Le cantine della Lega

Ci mancavano proprio i seminterrati… Dopo aver esaurito tutte le sanatorie possibili su sottotetti e mansarde, adesso la Regione Lombardia del leghista Maroni ha approvato anche la sanatoria che rende abitabili i seminterrati, purché altri 2,40 metri…

Bella roba! Così avremo più cantine umide e zeppe di radon affittate come appartamenti ai poveracci che non possono permettersi altra sistemazione, segnatamente proprio i “clandestini” odiati dalla Lega.
I quali – a parole – dovrebbero tornarsene a casa loro, ma che invece fanno molto comodo quando pagano lucrosi affitti per locali sovraffollati ai proprietari.

Via alla sanatoria. Così i seminterrati diventano abitabili (La Repubblica – 1 marzo 2017)

I populisti della Ztl

Dopo quelli del passato (vedi “Il ritorno del farlocco“), “Lissone in movimento” ha fatto l’ennesimo sondaggio farlocco, stavolta in piazza.

Ha fatto votare pro o contro la Ztl solo nei week end o per tutto il giorno, un sondaggio davvero “scientifico” fin dai metodi (puerili) per indicare già da subito da che parte si sta: dischetto verde (via libera!) per chi è per la Ztl solo sabato e domenica e rosso (pericolo!) per i cattivi che la vogliono tutta la settimana.

Nonostante questo, il “sondaggio” ha totalizzato 96 verdi contro 68 rossi: che non è poi un risultato così sbilanciato… Ma loro commentano ineffabili: “Il messaggio è chiaro: la Ztl deve essere riattivata solo il sabato e la domenica”.

Per noi invece il messaggio chiaro è un altro: “Chi vota Lissone in Movimento è sicuro che riavrà le macchine nel centro storico dalla prossima estate” e così la seconda città della Brianza subirà l’umiliazione nazionale di non essere capace nemmeno di sopportare una Ztl lunga 400 metri…

Fate pure i vostri conti, elettori lissonesi! Noi non abbiamo bisogno di dischetti rossi o verdi per sapere chi vincerà nel sondaggio delle urne.

Abbiamo colorato la città

Si comincia a vedere qualcosa di simpatico nella “Città dei bambini”, la coloratissima centrale piazzetta (purtroppo sciaguratamente intitolata a Craxi) destinata al progetto pubblico-privato di un ambiente fatto apposta per il gioco dei piccolissimi. Già sappiamo i meriti dell’iniziativa, nata dalla collaborazione tra il gruppo Fb “Mamme di Lissone” (che hanno promosso una cospicua raccolta di fondi) e l’amministrazione comunale, che si è assunta il compito di completare l’investimento e condurre a termine i lavori. Ma aggiungiamo qui un ulteriore fattore di interesse: la bellezza, il colore.
In effetti, chi ricorda la tristissima piazza di prima – non a caso soprannominata “delle casse da morto” – non potrà che apprezzare questa rivoluzione di forme e di tinte vivaci.

E’ la stessa cosa che si è tentata con le demonizzate panchine di piazza Libertà, certamente troppo delicate per i vandali nostrani, ma che almeno tentavano di dare un po’ di vita e di allegria alla sterminata distesa grigia del nostro centro…

E, se guardiamo bene, la medesima soluzione fondata sui colori forti è stata proposta in altri quartieri cittadini, con le scritte e i cartelloni giallo-arancione di Lissone Design.

Sarà un caso che tanti architetti e designer abbiano proposto per la nostra città interventi a tinte accese?
Evidentemente no: purtroppo viviamo in un posto spento e grigio, riconosciamo il merito di chi gli ha dato un tocco di colore!

Il sacco blu non è da buttare

Cioè sì, è da buttare per i rifiuti che contiene… Ma non nel senso che è un fallimento!
Tutt’altro: come dimostrano le cifre, e anche le dichiarazioni contenute in quest’articolo, i lissonesi dimostrano di aver ben compreso le nuove norme della raccolta differenziata.

Al netto delle incertezze sempre presenti quando c’è un cambiamento di abitudini, già soltanto a pochi giorni dall’avvio si può dire che il sistema funziona: 90% dei sacchi ritirati dai cittadini (sono stati già posizionati anche i distributori automatici presso il Municipio), e solo il 15% di “errori” nell’esposizione dei rifiuti da parte dei residenti.
D’altronde era da aspettarselo, vista la campagna di informazione a tappeto svolta e l’alta adesione dei cittadini ai momenti pubblici.
Bravi lissonesi!

Sacco blu alla prova del nove, primo bilancio positivo (Il Giorno – 23 febbraio 2017)
Nuova differenziata: Gelsia Ambiente promuove Seregno e Lissone (Il CittadinoMB – 24 febbraio 2017)

Il treno del futuro passa da noi

Ha scelto proprio Lissone la Commissione Infrastrutture e Trasporti della Consulta Regionale degli Ordini di Ingegneri della Lombardia (Croil) come sede per il primo incontro tecnico-operativo sulla “Direttrice ferroviaria Milano-Monza-Como-Chiasso: il futuro prossimo e la messa a regime del sistema ferroviario regionale”.

Si tratta di un importante tavolo, al quale parteciperanno tra l’altro alti rappresentanti di Rete Ferrovie Italia e della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia, in cui si discuterà dei provvedimenti di mitigazione acustica della nostra linea ferroviaria, in vista dell’aumento di traffico merci in seguito all’apertura del nuovo Gottardo .

L’incontro – che si terrà il 1° marzo – riguarda tutti i Comuni  dell’Ambito 2, ovvero Monza, Lissone/Muggiò, Desio e Seregno oltre alla Provincia di Monza; tempo fa si è già svolto l’appuntamento relativo all’Ambito 1, ovvero alla tratta nord della ferrovia, con notevoli risultati per quanto riguarda il reciproco scambio di informazioni e richieste.
L’Ordine degli Ingegneri infatti si è offerto come facilitatore tecnico tra i Comuni, la Regione ed Rfi per analizzare le problematiche territoriali locali e promuovere la loro soluzione ottimale.
Anche qui, Lissone c’è.

Digitalizzare il mobile

Mezza pagina sul Corriere della Sera: non è facile conquistarla, e per un fatto culturale poi… Ma a tanto è arrivata la mostra dei disegni tratta dalla nostra Biblioteca del Mobile e aperta in questi giorni a Palazzo Terragni.

Si tratta della “seconda puntata” di un’iniziativa già svoltasi l’anno scorso, sempre per cura dell’appassionato storico locale Maurizio Parma e su impulso dell’amministrazione comunale, con lo scopo di far ammirare a un più vasto pubblico i tesori (7000 disegni antichi, 400 volumi rari) raccolti nella sezione dedicata al mobile nella Biblioteca civica di Lissone.
E il sindaco annuncia anche il suo intento di digitalizzare tutto questo patrimonio: un bel proposito che entra di diritto nel programma culturale per il prossimo quinquennio di amministrazione Monguzzi.

Mariani, gli Ornaghi e i Meroni. Lissone apre la sua memoria (Corriere della Sera – 12 febbraio 2017)

Lissone first

Il Palazzetto dello Sport, la ciclofficina e l’arredo di piazza Libertà: queste sono le (interessanti) priorità dei Lavori pubblici comunali per l’anno in corso. Seguono importanti investimenti per le ciclabili (in particolare il tratto di viale Martiri della Libertà da via Pacinotti a via Catalani), ancora le scuole (rimozione etenit) e il cimitero, con i bagni completamente da rifare. Senza dimenticare l’adeguamento antisismico di Palazzo Terragni e il “cappotto” sulle case comunali di via Ferrucci.

Un bel malloppo di “lavori in corso”, alcuni dei quali certamente non saranno terminati per le prossime elezioni.
Ma non importa: l’amministrazione Monguzzi ha sempre fatto le molte cose che ha fatto pensando a migliorare la città, non a fini elettorali; poi, i voti vengono da soli.

Palazzetto, Cubotto e scuole. Interventi per 13 milioni (Il Giorno – 9 febbraio 2017)

Poltrone scadenti

Se tutti i nodi vengono al pettine, accade pure che ci arrivino finalmente le nomine del Cda della Casa di Riposo Agostoni… Il sindaco ha infatti aperto la procedura di consultazione per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della nostra istituzione (le candidature si possono presentare fino al prossimo 9 marzo), visto che l’attuale scade non appena presentato il bilancio consuntivo: atto che di solito viene compiuto a marzo.

Ma volete scommettere che la parte del Cda di nomina politica della vecchia amministrazione (Lega & C.) cercherà di mettere i bastoni tra le ruote e rimandare, in attesa che – chissà – in Comune tornino a governare gli “amici” e quindi si possa conservare il cadreghino, con relative prebende?

Qualcuno ricorderà la vicenda (vedi “Rsa/3: grandi manovre?“): l’amministrazione Monguzzi ha chiesto da subito all’istituzione il cambiamento dello statuto, con diminuzione dei membri del Cda da 9 a 5 e anche riduzione degli emolumenti (oggi di oltre 700 euro mensili).

Dopo varie vicende e grazie all’impuntarsi di alcuni membri – tra cui il parroco don Tiziano, il presidente Cazzaniga e il componente Ghigni, che si sono pure cancellati o ridotti lo stipendio – il nuovo statuto è stato approvato, ma gli altri membri (contro quanto era stato convenuto all’interno dello stesso Cda!) si sono aggrappati a una norma transitoria non abbastanza chiara dello statuto stesso e hanno rifiutato di andarsene.
Il sindaco, per evitare ricorsi e questioni legali che avrebbero compromesso seriamente la gestione della Casa di Riposo, ha deciso saggiamente di sopportare e soprassedere.

Ma adesso non c’è clausola che tenga, il mandato è inequivocabilmente scaduto: siamo proprio curiosi di vedere che cosa si inventeranno per non mollare il posto.