La Giunta disgiunta
Ci concentriamo oggi sulla Giunta Borella, la squadra di governo locale che, ora più che mai, si presenta slegata, divisa, individualista. A parte le passeggiate propagandistiche e gli immancabili selfie, è evidente come sia una “Giunta disgiunta”, ove ognuno persegue il proprio obiettivo.
Si cominciò con lo scivolone iniziale di Ruggero Sala, allontanato e dimesso dalla Sindaca e, a seguire, i ben 3 vicesindaci – prima Sala, poi Camarda e infine Bonafè – nominati sì dalla Sindaca, ma scelti dalle forze di maggioranza fuori Lissone.
Ci sono poi le dimissioni che l’assessora Minotti cerca di dare da mesi e che la vedono già in uscita; il “rimpasto” programmato pare sia saltato per “colpa” di un articolo del direttore del Cittadino, Marco Pirola, che ha bruciato la notizia il 7 novembre.
Ma questa Giunta è anche disgiunta perché 3 degli assessori – Rossati, Alibrandi e Bonafè – non erano nemmeno candidati nelle ultime amministrative: nominati “dall’alto” dai partiti, usciti dal cappello come per magia… Alcuni non conoscono il territorio, altri nemmeno la materia (sic!).
Spiace vedere come stia naufragando l’azione di governo, trascinata da una Giunta individualista, tanto da dover piazzare la riqualificazione di piazza degli Umiliati (piazza mercato) come opera principale, con tempi ristretti e idee confuse. (Anticipiamo che su questo argomento faremo un approfondimento specifico perché, secondo noi, il rischio fallimento è altissimo).
Intanto tra litigi, rapporti tesi, idee “disgiunte” e mancato controllo, la situazione si fa sempre più critica e segnaliamo che anche il presidente del Consiglio comunale Roberto Perego (l’ormai ex Tutor) non riesca più a tenere nessuno, nemmeno il consigliere Daniele Fossati, suo compagno di lista, con il quale ormai pare si sia definitivamente disgiunto…
