La memoria corta

L’assessore allo Sport ed alle Politiche giovanili, Camarda, ha colpito ancora. In una recente intervista, l’assessore “ai selfie” commenta lo stato di incuria in cui versa lo SKATEPLAZA di Lissone, ideato, progettato e realizzato dalla giunta Monguzzi in collaborazione con l’associazione “Noi, mamme di Lissone”.

In questo luogo alcuni cittadini lamentano sporcizia, incuria, degrado e le foto (non i selfie) sono davvero impietose.

Quando era in campagna elettorale – e anche prima – l’assessore commentava e giudicava: l’amministrazione Monguzzi non cura gli spazi ed I luoghi, è un governo di sinistra, troppo inclusivo e troppo accondiscendente… e poi avanti con la solita propaganda: noi faremo, noi diremo, noi risolveremo…

E con lui, tutta la schiera di Fratelli d’Italia; in particolare ricordiamo l’attuale consigliera Scaffidi che parlava di “far risorgere Lissone dalle macerie” Effettivamente, sui social, ora scrive che risolverà, interviene, commenta. È proprio un assessore mancato! Ma ora, purtroppo, i problemi non solo sono ben evidenti ma, sono addirittura peggiorati. E i social lo testimoniano.

E quindi? Camarda – lo smemorato – ora parla di “maleducazione e inciviltà” e richiama le famiglie all’educazione civica e invoca anche un ruolo della scuola: bisogna fare di più e partire da lì. E la mancata pulizia? Ci sono i cestini, quindi la colpa è dei ragazzi incivili.

Ma lui, che è assessore anche alle Politiche giovanili, sta per caso fallendo nel suo mandato?

Per ora non giudichiamo, mancano ancora 2 anni e mezzo alla fine del mandato e staremo a vedere. Quello che è sicuro, è che i cittadini si stanno facendo una loro idea. Ed alcuni si rendono conto che è solo questione di…. memoria e di buon senso.

La sindaca Borella, in tutto questo, (come per altri assessorati) pare non avere la forza di sistemare le cose. Forse potrebbe nominare qualche “Consigliere con poteri straordinari” ed affiancarlo a chi “non regge”, magari senza fare troppi selfie…

Incivili prendono di mira lo skate park – Giornale di Monza – 17 set-2024)

€ 25.010,00 Sì, venticinquemiladieci euro

Questa cifra corrisponde a quanto – al momento – l’amministrazione comunale ha speso PRIMA per la posa e POI per la rimozione di “rallentatori ad effetto acustico” comparsi (e scomparsi) recentemente in citta. L’Assessore incaricato è l’arch. Rossati, il responsabile è il Dott. Caimi, il dirigente è il Dott. Bergamelli. E su tutti, la Sindaca Borella.

Ma andiamo in ordine. In data 07 giugno 2024 la Polizia locale dispone un affidamento diretto a una ditta di Morbegno (Sondrio) per la posa di rallentatori in alcune vie cittadine: via Monza, via Mascagni, via Canova, via Capuccina etc. per un importo complessivo di 20.862 euro.

Dopo poco tempo i rallentatori sono stati effettivamente installati ma hanno subito cominciato a dare problemi: non al traffico ma ai residenti! Infatti, nelle abitazioni vicine, il rumore provocato giorno e notte dal transito di veicoli e camion è insostenibile. Non a caso, nella descrizione delle caratteristiche di questo tipo di rallentatori che abbiamo trovato, leggiamo che “si adottano prestando attenzione alla presenza di edifici residenziali o pubblici in quanto il passaggio delle auto induce una certa rumorosità che può risultare fastidiosa”.

E allora vai con Pec, raccolte firme, social network, con amministratori condominiali sul piede di guerra e cittadini che si domandano come sia stato possibile fare un errore così madornale visto che questo tipo di rallentatori sono adatti per altri tipi di strade (soprattutto tangenziali, provinciali) e comunque per zone NON urbanizzate, come sono invece quelle sopra citate.

L’amministrazione ha tentato di giustificare e argomentare, chiedendo persino pazienza e tolleranza ai cittadini. E, mentre da una parte si giustificava l’operato, dall’altra si chiedevano i preventivi, alla medesima ditta, per rimuovere alcune delle installazioni. Detto, fatto: altro affido lavoro in data 30 luglio per 2.684 euro. E due.

Ulteriori disperate lamentele in un’altra zona (via Canova/Sansovino) e avanti con la terza determina: 1.464 euro. L’ultima, per ora.

E a questo punto noi tutti ci chiediamo chi abbia sbagliato in modo così clamoroso, facendo installare rallentatori di questo tipo in un contesto di intensa urbanizzazione. Queste e altre domande le porremo a tempo debito a chi di dovere.

In conclusione, non possiamo che ritornare a citare l’ormai famoso slogan elettorale della sindaca che prometteva di trasformare l’ordinario in straordinario… Ma non è ancora finita: vedremo poi quanto sarà costato ai cittadini lissonesi questo errore. Ma possiamo stare tranquilli che tutto si risolve, con IMU e multe…

Il falso del verde

Stavolta il capogruppo della Lega Nord, Massimiliano Paninforni, ha veramente esagerato. Lui, che aveva dato dei “pagliacci” a tutti i consiglieri di minoranza per aver lanciato l’iniziativa dell’”Altro Consiglio” disertando l’aula ufficiale, durante le comunicazioni nel Consiglio del 16 luglio ha davvero toccato il fondo.

Si parla della manutenzione del verde pubblico: quest’anno un vero disastro, sotto gli occhi di tutti: diserbo stradale inesistente, rotonde trasformate in giungle e bosco urbano trasformato in area impraticabile.

E allora interviene Paninforni – rigorosamente leggendo – omettendo però alcune informazioni che portano a qualificare in modo diverso la situazione.

Ecco l’inizio del discorso: “Viste, lette e ascoltate le numerose critiche sulla gestione del verde (…) diciamo che la scorsa amministrazione aveva deciso di gestire il verde pubblico dividendo in 4 zone, ciascuna appaltata a una azienda   diversa. (…). Il mancato servizio prevede delle penali irrisorie che non erano incentivanti e anzi, per alcune società era conveniente pagare le penali e non svolgere l’attività!”. E poi: “Per fortuna il contratto in essere scadrà a fine anno (…)”. Quindi, di nuovo, di chi è la colpa? Come sempre, della precedente amministrazione Monguzzi…

Eh no, caro Paninforni, le cose non stanno esattamente così! Perché o non sai, oppure se sai, non dici.

Questi, comunque, sono i fatti: il contratto del verde è partito ad aprile 2021 per una durata prevista di 3 anni. La scadenza era, quindi, ad aprile 2024 e per quella data avrebbe dovuto essere già stato fatto il bando per il famoso “Global Service” e la relativa assegnazione dei lavori.

Invece, evidentemente, l’amministrazione di Paninforni non è stata in grado di stare nei tempi giusti e ha pensato bene di prorogare i contratti in corso fino a fine 2024, nonostante a livello di Bilancio Previsionale sia tutto pronto.

Non solo: nel bando prorogato è stato inserito anche il diserbo. Come mai? Evidentemente non si era pronti ad emettere un nuovo bando, quello con un unico operatore; una scelta che comunque presenta rischi e pericoli.

Inoltre: come mai negli anni scorsi, con le stesse aziende, non sono stati riscontrati problemi così evidenti?

E poi: le penali definite “irrisorie e non incentivanti” sul contratto in corso sono state effettivamente richieste? Faremo un accesso agli atti per verificarlo, ma l’impressione nostra è che nessuno abbia richiesto alcuna penale. E siccome le bugie noi non le scriviamo, faremo sapere.

Vogliamo però rimarcare che in politica, seppur di passaggio, la credibilità è un valore importante che si conquista passo dopo passo, intervento dopo intervento, e soprattutto che – come dice il proverbio – le bugie hanno le gambe corte. Non come l’erba a Lissone…

Non prendiamoci in giro

Ridicolo – ma, ammettiamolo, ben fatto – l’ultimo tentativo di supportare l’amministrazione comunale fornendo notizie non dettagliate o non attuali o non proprio reali… E allora, sulle pagine locali del solito giornale del sabato, capita che ci siano articoli che, ai lettori meno attenti, a quelli che si limitano a leggere i titoli o che non praticano la città, forniscono notizie “buone” che dipingono una realtà che invece proprio “reale” non è.  Ad una lettura superficiale, verrebbe da dire: “Ma che brava la sindaca Borella!”.

Così, i grandi ritardi accumulati nel progetto dell’illuminazione pubblica diventano “LA SVOLTA”. Una bella intervista con tanto di foto cerimoniale ma senza date precise, senza informazioni puntuali, senza mai citare chi il progetto lo ha pensato e portato avanti con grande fatica e impegno fino al 2022. Anzi: sottacendo a possibili problemi, costi e “sgradite” sorprese. Ora, finita la controversia della fase legale, arriva la firma con l’operatore aggiudicatario: normale prassi spacciata per risultato incredibile.

E subito sotto la notizia “Lissone città pronta… col Wi-Fi”. Nel titolo c’è anche un punto riferito allo skate park. Ma leggendo l’articolo si capisce che nulla è cambiato, ed anzi: allo skate park servirebbe.

Altro titolo: “Erba alta e fuori controllo, le tante precipitazioni favoriscono le erbacce”, e si liquida così la disastrosa situazione del verde pubblico, recentemente segnalata anche da noi.

E poi – articolo positivo riempi pagina, visto il notevole anticipo dell’annuncio – l’iniziativa “Puliamo il mondo”. Si svolgerà dal 20 al 22 settembre e, con grande anticipo, il Comune ha già distribuito i kit! Speriamo li abbia dati anche ai membri della Giunta, aggiungiamo noi…

Chiudiamo con il “Cinema sotto le stelle, da quest’anno nel cortile ex oratorio”. Innanzitutto, già lo scorso anno si era svolto in quella sede, e inoltre ricordiamo che l’”ex oratorio” ora è un’area PRIVATA, gentilmente concessa in uso per la manifestazione ed è, guarda caso, confinante con l’ex CINETEATRO EXCELSIOR, proprio quello che la Giunta ha deciso di stralciare dal piano delle acquisizioni. Qui è tutto un cinema, appunto…

Ecco, cari cittadini lettori, questo solo per raccontare come l’informazione possa essere parziale o distorta, o strumento per altri fini. Ma la politica, purtroppo, è capace di tutto, anche di prendere in giro chi legge.

Riqualifichiamo!

Sono finalmente iniziati i lavori di riqualificazione e ampliamento dell’edificio ex CPS in via Garibaldi, abbandonato ormai da 14 anni. Il progetto era stato elaborato negli scorsi anni alla Giunta Monguzzi e si era aggiudicato un corposo contributo regionale, vincendo un bando per la rigenerazione urbana.

La sindaca Borella ha ora cambiato la finalità dalla struttura – invece che sala studio diventerà centro di aggregazione giovanile – ma comunque i lavori sono finalmente iniziati. Il progetto prevede l’innalzamento dell’edificio a tre piani, l’installazione di un ascensore e servizi ad ogni piano.

Dopo piazza Libertà, palazzo Terragni e Villa Reati (sempre progetti della Giunta Monguzzi), entro la primavera 2025 anche ex CPS sarà sistemato.

Nonostante questa Giunta sia nota per la spinta che ha “concesso” allo sport e ai giovani (deleghe dell’assessore Camarda) ci fa piacere che quest’opera non sia stata sospesa (come purtroppo altre) e siamo davvero contenti per la nostra città. Poi si vedrà per l’utilizzo, ma intanto riqualificare e sistemare è importantissimo.

E del famoso “buco di bilancio”, pagamento dopo pagamento, non si ha più nessuna traccia… Comunque, state tutti sereni, come Serena, quando ha provveduto ad aumentare IRPEF ed IMU!

Bravo, continua così!

Un paio di settimane fa, l’ex vicesindaco e assessore Giovanni Camarda ha pubblicato un post su Facebook che richiamava un video della scorsa campagna elettorale. Nel video si evidenziava come, all’esterno del nuovo Palazzetto dello Sport, fossero presenti le tipiche recinzioni arancioni dei “lavori in corso” e per questo Camarda accusava di “incuranza” l’amministrazione Monguzzi. Naturalmente, tutto sarebbe cambiato votando Laura Borella sindaco alle elezioni amministrative ed esprimendo la preferenza per Camarda.

Ora che i lavori al posteggio del Palazzetto sono terminati, l’assessore scrive “Promessa mantenuta!”. E via di complimentoni da seguaci di Fratelli d’Italia, della Lega e anche di qualche cittadino.

Allora anche noi ci complimentiamo, ma diciamo anche la nostra e ricapitoliamo la storia, a beneficio di tutti e soprattutto di chi – in maggioranza – non la conosce.

Il progetto di riqualificazione di tutta l’area del quartiere Don Moscotti (ex LS/1) prevedeva varie fasi, scandite da un cronoprogramma.

Dapprima il maxi-trasloco di un centinaio di famiglie nelle nuove palazzine, poi la demolizione della “stecca” di case popolari, poi la realizzazione del nuovo Palazzetto, poi la conclusione parcheggi a servizio e la costruzione del campetto da basket-calcetto all’aperto. Prossimamente, ci sarà anche la riqualificazione del parcheggio e dei giardini vicino alla Scuola Buonarroti con il relativo collegamento con la ciclabile di Viale Martiri della Libertà.

Ma in tutto questo, cosa c’entra l’assessore allo Sport? Nulla!
Il progetto era quello? Sì. Le fonti di finanziamento erano già state identificate? Sì.

Quindi bastava NON FERMARE le opere già previste. C’è da dire che la Giunta ha già dato dimostrazione di riuscire a bloccare progetti ed opere già in realizzazione (ad esempio la ciclabile in Viale Martiri della Libertà). E allora, in questa ottica, il nostro Assessore-quasi-eroe è stato sicuramente efficace perché – tra un selfie e l’altro – è riuscito a NON FERMARE LE OPERE.

Complimenti, quindi, per la promessa mantenuta e aspettiamo i prossimi post e fotografie pubblicitarie. Noi le faremo sempre i nostri (ironici) complimenti.

Ma che freddo fa?!

Questa settimana ha fatto proprio freddo, talmente freddo che, seppur in ritardo, il 22 aprile – con l’Ordinanza sindacale n. 302la Sindaca di Lissone ha autorizzato l’accensione degli impianti di riscaldamento, così come hanno fatto altri primi cittadini.

Fino al 28 aprile compreso, si potranno quindi riaccendere gli impianti “per massimo 7 ore al giorno, con una temperatura massima di 20°, ridotti a 18° per insediamenti industriali ed artigianali”.

Brava la nostra Sindaca, quindi? Purtroppo no. Perché mentre emetteva l’ordinanza, si dimenticava (o non ordinava o – peggio – non sentiva l’esigenza) di far riaccendere il riscaldamento nelle scuole primarie e secondarie della città!

Nelle scuole l’accensione straordinaria dell’impianto viene effettuata da un tecnico, su mandato dell’assessore ai lavori pubblici; evidentemente nessuno ha pensato di chiamare il tecnico per riaccendere il riscaldamento nelle scuole…

Bambini infreddoliti, che venivano portati in cortile al sole per scaldarsi; lo si legge sui social, spietati ma veritieri in questo caso. Genitori stupiti e imbarazzati, che si confrontano con i paesi limitrofi dove, invece, il riscaldamento nelle scuole era stato già riacceso.

Abitazioni, condomini, industrie, artigiani, uffici al caldo (forse anche gli uffici comunali, non sappiamo) ma scuole al freddo! Per fortuna – ci dicono – negli asili “si stava con le maniche corte, anche forse eccedendo (ma questa è un’altra storia).

Oggi le scuole sono chiuse e lunedì si riprende… sperando nel bel tempo!

Apriti, Sesamo!

Grazie alla segnalazione di un nostro lettore, vi raccontiamo oggi di una curiosa situazione che si verifica a Lissone. Siamo alla Ciclostazione, il deposito biciclette situato vicino alla Stazione ferroviaria: è una struttura comoda e utile, utilizzata soprattutto dai pendolari che possono così lascare la propria bicicletta al riparo e in sicurezza.

In passato, per mesi e mesi, la porta è rimasta aperta perché la serratura era rotta ma ora, dopo la riparazione, si può entrare utilizzando la tessera sanitaria, documento strettamente personale, e questo garantirebbe il controllo degli accessi. Le telecamere di sicurezza dovrebbero fare il resto.

E invece… abbiamo scoperto che la porta della Ciclostazione si apre non solo utilizzando la tessera sanitaria, ma anche il bancomat e addirittura la tessera di BrianzaAcque, che non è assolutamente un documento personale! E quindi chiunque può entrare e uscire senza lasciare traccia. Guardate il video qui sotto.

E allora? La tanto proclamata “sicurezza” è tutto un bluff?

Chissà se qualcuno se ne è accorto. Certo, gli amministratori sono stati impegnati in un altro grande bluff, quello sul “Fuori Salone” che, nonostante le promesse e le dichiarazioni, per il secondo anno consecutivo ha visto assente il Comune di Lissone. Ma di questo ne parleremo ampiamente in un prossimo articolo.

Comunque abbiamo avvisato del malfunzionamento con una mail indirizzata all’URP.

Ci auguriamo che la porta abbia un destino diverso da quello del defibrillatore all’esterno della Biblioteca, assente ormai da mesi e mesi, e speriamo anche che, dopo l’intervento di riparazione, la porta della Ciclostazione non si apra al solo “Apriti sesamo”!

Apertura porta della ciclofficina (video)

Lavori in-finiti

L’Assessore allo Sport, Giovanni Camarda, a dicembre 2023 aveva dichiarato in Consiglio Comunale che i lavori presso la palestra della scuola San Mauro erano terminati e che le associazioni sportive sarebbero, a breve, “tornate a casa”.

Siamo rimasti soddisfatti ma perplessi perché, forse, il vero “titolare” della notizia avrebbe dovuto essere Oscar Bonafè, assessore ai Lavori pubblici ed al Patrimonio Comunale. Lui, con i suoi uffici e il dirigente, l’architetto Di Sarno.

La dichiarazione era comunque chiara e circostanziata. In sintesi, è stato comunicato al Consiglio che i lavori erano conclusi e di conseguenza le società sportive avrebbero lasciato il Palazzetto di Via Lando Conti e sarebbero quindi “tornati a casa”.

Parola rispettata e promessa mantenuta? Neanche per sogno.

In una delibera di Giunta del 14 Febbraio si legge che, visto il protrarsi dei lavori, si concede l’utilizzo del Palazzetto alle associazioni APL e VIRTUS anche per le partite interne di campionato.

In politica la credibilità è molto importante, al pari dei risultati, e in questo caso né l’una né l’altro sono stati rispettati.

Può capitare che qualcosa sia andato storto, ma perché comunicare alla città qualcosa non conforme dalla realtà? E come mai il vero Assessore alla partita (lavori pubblici) non ha invece detto nulla? Forse l’assessore Bonafè, prudentemente e giustamente, ha preferito tacere e mantenere la propria credibilità.

Piazza della trascuratezza

Sì, questo potrebbe essere il nuovo nome di Piazza della Libertà. Un residente ci ha scritto la scorsa settimana e noi diamo spazio alle sue riflessioni e alle sue lecite domande, che facciamo nostre.

Bene per aver – finalmente! – messo in funzione l’ascensore in piazza, grazie soprattutto alle segnalazioni sui social che hanno dato “una mossa” per stipulare il fatidico contratto di manutenzione mancante. Non sappiamo di chi sia il “merito”: se di chi ha dichiarato che si sarebbe dato da fare (i consiglieri Scaffidi e Arosio, in particolare) o di altri che forse avevano più chiara la situazione i passi da compiere. In ogni modo, dopo più di un anno, l’ascensore di Piazza Libertà è stato messo in funzione.

Ma tornando alla “piazza della Trascuratezza”, i residenti si pongono domande sulla manutenzione che riportiamo qui, dove sicuramente i Consiglieri di maggioranza e gli Assessori li leggeranno.

Eccole:

– dopo Carnevale, le fontane sono rimaste ferme per parecchi giorni perché piene di coriandoli e materiale vario

– in particolare, il “ruscelletto” è ancora sporco e intasato di coriandoli

alcune luci del pergolato in ferro sono bruciate e non si accendono più (ieri sera invece erano tutte spente…)

le fioriere non sono un bello spettacolo: sono abbandonate a se stesse, incolte

Noi aggiungiamo altre situazioni, strettamente correlate alla Piazza

– a Palazzo Terragni le scalinate sono spesso prese d’assedio dai ragazzi, con biciclette e schiamazzi

lo stato del parcheggio sotto la Piazza non è assolutamente decoroso

– dopo l’abolizione della ZTL, passeggiare in piazza libertà è diventato meno sicuro. A volte addirittura pericoloso, come vedremo più sotto, e nonostante la “zona 30 Km/h”…

Domande e aspettative più che logiche, in linea con ciò che la gente si attendeva da questa amministrazione, e invece… la manutenzione scarseggia e si tira avanti con qualche intervento spot. Ora l’ordinario diventa straordinario (ma forse lo slogan elettorale non era proprio così…).

Intanto segnaliamo a tutti di fare attenzione in Piazza Libertà, sia al traffico che a buche e inciampi vari. In settimana, infatti, una signora è caduta a causa di un ammaloramento stradale nel passaggio pedonale tra l’Oviesse e la Banca, e si è fatta molto male. Sui social, la figlia ha scritto che “molte persone vanno in ospedale, cadute per buche a Lissone” e – ironicamente – ha ringraziato la sindaca “per il duro lavoro e impegno per la sicurezza dei cittadini”. Noi facciamo tanti auguri alla signora e speriamo di vedere presto il risultato di questo duro lavoro.