A Lissone abbiamo un Angelo

Fino al 30 novembre sono aperte le candidature per la settima edizione del “Angelo d’oro”, civica benemerenza che viene assegnata ogni anno il 17 marzo, giornata istituita dal Parlamento italiano come “Giornata dell’Unità, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”.

L’istituzione di questa benemerenza venne deliberata dal Consiglio comunale nel 2013 per riconoscere pubblicamente l’operato di chi ha “dato lustro alla Città, accrescendone il prestigio ed operando con disinteressata dedizione”. E qual è per Lissone il miglior simbolo per esprimere gratitudine se non proprio l’Angelo d’oro, presente in cima al campanile della nostra chiesa Prepositurale?

Una curiosità: lo sapevate che nostro “Angelo d’oro” è posto in cima ad uno dei campanili più alti della Brianza, che con i suoi 77,25 metri risulta essere il 40esimo più alto d’Italia? Inoltre il nostro Angelo, oltre a proteggerci simbolicamente, ci protegge realmente, grazie al parafulmine posto sopra il suo capo.

Sì, è proprio un “angelo custode” per i lissonesi!

Premio “Angelo d’Oro” (Sito del Comune di Lissone)

E dopo Mauri, ecco Dassi

Eccoci, di nuovo, con le nostre “Cronache in Consiglio”. Oggi è la volta del nostro consigliere Daniele Dassi che è intervenuto sul tema della sosta a pagamento.

Daniele è giovane (uno fra i più giovani) ed è il Vicepresidente del Consiglio comunale, un ruolo importante che nelle varie occasioni ha saputo dirigere mantenendo uno stile serio ed attento. Ed anche l’altra sera (con alle spalle molti urlatori) ha saputo portare avanti il proprio ragionamento con semplicità ed acutezza.

E poi, con il suo voto e quello di tutti i consiglieri del Listone alla mozione della maggioranza, ha impegnato sindaco e giunta per ottenere alcune modifiche. Bravo Daniele!

Daniele Dassi

The new cameraman

Carissimi lettori, oggi vogliamo portarvi in Consiglio comunale. L’argomento di cui si tratta è caldissimo: le fatidiche “strisce blu“… Il clima è questo: una minoranza agguerrita e un pubblico molto “agitato”, in alcuni casi decisamente senza freni. Il “professore” Roberto Perego, prima che cominciasse a parlare il nostro consigliere Massimo Mauri, si è premurato di prendere il cellulare e filmare l’intervento….

Bene, noi di paure non ne abbiamo e quindi lo pubblichiamo qui. Siamo fieri di lui e del consigliere Daniele Dassi, e presto posteremo anche il suo intervento. Al “neo-cameraman” auguriamo buona visione! Gli altri potranno seguire gli interventi, tagliati per oltre 4 minuti ciascuno, perché tra insulti e grida non era possibile lasciare la versione integrale…

 

 

Sinergie che fanno bene

Partiamo dai numeri: oltre 3.500 interventi annui e di questi circa 3.000 per diversamente abili, 380 per anziani e 200 circa utili al Servizi sociali del Comune di Lissone. E ora lasciate stare le CIFRE e immaginatevi al loro posto delle PERSONE : donne, uomini, giovani, anziani, bambini. Insomma, cittadini con un comune denominatore, cioè vivere una condizione (perenne o temporanea)  di bisogno, di aiuto, di handicap, di difficoltà.

Come già è avvenuto qualche anno fa, per aiutare queste PERSONE il Comune di Lissone – in sinergia con enti privati e a costo zero per la collettività – ha deciso di mettere a disposizione un “Pulmino Amico“: un automezzo nuovo, in comodato d’uso gratuito al Comune per il trasporto di anziani e persone diversamente abili, opportunamente attrezzato con elevatore elettrico per carrozzine e con un dispositivo per superare le barriere architettoniche.

Ora il Comune – attraverso gli incaricati di Alter S.r.l. – propone alle aziende lissonesi di locare uno degli spazi pubblicitari sul veicolo così da rendere possibile che questo servizio, già attuato con successo dal 2015 al 2019, possa ancora aiutare in modo concreto le fasce deboli e in difficoltà.

Nell’epoca di polemiche strumentali, portate avanti sui social o sui media da politici troppo interessati al proprio “ego” piuttosto che al bene della collettività, siamo felici e fieri di sostenere progetti come questi: efficaci, concreti, utili, segno tangibile di attenzione alla collettività.

Riparte il progetto “Pulmino Amico” (Comunicato stampa – 30 ott 2019)

Una luce in fondo al tunnel (della SP6)

Dopo ritardi di anni, rinvii, sospensioni e promesse vane, il cantiere per il completamento della tangenzialina Monza-Carate sembra finalmente destinato a concludersi nel 2020. L’opera – denominata SP6 – permetterà alle auto un attraversamento est-ovest, favorendo così lo scambio di traffico fra la Statale 36 e la Monza-Carate e riducendo così il traffico a Lissone, in particolare in via Zanella e via Trieste.

Innegabili sono i vantaggi per la viabilità di Lissone ma anche per i residenti delle strade vicine al cantiere, costretti da anni a fare i conti con una viabilità complessa e con aree insicure che hanno favorito anche lo scarico abusivo di rifiuti.

Il nostro sindaco Concettina Monguzzi ha partecipato giovedì mattina all’“Open day” dell’ultima tranche del cantiere, a fianco del presidente della Provincia di Monza e Brianza e dei sindaci di Monza e di Vedano, tutti giustamente interessati dai futuri sviluppi viabilistici che la nuova infrastruttura porterà sulla Brianza. C’era anche Fabio Meroni, in ogni occasione sempre presente al fianco del presidente provinciale Santambrogio.

L’importante, diciamo noi, è che l’opera finalmente si concluda e che nessuna parte politica se ne arroghi poi il merito. Anche perché, obiettivamente, quale partito politico potrebbe prendersi i meriti di un’opera per la cui costruzione sono serviti praticamente vent’anni? Ci auguriamo invece che la presenza del nostro Sindaco, sempre in prima fila sul tema (e lo era stato anche nel ruolo di vicepresidente della Provincia!), possa contribuire a garantire il rispetto dei tempi del cantiere.

Un cantiere che, come si vede nelle foto, mostra finalmente il tunnel completato e la futura strada che unisce Lissone e Vedano, con l’imbocco proveniente da Monza.

La strada quindi ESISTE, e i politici e i cittadini che hanno partecipato all’”Open day” l’hanno percorsa davvero! Ora mancano le infrastrutture e gli interventi necessari per far sì che quella sia una strada provinciale sicura e di facile collegamento.

La luce in fondo al tunnel c’è: ora aspettiamo di poterla vedere… in automobile!

Visita al cantiere SP6 e Foto gallery (Sito del Comune di Lissone – 31 ott 2019)

Provincia di Monza, anche una scolaresca visiterà il cantiere infinito della Sp6 (MBNews – 31 ott 2019)

La forza delle parole (non della voce)

È stata certamente una delle sedute consiliari più partecipate degli ultimi anni quella che lunedì ha visto la presenza di almeno 150 cittadini intenzionati a far sentire la loro voce – e, perché no, anche le loro rimostranze – in merito al nuovo Piano di sosta.

La scelta che questa Amministrazione ha adottato è chiara e va nella direzione di dare un vantaggio alla collettività: maggior rotazione di parcheggio, un centro città più appetibile dal punto di vista commerciale e più posti auto per i residenti anche durante l’orario a pagamento, a fronte di qualche piccolo sacrificio.

Tutte spiegazioni che il Sindaco Monguzzi e l’Assessore Nava avrebbero potuto dare e hanno tentato di dare a più riprese – all’inizio e nel corso della seduta – trovandosi però di fronte uno sbarramento “vocale” da parte del pubblico.

È possibile che molti cittadini, per la prima volta presenti ad una seduta di Consiglio Comunale, non conoscano il regolamento: in Consiglio possono prendere la parola solo Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali che – in quanto eletti – svolgono il ruolo di portavoce dei cittadini. In questo contesto, quindi, il pubblico deve ascoltare ed elaborare un pensiero sulla base delle informazioni raccolte.

Spiace però constatare che qualche consigliere di opposizione abbia deciso di strumentalizzare la ghiottissima occasione, ergendosi a “capopopolo e portabandiera” di gruppi di cittadini non meglio definiti.

La forza delle parole (e non del volume della voce!) dovrebbe prevalere, qui come in qualunque contesto. D’altronde – ci chiediamo noi – se un cittadino scontento del nuovo Piano di sosta è uscito di casa per conoscere risposte e motivazioni dal Comune, perché poi non ascoltarle? È accaduto proprio questo: cori da stadio (peraltro scontati…), proteste, gran vociare e scarso ascolto.

Ci sarà però nuovamente occasione per ascoltare ragioni, motivazioni e spiegazioni che hanno portato al Piano di sosta: l’appuntamento con tutti è per martedì 5 novembre alle 20.30, stesso posto, stessa ora. Ma speriamo, da parte di qualcuno, con più voglia di ascoltare.

La sosta e il consiglio

Carissimi lettori, questa sera ci sarà il Consiglio Comunale, convocato oltre dieci giorni fa e con un ordine del giorno – come al solito – concordato e prestabilito. All’inizio di ciascun Consiglio, poi, è previsto un tempo (circa un’ora) per le “Comunicazioni”, dove i consiglieri possono, appunto, comunicare ciò che ritengono utile ed opportuno a Sindaco, Giunta e a tutti i cittadini.

Sul contenuto delle comunicazioni che verranno fatte stasera dai componenti della minoranza, già girano voci. L’argomento scottante sarà naturalmente quello della sosta a pagamento e per questo, qualcuno ipotizza che saranno presenti oltre 350 cittadini. “Magari!”, diciamo noi, visto che spesso in Consiglio ci sono solo 3 o 4 persone ad assistere.

Ma bisogna sapere che questo non è il Consiglio dedicato alla sosta a pagamento: l’argomento infatti non è tra quelli all’ordine del giorno. La discussione, quella vera, si svolgerà invece durante il Consiglio comunale successivo, previsto nel mese di novembre (la data non è stata ancora definita) e non certo stasera.

Certo, le minoranze non vedono l’ora di “colpire” ovunque, ma fanno un po’ di confusione. Saranno chieste le dimissioni (come sempre…) e, con la forza di centinaia di cittadini, chi ha perso le elezioni proverà a dare una “spallata” al Sindaco e alla maggioranza. Sindaco coraggiosa, dobbiamo sottolinearlo, che ha prima portato avanti un provvedimento necessario seppur impopolare e che ora dovrà presidiare – nel periodo sperimentale – contratto, contenuto, modifiche, migliorie.

Cittadini, stasera in Consiglio siete tutti i benvenuti, anche perché è meglio sentire con le proprie orecchie che fidarsi di cose riportate e magari distorte. Ma sappiate che stasera l’argomento “sosta” sarà solo sfiorato: per trattarlo come si deve, bisognerà attendere il Consiglio dedicato, quando ci saranno tutti i “player” della partita.

Le ore cambiano

Oggi vogliamo ricordare a tutti che, nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, dovremo spostare indietro le lancette di 60 minuti, ritornando così alla naturale “ora solare”. MA NON SOLO! In concomitanza con questo cambio, nella nostra città anche gli orari di accesso alla ZTL subiranno una lieve modifica.

L’orario di inizio del divieto di transito sarà posticipato dalle 9 alle 9:30 e il termine anticipato dalle 19:30 alle 18:00. Il tutto sabato e domenica compresi e fino al ripristino dell’ora legale, il 28 marzo 2020.

La rimodulazione degli orari invernali è una richiesta che è pervenuta all’Amministrazione a più riprese, soprattutto dai commercianti, ed ora è arrivata la delibera che ha proprio lo scopo di migliorare la fruibilità e la frequentazione del centro da parte dei cittadini in considerazione della stagione fredda e della giornate corte.

È una ZTL, quella lissonese, che, seppur limitata a poche centinaia di metri, è stata comunque indicata nel Piano Urbano del Traffico come necessaria, insieme ad altre azioni volte a migliorare il traffico, la sosta, la mobilità.

Oltre alle ormai famose strisce blu nelle zone “rossa” e “gialla”, ad esempio, sono partiti anche gli iter per l’ampliamento della zona 30 km/h nel centro città per ridurre la velocità di attraversamento dell’asse da Via Loreto/Matteotti a Via Manzoni, aggiungendo in questa “zona 30” anche le Vie Origo, Gramsci, Garibaldi, Baldironi e Besozzi.

Un altro passo in avanti nel percorso che l’Amministrazione sta portando avanti per la creazione di una migliore e più sicura viabilità e mobilità.

ZTL, nuovo orario da sabato 26 ottobre (Comunicato stampa – 24 ott 2019)

 

Alle origini del blu

Era il 15 dicembre del 2014 e in Consiglio comunale, dopo ampia discussione, venne approvato il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), un documento corposo, ricco di allegati, piantine, dati e numeri che si può facilmente rintracciare nel sito del Comune di Lissone: tutto trasparente e tutto noto.

Dopo due anni di governo della prima giunta Monguzzi, l’esigenza fu infatti quella di ricercare strumenti ed azioni per consentire una migliore vivibilità del centro cittadino, delle periferie e della mobilità in città. Furono censiti ed analizzati – nell’attento lavoro dei tecnici incaricati – le auto, l’attraversamento, i residenti, le esigenze di parcheggio – anche commerciale – le zone limitrofe alla Stazione e altri punti di interesse strategico.

L’obiettivo era dunque quello di acquistare consapevolezza della situazione esistente e programmare nel tempo una serie di interventi per migliorare viabilità, sosta e mobilità.  E questo è proprio ciò che è successo negli anni seguenti, a più riprese.

La Zona a Traffico Limitato (ZTL) trae origine infatti proprio da questo studio che mise nero su bianco come ogni mattina e ogni sera il centro di Lissone venisse attraversato (da Desio verso Biassono) da un grandissimo numero di autovetture. Ma consentì anche l’individuazione di tratti ampi di collegamento ciclabile (da realizzare uno alla volta, come in un grande puzzle di interventi). E naturalmente anche la sosta è stata analizzata: famiglie residenti, box presenti, numero e tipologia di posteggi, etc.

Ma veniamo a noi: ora la piena implementazione della sosta a pagamento ha suscitato una vera e propria levata di scudi in città, anche argomentata dai alcuni consiglieri di minoranza che già nel 2014 già sedevano in Consiglio, sempre in minoranza.

Ignazio Lo Faro e Daniele Fossati, ad esempio, c’erano e sapevano tutto: sapevano che Lissone con 45.000 abitanti aveva bisogno di interventi per migliorare la vita di tutti e che il PGTU prevedeva delle aree sulle quali (in tempi successivi e con interventi graduali) bisognava intervenire: il centro, la stazione…   Gli stalli BLU – badate bene – nella zona “rossa” ci sono già da diversi anni; quello che è successo ora è che – in ossequio al Piano – si sono messe in essere altre azioni “sopportabili” per consentire a tutti di vivere meglio lo uno spazio che è di tutti.

Certo, i residenti andavano tutelati e così è stato fatto coi “Pass” nelle zone gialle; occorreva tutelare i commercianti e così è stato fatto; occorreva anche tutelare chi passeggia in città e addirittura quei “coraggiosi” che usano la bicicletta...

Ne vedremo delle belle, di sicuro. Ma pensiamo che, con qualche aggiustamento, sia stata fatta una scelta giusta, una scelta forse non facile ma che, prima di essere aspramente contestata e bocciata, deve essere compresa, migliorata e assimilata.

Nuovi parcheggi a pagamento a Lissone: il Comune ricorda le agevolazioni in vigore per le strisce blu (IlCittadinoMB.it – 17 ott 2019)

Un dolce rientro a casa

Arriva puntuale il lunedì della sagra lissonese e anche quest’anno l’Amministrazione non farà mancare il tradizionale assaggio di torta paesana ai pendolari lissonesi di ritorno a casa.

A partire dalle 17:30, oltre 600 monoporzioni  saranno infatti distribuite dal Sindaco e da alcuni assessori e consiglieri fuori della stazione ferroviaria di Lissone per “addolcire” la serata di chi, lavorando fuori paese, non potrà godere della giornata festiva.

Buona giornata a tutti!