Carolina nel Paese delle Meraviglie

L’assessore alla cultura Carolina Minotti a volte sembra che viva in una fiaba. Si muove tra le varie manifestazioni leggiadra e gentile ma le risposte e gli interventi in molte situazioni sono fuori luogo. Carolina nel Paese delle Meraviglie!

Prendiamo ad esempio le ultime dichiarazioni in merito alla prossima rassegna di “Cinema all’aperto”: quest’anno è stato deciso che si svolgerà nel cortile dell’ex Oratorio San Luigi invece che in quello della scuola Buonarroti, come avveniva negli anni scorsi. Il motivo è che lì “non c’erano bar o altri servizi per gli spettatori più piccoli…”. Parliamo di una manifestazione che inizia non prima delle 21:30, ma evidentemente si ritiene indispensabile un ristoro con the caldo e pasticcini, appunto come nelle favole…

Inoltre, Carolina forse non sa che la sua Giunta ha cancellato il progetto di acquisizione del Cineteatro Excelsior da parte del Comune di Lissone e ora solo grazie al privato (ECFoP – Ente Cattolico Formazione Professionale) si potrà utilizzare il cortile interno. Anzi: solo una parte del cortile, perché l’altra è nella diponibilità del Parroco, Don Tiziano, che la sua maggioranza ha recentemente accusato di “fare la cresta” sulle rette dei centri estivi. Questa parte del cortile (ex campo da calcio) ora è piena di erbacce: qualcuno si preoccuperà di renderlo presentabile per l’occasione?

E forse Carolina non sa neppure che la scelta del precedente sito (la Scuola Buonarroti) rientrava a buon diritto tra le azioni intraprese per la riqualificazione del quartiere Don Moscotti. Forse il punto di ristoro (se ritenuto veramente indispensabile!) poteva esser fornito da un bar lì vicino, ma è più facile e dà più visibilità spostare tutto in centro città. E chissenefrega delle motivazioni sociali della scelta precedente…

Ma ora a Lissone si governa così: istintivamente, ad intuito, senza conoscenza del passato e senza preoccuparsi di avere informazioni su ciò che non si conosce. E si continua così, con le Feste del Cioccolato e con le manifestazioni elitarie al Museo, sognando ad occhi aperti, come nelle favole…

Ex oratorio maschile: tutto pronto per il ritorno del… cinema (PrimaMonza – 31 mag 2023)

Insieme, ma da soli…

Domenica scorsa abbiamo letto “Insieme”, l’informatore della Comunità Pastorale di Lissone che ogni settimana propone riflessioni, comunica e informa. E siamo rimasti sgomenti. Nella parte finale si parla dei centri estivi delle scuole paritarie e degli oratori: sono servizi rivolti a bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni circa che, al termine della scuola, possono trovare luoghi e momenti di ricreazione e di educazione all’interno delle scuole paritarie. Sono luoghi sicuri e gradevoli e sono di grande aiuto per le famiglie con impegni di lavoro.

Ma ciò che abbiamo letto su “Insieme” ci ha lasciato senza parole: il Comune, che ha sempre dato un contributo economico per i centri estivi delle scuole paritarie, quest’anno non lo darà! E anche per gli oratori il contributo sarà drasticamente ridotto!

Le famiglie lissonesi saranno quindi costrette a pagare a caro prezzo le settimane ai centri estivi o negli oratori, oppure dovranno arrangiarsi a cercare altre soluzioni.

Molte sono le domande che ci poniamo e che vorremmo porre soprattutto a chi – ad esempio al presidente del Consiglio comunale Roberto Perego – quando era all’opposizione, ogni volta chiedeva più risorse e più contributi per le scuole paritarie e gli oratori.

Le nostre domande anticipano quelle che le famiglie si faranno a breve: dove si possono mandare i ragazzi durante la giornata lavorativa? I centri estivi pubblici (anch’essi con tariffe aumentate) reggeranno una domanda così massiccia? E per le famiglie che hanno due o più figli e non possono permettersi gli aumenti di retta e di mensa, cosa si pensa di fare?

Quello che si legge sull’informatore della Comunità pastorale è chiarissimo: promesse in campagna elettorale disattese, interventi che non vanno certo nella direzione di rispettare il diritto all’educazione dei bambini e di sancire la parità delle scuole, una scelta politica della quale non è chiara la logica.

Emerge la figura di una Sindaca e di una Amministrazione disattenta e distante dai cittadini e dalle famiglie. I genitori di alcune scuole statali ci risulta si stiano organizzando per discutere e protestare contro l’aumento delle tariffe e il taglio ai contributi ai centri estivi e può essere che, dopo la lettura del foglio normalmente distribuito in tutte le Parrocchie della città, alcuni fedeli si stiano domandando se hanno fatto davvero bene a fidarsi. L’assegno benefico era una bufala (fino a prova contraria, cioè a ricevuta mostrata), la difesa degli ultimi uno slogan, l’attenzione ai bambini forse solo uno strumento elettorale.

Qui a Lissone purtroppo siamo alla frutta: è più facile e comodo continuare con lo slogan “non abbiamo soldi” e dare la colpa “a quelli di prima. Quelli che le tasse e le tariffe non le hanno aumentate e che erano davvero vicini ai cittadini – anche con i contributi – per sostenere quel sistema che fornisce un prezioso servizio a tutta la città.

Estratto da “Insieme” – 14 mag 2023

Il sindaco degli aumenti

Lissonesi, preparatevi! La Giunta Borella ha pronto per voi un maxi-aumento di imposte, tasse, tariffe ed oneri. Il Bilancio previsionale prevede infatti un cospicuo aumento di prelievo dalle tasche dei cittadini. Aumenteranno l’IMU, la TaRi, l’IRPEF, le tariffe delle mense e dei centri estivi e pure la tassa di soggiorno. E se dovete comprare casa fate attenzione: sono raddoppiati anche gli oneri di urbanizzazione!

Ora si capisce come la Maggioranza di governo lissonese pensava di far quadrare il bilancio comunale: con aumenti sui servizi, sulle tasse e sulle tariffe. Nei mesi scorsi, in modo preciso e lungimirante, aveva preparato il terreno con dichiarazioni del tipo: “non ci sono soldi, c’è un buco di bilancio, dobbiamo aumentare le tasse per colpa di chi c’era prima…”

Peccato che, nel rendiconto del 2022 appena approvato, ci sia stato un avanzo (ovvero soldi non spesi), ci sia stato l’impiego degli oneri di urbanizzazione per coprire le spese correnti (procedura molto criticata quando utilizzata dalla precedente amministrazione) e sia stato usato altro avanzo libero (il famoso tesoretto). Ma l’assessore Arrigoni probabilmente non se ne è accorta, intenta a propagandare gli ormai famosi ammanchi, buchi, gap…

Noi invece diciamo: “Non avete saputo spendere nel 2022 tutte le risorse a disposizione ed oggi vi rifate sui cittadini lissonesi aumentando tasse e servizi”. Da mesi affermate: “Non ci sono soldi per la spesa corrente che non è stata controllata”.

Bene, e allora che si fa? Si interviene in modo strutturale con una riduzione dei costi? Si effettuano tagli, verticali od orizzontali? Si reperiscono risorse tramite bandi regionali o europei? No, troppo difficile, niente di tutto ciò. Si aumentano le tasse, si abbassano le soglie di esenzione e si dà la colpa a chi le tasse, invece, non le ha aumentate!

E viene da chiedersi se l’Amministrazione sarà poi in grado di spendere ciò che chiede ai cittadini o se creerà altro avanzo. Ci aspettano tempi duri, ma staremo ben attenti e faremo i conti sui singoli aumenti.

Ma se, come alcuni in Consiglio o in Giunta, vivete in altre città oppure non avete proprietà, seconde case, capannoni, redditi alti, figli che vanno ai Centri estivi o alle Scuole paritarie, non preoccupatevi e dormite sonni tranquilli…

La ZTL manda tutti in TILT

Sul noto settimanale del sabato, è comparso in prima pagina il titoloZTL RIVISTA“. Che, in italiano, significa: “la ZTL è stata (già) RIVISTA”, cioè modificata. Ma nell’articolo si legge tutt’altro: la ZTL è attiva come prima e ad oggi nulla è stato cambiato o “RIVISTO”!

Chissà se è andato in TILT l’articolista o l’Assessore; in ogni modo siamo di fronte (di nuovo!) al solito titolone propagandistico che non corrisponde alla realtà dei fatti, e questa volta neppure al contenuto dell’articolo!

Ricordiamo che in campagna elettorale, per ingraziarsi il favore dei Commercianti, la futura sindaca Borella promise che avrebbe revocato – e da subito – la ZTL durante i giorni feriali.

Ma il potere di decidere sulla questione evidentemente non è nelle sue mani, visto che nel Consiglio Comunale di ottobre l’Assessore l’ha smentita clamorosamente: “Non la tocco la ZTL finché non ho i dati. Io lavoro così”. Bene, a distanza di oltre 10 mesi tutto è come prima. L’Assessore afferma di aver commissionato uno studio, ma di non avere ancora i dati… Per ora nessuna “RIVISITAZIONE” in vista, allora.

E, sia ben chiaro, a noi va benissimo così! Ma non possiamo non sottolineare che anche questa volta è andata in scena la politica delle promesse non mantenute e dei titoloni fuorvianti. Chi legge “ZTL RIVISTA”, giustamente pensa che siano già state fatte delle variazioni alla ZTL, come promesso in campagna elettorale. E invece no: promessa non mantenuta e titolo fuorviante. Le “ricette” per rinnovare la città che in campagna elettorale sembravano così semplici da realizzare, sono tutte ferme al palo.

Insomma, a Lissone la Sindaca, la Giunta e la ZTL sono andate in TILT. Con buona pace del giornale del sabato che, forse alla ricerca del famigerato “consenso”, rischia di perdere l’equilibrio, fare figuracce e andare in TILT…

ZTL RIVISTA (Cittadino – 06 mag 2023)

Ztl, si va verso la rimodulazione? (Cittadino – 06 mag 2023)

Arriva lo Skatepark a Lissone

Sono in via di completamento i lavori per lo Skatepark di Lissone: un bel risultato della precedente giunta Monguzzi. È un progetto pensato e realizzato in collaborazione con il gruppo “Noi Mamme di Lissone” per rispondere alle esigenze di socializzazione e di aggregazione di adolescenti e preadolescenti.

È posizionato in un luogo illuminato, sicuro, raggiungibile dalla pista ciclabile e lontano dalle abitazioni, in modo da non arrecare disturbo.

Lo SKATEPLAZA – così si chiamerà – è stato immaginato e progettato dopo aver ascoltato le richieste di ragazzi adolescenti, con lo scopo di far approcciare allo SKATE anche neofiti e principianti.

È situato in via Perosi, nel quartiere Don Moscotti, un quartiere che comincia ad assumere una nuova “forma” e una riqualificazione concreta (il Palazzetto dello Sport, la scuola, il cogeneratore, le nuove case Aler, gli abbattimenti delle famose “stecche”, i giardini, la nuova area cani, la pista ciclabile ed ora lo Skatepark).

A scanso di equivoci – e prima che qualcuno si appropri del lavoro e dell’impegno di altri – lo diciamo noi, qui ed oggi: grazie all’amministrazione Monguzzi, grazie alle “Mamme di Lissone”, grazie ai progettisti della struttura. Tutti insieme abbiamo realizzato il sogno di alcuni giovani skaters e di tanti ragazzi che ora sapranno dove incontrarsi e dove far vedere “come si fa” a qualche coetaneo principiante.

Tutti in piazza

Spettacolare Piazza Libertà, ancora in via di completamento ma che già offre spunti e vivibilità consona a Lissone.

Nuove sedute, verde, fontane, vasche e luci nuove. Riqualificata grazie ad una intuizione della precedente Sindaca Monguzzi, dopo un contest tra architetti e votata dai cittadini. Una serie di migliorie (non ultimo l’ascensore ai posteggi interrati che sarà installato a breve) che hanno reso la piazza un luogo piacevole e da riscoprire.

Ma, attenzione! Vorremmo evitare l’andazzo di questo periodo, con la Giunta Borella che tende ad accaparrarsi e ad intestarsi progetti, lavori già iniziati o in via di conclusione “non suoi”.

E allora, prima che i soliti noti comincino a farsi selfie e proclamino fatti e sforzi per la sistemazione della nuova piazza, lo diciamo prima noi: la riqualificazione di Piazza Libertà NON È un risultato targato Borella. Come non lo sono, del resto, i lavori all’esterno del Palazzetto dello Sport, lo Skatepark, i nuovi appartamenti Aler nel quartiere Don Moscotti e altro ancora.

Cittadini, informatevi! Altrimenti finirà come per l’assegnone: foto, like, grandi complimenti… e poi nessuno ne sa più nulla.

Torneremo prossimamente sui bluff di certi politici locali: risultati, assegnazioni, progetti datati ma spacciati come nuovi, buchi e gap, “regali” alla città e poi… arriveranno le tasse! Tranquilli, ne vedremo delle belle!

Per ora, vi mostriamo con orgoglio queste due immagini della piazza… e queste foto sì che sono state un vero regalo!

         

 

Ci vuole del coraggio

Ieri, nel quartiere Don Moscotti, è stato inaugurato uno stabile di proprietà di Aler e destinato a 20 famiglie assegnatarie (che speriamo fossero in graduatoria a Lissone). Siamo in via dei Gelsi, nella palazzina F5, con vista sul Palazzetto dello Sport.

La sindaca Borella e alcuni membri della sua Giunta hanno partecipato all’inaugurazione e, con la solita foto, hanno celebrato il risultato raggiunto. Ma – chiariamolo subito – è un risultato raggiunto non certo per meriti loro! I lavori eseguiti sono infatti frutto di un grande e lungo lavoro delle precedenti amministrazioni: moltissimi incontri con Aler e Regione Lombardia, “battaglie”, progetti, riqualificazioni…

Ma ai nostri “coraggiosi” amministratori questo non importa: in una triste passerella politica con Consiglieri regionali, vertici di Aler e anche dirigenti del Comune, la Sindaca Borella inaugura cose che si è trovata già belle e pronte, con a fianco il vicesindaco Camarda (contestato persino dai suoi), il suo papabile sostituto (ma forse già messo da parte) Bonafè ed il gran lettore di interventi Lo Faro (titolare della delega ai Servizi sociali).

Nessuno del passato, volutamente. Dopo tutto il lavoro profuso in quel quartiere, un piccolo grazie sarebbe bastato.

Ma ormai siamo (quasi) abituati a questa Giunta che vive di luce riflessa delle cose ideate, progettate e finanziate nel passato. E si ha anche il coraggio di parlare di “fatti”: il Palazzetto (tanto contestato) che viene utilizzato, il parcheggio relativo e i lavori già finanziati e in corso d’opera citati come importanti passi in avanti, e i piccoli “successi” dipinti come grandi bracci di ferro vinti.

Sì, ci vuole coraggio: il coraggio di chi non sa, di chi millanta e butta fumo negli occhi ai più. Il coraggio di chi si fa selfie ed è sempre alla ricerca di recensioni positive. Il coraggio di esser clamorosamente di parte in una questione sportiva che riguarda due importanti società sportive votando bellamente una delibera non condivisa.

E ci vuole del coraggio anche ad avallare questi comportamenti: chissà che alcuni consiglieri di maggioranza non ne chiedano conto ai propri referenti politici…

Aler: inaugurata la nuova scala del complesso Ls1 (PrimaMonza.it 13 apr 2023)

Lissone è fuori!

Quest’anno, con l’amministrazione Borella, Lissone non parteciperà al Fuorisalone in occasione del Salone del Mobile che si svolgerà a Milano dal 18 al 25 aprile. Nel 2023 il Fuorisalone, per Lissone, sarà solamente un “Fuori”, cioè non sarà rappresentata.

L’identità manifatturiera e commerciale della nostra città purtroppo quest’anno non sarà rappresentata. Lo ha dichiarato la Sindaca in Consiglio comunale, in risposta ad una interrogazione.

Secondo chi ci amministra, forse, non era necessario dare visibilità e testimonianza della forza e della vitalità di un brand (Lissone Città del Mobile) che negli anni ci si è impegnati a promuovere e a mantenere vivo.

D’altra parte, cosa pretendere? L’assessore al Commercio non è stato ancora identificato e la Sindaca pare troppo occupata tra feste in piazza, tornei di basket, selfie con il suo Vicesindaco e con la sempre presente e serena Arrigoni.

Persino la Sicilia con le sue specialità gastronomiche è stata immortalata qui a Lissone, ma di manifestazioni coordinate con i commercianti e artigiani per il Salone del Mobile 2023, nemmeno l’ombra.

Per fortuna, l’istituto Superiore IPSIA G. Meroni parteciperà come istituzione scolastica e Lissone non sarà così completamente “dimenticata”.

Certo che, se ad amministrare sono persone lontane dalla nostra storia, questo è il risultato.

In conclusione: non saremo presenti al Fuorisalone e i nostri amministratori non sapranno nemmeno quantificare le conseguenze di tale clamorosa assenza.

Ma stiamo tranquilli: la sindaca ha detto che “si sta lavorando con altri Comuni per il futuro”… Così, l’anno prossimo, altre città saranno davanti a noi!

Fuorisalone, la Capitale del mobile non ci sarà (PrimaMonza.it – 30 mar 2023)

Salone del Mobile: il Meroni c’è (Giornale di Monza – 4 apr 2023)

La palestra a chi la do?

Leggiamo con stupore ed imbarazzo la delibera di Giunta n. 81 del 29/03/2023. Orfani di Ruggero Sala, i nostri amministratori non si sono nemmeno resi conto di avere spazzato via con una votazione, la storia, i risultati e gli equilibri del mondo della ginnastica artistica lissonese.

Proprio così: nelle 6 pagine di una delibera, i nostri eroi (e qui il Tutor Perego non c’entra), utilizzando termini secondo noi inaccettabili, hanno messo a confronto/scontro le due società sportive più importanti della città e – udite udite! – hanno chiaramente preso le parti di una delle due.

Non discutiamo delle qualità e dei meriti di entrambi i sodalizi, ma troviamo inappropriato e addirittura offensivo scrivere una delibera (e votarla all’unanimità!) utilizzando parole e toni che ci piacerebbe voi leggeste in prima persona.

Per i lettori più pigri, riassumiamo in breve: Il Comune, proprietario della palestra di Via Dante (quella con esposte le bandiere della Pro Lissone Ginnastica), ha deciso di sottoscrivere il nuovo contratto per l’utilizzo della palestra alla società Ginnastica Artistica Lissonese invece che – come sempre è successo – alla Pro Lissone Ginnastica.

Il motivo? Perché “oggettivamente” la GAL è più titolata ed è più “vincente”. Il merito, quindi, come fatto discriminatorio e divisivo. Da oggi, secondo quanto deliberato, la GAL sarà “la titolare” e la Pro Lissone “l’ospite” in quella che è sempre stata casa sua.

Non si fa così: non si pensa – e soprattutto non si vota – una delibera in barba alla storia, al passato recente, al presente e, perché no, anche al futuro. Nulla abbiamo contro la GAL, ma crediamo che il ruolo dell’Amministrazione debba essere rispettoso e tutelare tutti. Lungi da noi il pensare a interessi diversi da quelli di una buona gestione della cosa pubblica, riteniamo comunque che non sia corretto prendere decisioni così di parte e farlo in modo così spudorato.

Questo è un altro passo falso della Sindaca e del suo assessore allo Sport e vicesindaco. Gli altri, probabilmente, ignorano la storia di Lissone e della Pro, quindi il loro voto è solo un “sissignore”. E chissà se la Pro Lissone è stata avvisata o lo scoprirà leggendo qui…

Se quando non si fanno le foto fanno danni, allora forse è meglio che continuino a farsi i selfie…

Delibera di Giunta n. 81 del 29/03/2023

Dire, fare e…

C’era una volta il parcheggio di un supermercato che aveva parecchie buche, alcune anche profonde. E c’era una lista elettorale targata Lega con vari supporter della candidata sindaca leghista. Tra questi, c’era anche il signor Tarenghi Giuseppe, al numero 24, e purtroppo (o per fortuna) non è diventato consigliere comunale perché ha avuto solo 4 preferenze.

Un giorno il buon Tarenghi scrive su Facebook un post di ossequio alla “amministrazione del fare”, riferendosi ai recenti lavori di asfaltatura e sistemazione del piazzale del sopra citato supermercato, e molti mettono il loro “like”. Infatti, nell’amministrazione del “fare” (oltre ai selfie, naturalmente…), c’è anche il “dire” e il “like-are” (cioè mettere i “like” su Facebook).

Ma l’assessore Lo Faro, il capogruppo leghista Matteo Lando, il consigliere Davide Scotti (anche lui leghista) e anche Simone Luigi Besana non hanno ben chiara la situazione. Il parcheggio non è stato sistemato dal Comune o per volere dalla Sindaca Borella, bensì dalla proprietà del supermercato! Sì, proprio dal privato, così come privato è il parcheggio, seppur ad uso pubblico. Negli stessi giorni, infatti, sono comparse anche delle tettoie per il deposito carrelli dove prima c’erano dei parcheggi…

Insomma, una bella figuraccia per i leghisti nostrani! E la brutta figura la fanno anche i cittadini che, orgogliosi, commentano. E che delusione per chi ha pensato che il proprio voto fosse stato davvero utile…

Questi amministratori che si credono “del fare”, invece, sono ben altro e e ormai le dimostrazioni sono all’ordine del… social.