L’agitazione dei vigili
Ci dedichiamo oggi ad una spinosa questione che coinvolge la Polizia locale di Lissone e la sindaca Laura Borella. Già dallo scorso mese di maggio abbiamo letto come i rapporti tra la sindaca Borella, il segretario generale Bergamelli e il comandante Caimi fossero tesi e ben lontani dalla condivisione di intenti ed obiettivi, condizione indispensabile per ben governare la città.
Uno dei cavalli di battaglia della sindaca era LA SICUREZZA. Scriviamo “era” perché, da quando si è insediata, di “cose brutte” ne sono successe, e probabilmente ne vedremo ancora… Ora, i vigili forniscono un servizio molto importante – indispensabile! – sul territorio ma purtroppo, dobbiamo constatare come, negli ultimi mesi, i rapporti con l’Amministrazione siano critici e come le due parti sembrino addirittura inavvicinabili.
In un comunicato del mese di maggio, la Polizia locale ha dichiarato lo stato di agitazione in conseguenza di modifiche alla turnazione, agli orari di servizio e di altre situazioni critiche dovute a mancanza di formazione, carenza di strumentazione adeguata, locali non più adeguati per il numero di persone in servizio, criticità nei rapporti con l’utenza e infine un maggiore finanziamento per le varie indennità.
Successivamente, in una dura nota del 27 luglio, i delegati sindacali hanno annunciato che, visto il fallimento della trattativa svolta in Prefettura, lo stato di agitazione prosegue.
“A nome dei nostri iscritti comunichiamo che, a seguito di chiusura del tentativo di conciliazione svolto in Prefettura, non avendo prodotto i risultati minimi auspicati dal Corpo di Polizia locale, lo stato di agitazione del personale proseguirà secondo le modalità che verranno decise di volta in volta dagli appartenenti al Corpo. Si contestano le modifiche della turnazione fatte in maniera del tutto approssimata che ad aggi ha lasciato, oltre a turni di lavoro scoperti, pattuglie a prevalenza di agenti ancora da formare e senza nessun dispositivo di autodifesa con conseguente disservizio ai danni dei cittadini”.
E così si ripete la solita storia: la politica, anziché mediare e ragionare sulle situazioni, tira dritto e persino il tentativo di conciliazione svolto in Prefettura è risultato vano. Non sono riusciti a concordate le azioni minime auspicate dalla Polizia locale e le proposte fatte non sono state nemmeno prese in considerazione (e questo l’abbiamo già visto e sperimentato anche noi in più occasioni…).
Lo stato di agitazione sindacale quindi prosegue e, secondo il comunicato, “vedrà il blocco degli straordinari e l’indisponibilità a fornire qualsiasi collaborazione a questa Amministrazione (resta escluso l’interesse dei cittadini di Lissone per i quali si farà tutto il necessario al fine di garantire la massima tutela), non partecipando a nessuno degli obbiettivi strategici per la stessa e dalle normative vigenti”.
Siamo messi proprio bene! E se la sicurezza è una priorità di questa amministrazione, ci aspettiamo – a brevissimo! – che la sindaca Borella, il segretario Bergamelli e il comandante Caimi rivalutino le proposte degli agenti della Polizia locale e agiscano poi per arrivare ad una rapida conclusione della trattativa. Entro il 2027, magari.
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