Lissone a quota… 1!

Sì, +1. Proprio questo è il saldo tra i cittadini lissonesi nati e quelli deceduti nel corso del  2018. Esaminando l’Annuario statistico dei Servizi demografici 2018 pubblicato recentemente dal Comune di Lissone, questo e tanti altri dati permettono di avere una fotografia della popolazione della nostra città e della sua evoluzione nel corso degli  anni.

Quello che più ci colpisce nell’analisi del resoconto, è proprio il rilevante calo delle nascite (43 nati in meno) e il contemporaneo aumento dei decessi (99 morti in più) che hanno portato a +1il saldo demografico di Lissone, saldo che negli scorsi anni è stato invece di +134 (2017) e +114 (2016). Una particolarità: nel 2018 i nuovi nati sono stati 179 femmine (42%) e ben 245 maschi (58%): uno squilibrio che negli anni precedenti non era così netto.

Lissone è ora una città di 46.060 abitanti e forse può essere poco significativo confrontare i nostri numeri con quelli nazionali, ma noi ci proviamo lo stesso…

Per il 2018, in Italia, il calo delle nascite si è assestato intorno al 9% e anche a Lissone la diminuzione è del  9%. Siamo invece in netta controtendenza per quanto riguarda le morti: mentre a livello nazionale si assiste ad un calo del numero dei decessi (- 2%) a Lissone riscontriamo un aumento di oltre il 30%! Le motivazioni di un dato così anomalo sono sicuramente molteplici e non ci sentiamo di azzardare ipotesi e teorie: possiamo solo prendere atto che questi numeri riflettono l’evolversi delle abitudini e delle situazioni di chi vive a Lissone.

Se però confrontiamo i nostri attuali tassi di natalità e mortalità con quelli nazionali, vediamo che i nostri valori ora sono entrambi 9,3 (cioè 9,3 nati e 9,3 morti ogni 1000 abitanti) mentre il tasso di natalità nazionale è 7,4 (quindi più basso) e quello di mortalità è10,5 (più alto).
Tutto sommato, quindi, non dovremmo preoccuparci e lamentarci troppo: in media, a Lissone, si nasce di più e si muore di meno…

Annuario Statistico dei Servizi demografici: nel 2018 crescita zero e lieve aumento della componente straniera (Comunicato stampa – 11 apr)

Indicatori demografici (Comunicato stampa ISTAT – 7 feb 2019)

Lissone, un grande Salone

Lo avevamo anticipato sul nostro sito: quella appena trascorsa  è stata la settimana del Salone del Mobile di Milano e del relativo e ormai tradizionale FuoriSalone , e l’invito nostro e dell’Amministrazione  è stato quello di “fare squadra”, di partecipare ed esserci.

All’esposizione in Fiera hanno partecipato alcuni mobilieri lissonesi e a tutti ha fatto visita l’Assessore allo Sviluppo economico Alessandro Merlino, in rappresentanza di Sindaco e Giunta e, virtualmente, della città intera. Un saluto e un incontro e sincero e cordiale.

Anche al FuoriSalone – cioè in altre “location” sparse sul territorio milanese – la nostra città era “presente”: grande qualità e tanta gente in Bovisa, grandissima affluenza in Brera, nel cuore della “movida” milanese, straripante di folla in tutte le aree destinate all’incontro “Design-Operatori-Clienti”.

L’Assessore Merlino ha lavorato sodo per presentare e valorizzare la presenza lissonese a questo evento di risonanza internazionale: ha indirizzato i suoi sforzi per “fare rete” ed assieme ad APA Confartigianato di Lissone, agli artigiani operativi e volenterosi, alle idee/opere degli studenti dell’Istituto IPSIA Meroni, agli uffici del Comune ed  alla Giunta… alla fine ha fatto “GOAL”!

Un goal che rilancia il brand “Lissone” e la sua vocazione al mobile e al design, che apre le porte ad un indispensabile Marketing Territoriale, che promuove la consapevolezza del nostro saper essere operosi, intelligenti, visionari, e le storie di molte famiglie/imprese in città lo testimoniano.

Complimenti allora e grazie a tutti gli attori di questa edizione che in termini di organizzazione, visibilità e partecipazione abbia ottenuto un risultato ancora migliore dello scorso anno. Perché è proprio vero che  #L’UnioneFaLaForza

Un amore a senso unico

È ufficialmente operativo il nuovo Consiglio provinciale eletto il 17 marzo scorso. Dopo la cerimonia di insediamento, hanno iniziato il loro mandato i 16 consiglieri (8 di BrianzaReteComune, 4 di Insieme per la Brianza e 4 di Lega Nord Monza e Brianza) sotto la guida del presidente in carica Roberto Invernizzi, sindaco di Bellusco ed eletto nel settembre 2017. Anche questa volta Lissone ha due rappresentanti in Consiglio: il nostro sindaco Concettina Monguzzi – alla quale è stata confermata la carica di vicepresidente – e il leghista Fabio Meroni.

E qui comincia il bello: il mandato del presidente Invernizzi scadrà a settembre e il nuovo eletto, per legge, dovrà essere scelto tra i sindaci della provincia di Monza e Brianza. E a maggio in alcune città brianzole – ad esempio a Camparada – si terranno le elezioni amministrative.

Camparada… Chi ha buona memoria ricorderà che il nostro consigliere Meroni nel 2014 si presentò proprio alle elezioni di Camparada, raccogliendo 7 (sette!) preferenze: entrò comunque in Consiglio comunale dopo che i 4 (quattro!) prima di lui rinunciarono all’incarico.

E tutto questo perché? Secondo quanto si diceva e quanto riportato allora dalla stampa, Meroni aveva bisogno di un posto in Consiglio comunale (in un qualsiasi paese brianzolo) per poter ripresentarsi ed essere eletto in Consiglio provinciale.

E oggi? Oggi invece Meroni ha bisogno di un posto da Sindaco per poter aspirare all’ambita carica di presidente della Provincia ed è quindi tornato alla carica a Camparada, proponendo la sua candidatura “per compattare il centrodestra” e… “per amore di Camparada”!

Ma a Camparada nessuno è fesso e la durissima replica del sindaco Giuliana Carniel non lascia nulla di sottinteso: “Meroni sta di nuovo prendendo in giro i camparadesi “ e, dopo aver ricordato quanto successo 5 anni fa, conclude: “I camparadesi hanno bisogno di un vero sindaco, non di un politico di professione che ha ben altre ambizioni”.

Il Consiglio della Provincia si insedia: cosa cambia (Il Giorno – 11 apr 2019)

Meroni (Lega): “Io candidato? Lo farei per amore” (Cittadino – 30 mar 2019)

Carniel contro Fabio Meroni: “Non ci prenda in giro” (Cittadino – 9 apr 2019)

Il treno lungo lungo…

Ecco il treno – lungo lungo – che percorre la città…”. iniziava così una vecchia filastrocca per bambini. Ci è tornata in mente in questi giorni perché sembra proprio che saranno lunghi lunghi (e anche molto larghi e pesanti!) i treni merci della linea Rotterdam-Genova e che transiteranno sulla S11 Milano-Chiasso, passando quindi anche da Lissone.

Ad oggi, le previsioni sono di essere a regime nel 2025 e le cifre fanno veramente impressione: convogli lunghi 750 metri, più larghi di quelli attualmente in circolazione e di un peso complessivo di circa 2.000 tonnellate. È previsto il passaggio giornaliero di 170 di questi convogli merci, oltre ai 98 treni “normali” dei pendolari della linea S1.

Il tunnel del San Gottardo è già pronto dal 2017 mentre quello di Monteceneri lo sarà entro la fine dell’anno.

Ma noi… siamo pronti? Assolutamente no!

Dal punto di vista strutturale, occorrerà adeguare ponti, gallerie, binari, stazioni e sistemi di controllo per far fronte al nuovo flusso di traffico. E anche i residenti dei comuni interessati al transito di questa “Tav delle merci”, forse non sono ancora sufficientemente informati su ciò che verrà realizzato e quali saranno le conseguenze in termini di pericolo, rischi, inquinamento acustico e impatto ambientale.

Intanto a Monza si è già costituito un “Comitato antirumore – No Tav in Monza” che nell’assemblea della scorsa settimana ha fatto il pienone…

In arrivo i super treni da 750 metri (Cittadino – 6 apr 2019)

La Tav Merci spaventa Monza. Sala gremita all’assemblea, ecco le novità (MBNews – 8 apr 2019)

Lissone, FuoriSalone tutto l’anno

Da domani, e per tutta la settimana, con il “Salone del Mobile”, Milano sarà la capitale mondiale del settore legno, arredo e design. La nostra città sarà presente al FuoriSalone in diverse postazioni, tutte di prestigio: nel chiostro della Basilica di san Marco – zona Brera – verrà allestita “Le vie del saper fare”, una mostra con oggetti di design prodotti dai nostri artigiani, mentre alla Bovisa l’esposizione “Visioni – Artigianato e DesignLissone” vedrà realizzata una grande scritta in legno “ARTIGIANATO LISSONE” e l’esposizione di trofei d’autore con allestimenti innovativi.

Il tour lissonese si conclude al nostro Museo di Arte contemporanea con una mostra dedicata all’”Anno vinciano” e un progetto specifico, studiato dal direttore del Museo, in collaborazione con l’associazione “Repubblica del Design”.

In occasione del Salone del Mobile e del Fuori Salone, sono previsti circa 435.000 visitatori provenienti da tutto il mondo ed è importante esserci e avere una grande visibilità per tenere alto il “brand” di Lissone e della Brianza come eccellenza nel campo dell’arredo e del design.

Oltra ad APA Confartigianato e MAC, l’Amministrazione lissonese ha coinvolto nelle varie iniziative anche Desio e Seregno – tre comuni che insieme contano circa 120.000 abitanti – che hanno partecipato e contribuito all’allestimento: fare squadra tra amministrazioni con gli stessi obiettivi ci pare proprio sia la strada giusta per dare maggiore visibilità alla competenza e all’eccellenza brianzola nel campo del legno, dell’arredo e del design.

Siamo sicuri che anche quest’anno sarà un successo di pubblico e l’invito a visitare le botteghe e le esposizioni lissonesi sarà accolto da molti. D’altra parte, a Lissone, il FuoriSalone.. dura tutto l’anno!

Lissone e la Brianza al FuoriSalone (Comunicato stampa – 4 apr)

FuoriSalone Lissone 2019 (Video)

VeloOK, sicurezza garantita

Dopo quelli installati all’inizio dello scorso anno (in via Cattaneo, via Monza, via Lecco), sono comparsi di recente altri tre sistemi di rilevazione automatici della velocità in via Mascagni, una delle direttrice dell’ingresso e dell’uscita dalla città (zona piscine).

Tutti sanno benissimo che 50 km/h è la velocità massima consentita in città, ma tale limite non sempre viene rispettato, e chi entrava a Lissone da quello svincolo (e anche chi ne usciva) lo faceva spesso ad una velocità eccessiva. L’installazione dei VeloOK in via Mascagni ha proprio lo scopo di ridurre la velocità di transito per garantire l’attraversamento sulle strisce pedonali e consentire una maggiore facilità di uscita dalla via Palladio.

Il provvedimento ha avuto subito effetti positivi: dopo il posizionamento, i rilevatori hanno registrato il rispetto della velocità consentita (50 Km/h) nel 99% dei casi! E sia ben chiaro: non è che “al Comune interessano solo i soldi, vuole far cassa con le multe”, non è proprio così. Se tutti moderassero la velocità (come ci auspichiamo e come sembra dai numeri osservati) non ci sarebbe nessuna sanzione e quindi nessun vantaggio per le casse del Comune.

A breve, comunque, via Mascagni sarà riasfaltata e allora sarà “tutto un altro viaggiare”, in sicurezza e a velocità OK!

Sperimentazione «VeloOK», adesso in via Mascagni si “corre” meno (Comunicato stampa – 1 apr 2019)

Lombardia Connection

È stato pubblicato recentemente il secondo rapporto sulla presenza mafiosa in Lombardia, redatto dall’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano, con ha lo scopo di identificare quale sia oggi il ruolo delle organizzazioni mafiose nell’economia lombarda. Nella prima parte del rapporto sono analizzati i 5 settori che vengono ora ritenuti strategici per la malavita, a cominciare da quello edilizio e dei lavori pubblici per poi passare al commercio, al turismo, all’industria del divertimento e da ultimo – ma di certo non ultimo per importanza – alla sanità lombarda.

In questo panorama meritano attenzione alcuni “nuovi settori” emersi in questi ultimi tempi e che hanno risvolti particolarmente inquietanti.

Il primo è quello della gestione dei rifiuti: negli ultimi tre anni, infatti, è aumentata la pratica criminale dell’incendio di discariche – alcune delle quali più volte – al punto che, anche per la Lombardia, si è arrivati ad utilizzare l’immagine di “terra dei fuochi”. È questo un fenomeno che, dall’analisi, non sembra interpretabile solo come somma di singoli episodi e dietro al quale si intravede la mano della criminalità organizzata.

Il secondo settore riguarda quello che è sempre stato uno dei fiori all’occhiello della Regione Lombardia: la Sanità, pubblica e privata. Questo ambito risulta particolarmente esposto a pressioni di varia natura e dall’analisi del materiale giudiziario raccolto, risultano casi di infiltrazione mafiosa anche in strutture pubbliche di eccellenza, con medici pregiudicati o indagati, degenze di boss sotto falso nome e sospette frequentazione tra medici e boss mafiosi loro parenti o compaesani.

E poi ci sono le Farmacie, il cui acquisto diventa ora un’ottima opportunità per riciclare denaro “sporco” e per gestire traffici illegali di farmaci e droghe di natura farmacologica, soprattutto quando è possibile contare su medici compiacenti.

E Lissone? Sì, purtroppo anche Lissone non è completamente immune da questo clima malavitoso. Nulla di recentissimo, ma nei resoconti del Rapporto viene riportata la questione dell’affidamento della sicurezza esterna di due noti locali lissonesi a società gestite da affiliati alla locale di ‘ndrangheta di Seregno e il caso di un’organizzazione di albanesi che reinvestiva i proventi del traffico di droga e dello sfruttamento della prostituzione in due società di vigilanza privata con sede a Lissone.

Occorre dunque restare sempre vigili, ecco perché oggi ospitiamo questa riflessione: in territori ricchi come quello lombardo – con cittadini a volte ancora increduli di fronte all’evidenza – la malavita trova terreno fertile e deve essere impegno di ciascuno riconoscere le situazioni a rischio e reagire agli atteggiamenti ambigui di chi usa mentalità e modi malavitosi che nulla hanno a che vedere con lo spirito e la storia del nostro territorio.

Monitoraggio della presenza mafiosa in Lombardia – Parte seconda (a cura dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata – cross.unimi.it)

In commissione antimafia il fenomeno degli incendi nelle discariche (QuiComo.it)

La ‘ndrangheta ha una strategia per mangiarsi la sanità lombarda: i parenti dei boss diventano medici e farmacisti (BusinessInsider.com)

Prima… gli ultimi

Si sente parlare spesso di “percezione” delle persone a proposito della sicurezza, di fenomeni come il troppo caldo o il troppo freddo e così via. Noi invece oggi parleremo di qualcosa che – al contrario – forse non è sufficientemente “percepito” dai lissonesi, come in questi giorni ha giustamente sottolineato il nostro Assessore alla Persona, Anna Maria Mariani.

Si tratta dell’entità della spesa sostenuta nel 2018 dal nostro Comune per interventi in campo socio-economico: una cifra di oltre 5 milioni di euro in aiuto alle fasce più deboli della popolazione lissonese. Una cifra “da record”, viene definita dalla stampa locale e che dimostra ancora una volta l’attenzione dell’Amministrazione verso i minori, le famiglie in difficoltà, gli anziani e le persone disabili.

Forse “chi se la passa bene” non ha – appunto – la percezione di quanto possa essere necessario, e a volte indispensabile, poter contare su un sostegno economico, educativo o di assistenza per chi si trova in difficoltà.

Una spesa esagerata? Proprio no, a sentire ciò che dice Anna Maria Mariani: “Gli aiuti non bastano per capire il «sommerso» di difficoltà che colpisce anche Lissone: basti pensare che delle 245 domande presentate per usufruire del “Reddito di inclusione”, solo 29 sono state presentate da persone già conosciute al servizio”.

In questo caso bisogna quindi cercare di “percepire” cioè –  come da definizione – “prendere coscienza di una realtà esterna”. Da parte nostra, noi abbiamo “percepito” e ringraziamo l’Assessore Mariani e tutto il suo gruppo di lavoro per l’impegno e l’attenzione che quotidianamente rivolgono a chi necessita di un aiuto o di un sostegno.

Servizi alla Persona, nel 2018 investimenti per oltre 5 milioni (Comunicato stampa – 26 mar 2019)
Numeri da record: ben 5 milioni di euro per i servizi sociali (GiornalediMonza.it – 30 mar 2019)

Buon lavoro al nuovo Prefetto

Da martedì scorso, la provincia di Monza e Brianza ha un nuovo Prefetto. Giovanna Vilasi, in carica dal 2012,giunta a fine mandato, è stata infatti sostituita da Patrizia Palmisani, già Prefetto della Provincia di Lodi.

Nel giorno stesso del suo insediamento, il nuovo Prefetto ha voluto incontrare Il Presidente della Provincia Roberto Invernizzi, il Vice Presidente Concettina Monguzzi e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine per immergersi subito nella sua nuova realtà territoriale.

Come ha anticipato  Roberto Invernizzi, grandi temi che Patrizia Palmisani si troverà ad affrontare in questo nuovo incarico saranno quelli della mobilità, dello sviluppo delle potenzialità del territorio brianzolo, dell’accoglienza e della sicurezza, anche quella sul lavoro.

Un ringraziamento a Giovanna Vilasi che ha sempre lavorato in stretto contatto con le forze dell’ordine, i sindaci e gli amministratori provinciali; siamo sicuri che questo proficuo metodo di collaborazione potrà continuare anche sotto la guida di Patrizia Palmisani.

Ancora una donna – quindi – al vertice della nostra Prefettura: una donna capace e con esperienza che saprà sicuramente condividere le speranze e affrontare i problemi della comunità brianzola. Buon lavoro!

Il nuovo Prefetto MB visita la provincia: stretta di mano con il Presidente (MBNews – 26 mar 2019)

Il Movimento… della Lega

Càpita a Roma da quasi un anno, càpita ormai in tutte le questioni governative: sulla Tav, sul reddito di cittadinanza e sulla quota100, sui migranti e sulle poltrone ministeriali…  Ci sono due “leader” che si insultano a distanza e poi il povero Conte, il mediatore, interviene dando un colpo al cerchio e uno alla botte e si va avanti così; da mesi, sempre così.

E direte: ma Lissone cosa c’entra? C’entra, perché qui a Lissone il Consigliere Piermarco Fossati – il consigliere accusato dagli attivisti storici di non rappresentare più la linea originale del Movimento 5stelle lissonese – sta interpretando un po’ la parte di Di Maio, solo che qui manca il “Conte” della situazione e…. lui è ormai sopraffatto dal socio leghista che dispone, tratteggia la linea, comanda.

Era meglio quando in Consiglio c’era Emanuele Sana” – si dice nei corridoi – “lui era ‘autonomo’”. Vedremo se il Movimento, alle prossime elezioni lissonesi, perderà consenso (come attualmente succede in tutta Italia). Peccato, a noi interessa anche l’apporto singolo che può dare al Consiglio, qui ed ora, il consigliere Piermarco Fossati.

Allora noi di una Lista civica, letta, citata e contraddistinta dalle scomode verità, diciamo al Piermarco locale: dài prova anche tu – come Di Maio – ad alzare la testa e a camminare da solo, vedrai che ce la fai. Al massimo, telefona a Conte che era un tecnico ed ora è del “Movimento della Lega”… o a Salvini, il “Capitano”.