Ieri e oggi. E domani?

“Sì, fa freddo ma neanche poi così tanto” e anche: “Basta coprirsi un po’ di più e si risolve tutto”. A Lissone alcune scuole sono state (e forse sono ancora?) in situazioni di criticità e siamo allibiti dal tenore delle risposte e delle interlocuzioni, anche coi genitori degli alunni.

Alla terza riaccensione dei riscaldamenti nelle scuole cittadine, la sindaca Borella è stata colta impreparata: caldaie non funzionanti, appalti in ritardo, interventi programmati ma non eseguiti…  I genitori hanno reagito, hanno scritto e si sono fatti sentire. I supporters di questa amministrazione – anche se privatamente in imbarazzo – tengono duro e tranquillizzano.

E la stessa cosa succede anche per gli atti vandalici che si sono verificati in città: una volta era colpa della Sindaca Monguzzi (e in questo i migliori sono stati Matteo Lando, Ruggero Sala e Roberto Perego) ora invece è la mancanza di senso civico, l’impossibilità di arrivare ovunque, il fatto che in tutte le città ci sia lo stesso problema.

Sala si è “ravveduto”, gli altri, invece, sminuiscono e restano ben saldi alle loro poltrone (e forse avranno addirittura altri incarichi, come si vocifera per Lando).

Tornando ai problemi della città, possiamo ben dire che non sono sufficienti le motivazioni che vengono portate oggi per giustificare ritardi e incuria, così come non erano certo imputabili alla sindaca Monguzzi ogni problema o criticità verificatasi durante il suo mandato.

Ormai abbiamo capito che l’andazzo è questo, ma non riusciamo a rassegnarci: ci domandiamo invece cosa ancora ci aspetta e dove finiremo…

Lo sciopero e lo sciroppo

Leggiamo sul giornale di Monza che ieri gli studenti dell’istituto Europa Unita-Enriques hanno fatto una mattinata di sciopero. Anche lì il riscaldamento non funziona, da settimane, e questi giorni sono particolarmente freddi. Ecco, quindi, che hanno deciso di scioperare chiedendo platealmente un intervento a chi di dovere.

Gli istituti di Scuola Superiore, va detto, sono in capo alla Provincia di Monza e Brianza e quindi le lamentele sono indirizzate al Presidente, il leghista Luca Santambrogio. Il quale, solo dopo aver avuto notizia dello sciopero programmato, ha fatto intervenire i tecnici risolvendo però il problema solo in alcune classi.

Come abbiamo scritto l’altro giorno, stessa città, sindaca anch’essa leghista Laura Borella, scuola diversa ma lo stesso freddo.  Bambini, ragazzi, docenti e personale ATA con giubbotti, al freddo.

Leggiamo sui social, e ci arrivano anche direttamente, le lamentele di genitori preoccupati e arrabbiati per la situazione della scuola Tasso e Piermarini. Nessuno sciopero per i bambini della materna e della primaria: più che altro a loro spetterà… lo sciroppo!

I bambini, forse, non sanno cos’è uno sciopero, ma mentre fanno il “ballo del pinguino” per scaldarsi, si potrebbe raccontare loro che gli studenti “più grandi” scioperano, e loro invece, fino alla prossima settimana, sono destinarsi a restare al freddo.

E in tutto questo l’assessore Carolina Minotti che dice? Ad oggi, è assente e silente. 

Intanto, nel fine settimana, in piazza Libertà ci sarà il classico Street food autunnale. Perché a Lissone, in autunno, anziché scaldare le scuole, si scaldano… i panini!  

A Lissone, bel tempo si spera

Raccogliamo la segnalazione di un genitore lissonese, nostro affezionato lettore. Egli ci informa che, nelle chat delle classi della scuola Tasso, circola una voce che fatichiamo a credere: pare che alcuni lavori agli impianti non siano ancora conclusi e quindi il riscaldamento non possa ancora essere acceso!

Alla data del 5 novembre, infatti, i caloriferi nella classe del figlio del nostro lettore sono ancora spenti. Alunni, scolari, maestre e personale sono costretti a studiare e lavorare al freddo. Sembra anche che il riscaldamento sia spento anche alla scuola materna Piermarini, collegata alla primaria Tasso. E questo – a nostro parere – sarebbe ancora più grave. Dietro l’angolo ci sono raffreddori e malanni autunnali, chi ha figli lo sa.

Ricordiamo che in Lombardia l’accensione dei riscaldamenti è consentita a partire dal 15 ottobre: possibile che al 5 novembre ci siano ancora lavori in corso? Come è possibile che queste notizie girino nelle chat di classe, senza alcuna comunicazione ufficiale e senza che nessuno intervenga per tempo?

Sollecitiamo l’Assessore all’Istruzione Carolina Minotti a fare chiarezza e a intervenire il prima possibile. Questo non è un “imprevisto”: a novembre (tutti gli anni!) comincia a far freddo e non è accettabile che una scuola abbia l’impianto di riscaldamento non funzionante, e non lo è nemmeno se la programmazione dei lavori è arrivata lunga.

La sindaca Borella dirà che è tutto normale; secondo noi non lo è per niente e qui lo denunciamo. Doveva sistemare la città, i suoi consiglieri dovevano far risorgere Lissone dalle macerie, ma per ora – tra le altre delusioni – constatiamo che non sono stati in grado neppure di accendere i riscaldamenti al 5 novembre.
E, curiosi, scopriamo anche che qualche candidata, non eletta e rappresentante dei genitori, ora tranquillizza, giustifica le inefficienze e per il freddo consiglia: ”Coprite bene i bambini!.

Complimenti davvero! A noi, a Lissone, non resta che sperare nel bel tempo! 

Ma che freddo fa?!

Questa settimana ha fatto proprio freddo, talmente freddo che, seppur in ritardo, il 22 aprile – con l’Ordinanza sindacale n. 302la Sindaca di Lissone ha autorizzato l’accensione degli impianti di riscaldamento, così come hanno fatto altri primi cittadini.

Fino al 28 aprile compreso, si potranno quindi riaccendere gli impianti “per massimo 7 ore al giorno, con una temperatura massima di 20°, ridotti a 18° per insediamenti industriali ed artigianali”.

Brava la nostra Sindaca, quindi? Purtroppo no. Perché mentre emetteva l’ordinanza, si dimenticava (o non ordinava o – peggio – non sentiva l’esigenza) di far riaccendere il riscaldamento nelle scuole primarie e secondarie della città!

Nelle scuole l’accensione straordinaria dell’impianto viene effettuata da un tecnico, su mandato dell’assessore ai lavori pubblici; evidentemente nessuno ha pensato di chiamare il tecnico per riaccendere il riscaldamento nelle scuole…

Bambini infreddoliti, che venivano portati in cortile al sole per scaldarsi; lo si legge sui social, spietati ma veritieri in questo caso. Genitori stupiti e imbarazzati, che si confrontano con i paesi limitrofi dove, invece, il riscaldamento nelle scuole era stato già riacceso.

Abitazioni, condomini, industrie, artigiani, uffici al caldo (forse anche gli uffici comunali, non sappiamo) ma scuole al freddo! Per fortuna – ci dicono – negli asili “si stava con le maniche corte, anche forse eccedendo (ma questa è un’altra storia).

Oggi le scuole sono chiuse e lunedì si riprende… sperando nel bel tempo!

+ VIGILI – SERVIZI

Questa Amministrazione comunale si è molto vantata di aver aumentato il numero dei vigli per garantire maggior sicurezza alla città. Diversi cittadini, però, ci hanno segnalato che alla scuola Aldo Moro, quando ancora i vigili erano “pochi”, almeno due giorni alla settimana era presente un vigile negli orari di uscita. Nel periodo che va dal 6 al 24 novembre (3 settimane) il vigile è stato invece presente una sola volta a settimana. Ma come? Non ci si aspettava un aumento dei giorni di presenza, ma almeno che non diminuissero!

Altri cittadini ci segnalano che anche alla scuola San Mauro c’è una diminuzione del servizio, per non parlare della scuola Farè dove il servizio non c’è mai stato (ricordiamo che a tal proposito abbiamo anche sollecitato l’Amministrazione, senza ricevere risposta). Certo, i ragazzi della Farè hanno qualche anno in più di quelli della Moro, ma tra quinta elementare e prima media la differenza di età è minima.

Ma allora dove sono tutti questi vigili che sono stati assunti per una maggior sicurezza, se poi si lasciano sguarnite le scuole, dove il traffico e le soste in seconda-terza fila mettono a rischio l’incolumità dei ragazzi?

Forse saranno altrove per “pagarsi lo stipendio”, visto che la Sindaca in Consiglio comunale aveva affermato che i vigili si sarebbero pagati da soli lo stipendio facendo più multe…

Speriamo che i vigili non prendano alla lettera le parole della Sindaca, perché allora la situazione sarebbe:

+ VIGILI – SICUREZZA + MULTE – SERVIZI

Rispetto e conoscenza

C’è una parola importante che deve circolare nella nostra città e per la quale ci si deve spendere: ALLEANZA, cioè quella predisposizione a trovare insieme soluzioni. Parliamo innanzitutto di alleanza tra istituzioni, e poi anche di alleanza tra cittadini.

Le regole del vivere insieme non sono un elenco affidato alla buona volontà di singoli, ma qualcosa che impegna tutti, e a tutti offre delle garanzie. Il compito delle istituzioni è proprio quello di promuovere progetti di cooperazione e sviluppo che favoriscano il bene comune. Perché le istituzioni questo devono fare!

Parlando di servizi alla persona, servizi educativi e sociali, in questi giorni stiamo assistendo ad una alleanza che si è rotta, di istituzioni che non stanno dialogando: da una parte il Sindaco, dall’altra il Parroco. Questa volta il dialogo non c’è e manca pure il rispetto: abbiamo letto frasi denigratorie e diffamatorie, anche da parte di chi è all’interno delle istituzioni.

E in mezzo ci sono le famiglie, i bambini della scuola dell’infanzia, i ragazzi degli oratori feriali con l’estate e il tempo del divertimento, dell’incontro, delle relazioni positive.

Sul tavolo c’è la questione dei contributi per le attività estive delle scuole paritarie, contributi che il Comune quest’anno ha deciso di non erogare. Si tratta di offrire un servizio ai bambini lissonesi e alle loro famiglie, un ampliamento dell’offerta e di posti in una logica di sussidiarietà, visto che il Comune – da solo – non sarebbe in grado di rispondere alle esigenze di molte famiglie di bambini della fascia di età 3-6 anni.

Sul tavolo c’è anche la decisione della Giunta comunale di non concedere più gratuitamente i pasti ai ragazzi degli oratori estivi, decisione che costringe il Parroco ad aumentare le rette o a sospendere qualche servizio.

Ed in mezzo? Sempre i bambini le famiglie.

Noi osserviamo, consapevoli della delicatezza della questione e constatiamo come la maggioranza abbia deciso ed abbia agito senza le necessarie conoscenze. Una su tutti: la consigliera Pellitteri che, in un post pubblico e in modo nemmeno troppo velato, insinua che Don Tiziano dica falsità, faccia la “cresta” e di “ricatti”, di fatto e strumentalmente, l’Amministrazione e l’opinione pubblica.

Noi non crediamo che questo corrisponda al vero. Sappiamo però che, in una trattativa tra istituzioni, mai si parte con l’idea che l’altro deformi, menta, e sia solo spinto da convenienze economiche.

Ci vogliono rispetto e conoscenza, cose che in questa situazione non abbiamo proprio visto. La Consigliera non ha consapevolezza del proprio ruolo: scrive, si dà da fare e difende posizioni, ma senza conoscere. Si è fatta promotrice di incontrare alcune famiglie, ma senza titolo e senza risposte. Anche la Sindaca ha incontrato 3 mamme (forse amiche) ma tutte le altre no!

E in Consiglio comunale è stata fatta una figura davvero misera, che Lissone non si merita. E non se lo merita nemmeno il Don e con lui tutta la Comunità di preti e suore che in questo periodo di vacanza si prenderanno cura di migliaia di ragazzi. Si occuperanno anche del centinaio di adolescenti-volontari che dedicheranno tempo e giovani energie verso i più piccoli, ma che, a loro volta, richiedono atteggiamenti di cura e vicinanza.

Spiace ammetterlo, ma anche stavolta chi ci sta amministrando ha dimostrato di essere senza conoscenza e senza rispetto, per niente e per nessuno.

Insieme, ma da soli…

Domenica scorsa abbiamo letto “Insieme”, l’informatore della Comunità Pastorale di Lissone che ogni settimana propone riflessioni, comunica e informa. E siamo rimasti sgomenti. Nella parte finale si parla dei centri estivi delle scuole paritarie e degli oratori: sono servizi rivolti a bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni circa che, al termine della scuola, possono trovare luoghi e momenti di ricreazione e di educazione all’interno delle scuole paritarie. Sono luoghi sicuri e gradevoli e sono di grande aiuto per le famiglie con impegni di lavoro.

Ma ciò che abbiamo letto su “Insieme” ci ha lasciato senza parole: il Comune, che ha sempre dato un contributo economico per i centri estivi delle scuole paritarie, quest’anno non lo darà! E anche per gli oratori il contributo sarà drasticamente ridotto!

Le famiglie lissonesi saranno quindi costrette a pagare a caro prezzo le settimane ai centri estivi o negli oratori, oppure dovranno arrangiarsi a cercare altre soluzioni.

Molte sono le domande che ci poniamo e che vorremmo porre soprattutto a chi – ad esempio al presidente del Consiglio comunale Roberto Perego – quando era all’opposizione, ogni volta chiedeva più risorse e più contributi per le scuole paritarie e gli oratori.

Le nostre domande anticipano quelle che le famiglie si faranno a breve: dove si possono mandare i ragazzi durante la giornata lavorativa? I centri estivi pubblici (anch’essi con tariffe aumentate) reggeranno una domanda così massiccia? E per le famiglie che hanno due o più figli e non possono permettersi gli aumenti di retta e di mensa, cosa si pensa di fare?

Quello che si legge sull’informatore della Comunità pastorale è chiarissimo: promesse in campagna elettorale disattese, interventi che non vanno certo nella direzione di rispettare il diritto all’educazione dei bambini e di sancire la parità delle scuole, una scelta politica della quale non è chiara la logica.

Emerge la figura di una Sindaca e di una Amministrazione disattenta e distante dai cittadini e dalle famiglie. I genitori di alcune scuole statali ci risulta si stiano organizzando per discutere e protestare contro l’aumento delle tariffe e il taglio ai contributi ai centri estivi e può essere che, dopo la lettura del foglio normalmente distribuito in tutte le Parrocchie della città, alcuni fedeli si stiano domandando se hanno fatto davvero bene a fidarsi. L’assegno benefico era una bufala (fino a prova contraria, cioè a ricevuta mostrata), la difesa degli ultimi uno slogan, l’attenzione ai bambini forse solo uno strumento elettorale.

Qui a Lissone purtroppo siamo alla frutta: è più facile e comodo continuare con lo slogan “non abbiamo soldi” e dare la colpa “a quelli di prima. Quelli che le tasse e le tariffe non le hanno aumentate e che erano davvero vicini ai cittadini – anche con i contributi – per sostenere quel sistema che fornisce un prezioso servizio a tutta la città.

Estratto da “Insieme” – 14 mag 2023

Il muro delle priorità

Nell’ambito dell’iniziativa “Cinema sotto le stelle”, martedì 26 luglio era in programma la prima proiezione del docufilm girato dagli alunni dell’Istituto Enriques-Europa Unita col regista Filippo Grilli dal titolo “Lissone… che passione!”. È un lavoro che ha impegnato un gruppo di ragazzi per oltre 6 mesi in collaborazione con storici, artisti, artigiani e religiosi originari di Lissone.

L’evento, però, è stato annullato a causa della pioggia e ci stupisce che, nonostante il maltempo fosse ampiamente previsto, sindaco e assessore alla cultura non abbiano saputo/voluto trovare un’alternativa al chiuso che potesse valorizzare l’opera, magari semplicemente spostando la proiezione a Palazzo Terragni.

È un docufilm che merita il giusto rilievo e che invece non ha ricevuto alcuna promozione da parte del primo cittadino Borella. Talmente tante e impellenti saranno state le priorità del sindaco da non menzionare neanche il docufilm e il relativo link sulla sua pagina Facebook.

Scrollandola, vi troviamo Gilda e Lapo, cani testimonial contro l’abbandono degli animali, ma neppure un post sui 12 ragazzi e il loro lavoro, svolto in collaborazione con persone storiche della nostra città.

Al muro-trincea degli impegni (usata anche per rimbalzare la richiesta dei Capigruppo per la riunione di Bilancio) si aggiunge un mattone in più, a discapito dei giovani cittadini e di coloro che hanno a cuore la città e avrebbero voluto celebrarla assistendo al docufilm.

Noi vi mettiamo qui il link al docufilm, guardatelo e lo apprezzerete!

Lissone… che passione!

Un cancello tutto nuovo

L’ ampia e storica cancellata perimetrale della Scuola dell’Infanzia Cagnola aveva proprio bisogno di un bel restyling! Della sua riverniciatura si è fatta promotrice l’associazione Forum donna che, con la collaborazione dell’Associazione Genitori e insieme con l’ufficio Lavori Pubblici che ha fornito il materiale necessario, si sono occupati di rimettere a nuovo l’intera inferriata.

Un’opera, questa, che si somma al corposo piano di lavoro cui negli ultimi anni l’amministrazione Monguzzi e l’Assessorato ai lavori pubblici si sono dedicati, anche con la preziosa collaborazione delle Associazioni territoriali.

Decoro, sicurezza e miglioramento della vivibilità scolastica: al progetto «Scuole sicure» con sistema di videosorveglianza del giugno scorso, alla dotazione di una nuova aula di informatica alla Tasso, all’adeguamento alla normativa di prevenzione incendi in diverse scuole di ogni ordine e grado, fino ai nuovi refettori alla scuola Dante e a Santa Margherita, si aggiunge quest’ultima miglioria al Cagnola.

Piccole e grandi opere che,  in 10 anni e grazie all’amministrazione Monguzzi, hanno sensibilmente migliorato le Scuole lissonesi.

Un sentito ringraziamento alle Associazioni, ai genitori e agli insegnanti che hanno collaborato in nome del benessere dei nostri piccoli cittadini.

Il Forum Donna “ri-colora” la cancellata della scuola Cagnola (Comunicato stampa – 8 nov 2021)

Sicurezza a scuola

Più della metà degli istituti scolastici è privo del certificato di agibilità statica (54%) e di quello di prevenzione incendi (59%); il 39% è senza collaudo statico. 35 gli episodi di crolli che si sono verificati a scuola fra settembre 2020 ed agosto 2021, circa tre al mese”. Questi alcuni dei dati contenuti nel XIX Rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza a scuola pubblicato in questi giorni.

E a Lissone, com’è la situazione della sicurezza negli edifici scolastici? Per fortuna dei nostri ragazzi, noi siamo messi molto meglio della media nazionale. Sono 9 anni che l’amministrazione Monguzzi e l’Assessorato ai lavori pubblici hanno messo in atto un vero e proprio piano di lavori tesi al decoro, alla sicurezza e in generale al miglioramento della situazione scolastica.

Una serie di interventi a vantaggio sia degli studenti che del personale docente e non docente. Senza entrare nel merito di ciascun plesso scolastico, possiamo comunque affermare che a Lissone, in ogni scuola di ogni ordine e grado, in questi 9 anni ci sono stati interventi significativi di ampliamento di spazi, di ristrutturazione, di adeguamento impianti e di messa in sicurezza in generale, secondo quello che era più necessario.

Un investimento importante e impegnativo, ma giusto e indispensabile: gli alunni di oggi sono il nostro futuro…