La forza delle parole (non della voce)
È stata certamente una delle sedute consiliari più partecipate degli ultimi anni quella che lunedì ha visto la presenza di almeno 150 cittadini intenzionati a far sentire la loro voce – e, perché no, anche le loro rimostranze – in merito al nuovo Piano di sosta.
La scelta che questa Amministrazione ha adottato è chiara e va nella direzione di dare un vantaggio alla collettività: maggior rotazione di parcheggio, un centro città più appetibile dal punto di vista commerciale e più posti auto per i residenti anche durante l’orario a pagamento, a fronte di qualche piccolo sacrificio.
Tutte spiegazioni che il Sindaco Monguzzi e l’Assessore Nava avrebbero potuto dare e hanno tentato di dare a più riprese – all’inizio e nel corso della seduta – trovandosi però di fronte uno sbarramento “vocale” da parte del pubblico.
È possibile che molti cittadini, per la prima volta presenti ad una seduta di Consiglio Comunale, non conoscano il regolamento: in Consiglio possono prendere la parola solo Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali che – in quanto eletti – svolgono il ruolo di portavoce dei cittadini. In questo contesto, quindi, il pubblico deve ascoltare ed elaborare un pensiero sulla base delle informazioni raccolte.
Spiace però constatare che qualche consigliere di opposizione abbia deciso di strumentalizzare la ghiottissima occasione, ergendosi a “capopopolo e portabandiera” di gruppi di cittadini non meglio definiti.
La forza delle parole (e non del volume della voce!) dovrebbe prevalere, qui come in qualunque contesto. D’altronde – ci chiediamo noi – se un cittadino scontento del nuovo Piano di sosta è uscito di casa per conoscere risposte e motivazioni dal Comune, perché poi non ascoltarle? È accaduto proprio questo: cori da stadio (peraltro scontati…), proteste, gran vociare e scarso ascolto.
Ci sarà però nuovamente occasione per ascoltare ragioni, motivazioni e spiegazioni che hanno portato al Piano di sosta: l’appuntamento con tutti è per martedì 5 novembre alle 20.30, stesso posto, stessa ora. Ma speriamo, da parte di qualcuno, con più voglia di ascoltare.