Anticorpi lissonesi

Cresce ora dopo ora il numero dei contagiati da Corona virus in Italia, in Lombardia e ache vicino a noi. Dopo le direttive rigidissime emanate sabato sera dal Governo e nel pieno di una vera e propria emergenza sanitaria, noi del Listone non daremo spazio ad alcun tentativo di strumentalizzazione e faremo di tutto per osteggiare chi cerca polemiche. Come? Ignorandoli, e preoccupandoci invece di divulgare le informazioni e le direttive ufficiali.

Informiamo dunque che, frutto di una costante e proficua collaborazione tra i membri delle amministrazioni locali, il presidente Attilio Fontana, il ministro della salute Roberto Speranza, la Regione Lombardia e l’ATS, hanno predisposto un’ordinanza con disposizioni valide per tutto il territorio lombardo che dichiara CHIUSE TUTTE LE SCUOLE E I LUOGHI DI AGGREGAZIONE.
L’ ordinanza verrà emanata nelle prossime ore e sarà in vigore fino a un nuovo provvedimento.

Invitiamo quindi i lissonesi a consultare in tempo reale i siti ufficiali di Regione Lombardia, Istituto superiore di Sanità e Comune di Lissone e di non farsi sopraffare da paure eccessive: prendere tutte le precauzioni igieniche indicate dal Ministero della Sanità e fare ciascuno il proprio pezzettino, aiuterà tutti noi a fronteggiare presto e bene la situazione attuale.

Gli anticorpi che la nostra Giunta a Lissone mette in gioco? Collaborazione e informazione.

Lissone: chiusi asili nido, scuole dell’infanzia, primarie e secondarie (Comunicato stampa – 23 feb 2020)

Sito Regione Lombardia

Sito Istituto superiore di Sanità

Sito Comune di Lissone

Non è solo un gioco

È stato approvato ieri sera in Consiglio comunale il “Regolamento per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al Gioco d’azzardo lecito”. Con questo regolamento l’Amministrazione intende disincentivare il gioco d’azzardo “lecito”, quello cioè che avviene tramite apparecchi meccanici o automatici collegati fra loro o alla rete. Si parla di giochi  “leciti” ma sappiamo tutti benissimo che questi  giochi tanto innocui non sono, perché a volte la situazione può sfuggire di mano e degenerare in una dipendenza patologica.

Una nuova regolamentazione si è resa necessaria sia per adeguarsi alla normativa regionale in vigore, sia perché i dati sul gioco d’azzardo che riguardano la nostra città sono allarmanti. Ricordiamo che a Lissone, nel 2017, la spesa pro capite per il gioco d’azzardo è stata di circa 2.470 euro, con un incremento di oltre il 10% rispetto all’anno precedente e ben al di sopra della media nazionale. Per fortuna questi dati non sono tutti riconducibili a “giocatori lissonesi” ma dipendono dal fatto che le grosse sale giochi situate lungo la Valassina attraggono giocatori da tutta la Brianza.

In questi anni la nostra Amministrazione è sempre stata sensibile a questo tema: nel 2013 Lissone è stato infatti uno dei primi comuni a sottoscrivere il “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” e ha successivamente introdotto agevolazioni fiscali (Tari) per gli esercizi pubblici “NO SLOT”.

Attualmente sono ben 71 le aree “NO SLOT” attorno alle quali – nel raggio di 500 metri – non è possibile aprire una nuova sala giochi; ad esempio nelle vicinanze degli istituti scolastici, palestre, strutture sanitarie, luoghi di culto, ecc); deve inoltre essere mantenuta una distanza di 100 metri anche dagli sportelli bancari, postali o bancomat. Gli orari di gioco consentiti e quelli di apertura e di chiusura delle sale slot, saranno successivamente stabiliti dal Sindaco con una apposita ordinanza.

E siccome “prevenire è meglio che curare”, come già è successo in passato l’Amministrazione si impegnerà nella prevenzione del gioco compulsivo-patologico e delle sue conseguenze con iniziative di informazione e di educazione, sia a livello comunale che in coordinamento con il Piano di Zona.

Approvato il Regolamento per il Gioco d’azzardo lecito (Comunicato stampa – 21 feb 2020)

Tremila volte clic

Oggigiorno nessuno può sottrarsi alla necessità di avvalersi dei media e del web per comunicare, con efficacia e tempismo, i propri servizi alla comunità. Proprio questo è l’intento del restyling che ha visto come protagonista il sito del Comune di Lissone: una rinfrescata a grafica e accessibilità per un sito che già, numeri alla mano, è un vero successo.

Gli aggiornamenti sono quotidiani (in media 3 pagine al giorno) e il sito è ora perfettamente predisposto sia per gli utenti che accedono da smartphone (la maggioranza) che da pc o da tablet. Quasi raddoppiato il numero di accessi al portale tramite “social” invece che da ricerca di parole chiave, una tendenza che andrà sicuramente ad affermarsi e ad aumentare nel prossimo futuro.

Le informazioni più ricercate riguardano eventi, bandi di concorso, orari degli uffici, informazioni sulla piattaforma ecologica e sul servizio mensa; l’utenza è più femminile che maschile, con un aumento del numero di visitatori con oltre 65 anni e la durata media della sessione di visita è di 2 minuti e 21 secondi (mediamente più lunga per i collegamenti da PC, più corta da smartphone).

L’importante restyling del sito, che è online dalla fine dello scorso mese, ha reso la navigazione più agevole e intuitiva per chi si collega da Milano (132mila connessioni nel 2019), da Monza (oltre 50mila) e ovviamente da Lissone (quasi 39mila) oltre che da altre province italiane e dall’estero, per una media di 3.300 clic al giorno, come rivela una ricerca statistica attuata dal Comune.

Trasparenza, fruibilità, velocità per tutti : questo è il “fil rouge” che collega non solo “utenti e web” ma soprattutto “amministrazione e cittadini”.

Sito Web Comunale, cresce il numero delle visite nel 2019 (Comunicato stampa – 4 feb 2020)
Statistiche sito web 2019 (file PDF – 1,09 Mb)

 

Il terreno, sempreverde…

Leggiamo stupiti su ”Il Giorno” che un cittadino lissonese è stato ascoltato dalla PM del tribunale di Monza Franca Macchia in merito alle pressioni ricevute nel 2004 per cedere ad una cooperativa edilizia la sua quota di terreno in via Manara. Lo stesso cittadino, a quanto si legge, ha presentato la documentazione necessaria e ha raccontato di registrazioni e di incontri.

E gli attori chi sono? Due tecnici comunali (di allora), un imprenditore, un professionista e un politico di alto livello (il vice sindaco in carica ai tempi). Il cittadino sostiene che nel 2004 la sua famiglia sia stata invitata, convocata, consigliata  e, sembra, pure minacciata: se non vendete (a una cifra inferiore tal prezzo di mercato) il terreno ad una certa cooperativa edilizia (vicina all’arma del Carabinieri), quel terreno resterà per sempre zona verde. Un bel messaggio, forte e chiaro.

Noi del Listone siamo garantisti, anche con chi in politica sta dall’altra parte, e non anticipiamo sentenze: quelle saranno fatte dai giudici e dai tribunali. Auspichiamo, però, che su questa brutta storia che coinvolge molti volti noti a Lissone, si faccia chiarezza al più presto. Aspetteremo i tempi ed i modi dei tribunali, e intanto facciamo gli auguri, a tutti. Soprattutto a chi dice la verità.

“Terreno alla cooperativa o resta per sempre verde” (Il Giorno – 13 feb 2020)

Il sasso, nello stagno

Parliamo oggi del nuovo contratto di lavoro, recentemente firmato, che regola economicamente i rapporti tra i dipendenti e il nostro ente comunale. Questo contratto, frutto di un percorso complesso e impegnativo, mira a valorizzare le professionalità dei dipendenti, assegna nuove risorse, attribuisce importi ed istituisce un efficace metodo di confronto tra lavoratori e datore di lavoro.

Ne parliamo oggi perché, nei mesi scorsi, su questa contrattazione la minoranza ha cercato di creare lo scandalo, di fare scalpore e anche di farsi “portavoce”, perché quello che a loro importa sembra sia solamente di alzare il conflitto e lo scontro, e non l’incontro o il risultato. Tutti paladini dei dipendenti, tutti ad ergersi avvocati dei lavoratori, addirittura “convocando fra il pubblico” in Consiglio comunale alcuni rappresentanti sindacali e lavoratori, anche se non ve ne era nessuna necessità. Diciamolo.

Poi, proprio alcuni della minoranza che negli interventi in Consiglio Comunali, a commento di varie questioni, spesso fanno riferimento alla scarsa (per loro) redditività e performance dei lavoratori, hanno provato a richiedere “chi fa cosa”, in quanto tempo, proiezioni e tempistiche… lasciando intendere che in Comune non si lavori abbastanza. Oppure c’è un’altra possibile spiegazione: forse alcuni hanno voluto cavalcare le criticità perché così sperano di avere in futuro migliore credito politico… Come dire “io sto dalla tua parte!“.

Sarà poi che qualcuno vorrebbe tornare al passato, come ai vecchi tempi, come quando si stava meglio, come quando di aumenti… non ce n’erano.

Noi invece ringraziamo i lavoratori comunali e soprattutto la delegazione trattante e chi ha superato gli interessi “particolari” per portare a casa un accordo collettivo, per tutti.

Alla prossima trattativa.. e alla prossima miope “cavalcata”.

Firmato il Contratto Decentrato Integrativo (Comunicato stampa – 27 gen 20)

Parole come pietre

Le parole sono pietre. In questo caso sono state un colpo di pistola, ovvero il mezzo con cui lunedì scorso un agente di polizia locale di Palazzolo sull’Oglio si è tolto la vita. Parole irrispettose, giudizi pesanti scritti sui social contro di lui (reo di aver parcheggiato l’auto di servizio in un posto riservato ai disabili ) paiono averlo condotto a un gesto così estremo e irreparabile.

Certo, l’agente ha sbagliato, lo ha ammesso e al suo errore sono seguite le scuse ufficiali e un indennizzo simbolico all’Associazione che aveva denunciato il fatto. Ma ai leoni da tastiera questo non è bastato e hanno continuato a inveire, per giorni e giorni, scrivendo commenti di una violenza verbale inaudita che hanno portato il vigile Gian Marco Lorito al gesto estremo. E purtroppo la storia non è finita: ora la “macchina del fango” si è indirizzata contro il Presidente dell’Associazione, “colpevole” di avere diffuso la foto dell’auto in sosta vietata.

Gli “haters”, ovvero coloro che diffondono odio sul web e sui social, ora rischiano una condanna per diversi reati tra cui diffamazione, stalking e incitamento all’odio. Pensare che i social siano una sorta di Far West ove ognuno possa giudicare senza conoscere e senza poi doverne rispondere personalmente, è un’illusione destinata a infrangersi contro la realtà: ne ha avuto riprova un hater, concittadino lissonese, che circa un anno fa è stato denunciato dal sindaco Concettina Monguzzi in seguito a una frase forte, carica di odio, una vera e propria minaccia a lei indirizzata scritta su una pagina Facebook. “Pensare di uccidere una persona o incitare gli altri a farlo, solo perché non la pensa come vorremmo, mi fa tornare alla mente periodi cupi della storia passata”, disse il Sindaco in quella occasione.

Noi del Listone vogliamo unirci ancora una volta in difesa di chi denuncia i famosi “leoni da tastiera”: fare politica non significa  trasformare la pancia in cervello e gli istinti in morale. Per noi, fare politica significa agire per il bene comune e parlare rispettando le persone, anche quando non se ne condividono le idee. 

Un nuovo servizio

Passando in questi giorni in via Piermarini (angolo via Bernini), si possono vedere dei lavori in corso: all’interno del perimetro della Scuola Tasso sono iniziati – dopo anni di attesa – i lavori per due campi da calcetto e relativi spogliatoi.

Un’opera che sarà a servizio della scuola elementare e dei ragazzi del quartiere “Da là dal Punt”. Ancora non sappiamo come l’amministrazione deciderà di gestire questo spazio: ci piacerebbe che uno dei campetti fosse aperto e libero, per l’utilizzo in autonomia dei ragazzi del quartiere o che qualche associazione lo potesse utilizzare, gestendolo e prendendosene cura.  Quello che è certo, è che i lavori – sospesi da anni – sono finalmente iniziati.

Occorre però fare una precisazione: la realizzazione di questa opera, come della vicina palestra Piermarini, è a carico del costruttore del Piano integrato Giotto-Vasari. Sì, proprio quello che anni fa ha autorizzato la costruzione di centinaia di appartamenti nel quartiere (per chi non se lo ricordasse, si parla di un intervento edilizio da 50mila metri cubi, approvato nel 2006).

E dopo anni di contenzioso, l’Amministrazione comunale è riuscita a risolvere alcune questioni (una causa per il valore della palestra e la liquidazione della società edile ) e a dare il via a una delle opere pubbliche “compensative” per lo scempio urbanistico causato dal PII Giotto-Vasari .

Con la realizzazione di questo Piano – e noi del Listone lo sappiamo bene! – gli abitanti del quartiere (e in particolar modo i ragazzi e i giovani) hanno subito un forte contraccolpo relativamente alla vivibilità, agli spazi verdi, alla viabilità. I due campi da calcetto vanno intesi proprio come un servizio che serve anche ad aumentare le proposte ai cittadini giovani e sportivi del quartiere.

E intanto il controllo delle convenzioni dei PRECEDENTI interventi edilizi, va avanti… perché quello che è dovuto, deve essere dato, senza SE e senza MA.

Lissone si rinnova

Il Consiglio comunale ha approvato venerdì sera il nuovo “Regolamento di Polizia urbana e per la convivenza civile”. Il vecchio regolamento, approvato nel lontano 1932 (ben 88 anni fa!), richiedeva necessariamente un aggiornamento perché negli ultimi decenni sono cambiati i bisogni, le abitudini, le necessità dei cittadini e anche le tecnologie.  Sono richiesti oggi regole e strumenti efficaci per contrastare comportamenti scorretti che causano disturbo e disagio, se non peggio.

L’amministrazione Monguzzi, fin dal suo primo mandato, ha iniziato un processo di revisione dei regolamenti comunali, molti dei quali erano ormai obsoleti e che quindi sono stati rivisti e aggiornati (ad esempio lo Statuto comunale, il Regolamento edilizio, di Contabilità, quello sul Benessere animale e altri ancora).

Il nuovo regolamento di Polizia urbana consta di 69 articoli, suddivisi in 5 sezioni che spaziano dalla sicurezza urbana, all’incolumità pubblica, al decoro urbano, alla tutela del suolo pubblico, all’esercizio di attività lavorative e di svago. Ma non sono solo regole e divieti: è previsto anche l’impegno della Polizia locale in azioni e progetti per l’educazione alla legalità nelle scuole e la collaborazione con associazioni di volontariato per favorire l’educazione alla convivenza e al senso civico.

Era un aggiornamento necessario e sentito da tutte le forze  politiche, e grazie all’ottimo lavoro del Sindaco, dei Commissari e del Comandante Longobardo, è stato votato all’UNANIMITÀ in Consiglio comunale: non succede spesso!

Inoltre, per rispondere alle richieste dei cittadini di maggiore sicurezza, quest’anno la nostra Polizia locale avrà ben 4 unità in più, come supporto e aiuto alla squadra attualmente in forza al comandante Longobardo.

Ora ai cittadini il compito di osservare il nuovo regolamento e alla Polizia locale di attuare il controllo sul territorio.

PS: il testo definitivo del regolamento – completo degli emendamenti approvati venerdì sera in Consiglio comunale – sarà disponibile a breve sul sito del Comune di Lissone, nelle sezione “Archivio regolamenti”.

Approvato il Regolamento di Polizia Urbana (Comunicato stampa – 24 gen 2020)

Lissone, ricorda!

Prosegue anche a Lissone l’iniziativa della posa delle pietre di inciampo, dopo quella collocata lo scorso anno all’esterno dello stadio “Luigino Brugola” di via Dante in memoria di Mario Bettega

In collaborazione con il Comitato per le Pietre d’inciampo e con l’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati) e con la presenza di Milena Bracesco (figlia di un deportato, presidente del Comitato e vicepresidente di Aned Monza), il 25 gennaio alle ore 10, si è scelto di posare un’altra pietra di inciampo, un sampietrino in oro che verrà collocato in via Matteotti all’altezza del civico 8 e servirà ad “inciampare e sostare”, soffermandosi nel ricordo di Attilio Mazzi.

Attilio fu un lavoratore nello stabilimento di trinciatura del legno da lui stesso aperto a Lissone; padre di 4 figli e convintamente antifascista sia nell’animo che nelle azioni,  divenne vittima dell’orrore nazifascista e fu deportato nel campo di concentramento di Gusen, dove morì il 9 aprile 1945.

Mazzi fu perseguitato dai tedeschi e venne arrestato per i suoi valori antifascisti di democrazia e libertà di espressione, valori che non mancò mai di appoggiare in pubblico e in privato. Fu uno dei tanti uomini comuni – eppure coraggiosi – che non si limitarono a sognare un mondo migliore, un’Italia libera e senza più dittatura e violenza, ma che si diede da fare in prima persona, mettendosi in gioco e ribellandosi con l’esempio, le parole e le azioni, per fare in modo che il fascismo fosse solo un brutto ricordo.

Uomini come Attilio hanno sacrificato la propria vita perché altri (anche noi) potessimo godere dell’Italia e della Lissone democratica che abitiamo oggi.
Lissonesi, ricordate che lì, dove si posa la pietra d’inciampo, un cittadino è morto per la libertà.

La “Pietra d’inciampo 2020” a Lissone
La Shoah a Monza e Brianza: arrivano 21 pietre di inciampo per non dimenticare (CittadinoMB – 9 gen 2020)
Video gallery della posa della pietra d’inciampo 2020 (Sito del Comune di Lissone)

C’è posta

A seguito nell’articolo dal Cittadino da noi riportato Lunedi, abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo il punto di vista di una insegnante lissonese che vede le cose in un altro modo, e lo documenta.

“Chissà se qualche giornalista mi legge… A me per esempio, il giornale locale, aperto sulla pagina di Lissone, l’altro giorno è cascato di mano. Insieme alle braccia.

Perché mai, vi chiederete? Semplicemente perché mi sono domandata, senza ancora trovare una spiegazione, come possa una collega insegnante rilasciare un’intervista con una visione così ridotta come quella che ho letto.
La collega – scuola media Farè – esprime e ribadisce un concetto che non rende affatto giustizia alla realtà delle situazione e che riassumo così: “Per le scuole ci vuole più attenzione “. Allora, cara collega, come facciamo con gli alunni, ti propongo un ripasso: non troppo lungo, ma del passato recente, perché mi pare che da un po’ non osservi il contesto di cui parli (non te ne faccio una colpa, in fondo abiti a Desio come tu stessa dichiari mentre io vivo e lavoro a Lissone). Ripassiamo gli ultimi 6mesi, ti va?

Scuola Tasso: dotazione nuova aula di informatica – dicembre 2019
Scuola Farè: nuovo impianto anti intrusione per contrastare i furti e piccoli vandalismi – autunno 2019
Scuola Buonarroti: “Rispettiamo il pianeta”: il Comune, in collaborazione con alunni e docenti, organizza la raccolta di cartacce e rami per ripulire un’area verde della città (evento educativo) – settembre 2019.
E ora coraggio, il ripasso si fa corposo:
Durante l’estate, manutenzione di ben 8 edifici scolastici per messa in sicurezza ,opere edili e miglioramento locali.
Scuola Aldo Moro: manutenzione straordinaria per adeguamento alla normativa di prevenzione incendi (60mila euro) idem per San Mauro e Cagnola (altri 110mila euro); nella Scuola Tasso è stata inoltre rifatta la linea di alimentazione dell’impianto antincendio, con il posizionamento di nuovo contatore dell’acqua (15mila euro).
A Santa Margherita è stato ampliato il refettorio per eliminare il doppio turno mensa dei bambini.
Nella Scuola Croce, da un semplice magazzino è stata recuperata un’aula da destinare ad attività formative mentre nella Scuola Dante sono state tinteggiate le pareti di alcune aule che ora ospitano i bambini coi loro nuovi e brillanti colori.
[Prendo fiato]
Nello stesso periodo estivo, è stata bandita una gara per rifacimento della centrale termica della scuola Dante-Volturno per un importo, soggetto a ribasso d’asta, di circa 240mila euro.

Sono andata indietro di soli sei mesi, ma potrei continuare, ad esempio con il rifacimento strutturale della scuola Moro di tre anni fa. A questo ripasso aggiungerei anche che, a cadenza puntuale e su richiesta di segnalazioni, il Comune provvede alle piccole riparazioni di routine e di messa in sicurezza, come suo dovere.

Oltre a chi, come me, frequenta le scuole come insegnante, come mamma, come zia, chiunque può documentarsi: queste informazioni sono a disposizione di tutti sulla pagina Facebook “Concetta Monguzzi il nostro sindaco”.
Cara collega, io non sono d’accordo con le tue dichiarazioni: sempre tanto nelle scuole c’è da fare, ma che il Comune non faccia, questo non lo si può proprio sentire”.