Strisce blu

Alle origini del blu

Era il 15 dicembre del 2014 e in Consiglio comunale, dopo ampia discussione, venne approvato il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), un documento corposo, ricco di allegati, piantine, dati e numeri che si può facilmente rintracciare nel sito del Comune di Lissone: tutto trasparente e tutto noto.

Dopo due anni di governo della prima giunta Monguzzi, l’esigenza fu infatti quella di ricercare strumenti ed azioni per consentire una migliore vivibilità del centro cittadino, delle periferie e della mobilità in città. Furono censiti ed analizzati – nell’attento lavoro dei tecnici incaricati – le auto, l’attraversamento, i residenti, le esigenze di parcheggio – anche commerciale – le zone limitrofe alla Stazione e altri punti di interesse strategico.

L’obiettivo era dunque quello di acquistare consapevolezza della situazione esistente e programmare nel tempo una serie di interventi per migliorare viabilità, sosta e mobilità.  E questo è proprio ciò che è successo negli anni seguenti, a più riprese.

La Zona a Traffico Limitato (ZTL) trae origine infatti proprio da questo studio che mise nero su bianco come ogni mattina e ogni sera il centro di Lissone venisse attraversato (da Desio verso Biassono) da un grandissimo numero di autovetture. Ma consentì anche l’individuazione di tratti ampi di collegamento ciclabile (da realizzare uno alla volta, come in un grande puzzle di interventi). E naturalmente anche la sosta è stata analizzata: famiglie residenti, box presenti, numero e tipologia di posteggi, etc.

Ma veniamo a noi: ora la piena implementazione della sosta a pagamento ha suscitato una vera e propria levata di scudi in città, anche argomentata dai alcuni consiglieri di minoranza che già nel 2014 già sedevano in Consiglio, sempre in minoranza.

Ignazio Lo Faro e Daniele Fossati, ad esempio, c’erano e sapevano tutto: sapevano che Lissone con 45.000 abitanti aveva bisogno di interventi per migliorare la vita di tutti e che il PGTU prevedeva delle aree sulle quali (in tempi successivi e con interventi graduali) bisognava intervenire: il centro, la stazione…   Gli stalli BLU – badate bene – nella zona “rossa” ci sono già da diversi anni; quello che è successo ora è che – in ossequio al Piano – si sono messe in essere altre azioni “sopportabili” per consentire a tutti di vivere meglio lo uno spazio che è di tutti.

Certo, i residenti andavano tutelati e così è stato fatto coi “Pass” nelle zone gialle; occorreva tutelare i commercianti e così è stato fatto; occorreva anche tutelare chi passeggia in città e addirittura quei “coraggiosi” che usano la bicicletta...

Ne vedremo delle belle, di sicuro. Ma pensiamo che, con qualche aggiustamento, sia stata fatta una scelta giusta, una scelta forse non facile ma che, prima di essere aspramente contestata e bocciata, deve essere compresa, migliorata e assimilata.

Nuovi parcheggi a pagamento a Lissone: il Comune ricorda le agevolazioni in vigore per le strisce blu (IlCittadinoMB.it – 17 ott 2019)