante il Consiglio comunale dell’8 novembre, il Listone ha presentato e argomentato la mozione “Accessibilità e sicurezza del Trasporto Pubblico Locale”. Caso più unico che raro, la mozione è stata approvata all’unanimità (21 consiglieri su 21) con coinvolgimento ed apprezzamento generale, a dimostrazione che la richiesta – valida, reale, concreta e ben argomentata – rappresenta una vera necessità della città e dimostra, ancora una volta, la vicinanza e la conoscenza del Listone delle reali necessità dei cittadini.

Il trasporto pubblico locale costituisce un importante fattore di crescita per il nostro territorio e per questo deve tendere ad essere sempre più efficiente, sostenibile, flessibile, integrato e soprattutto più fruibile per i cittadini. Dovrebbe essere trattato come un servizio “essenziale e prioritario”, al pari della salute e dell’istruzione, e in questo modo porterebbe dei benefici immediati in termini di riduzione dell’inquinamento e del traffico, di numero di incidenti ed aumenterebbe l’equità sociale.

Pertanto, nella mozione si richiede all’Amministrazione di migliorare la viabilità e incrementare la sicurezza, prestando particolare attenzione alle utenze deboli: scolari, anziani e persone con limitata capacità motoria.

Il Listone aveva già portato l’argomento all’attenzione del Consiglio il 19 maggio, constatando che le fermate degli autobus sono spesso contrassegnate da una semplice palina, senza protezione né seduta, senza illuminazione e carente di indicazioni sulla tempistica di passaggio dell’autobus.

Ora, con l’approvazione di questa mozione, abbiamo ottenuto l’impegno della Giunta a chiedere al gestore del trasporto pubblico di migliorare l’illuminazione, di installare indicatori di orario e tempi di arrivo più visibili di quelli attuali e di programmare il posizionamento di almeno due pensiline con seduta entro il mese di settembre 2024.

Il Listone vigilerà sull’argomento e sulle evoluzioni e vi terrà informati.

Mozione “Accessibilità e sicurezza del trasporto pubblico locale”

L’emendamento Rossati

Direttamente dal consiglio comunale del 2 novembre (e dopo il “bavaglio” sulla discussione sulle scuole paritarie) quest’oggi parliamo dell’”Emendamento Rossati”. In discussione c’era la mozione “Lissone 30 km/h” presentata da Listone, Pd, Vivi Lissone, Lissone al Centro.

La mozione, per sua natura, “impegna Sindaco e Giunta” a realizzare quanto in essa indicato: può essere un progetto, una realizzazione ma anche una “filosofia”. In Consiglio comunale si esamina e si discute la mozione che dispone e indirizza (e che alla fine può essere approvata e bocciata); poi tocca alla Giunta e al Sindaco realizzare (o – nel nostro caso – cercare di realizzare…) quanto approvato. Con una mozione, quindi, il Consiglio “decide” e il Sindaco con la Giunta “eseguono”.

L’altra sera, in relazione alla mozione “Lissone 30 Km/h”, l’Assessore “tecnico e politico” Massimo Rossati, ha dichiarato di aver elaborato LUI STESSO un emendamento alla mozione, emendamento che poi, naturalmente, è stato firmato da tutta la maggioranza. Lo ha “plasmato” secondo le sue filosofie e, tra lo stupore generale, ha raccontato anche di quanto impegno ci avesse messo nella sua stesura!

Anziché “eseguire” – secondo il suo ruolo – l’assessore ha quindi cambiato e modificato i termini e le azioni contenute nella mozione. In un passaggio, addirittura, ha sostituito la frase “IMPEGNA il Sindaco e la Giunta” con un inutile “INVITA il Sindaco e la Giunta”. Il nostro architetto Rossati ha “giocato” con le parole, e i suoi hanno sottoscritto tutto.

Dopo un tale stravolgimento di modalità e – soprattutto – di contenuti, prima del voto la minoranza ha ritirato la mozione ritenendo a quel punto la discussione un’inutile perdita di tempo. E così, ancora una volta, il Consiglio comunale ha abdicato al suo ruolo, e quanto accaduto deve far riflettere.

I muti consiglieri di maggioranza anche stavolta escono con la loro credibilità a zero. Con buona pace di Lissone km/30 e di qualsiasi altro argomento si voglia proporre.

Mozione “Lissone 30 km/h”