Il binomio sicuro

Parliamo di un valore che da sempre l’ex amministrazione Monguzzi ha sviluppato con convinzione: una città ciclabile è una città più sicura. Ne è convinta anche eQUIbici, associazione da anni presente sul territorio, che cerca di riportare in primo piano il tema mobilità dolce e a misura d’uomo. Non solo l’ex giunta Monguzzi, non solo eQUIbici, ma anche il Presidente Mattarella, in occasione della Giornata dedicata alle Vittime della Strada, ha sottolineato l’urgenza di ripensare la mobilità dei centri urbani,

Certamente è necessario che tutti adottino pratiche prudenti e rispettino il codice della strada, ma non si può più ignorare (o fingere di ignorare) che ci siano dei passi necessari e urgenti che una Amministrazione deve compiere, se intende davvero tutelare i cittadini.

Uno degli strumenti che oggi abbiamo a disposizione, “il più importante tra tutti e anche il più semplice” – citando una mail che eQUIbici ha indirizzato all’Amministrazione lissonese e a tutti i capigruppo – è l‘introduzione del limite di velocità a 30 km/h diffuso in tutti i quartieri. Dati alla mano, in questo modo si riduce in modo significativo sia il numero di incidenti che la loro gravità.

Nel documento di eQUIbici si richiedono anche azioni a tutela dei cittadini e dell’utenza fragile (pedoni, ciclisti, persone con disabilità, anziani, famiglie) e poi più piste ciclabili (che vanno mantenute e ampliate), più bici e più prudenza.

Il Listone concorda con il pensiero di eQUIbici i, e con eQUIbici e la FIAB chiediamo a gran voce a Borella che si continui e si sviluppi l ‘opera già iniziata durante i mandati del Sindaco Monguzzi.

Chissà se i componenti dell’attuale Giunta faranno orecchie da mercante, o se invece abbracceranno il progetto di un futuro sostenibile.

Proposte per Lissone città ciclabile e sicura – documento di eQUIbici – Lissone

Z204: bugie e verità

Come scrivevamo nel nostro post del 5 ottobre, eravamo veramente preoccupati che la soppressione delle fermate della linea di autobus Z204 potesse essere dovuta ad una negligenza della Amministrazione Monguzzi: ci sembrava strano, addirittura impossibile. Allora abbiamo fatto richiesta di “Accesso agli atti” e questo è, in sintesi, quanto è emerso:

1 – Il servizio non è stato sospeso per le mancate contribuzioni della quota chilometrica
2 – Il fatto che la linea sarebbe stata definitivamente sospesa era già noto – anche alla stampa – dal mese di giugno
3 – Alla data della pubblicazione degli articoli sulla stampa locale (26 settembre), l’attuale amministrazione non si era attivata per risolvere il problema ma stava ancora cercando di capire la situazione.

Ma allora cosa è successo? Entriamo nel dettaglio e analizziamo cronologicamente gli eventi e la documentazione pervenuta.

In una mail dell’8 giugno indirizzata all’Ufficio del traffico e al Comandante della Polizia locale Matteo Caimi, la società TPL informa che, a causa dei pochi utenti rilevati, il servizio di prolungamento della corsa Z204 da Vedano a Lissone (come sempre sospeso per il periodo estivo) non sarebbe più stato ripristinato a settembre: una notizia ripresa anche dalla stampa locale (17 giugno).

Il 16 settembre l’assessore alla viabilità e mobilità Massimo Rossati, a seguito della segnalazione di alcuni utenti, ha chiesto informazioni via mail a TPL sui motivi della soppressione e sulla possibilità di ripristino, senza ottenere risposta.

Il 26 settembre un comunicato stampa pubblicato sul sito comunale e ripreso con grandi titoli dalla stampa locale, accusa la precedente amministrazione di aver causato la sospensione del servizio a causa di fantomatiche “quote chilometriche” non pagate e afferma che l’Amministrazione è al lavoro per ripristinare il servizio.

Il 28 settembre – sempre tramite mail – l’Assessore per altre vie ha sollecitato le informazioni, ma non ci è dato sapere se e quando ci sia stato un riscontro da parte di TPL.

Infine, giusto per concludere, nella risposta di accesso agli atti da noi ricevuta il 7 ottobre, il Segretario generale Bergamelli ha scritto nero su bianco che “non vi sono richieste di versamento da parte dell’agenzia TPL”.

In conclusione: le fermate sono state soppresse per scarsità di utenti, la notizia era già nota dal mese di giugno, non c’è stata nessuna mancata contribuzione di quote chilometriche da parte della precedente amministrazione ed infine non è chiaro in che direzione l’assessore stia già “lavorando” per il ripristino della linea.

Accuse gratuite, velenose e soprattutto false quelle dell’Assessore Rossati, del sindaco Borella e anche di Davide Scotti (Lega) Consigliere comunale “di Lissone & Bareggia (cos’è, un nuovo Comune?!) che alla data del comunicato stampa (26 settembre), ancora non avevano risposte da TPL sulle motivazioni della sospensione e ignoravano informazioni che invece erano già di pubblico dominio dal mese di giugno.

“Chi ha amministrato prima non ha pagato il conto richiesto per la lineeZ204, quindi la colpa è loro!” Hanno gridato allo scandalo senza aver verificato nulla, ignorando informazioni già note e basandosi su non si sa cosa per denigrare e infangare l’impegno e il lavoro di anni dell’amministrazione Monguzzi legati alla mobilità sostenibile,

Non hanno chiesto alcun passaggio di consegne, non hanno preso in considerazione (e forse neppure visionato) il grande lavoro svolto con l’Agenzia di Bacino per la stesura del capitolato che va a gara per individuare il gestore di tutta l’area di bacino e che prevede ampliamenti del TPL proprio nella zona interessata (Delibera 189/2018  commissione IV del 18/06/2018) in cui è allegato il progetto di ampliamento del passaggio Z204 non solo scolastico ma che raggiunge anche altre parti del quartiere.
Prima di sentenziare, bisogna informarsi!

E che punto è la gara che deve essere espletata dall’Agenzia del Bacino?

Come consigliere provinciale, nel mese di luglio è stato a chiesto al Presidente della Provincia di programmare un incontro con il direttore TPM Luca Tosi, poiché i problemi del trasporto pubblico sono generali sulla Provincia. Non abbiamo ancora avuto riscontro, chiederemo di nuovo la settimana prossima.

Certo che è più facile addossare colpe, annullare il lavoro svolto ed ergersi a salvatori della Patria! Attenzione a ciò che si dice, c’è anche il rischio di querela.

Il “buco” nella gomma… del bus

Che dire, ancora, sull’ennesimo articolo “elettorale”, questa volta sulla soppressione della corsa di trasporto pubblico locale denominata Z204? Il sindaco Borrella, diciamolo, ci sembra cominci ad “esagerare”: non come persona ma come Sindaco.

Personalmente non la conosciamo neppure, ma ha “spazi” garantiti – e a volte senza diritto di replica – sul giornale locale del sabato e questo suo continuo rimando di responsabilità alla precedente Giunta Monguzzi è segnale di una difficoltà amministrativa che comincia ad essere evidente. Divisioni comprese e scelte non fatte.

La Lega comanda e gli altri sono lì, coi propri ruoli. Il Sindaco? È un susseguirsi di: non ho i soldi, non ho le risorse per gli investimenti, non aprirò il Palazzetto dello Sport … E stavolta? Chi amministrava prima non ha pagato il costo richiesto per la Linea Z204 (oggi sospesa) quindi la colpa è loro.

Purtroppo, governare è difficile: serve impegno e visione, e serve soprattutto parlare poco e lavorare molto perché è finito il tempo delle promesse elettorali e degli slogan.

Ora i lissonesi saranno disorientati perché penseranno: “Ma come, la Giunta Monguzzi che puntava sulla mobilità dolce, sull’abbandonare l’auto per il trasporto su ferro, con autobus e su bici… è possibile che non abbia pagato il servizio della Z204 causandone la sospensione?

Sembra strano, molto strano. Tanto che i nostri consiglieri Monguzzi e Nava hanno fatto richiesta di “Accesso Atti ai Dirigenti” per capire meglio. Infatti, nei dieci anni passati, la direzione è stata quella dell’ampliamento del servizio, e gli atti ci sono. Il lavoro sul Trasporto Pubblico locale e con Ferrovie Italiane e Trenord è stato ampio e continuo. Non ci sono parole ma atti deliberativi ad indicare quale fossero le richieste del Comune di Lissone all’Agenzia di Bacino che gestisce il TPL (Trasporto Pubblico Locale).

Ci sono numerose partecipazioni alla stesura del Progetto di Bacino per il trasporto sovracomunale e c’è stata la consegna del progetto di ampliamento del Comune di Lissone, anche su quella tratta sulla quale ora affermano di lavorare operosamente per ripristinarla.

Non appena avremo la documentazione richiesta, potremmo tirare le somme e potremo capire “chi non ha fatto” e “che cosa non è stato fatto” e le conseguenze che oggi subiamo.

Fino ad allora, aspettiamo e continuiamo a leggere i prossimi articoli pubblicitari della Borella e goderci – a distanza – la telenovela Moratti-Fontana: un amore arrivato al “capolinea”. Chissà se questo sarà il preludio di altri litigi politici, anche locali…

Rossati, assessore alla Mobilità: “Z204, stiamo lavorando con l’agenzia del TPL per ripristinare il servizio” (Comunicato stampa – 26 set 2022)

Dici Car Sharing dici Lissone

Car Sharing elettrico: è questa l’ultima iniziativa voluta dalla Giunta, in particolare dal sindaco Concettina Monguzzi e dall’assessore all’Ecologia Antonio Erba. Grazie alla collaborazione con AEB ed E-Vai, è ora disponibile una vettura elettrica destinata al Car Sharing e una doppia colonnina di ricarica, posizionata nel parcheggio in piazza Martiri di Nassiriya, nelle adiacenze del palazzo comunale. L’auto potrà essere utilizzata (previa prenotazione) sia per l’attività lavorativa dei dipendenti comunali sia per il noleggio h24 da chi ne avesse necessità.

Mobilità Green, ecosostenibile e dolce: in questi 10 anni l‘amministrazione lissonese ha sistematicamente operato per far fronte all’impatto ambientale in conseguenza della pesante edificazione avvenuta prima del 2012.

Questa iniziativa, insieme con le piste ciclabili e la ciclofficina, sono i segni concreti della visione politica di questa Giunta, orientata allo sviluppo sostenibile in un’ottica di benessere per i cittadini e l’ambiente.

Lissone, attiva una nuova colonnina per ricarica veicoli elettrici: una spinta verso la mobilità green (Comunicato stampa – 25 feb 2022)

Il sindaco Concetta Monguzzi presenta il nuovo servizio (video 3’ 30”)

L’erba del vicino? Uguale!

Lunedì scorso il Sindaco di Monza e l’Assessore alla mobilità hanno inaugurato una nuova pista ciclabile di 860 metri (255 mila euro) che si collega anche con altre due già esistenti. Nel comunicato stampa si legge: “La mobilità sostenibile è nel nostro programma elettorale. La pandemia ha solo accelerato un percorso che avevamo già iniziato”. 

Spesso e volentieri la nostra Amministrazione è stata distante dalle scelte attuate dal Comune di Monza, a guida centrodestra; questa volta, invece, le due amministrazioni sono sulla stessa lunghezza d’onda. Anche a Lissone, infatti, è in corso la realizzazione della ciclabile lungo viale Martiri della Libertà e sono in programma il completamento della Pacinotti (che partirà a breve) e il collegamento tra via Copernico e via Carducci che si connetterà con la ciclabile lungo la SS36.

Ma anche questa volta le minoranze lissonesi – ad eccezione dei 5stelle – la pensano in modo diverso, hanno idee diverse e “migliori” e non condividono gli sforzi dell’Amministrazione locale, e neppure le indicazioni di Regione Lombardia che invece incentiva la mobilità dolce. Taluni, poi, ringalluzziti in previsione della prossima tornata elettorale del 2022, sostengono che le ciclabili rechino danno ai negozi e alle imprese perché tolgono parcheggi, riducono la dimensione della carreggiata e non sono utilizzate da nessuno…

Questa volta chissà cosa diranno ai loro “compagni” di Monza. Di solito “l’erba del vicino è sempre più verde”, ma non in questo caso, non oggi e non a Monza.   

Via Fermi: inaugurata la nuova ciclabile (Comunicato stampa del comune di Monza – 7 giu 2021)

Monza-Lissone, un piano… comune

Condividiamo oggi il link ad un questionario le cui risposte risulteranno utili per redarre il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile. È un questionario anonimo, con domande semplice a risposta chiusa o multipla e serve per sondare abitudini e preferenze relative agli spostamenti tra due comuni confinanti e popolosi: Monza e Lissone.

Sono due città vicine geograficamente ed entrambe sedi di mete lavorative, commerciali e scolastiche e quindi spostamenti e mobilità dell’una si ripercuotono sull’altra: da qui l’esigenza di sondare criticità e punti di forza per poter elaborare un piano di miglioramento della mobilità… comune.

Sindaco e Giunta di Lissone invitano i propri cittadini a partecipare alla rilevazione lanciata dal Comune di Monza: rispondere oggi a pochi e veloci quesiti permetterà alle amministrazioni di ripensare e migliorare la mobilità sul nostro territorio nel medio-lungo termine.
Partecipiamo!

Questionario per la redazione del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (Comune di Lissone – 11 feb 2021)

Clicca qui per compilare il questionario

In quel di Villa Magatti

“Insieme si vince e io ci credo”. Lo dice in una recente intervista Ivana Maconi, presidente dell’associazione “Una Vita in Rosa”, e con queste parole realizza, in collaborazione con volontari di Auser Lissone, un’iniziativa utile e preziosa al servizio dei malati oncologici:Un Taxi in Rosa

È infatti disponibile, grazie alla collaborazione con Auser, un servizio di trasporto gratuito per le donne che hanno bisogno di sottoporsi a terapie oncologiche e hanno problemi a raggiungere l’Ospedale o il Centro dove effettuare le terapie: un incontro di intenti ha dunque preso la forma di un servizio concreto per i cittadini, e proprio in quel di Villa Magatti che da qualche anno è sede di numerose associazioni lissonesi.

“Insieme si vince e io ci credo”. Parole che sentiamo nostre, come lista civica, parole che anche i nostri assessori non mancano di ripetere di fronte a una politica che deve unirsi e non contrapporsi in questi mesi difficili.

“Insieme si può”, a dispetto di tutto, anche in periodo di Covid.

Dalla parte di chi ha più bisogno. Parte l’operazione “Taxi rosa” (Giornale di Monza – 19 gen 2021)

Un patto che è un passo

Quattro Comuni e un solo grande progetto: concretizzare con progetti di sviluppo la mobilità sostenibile in Brianza. Non si tratta solo una comunione di intenti: i sindaci di Seregno,  Lissone, Desio e Cesano Maderno hanno infatti sottoscritto una vera e propria lettera di intenti mettendo così nero su bianco il proprio impegno a perseguire una mobilità eco-friendly.

Quattro sindaci alleati nell’impegno di potenziare la mobilità sostenibile: piste ciclabili e ciclopedonali, veicoli a ridotte emissioni, trasporto pubblico locale, car e bike sharing. La Giunta Monguzzi non è certo nuova a iniziative volte ad abbattere traffico e inquinamento: alcuni esempi sono il percorso ciclopedonale in via Isonzo, il “parcheggione” e la ciclostazione – per servire i pendolari che si spostano in treno -, la ciclopedonale in zona Pacinotti, e ancora: il bus navetta per i negozi del centro, istituito nel mese di dicembre, la colonnina di ricarica per le auto elettriche in via Maggiolini e lo studio di fattibilità per il servizio di Scuolabus commissionato prima del Covid.

Sindaco e Giunta – e con essi il Listone – sono stati da sempre favorevoli alla promozione di una mobilità più dolce e rispettosa sia dell’ambiente in cui viviamo (ricordiamolo: pesantemente cementificato prima del 2012, con le amministrazioni Meroni e Fossati) sia dei cittadini che vi abitano. Un patto, quello siglato dai Sindaci sopracitati, che è un passo importante e impegnativo, in vista di un domani meno inquinato e caotico.

Lissone, Cesano, Desio e Seregno alleate per la mobilità sostenibile: oggi la firma (MBNews – 17 giu 2020)

Una Lissone più “SMART”

Recenti fatti di cronaca mostrano, nell’emisfero sud del mondo, un’Australia devastata da numerosi ed estesi incendi causati, tra gli altri fattori, dai cambiamenti climatici dovuti all’inquinamento.  Senza andare tanto lontano, anche la “nostra” Pianura Padana se la passa male in quanto a qualità dell’aria, essendo una delle aree con la più alta concentrazione di biossido d’azoto in Europa ed in particolare, nella nostra Provincia (Lissone compresa!) vengono spesso superati i livelli di soglia di PM10 e PM2,5 cioè delle cosiddette “polveri sottili” (vedi sito Arpa Lombardia)

Uno dei provvedimenti adottati in queste situazioni – e lo vediamo anche in questi giorni – è il blocco della circolazione per le auto più inquinanti, una soluzione a breve termine che crea disagi a chi, per vari motivi, possiede una vecchia auto. Ai Comuni dell’area padana non resta quindi che ripensare come tutelare il diritto alla mobilità, cercando contemporaneamente forme alternative all’uso delle auto private.

Lissone e la sua amministrazione, dall’avvento della giunta guidata da Concetta Monguzzi, ha intrapreso proprio questa politica e sta incentivando per gradi l’uso di mezzi alternativi.

La realizzazione di piste ciclabili e il progetto del loro successivo ampliamento, la sperimentazione di un bus navetta nel mese di dicembre per alleggerire il traffico verso il centro città, la recente convenzione – a costo zero per il Comune di Lissone – con la società RetiPiù per la concessione di un’area pubblica in via Maggiolini ove sarà installata una colonnina per ricarica dei veicoli elettrici, sono tutti provvedimenti intrapresi da questa giunta per promuovere la mobilità sostenibile e diminuire l’inquinamento del nostro territorio. Non ultimo, il Comune ha commissionato uno studio di fattibilità per il servizio di Scuolabus ed ha affidato alla società E-VAI il servizio di car-sharing sul territorio lissonese, mettendo a disposizione una vettura elettrica che potrà essere condivisa – previa prenotazione – tra il Comune, i cittadini, le associazioni, le imprese ed gli Enti locali.

Ma l’inquinamento si combatte principalmente con l’impegno quotidiano di tutti e un graduale ripensamento della mobilità: chi amministra Lissone ha abbracciato un’ottica innovativa e attenta all’ambiente.
E tu, cittadino? Pròvaci anche tu; insieme si può riuscire ad attuare una mobilità più “smart” e a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo.

Aggiornamento del 15 gennaio: Proprio in considerazione della situazione critica della qualità dell’aria in questi giorni e in coerenza con altre azioni già messe in atto per ridurre l’inquinamento atmosferico, il tradizionale falò di Sant’Antonio in piazza mercato quest’anno non avrà luogo.

E il treno (non) va

Sono purtroppo ormai quotidiani i disservizi subiti dai pendolari della nostra città e della nostra tratta: un annoso problema che purtroppo non riesce a trovare riposte e soluzioni. La scorsa settimana, in particolare, i pendolari lissonesi hanno visto ritardi, cancellazioni, carrozze inadeguate, segnaletica inesistente e “mortificazioni” di ogni sorta.

Mentre tutti si orientano verso una mobilità sostenibile ed ecologica (anche in considerazione di divieti e regole che in Lombardia cercano di dissuadere dall’uso delle autovetture), assistiamo invece a grandi, troppe inefficienze proprio da parte di  chi dovrebbe proporsi come “l’alternativa giusta” per una mobilità sostenibile.

E così, per l’ennesima volta ma con sempre più forza e determinazione, il nostro sindaco – insieme ai colleghi di Desio e Seregno – ha preso carta e penna e ha scritto a chi di dovere: al presidente di Regione Lombardia, all’assessore ai Trasporti, ai consiglieri regionali della Provincia di Monza e Brianza e per conoscenza al presidente della Provincia di Monza e Brianza, alla Prefettura di Monza e Brianza, ai vertici di Trenord e RFI e al Comitato Pendolari Milano-Como-Chiasso.

Dopo aver elencato i disservizi degli ultimi giorni e aver espresso preoccupazione anche per l’annunciata riorganizzazione (leggi: riduzione!) dei treni TiLo, Le Amministrazioni Comunali di Lissone, Desio e Seregno “richiedono con fermezza un immediato intervento per porre rimedio ad una ormai insostenibile situazione di disagio”, rimarcando anche come alcune condizioni di forte tensione possano “mettere a rischio l’ordine pubblico nelle nostre stazioni”. Le Amministrazioni richiedono quindi di essere convocate per un confronto in merito alla “pianificazione di interventi da attuare nel breve e medio termine sulle linee ferroviarie”.

Siamo naturalmente perfettamente d’accordo: la situazione NON È PIÙ ACCETTABILE ed occorre trovare un’azione che coinvolga Trenord e Regione Lombardia affinché intervengano non con “proclami a vuoto” (già visti…) ma con azioni, anche a breve termine, finalmente efficaci.

Caos treni, Regione Lombardia se la prende con Rfi. I sindaci di Desio, Seregno e Lissone scrivono al Pirellone: «Intervenire» (IlCittadinoMB.it – 14 nov 2019)

Disservizi ferroviari: i Sindaci di Lissone, Desio e Seregno chiedono la convocazione del tavolo «Milano – Como – Chiasso» (Comunicato stampa – 14 nov 2019)