Viva le tradizioni!

Venerdì 8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, come da tradizione alle 17:30 si accenderanno le luci del grande cedro del Libano situato nel Piazzale Pertini, di fronte a Villa Magatti.

Una bella tradizione, inaugurata dall’amministrazione Monguzzi, che raccoglie sotto quell’imponente albero i cittadini, i bambini, la Banda Santa Cecilia, la Pro Loco ed il gruppo Alpini di Lissone.

Colori, musiche e suggestioni. Farà sicuramente freddo (e noi speriamo che scenda anche un po’ di neve…) ma saremo comunque tutti col naso all’insù per il conto alla rovescia prima dell’accensione.

Siamo tutti invitati, è ormai una tradizione e un appuntamento affascinante e imperdibile. E poi… via libera ai preparativi per il prossimo Natale!

La Commissione di Natale

Chi ha partecipato all’ultima Commissione Commercio-Cultura, ci ha riferito che la Commissione è stata poco più di una mera sessione di comunicazioni. Convocata nell’ultima decade di novembre, a pochi giorni dall’inizio degli eventi natalizi, sono mancati i tempi per “eventualmente” discutere e proporre idee, iniziative, pensieri. Qualsiasi modifica o aggiunta a ciò che era già stato programmato ormai non era più possibile.

Constatare il ripetersi delle iniziative 2022 è stato a tratti mortificante, qualcuno l’ha definita “una mezza pagliacciata”.

Quest’anno va così. Come sempre il Natale cadrà il 25 dicembre (e questa è una certezza) e per fare le cose per bene bisognava muoversi con un certo anticipo e non ridursi a convocare una Commissione oltre il tempo massimo. A prescindere dai vari avvicendamenti di assessorati, tensioni in maggioranza, consiglieri ostili e/o amici, bisognava muoversi per tempo.

Sarà per l’anno prossimo, quando (ricordiamolo: sempre il 25 dicembre!) sarà di nuovo Natale!

A Lissone, sempre meno

Oggi è la Festa di Lissone e facciamo gli auguri a tutti, ma non possiamo tacere sul fatto che, con sta Giunta e sti consiglieri, le iniziative siano sempre meno. È ormai noto che il politico lissonese vive di selfie (alcuni anche originali, con boccali di birra…) ed altri che testimoniano la comunanza di “amici-nemici”…

Nessuna torta paesana di benvenuto a chi rientra la sera col treno (iniziativa peraltro apprezzatissima), nessuno spettacolo tipo “Fontane danzanti” (abbiamo ormai solo quelle con acqua verde…), nessun evento musicale come l’”Omaggio a Morricone” sul sagrato della Chiesa (partecipatissimo).

Insomma, sempre meno. Per fortuna le associazioni ci sono e loro gli eventi li continuano a fare, anche se tra loro c’è chi mugugna… La Giunta non conosce la storia e le tradizioni della città e questo ormai è chiaro. Alcuni assessori stanno “studiando”, altri invece sembra proprio di no.

Comunque noi facciamo gli auguri ai lissonesi e alla città e che questi anni possano passare in fretta, senza troppi danni. Se questo è il trend, il rischio di affossare anche la Festa di Lissone c’è, ed è concreto.

Street food (e auto) in piazza

Durante lo scorso weekend, si è svolta in Piazza Libertà la manifestazione “Lissone Folk“, patrocinata dal Comune. Nonostante l’impegno delle aziende agricole partecipanti e di coloro che hanno gestito gli stand “mangerecci”, la manifestazione pare non aver avuto un – doveroso – gesto di attenzione da parte del Comune e di chi, in Giunta, dovrebbe creare le condizioni ideali perché la cittadinanza vi partecipi serenamente e in sicurezza.

Lo stato di incuria del verde in piazza Libertà, ormai visibile anche all’occhio più distratto e denunciata da numerosi cittadini sui social con tanto di foto, ha fatto sì che la manifestazione avesse una cornice che non le rendeva affatto giustizia.

E, cosa ancora peggiore, pare che il Sindaco – o chi per essa in Giunta – non abbia protratto l’orario della ZTL (come invece veniva fatto durante la precedente amministrazione), nonostante la prevedibile presenza di tanta gente, con bimbi al seguito, a passeggio in piazza… 

Risultato? “Nel mentre di una festa” – scrive una cittadina – “piena di gente e bambini (la ZTL ndr) non viene attivata, rischiando ogni secondo di essere investiti da macchine sfreccianti“.

Decoro e sicurezza sembrano dunque essere messi in secondo piano, in un’ottica di una demagogica politica di “panem e circenses”.

L’Estate lissonese? Un fallimento

Durante il Consiglio comunale del 29 settembre, l’assessore Carolina Minotti ha risposto alla nostra interrogazione riguardo le attività organizzate dal Comune durante il periodo estivo. Un’interrogazione semplice: 3 premesse e 4 precise domande.

L’assessore si è anche dichiarata soddisfatta e ha messo nero su bianco i numeri della propria soddisfazione. Secondo noi, invece, è stato un fallimento vero e proprio: dodici iniziative (ciascuna della durata di poche ore) in ben 81 giorni cioè il periodo indicato nella nostra richiesta: l’estate. Una media di 30 spettatori per il cinema all’aperto, un’altra trentina per le 3 serate al Museo e sempre 30 bambini accompagnati per le letture del sabato mattina in Biblioteca.

In una Città come Lissone (oltre 47mila abitanti) questi numeri equivalgono ad un vero e proprio fallimento. A nulla sono servite le mail del Sindaco che invitava a condividere e a promuovere la partecipazione. Nemmeno la presenza dei consiglieri di maggioranza, o dei loro parenti.

L’Assessore Minotti almeno “ci ha messo la faccia” rispondendo all’interrogazione, ma possiamo dire di essere insoddisfatti e con noi i cittadini che non sono andati in vacanza (i veri promotori dell’interpellanza) e che avrebbero voluto partecipare a qualche altra iniziativa in città.

Rileviamo anche che, nonostante fossero direttamente chiamati in causa nell’interpellanza, l’assessore allo Sport Camarda non era presente in aula e che l’Assessore Alibrandi (Marketing territoriale) non è intervenuto nel dibattito.

Se per l’assessore Minotti questa è stata un’estate lissonese buona e ricca, ci chiediamo dove lei sia stata veramente e la informiamo che i Cittadini si aspettavano ben altro: qualcosa di nuovo, qualcosa di aggregante. (anche non Vasco Rossi in piazza…)

A Lissone l’amministrazione Borella è ormai “alla frutta”. E lo si riscontra anche nella lettura dei Social: i cittadini si stanno accorgendo di quanto vane siano state le promesse elettorali, di come in Giunta ci siano assessori più o meno “improvvisati” e di come la distanza tra ciò che è percepito dalla Giunta e dalla gente comune sia a volte incolmabile.

Per fortuna in questo fine settimana l’amministrazione dello “Street Food” ha colpito ancora! Avanti, con selfie, bancarelle e tanta distanza…

Interrogazione “Estate lissonese”

Risposta interrogazione “Estate lissonese”

E Lissone? Ferma…

Dopo l’assenza clamorosa della città di Lissone al Fuori Salone del Mobile 2023, ora Lissone è “ferma” anche per il GP di Monza. Essere “in movimento” nelle giornate del Gran Premio era ormai una consuetudine in occasione dell’evento più importante della nostra Provincia.

Lissone (e lo sanno anche gli assessori residenti fuori paese…) è proprio confinante con Monza e nel passato recente – contrariamente a quanto ne dicano i disattenti consiglieri di Maggioranza, ed escludendo la pausa COVID – a Lissone si sono organizzate delle manifestazioni “Fuori GP”. Esattamente come a Monza, a Vedano al Lambro e a Biassono. Niente di straordinario, per la verità, ma comunque iniziative, attrazioni, appuntamenti sportivi, marketing e cultura al traino del Gran Premio e al servizio dei lissonesi e di chi era di passaggio per il weekend motoristico.

Una mostra dedicata alla velocità o in qualche modo legata all’evento, un circuito per automobiline in piazza, una manifestazione sportiva… qualcosa si poteva fare!

Ma Lissone è ferma: il nuovo Assessore al Marketing territoriale fermissimo, l’Assessore allo Sport fermissimo pure lui, l’assessore alla Cultura – dopo aver mandato a casa la Direttrice del Museo aver perso la sua Dirigente – avrà avuto altri pensieri e gli altri, in vacanza, non potevano certo pensare al Gran Premio… E la Sindaca? Non pervenuta.

Sono talmente “i migliori” che sono riusciti a trasformare lo straordinario in ordinario, così da non fare nulla nemmeno in quell’occasione…

 

200 volte SVEGLIA!

  1. Oltre 200 firme raccolte in una sola mattinata! Domenica scorsa, dalle 9 alle 13, al gazebo organizzato dal Listone in via Giotto e presidiato da residenti della zona, una fila ordinata di persone – documenti alla mano – hanno detto la loro su quello che pensano e desiderano per il loro quartiere.

Vogliono che l’amministrazione Borella si “svegli” e sia più presente sul territorio, in particolare in quella zona “da là dal punt” ad alta concentrazione abitativa, con tutto ciò che quello comporta.

In questa occasione 3 sono stati i problemi evidenziati e per i quali è stato richiesto un intervento diretto dell’amministrazione.

Innanzitutto è emersa la necessità di creare un collegamento con Monza, vista la pericolosità del vicino svincolo Anas sulla SS36.

Poi la richiesta che Gelsia provveda più frequentemente alla pulizia del quartiere (visto i rifiuti sparsi ovunque dovuti alla presenza in zona di locali di divertimento e intrattenimento) e che il Comune provveda invece alla manutenzione del verde e delle attrezzature dei giardini della zona.

La terza richiesta infine riguarda la mancanza di sicurezza, principalmente nel weekend, e sempre a causa della presenza di locali della zona.

Dopo un anno di grandi promesse e di miseri risultati, sembra che qualcuno cominci ad accorgersi del grande bluff…

Raccolte le oltre 200 firme domenica mattina, ora l’obiettivo è quello arrivare a  350 e portare così direttamente in Consiglio comunale le richieste dei cittadini della zona di via Giotto. In quella sede vedremo se il Consiglio accoglierà e discuterà le necessità evidenziate o se, come già successo recentemente, l’ordine di scuderia sarà “bocciare”.

Intanto la raccolta firme continua; se volete informazioni e volete firmare, potete scrivere a info@listonelistacivica.it  Perché l’unione fa la forza, anche contro l’arroganza…

 

Raccolta firme via Giotto

Shamsia Hassani in mostra a Villa Magatti

Domenica 14 maggio alle ore 11.00 sarà inaugurata una mostra temporanea di Emergency dedicata alle opere di Shamsia Hassani, l’artista e graffitista afghana che con l’arte sta dando voce e speranza alle donne. Lei crea sui muri delle città che la guerra ha distrutto, raffigura donne libere anche là dove queste non hanno voce, disegna immagini piene di luce pur sapendo che per ogni opera rischia la sua vita.

Proprio come accade per i murales di Bansky, anche dai lavori di Shamsia si prende spunto per riflessioni più ampie, come quella sulla situazione del Medio Oriente e l’assurdità di tutte le guerre. Per questo, all’inaugurazione parteciperanno Tiziana Di Vito di Emergency, che ci racconterà le attività dell’associazione a Kabul, ed Emma Mapelli della Onlus Linea d’Ombra, che ci porterà la testimonianza del suo lavoro per accogliere a Trieste i migranti in arrivo dalla rotta dei Balcani.

L’evento, organizzato dal Listone e dal Partito Democratico, durerà per la sola giornata del 14 maggio, ma nelle due settimane successive una versione ridotta della mostra sarà visitabile presso la sede democratica di via Indipendenza 9 a Lissone.

Secondo Concetta Monguzzi del Listone “l’arte di Hassani veicola e denuncia una situazione inaccettabile di cancellazione di diritti sulle donne e di dignità in Afghanistan e ci permette di mettere a fuoco altre situazioni in altri Paesi. Il racconto di esperienze forti e di testimonianze dirette ci guida alla riflessione e all’impegno personale”.

Le fa eco Federico Panarotto, segretario del PD Lissone: “Questa mostra incarna perfettamente i nostri valori ed esalta la forza dell’arte, che ha sempre una risposta contro tutti gli orrori di questo mondo. Più certi uomini ci spingono verso l’abisso, più gli artisti ci invitano ad alzare lo sguardo.”

Vi aspettiamo!

Mostra Shamsia Hassani

Non uno di più

Vita e morte, due dimensioni il cui confine, in tragedie come quella avvenuta a Cutro il 26 febbraio 2023, diventa molto sottile. A quasi due mesi dall’accaduto, a tanti giorni da altre tragedie, siamo convinti che occorrano riflessioni e racconti veri, andando oltre numeri e fredde sentenze.

Quando il dibattito diventa solo politico, rimane poco spazio per l’aspetto umano e sono solo le storie delle persone ad avere il potenziale per riumanizzare e per poter incidere – partendo dalle coscienze – sulle politiche migratorie rispettando la dignità e il diritto alla vita di donne, uomini, madri e padri.

Pensiamo a quanto amiamo i nostri figli, come li proteggiamo dal freddo, dalle piccole ferite, dalle frustrazioni, come potremmo immaginarli ad affrontare il mare, il freddo, un naufragio. Se solo ci soffermassimo a pensare a tutto questo, forse riacquisteremmo quell’umanità che spesso perdiamo distratti dalla nostra quotidianità” (cit.).

Oltre a essere quasi tutti afgani, alcuni pakistani, qualche siriano e alcuni tunisini, la maggior parte delle persone sul barcone erano donne, accompagnate da uomini che volevano proteggere le proprie madri, mogli, sorelle. Numerosi, e anche molto piccoli, i figli al seguito delle mamme. E il tutto è successo a 100 metri dalla spiaggia.

Non esistono politiche, regole e confini che possono contenere l’esigenza di vivere con umanità ed è per questo che abbiamo il dovere di ricordare quelle persone, dare loro una identità, toglierli dalla sigla data da numeri.

Umanizzare il dibattito sulle migrazioni è il primo passo per tornare a fare del mare un ponte di connessione.

La Lista civica Il Listone e il Partito Democratico propongono un momento di riflessione e di impegno di pace.

  • È ancora un diritto soccorrere ed essere soccorsi?
  • Perché partono? “Nessuno mette i suoi figli su una barca, a meno che l’acqua non sia più sicura della terra “
  • Dopo il salvataggio, l’accoglienza come percorso di cittadinanza

Ci aiuteranno nella riflessione con testimonianze concrete:

L’ONG “ResQ – People Saving People”, impegnata in azioni di salvataggio nel Mediterraneo

“Amnesty International”, ragazzi che ci racconteranno il loro impegno a difesa dei diritti e della dignità di ogni persona

“Brianza Accogliente e Solidale”, una rete di associazioni e imprese sociali che operano in Brianza, costruendo percorsi e progetti di cittadinanza con migranti.

Vi aspettiamo sabato 22 aprile 2023 in piazza Libertà, a Lissone alle ore 17.

Esserci, per dimostrare che si possono costruire e sostenere percorsi di umanità e di pace.

 

Locandina "Non uno di più"

Donna, una strada in salita

Giornata Internazionale della Donna” fa rima con “Impronta Donna” anche in questo 2023, grazie alle associazioni culturali che si sono adoperate in una serie di iniziative che vi invitiamo a visionare sul sito del Comune.

La strada della consapevolezza, del rispetto reciproco e dell’abbattimento degli stereotipi di genere è ancora lunga, nel quotidiano e persino all’interno delle istituzioni… Sono due esempi recenti, infatti, le ignobili parole che il sindaco di centrodestra di Grosseto ha rivolto sui social all’indirizzo della neosegretaria del Pd, Elly Schlein, e, per restare più vicino a noi, la panchina rossa a Santa Margherita, simbolo del contrasto alla violenza di genere, che è stata più volte vandalizzata e che ancor oggi è in una situazione di abbandono e trascuratezza (vedi foto).

Vogliamo dunque sottolineare quanto oggi sia ancora necessaria una riflessione condivisa circa il ruolo della donna e quanto ciascuno di noi possa concorrere, attraverso i gesti e le parole, a rispettare e valorizzare la figura femminile in ogni strato della società. Nessuno escluso.

Impronta Donna 2023 (Comune di Lissone)