Vita da cani

Una grande delusione, questa settimana, per un gruppo di cittadini lissonesi. Sì, perché i rappresentanti di un gruppo social molto attivo in città (Lissone cinofila) hanno chiesto appuntamento all’Amministrazione Borella per fare il punto della situazione delle aree cani: problemi, proposte, speranze.

Prima notizia? Il Sindaco e l’assessore al Benessere animale non erano presenti; sono stati invece ricevuti dall’Assessore ai Lavori Pubblici Oscar Bonafè. E va bene, possiamo immaginare come Sindaco e Assessore siano molto molto impegnati.

Ma il resoconto dell’incontro, trasparente e sintetico, non lascia molte speranze: l’assessore incaricato ha riferito che di risorse per le aree cani non ce ne sono. E ha anche chiarito che le poche aree verdi disponibili non verranno “sprecate” per la tutela del benessere animale.

Non va meglio neanche per quanto riguarda la manutenzione: a fatica, infatti, è stata strappata la promessa di sistemazione dell’area di via Botticelli, senza però ottenere certezza dei tempi.

E tutte le promesse fatte in campagna elettorale? E i famosi video con i cani Lapo, Gilda ed Ercolino?  Niente, un po’ come l’assegnone (del quale non si hanno certezze, in particolare sulla data), la ZTL (che è stata “rimangiata” tecnicamente) e ora anche le belle promesse sulla manutenzione e la creazione di nuove aree per cani.

Si scopre come i problemi ci siano, le difficoltà pure, le criticità economiche, di personale e di lavori siano ancora presenti. E la maggioranza? Muta.

Forse occorre coinvolgere Roberto Perego, che come tutor può molto, oppure l’assessore Camarda che risolve tutto, oppure solo attendere pazientemente che qualcuno si desti dal torpore. Certo  che con tutte queste promesse tradite… è proprio una vita da cani!

I tabelloni inamovibili

Durante il Consiglio comunale del 4 novembre, nel tempo riservato alle Comunicazioni, il nostro consigliere Nava ha fatto notare che, a distanza di 40 giorni dalle elezioni, in città erano ancora posizionati tutti i tabelloni elettorali. La risposta è arrivata (come spesso succede) dal vicesindaco Sala che ha affermato: “Hai ragione, concordo, non è decoroso. Spero li tolgano presto”.

Detto fatto? Ma neanche per sogno… Allora Nava è di nuovo intervenuto nel Consiglio di venerdì 11 novembre per far notare che la situazione non era cambiata: i tabelloni con le immagini dei politici erano ancora installati, anche nei luoghi centrali della città che diventano così palcoscenici “del brutto”.

E a questo punto – udite udite! – è intervenuta la sindaca Borella che ha illustrato la decisione presa dall’Amministrazione: i tabelloni elettorali resteranno sempre lì, installati, per risparmiare sulle operazioni di montaggio/smontaggio! Una decisione che smentisce quanto affermato in precedenza dal vicesindaco Sala e che, francamente, grida “vendetta”!

Tutta la minoranza è rimasta stupita e allibita. Il consigliere Antonio Erba, giustamente, ha sostenuto che questa decisione è illegittima in quanto la propaganda elettorale è vincolata da precisi obblighi temporali ed economici. Alla richiesta di quantificare il costo per la rimozione dei tabelloni, non è stata data risposta. “Che almeno vengano tolti i manifesti” è stato chiesto, e qualcuno ha anche suggerito di addobbarli e illuminarli in vista delle prossime feste natalizie…

Ci avevano raccontato che sarebbero stati i cultori del decoro, dell’ordine, della pulizia e che avrebbero risolto in tempi brevi tutti i problemi. Bene, così non è, e stavolta per una scelta deliberata, senza curarsi alle regole dell’imposta sulla pubblicità, della propaganda elettorale e degli sforzi fatti e ancora in corso per riqualificare e rendere “bello” il centro città, e non solo.

Altro che prendersela con le fioriere di piazza Libertà… Ora tutta la città sarà “sfregiata” da squallidi tabelloni vuoti o, peggio, con foto di politici vincenti, perdenti, rampanti o spariti.

Forse i nodi, uno alla volta (resta sempre aperta la questione dell’assegnone elettorale) stanno arrivando al pettine e alcune scelte del sindaco Borella sono considerate dai più (anche all’interno della sua maggioranza) molto discutibili.

Governare “da soli” non è una bella cosa, e soprattutto non è un buon presupposto per un lungo e proficuo governo.

Il portarifiuti degli amici

Lo aveva detto a maggio, prima delle elezioni, poi lo aveva ribadito a giugno : “Se vinciamo noi, la togliamo”. Così è stato: la dichiarata guerra del commerciante G.A. nei confronti della fioriera posizionata in vicolo Palazzine (vicino a piazza Libertà) ha avuto esito nefasto per l’arredo urbano posizionato proprio davanti al suo negozio. Non ce l’ha fatta ad apprezzare la fioriera (forse non gli piace l’acciaio corten o forse perché fa parte del progetto a rinnovo della Piazza); meglio il vuoto, o altro, o niente.
La fioriera è stata posata (con l’intervento di una gru) e poi è stata di fatto purtroppo trascurata: non  riempita di terra e di essenze o fiori, ha finito inesorabilmente col diventare un portarifiutiLa politica degli “amici“ ha fatto il resto e ha portato, a distanza di 7 mesi dalla posa, alla rimozione della fioriera .
Il commerciante addirittura si vanta del risultato, è tutto un pubblicare sui social in cerca di complimenti; alcuni – di parte – arrivano anche ad insignirlo della “medaglia al valore”: “Sei riuscito a far spostare il “portarifiuti”, complimenti!”.
Complimenti vivissimi anche da parte nostra e, a questo punto, un dubbio sorge spontaneo e riguarda l’assessore Bonafè: la rimozione è stata forse condizionata da logica amicale? Parrebbe, la sua, non una scelta “tecnica”, perché in quel caso sarebbe già stata presa mesi fa non posizionandola lì. È stata dunque una mera decisione politica: abbiamo vinto e facciamo ciò che vogliamo. Peccato.
Nostro compito sarà formulare un’interrogazione per capire se questo “spostamento ad hoc” ha comportato un costo per la comunità e per sapere da chi è partito l’ordine di servizio.
E non è finita: anche per l’asfaltatura di alcuni marciapiedi l’assessore Bonafè ha dichiarato di aver scelto lui personalmente – e non gli Uffici – quali sistemare. Pare che ora a Lissone vada così: amichevolmente…

Street style

Sono tutti molto soddisfatti dei lavori che hanno interessato l’intersezione tra via Loreto e Via San Carlo. Il progetto della riqualificazione di piazza Libertà prevedeva infatti anche alcuni importanti “innesti”, da eseguire in porfido, nei percorsi di avvicinamento alla piazza, un segnale di decoro che facesse percepire “il bello” del centro città.

Questo intervento di riqualificazione favorisce anche il commercio locale, assieme alle strisce blu (che garantiscono il tournover della sosta), le fioriere e le panchine. I prossimi interventi interesseranno sempre la via Loreto, prima all’incrocio con via San Martino e poi quello con via Solferino.

È questo un lavoro di abbellimento della nostra città che l’ex sindaco Monguzzi ha fortemente voluto, e con lei molti cittadini; anche alcuni commercianti ora ammettono che un intervento così ci voleva proprio…

Effettivamente il colpo d’occhio è notevole e noi facciamo i complimenti all’assessore Bonafè ed ai suoi uffici dei Lavori pubblici che, nonostante le voci di altri vecchi politici locali, stanno continuando l’opera.

Di recente – lui che ha ereditato la delega di Nava – in una intervista ha preannunciato ritardi e criticità nei lavori, ritardi dovuti principalmente alla difficoltà del reperimento dei materiali e all’aumento costi… proprio ciò che diceva anche l’ex assessore Nava, ma per alcuni queste erano solo “scuse”…

Ma l’importante è aver centrato l’obiettivo: la nuova sistemazione è sicuramente molto gradevole e di ciò dobbiamo essere tutti contenti ed orgogliosi

I punti fermi

A circa tre mesi dalle elezioni lissonesi occorre mettere qualche punto fermo. Sì, perché qualcuno si potrebbe confondere e allora noi rinverdiamo la memoria: ilavori in corso attualmente in città sono tutti afferenti alla precedente amministrazione.

Parliamo di asfaltatura strade, segnaletica, aree cani, pista per skateboard, piste ciclabili, campetto dello sport, piazza Libertà… Queste sono opere che sono state di recente consegnate, che sono in conclusione o sono ancora in corso e sono tutte contenute nel piano triennale delle opere pubbliche.

Lo ribadiamo perché a partire dal Sindaco e ai suoi fotogenici assessori (in primis lo “sportivo” Camarda) ci pare invece che, sino ad ora, di “cose nuove” ne siano state fatte pochissime.

Certo, tre mesi non sono tanti, ma siamo tutti in attesa che le promesse elettorali vengano mantenute, anche quelle minori. Noi le abbiamo segnate una per una e ne chiederemo conto. Poi vedremo se Lissone, come promesso agli elettori, migliorerà.

P.S. Se le opere sopra citate non sono state completate entro la scadenza elettorale, non è stato certo per trascuratezza o cattiva programmazione dei tempi di realizzazione, come insinuano alcuni “leoni da tastiera”: l’emergenza Covid e la carenza di materie prime (oltre alla solita burocrazia) hanno ostacolato e ritardato il programma dei lavori.

Chi dice e chi chiarisce

Durante il Consiglio comunale di giovedì 28 luglio, l’assessore Ruggero Sala ha fatto affermazioni e considerazioni relative al bilancio e ai lavori pubblici. Probabilmente, in forza del suo ruolo di Vicesindaco, ritiene di poter parlare a tutto tondo di questioni che sono di pertinenza di altri assessori, e forse avrà pure la delega a farlo dal sindaco Borella che risponde di tutti i suoi assessori.

A distanza di qualche giorno, però, sul Giornale di Monza è uscita un’intervista ad Oscar Bonafè, architetto ed assessore ai Lavori pubblici, che in modo serio e trasparente ha delineato tempi e modi dei lavori in corso in piazza Libertà. Parla della sua delega e non parla certo a vanvera.

Mentre secondo Sala si stava lavorando per concludere i lavori per la Festa dell’Uva (prima settimana di ottobre) e c’era rammarico e preoccupazione per il verde, per la spesa della manutenzione e per la qualità delle fioriere che “perdono” acqua, l’assessore Bonafè ha invece dichiarato che i lavori sono in ritardo – principalmente per la carenza di materie prime – e si prevede la fine lavori per il 30 ottobre. Inoltre, le perdite d’acqua delle fioriere non sono “perdite” ma sono prove di tenuta e sono propedeutiche e necessarie nella fase iniziale, le sedute non sono ancora completate, l’ascensore non è ancora arrivato etc. Insomma, un po’ diverso da ciò che ha detto Sala, nei tempi e nei modi.

A noi allora sorge un dubbio: ma si parlano in Giunta oppure ciascuno dice ciò che più gli fa comodo? Certo, non è sempre facile e conveniente dire le cose come stanno, soprattutto dopo una campagna elettorale piena di promesse. Difficile dire “solo” la verità, che invece Bonafè ha detto, semplice, chiara e trasparente.

Rallentano i lavori in piazza (Giornale di Monza – 2 ago 2022)

Del fare o del disfare?

Sul solito informatore locale, sabato scorso spiccava un’intervista a tutto campo al Vicesindaco Ruggero Sala e la (sua? presunta?) “Giunta del fare”. Ma Sala approfitta dell’intervista per intervenire anche su competenze non sue, in quanto i Lavori pubblici rientrano tra le deleghe dell’assessore Bonafè.

Ruggero critica, manco a dirlo, il progetto di riqualificazione di Piazza Libertà: “Siamo seriamente preoccupati dalla gestione e dalla manutenzione futura (…) ci sono dei costi, il verde piace a tutti, ma serve poi curarlo“.  Certamente, è compito della Giunta prevedere un appalto ad hoc per la cura e la manutenzione del verde, pena il ritorno alla desolante spianata precedente…

L’aiuola sul sagrato della Chiesa Prepositurale sarà rimossa – dice – perché toglieva 3 parcheggi bianchi (nonostante ne siano già stati ripristinati 4 sempre a strisce bianche).

Probabilmente sarà eliminata anche l’aiuola vicina all’OVS, in linea con l’ottica dell’eliminazione della Ztl e del via libera alle auto anche in pieno centro.

Infine, tanto per mettere le cose in chiaro, Ruggero Sala afferma che alle minoranze non verranno dati molti spazi di azione o ascolto perché – a suo parere – negli anni passati a loro non furono concessi. Addirittura! 

Noi lo immaginavamo impegnato a trovare una sede comunale per la sua ProLoco, e invece già spazia in ambiti non suoi, dettando la linea e smentendo il Sindaco Borella, la quale aveva garantito di essere il Sindaco di tutti e di voler partire assieme.

Forse non si parlano o non si ascoltano. Sala sembra già al comando e sul piede di guerra, forse in cerca di visibilità per le imminenti elezioni…

Per ora, più che “fare”, Sala pare stia disfacendo e la Borella, con gli altri, ne prenda solo atto.

Lissone, il vicesindaco Sala: “Siamo la giunta del fare, progetto piazza Libertà da rivedere” (IlCittadinoMB.it – 23 lug 2022)

Laura… non sa

Ormai i video elettorali della candidata sindaco Laura Borella sono delle vere e proprie perle… di non conoscenza! Se i cittadini – e anche i candidati in Consiglio comunale – potrebbero essere giustificati del fatto di non conoscere esattamente la storia, l’attuale situazione della città e le competenze all’interno di una Amministrazione, questo per un candidato sindaco riteniamo sia assolutamente inaccettabile!

Alcuni esempi: nel suo appello al voto, quando Laura Borella si riferisce all’”Urbanistica”, in effetti sta parlando di “Lavori pubblici”: due assessorati con competenze ben diverse.

Su viale Martiri della Libertà, dove è stata creata la nuova ciclabile, la larghezza delle corsie riservata alle auto non è stata modificata. L’assicurazione ci arriva dagli Uffici Comunali e noi del Listone siamo comunque andati di persona a misurare, e possiamo confermare.

L’opera è stata realizzata anche grazie ad un bando di 700mila euro: era un bando regionale, della stessa Regione Lombardia presieduta dal leghista Attilio Fontana che la nostra candidata ha recentemente incontrato. Ma sicuramente avranno parlato di altro…

Quel che invece per noi davvero conta, è che quella ciclabile SERVE! Serve ai ragazzi che tornano in bici dalla scuola superiore su una via trafficata, anche di mezzi pesanti, dove la precedente ciclabile “a raso” non garantiva la loro sicurezza.

Se, Codice della Strada alla mano, la larghezza della strada è regolare, allora noi abbiamo dubbi: ben venga la ciclabile che, se da una parte contribuisce anche a far rispettare i limiti di velocità alle auto, ai nostri ragazzi può addirittura salvare la vita!

Ma tutto questo – parafrasando una nota canzone – Laura non sa…

Le barriere mentali

Non esistono solo le barriere architettoniche, quelle con cui molti – purtroppo – devono fare i conti tutti i giorni; esistono anche le barriere “mentali” che a volte sono altrettanto ingombranti e difficili da superare.

Nel Consiglio comunale di venerdì scorso, durante lo spazio riservato alle “Comunicazioni”, è stato contestato il nuovo ascensore – attualmente in fase di realizzazione – che collegherà la piazza Libertà con il parcheggio sottostante. Giustamente, nella riqualificazione della piazza era previsto anche l’abbattimento delle barriere architettoniche, richiesta (sacrosanta!) formulata più volte anche direttamente dai cittadini.

Sorvolando su chi ne ha contestato l’impatto e la bruttezza (con l’opera ancora in costruzione…), il più severo nel giudizio è stato – guarda caso – Roberto Perego.

Il discorso, secondo lui, starebbe in questi termini: con i parcheggi a strisce blu a raso – dove già ora il disabile non paga – trova inutile spendere soldi per realizzare l’ascensore del parcheggio seminterrato. Glielo hanno confermato anche dei disabili ai quali ha chiesto un parere.

Allora: BENE, perché Perego ammette che la scelta dell’amministrazione di rendere gratuiti i parcheggi blu ai soggetti autorizzati è stata positiva e lungimirante; MALE perché lui invece si è perso fra altre barriere, quelle mentali, che hanno limitato la visione complessiva del problema.

Innanzitutto il collegamento verticale (ascensore) in un parcheggio pubblico è ora un obbligo di legge. Inoltre l’ascensore in piazza permette di poter scegliere liberamente se posteggiare sopra o sotto, a seconda delle situazioni e delle necessità. Pensiamo ad esempio alle giornate di pioggia, o a mamme con bambini in passeggino, agli anziani oppure a chi è temporaneamente infortunato e ha problemi di movimento. E non dimentichiamo che nel posteggio sotterraneo si può usufruire di un’ora al giorno di sosta gratuita: l’ideale per commissioni veloci.

Valutare solo l’impatto estetico o economico di un’opera pubblica non va assolutamente bene, non è così che si amministra! Ricordiamo che Perego “ha rischiato” di essere il candidato sindaco del centrodestra; le cose sono poi andate diversamente ma lo troveremo come candidato consigliere e qualcuno sostiene che sarà sicuramente inserito in Giunta. Ricordiamocelo, quando sarà il momento.

Roma ha vinto, ma anche Lissone!

Concluso il Torneo Internazionale Juniores di Basket – vinto dalla “Stella Azzurra” di Roma – è ora tempo di bilanci e, secondo noi, il bilancio è assolutamente positivo! È stata inaugurata, infatti, una struttura di ottimo livello per manifestazioni sportive che darà lustro alla città e al quartiere in cui si trova.

Durante l’amministrazione di Lega e Partito della Libertà (ora Forza Italia), nel “Contratto di quartiere” del quartiere Moscotti, era prevista la costruzione di una palestra scolastica ma l’Amministrazione Monguzzi è riuscita ad ottenere invece la realizzazione (con Regione Lombardia ed Aler, usufruendo del “Leasing costruendo”) di un Palazzetto dello Sport per ospitare degnamente eventi e tornei ai quali molto spesso partecipano anche le eccellenze sportive della nostra città (pallacanestro, ginnastica ritmica e artistica, pallavolo, judo…).

Naturalmente non solo per tornei ed eventi, ma anche le nostre società sportive avranno la possibilità di utilizzare la struttura per i loro allenamenti.

Avanti, quindi, un passo dopo l’altro: dopo l’abbattimento di una parte delle vecchie case Aler (la famosa “stecca”) e il completamento del Palazzetto, nel quartiere verranno realizzati due parcheggi, un campo da basket all’aperto e il collegamento con la pista ciclabile.

Per portare a compimento progetti così ampi e articolati, serve una compagine amministrativa che conosca il presente, il passato e abbia un occhio proiettato verso il futuro.

A noi l’esperienza non manca e ci deriva proprio dall’esserci occupati per anni della città – in generale – e in particolare del “Contratto di Quartiere” e delle problematiche del quartiere Moscotti. Non siamo “improvvisati” e siamo ben consapevoli delle difficoltà e della complessità della gestione di un tale progetto, ma abbiamo anche dimostrato di saper trovare soluzioni e alternative che, in ogni situazione, vengono attentamente analizzate e valutate.

Tornando al Torneo di basket: ha vinto una squadra di Roma, ma possiamo ben dire che anche Lissone ha vinto. I ragazzi, i genitori, le squadre e anche il pubblico presente, lo hanno ben percepito: è stata la vittoria di tutta una città!