Il messaggio

A tempo di record, dopo l’approvazione in Consiglio comunale, l’Amministrazione lissonese ha preparato la documentazione e la modulistica per la richiesta del contributo comunale da parte delle Partite IVA che hanno la propria attività in città.

Si tratta di modulo semplice, che autocertifica il possesso dei requisiti necessari e che, una volta inviato, equivale alla domanda di contributo. Non un grandissimo importo (circa 600 euro) ma sicuramente un bel messaggio: un invito ad artigiani, professionisti, commercianti, consulenti a non mollare, a tenere duro e ricominciare.

È un contributo concreto a sostegno dei costi fissi per chi ha subito la chiusura (parziale o totale) a causa del lockdown. L’importo stanziato sul bilancio ammonta ad 1 milione 300mila euro e ci sembra davvero un bel messaggio di vicinanza e di prossimità per chi costituisce il tessuto socio economico di Lissone.

Di questi tempi è necessario essere uniti e solidali, e chi potrà avere il contributo avrà anche la sicurezza che la Città gli è concretamente vicina. Complimenti a tutta l’Amministrazione e forza Lissone, assieme ce la faremo!

Avviso pubblico per l’assegnazione di contributi a fondo a perduto a sostegno di operatori del tessuto economico locale (Sito Comune di Lissone)

Una ripresa alla grande

Dopo le fasi 1 e 2, anche il Comune ha ripreso le proprie attività e molti sono i cantieri aperti in questo periodo nella nostra città.
Il “parcheggione” della stazione – quasi terminato – i lavori di sistemazione a Palazzo Terragni, il campo da calcio della Pro Lissone in via Beltrame, la sistemazione della zona di via Isonzo, angolo Monza, il nuovo Palazzetto del quartiere Moscotti in costruzione e le progettazioni in corso (ciclabili, immobili, appartamenti).

Tanto lavoro, molti cantieri aperti ed altri in dirittura di arrivo. Ma poi, dietro l’angolo, sappiamo esserci anche i lavori per l’illuminazione pubblica a led: conclusa la gara, si tratta ora di individuare l’operatore.

Ma non solo: anche i parchi giochi, le palestre, le scuole saranno interessate prossimamente a lavori di pulizia, manutenzione e sistemazione – più o meno rilevanti – senza dimenticare alcune richiestissime e necessarie asfaltature stradali che partiranno entro fine mese!

Insomma, una città che è viva e vuole scrollarsi di dosso il torpore di questi ultimi mesi: Lissone si presenta attiva, preparata e pronta al lavoro! Ma si sa che i brianzoli sono fatti così…

La critica senza logica

Si dice che “a tutto c’è limite“, ma nutriamo seri dubbi quando si tratta dell’ennesima  polemica messa in campo da Daniele Fossati (Forza Italia) nel corso del Consiglio comunale del 4 giugno scorso. Il consigliere di minoranza butta maldestramente sul tavolo delle comunicazioni l’argomento CENTRI ESTIVI: lo fa citando un non meglio precisato Comune, in qualche non menzionata parte d’Italia che, con modalità non specificate, avrebbe – a suo dire – già “tutto pronto” per aprire i centri estivi…

Insomma: dire tutto e non dire niente; al consigliere sembra interessi più attaccare con la solita solfa dell’ immobilismo piuttosto che fornire al Consiglio e ai cittadini idee e proposte supportate da dati precisi e verificabili.

Ovviamente ci ha pensato il nostro Sindaco Concettina Monguzzi a riportare l’argomento sui giusti binari di trasparenza e correttezza istituzionale: il Comune di Lissone è stato tra i primi ad attuare iniziative per aiutare i cittadini in emergenza Covid e, ora che l’emergenza sta rientrando, l’iter per organizzare i centri estivi è già stato avviato da tempo (vedi ad es. il sondaggio per i genitori) e attende solo le ultime indicazioni regionali e governative.

Ancora una volta, la “logica” che sta dietro a certe affermazioni buttate lì dal consigliere Fossati – ovvero criticare e strumentalizzare per partito preso – non è una logica che appartiene al Sindaco e al Listone: soprattutto di questi tempi c’è ben altro su cui essere operativi. E noi lo siamo.

Nemmeno 90 giorni

Come Lista civica, siamo fieri di aver dato il nostro contributo e vogliamo oggi informare i nostri lettori dell’ottimo risultato ottenuto a beneficio del mondo produttivo e commerciale della nostra città. Infatti, a meno di tre mesi dall’inizio della crisi legata alla pandemia da coronavirus, il Consiglio comunale di Lissone ha deliberato all’unanimità un consistente fondo di sostegno alle attività economiche lissonesi; e ci risulta che siamo tra i primi comuni in Italia ad essersi attivati a favore dei propri operatori economici.

La somma stanziata ammonta a 1.300.000 euro (direttamente dal bilancio comunale) ed è indirizzata a micro imprese, commercianti e professionisti che lavorano sul territorio lissonese. L’importo per ogni esercizio si aggira intorno ai 600,00 euro e andrà a supportare i costi fissi legati all’esercizio delle attività, costi che non si sono “ridotti” nemmeno nella chiusura forzata disposta dal lockdown (luce, gas, telefono, affitti, noleggi, costi vari).

Il gruppo di lavoro che ha concepito e concretizzato questo intervento straordinario, ha lavorato intensamente, ben coordinato con Sindaco, Giunta, Consiglieri comunali di Commissione, Capigruppo e Consiglieri comunali tutti, o quasi (ad esempio, Daniele Fossati – Forza Italia – non ci risulta abbia dato un contributo significativo, vista la sua scarsa partecipazione). Una menzione particolare va ai Dirigenti (Taglietti, Magni, Levatino) e alla Segretaria comunale (Vimercati) che hanno fattivamente contribuito a raggiungere questo risultato, e anche all’Assessore al Commercio Merlino e al Presidente della Commissione Commercio Angioletti che hanno seguito direttamente il progetto.

I beneficiari, dal canto loro, potranno così contare su un contributo “una tantum” che si affianca ai provvedimenti governativi e concretizza il messaggio che il Sindaco Monguzzi ha inviato loro: “Lissone c’è, uniti tutti assieme, supereremo questo momento”.

Ma chi sono “i beneficiari”? Le partite Iva (con massimo 5 dipendenti) che hanno subìto una riduzione di fatturato maggiore del 30% e sono stati obbligati a sospendere la propria attività, anche parzialmente. Il contributo, a fondo perduto, potrà essere richiesto tramite un semplice modulo che “autocertifica” il possesso dei requisiti; una commissione di controllo e verifica, poi, eseguirà accertamenti a campione. Poca burocrazia ed erogazione veloce.

Siamo soddisfatti perché su questo tema i livori e le cattiverie della minoranza (che tuttavia ha lamentato un certo ritardo) alle quali, per altro, non riusciamo ad abituarci, si sono sospese.

Riteniamo che dietro o a fianco di un’impresa – piccola o media che sia – ci sia sempre una persona, una famiglia, una storia e una città.  Ed il Listone, da parte sua, con le altre forze di maggioranza, in prima linea c’è stato e continuerà ad esserci!

Sostegno alle attività economiche locali: istituito un Fondo di solidarietà (Comunicato stampa – 5 giu 2020)
Un aiuto a ripartire per aziendine, professionisti e partite Iva (Il Giorno – 6 giu 2020)

La tutela fa scuola

Non dimentichiamolo: ci stiamo faticosamente riappropriando di spazi, professioni e relazioni ma la SCUOLA è – ancora – un capitolo a parte. Lo è per tante ragioni, più o meno variegate, e tutte focalizzate su un unico “traguardo”: la tutela della salute dei minori. E difendere la salute è lo scopo che guida anche la decisione del nostro Sindaco Concettina Monguzzi riguardo i festeggiamenti dell’ultimo giorno di scuola, l’8 giugno.

L’invito che il Sindaco fa ai ragazzi in un video a loro dedicato, è quello di compiere due gesti simbolici: un canto/saluto dai balconi o dai giardini a tutti gli amici (lunedì 8 giugno alle 18) e la realizzazione di un “braccialetto dell’amicizia”, segno di un legame che continua con i compagni di scuola e gli insegnanti.

Non è ancora il momento per concedersi manifestazioni collettive, ma questo non sminuisce certo il valore di un percorso che i giovani studenti lissonesi hanno coraggiosamente portato a termine, nonostante le difficoltà del distanziamento.

Che sia dunque un giorno felice, da accompagnare con due gesti che sono allo stesso tempo intimi ma comunitari: il suono di risa, canzoni e strumenti e un braccialetto, fatto con le proprie mani e pronto per essere poi donato a un amico, a una compagna…

Un altro segno che il Covid lo stiamo battendo!

Festeggiamo “individualmente insieme”! Lunedì 8 giugno ore 18 (Sito del Comune di Lissone)

Nuova fase: ritorno al passato

Da oltre 2 mesi, un passo dopo l’altro e affrontando una questione dopo l’altra, l’amministrazione lissonese sta cercando di gestire le innumerevoli emergenze in conseguenza della crisi sanitaria che ha investito anche Lissone. E la crisi economica locale è una vera e propria emergenza, che va di pari passo con quella sanitaria. All’inizio, l’amministrazione comunale con i consiglieri di maggioranza e minoranza, si erano detti pronti a collaborare, a lavorare uniti avendo come obiettivo il bene della nostra città.

Ma sabato scorso, purtroppo, sui social sono arrivati i primi segnali che questa unione sia già finita. Come alcuni già ipotizzavano (perché “il lupo perde il pelo ma non il vizio“) a seguito del comunicato stampa comunale che annunciava i rinvii, le sospensioni e le agevolazioni previste per cittadini e imprese, i consiglieri di minoranza Roberto Perego e Ruggero Sala rivendicato il lavoro fatto perché, “se non fosse stato per la minoranza…”.

Da puri politici, che hanno a cuore “il gagliardetto”, ora rivendicano “IO l’ho detto, IO l’ho scritto, IO l’ho pensato”. Siamo nella nuova fase, ma qui si torna al passato; uno spettacolo che Lissone non merita. A noi importa il risultato e soprattutto importa che chi ora è in difficoltà possa superare questo periodo critico.

A breve, dunque, arriveranno alcuni interventi economici da parte del Comune nella sua interezza: Sindaco, Giunta, Consiglio Comunale, Dirigenti e Dipendenti. Senza “gagliardetti” ma con lo spirito nel quale l’unione fa la forza. Non vorremmo proprio che, dopo una breve parentesi, si torni al passato; ci spiacerebbe assai.

Cittadini e imprese, tutte le agevolazioni tributarie previste dal Comune (Comunicato stampa – 1 giu 2020)

La festa di tutti gli italiani

La Repubblica ci ha uniti tutti, è la sola madre della nostra comunità sociale, politica ed economica. Se l’Italia è la nostra dimora, ciò che la tiene unita e la rende calda e accogliente è proprio lei, la Repubblica. Domani, 2 giugno, a Lissone celebreremo questa Festa nazionale, “una festa che è di tutti gli italiani“, come sottolinea il nostro Sindaco Concetta Monguzzi.

È una festa che dovrà, nel suo svolgimento, tener conto delle misure di prevenzione e contenimento alle quali l’emergenza Coronavirus ci ha costretti negli ultimi mesi, e che quest’anno non ci permetterà di godere del tradizionale e graditissimo Concerto della Banda. C’è qualcosa, però, che ciascuno di noi può fare, un piccolo ma significativo segnale che ciascuno di noi può dare: esporre domani il tricolore alla finestra o sul balcone.

Il Listone accoglie e fa suo l’invito del Sindaco a tutti i cittadini: ricordiamo e celebriamo una data fondamentale per la crescita dell’Italia intera e, con essa, anche della comunità lissonese.

La storia ci mostra che le ideologie possono cadere, scomparire, essere modificate o sostituite, che partiti e movimenti possono frantumarsi e morire in brevi lassi di tempo, ma la Repubblica è viva e rimane il fondamento degli ideali e dei valori della nostra Costituzione.

Festeggiamo la nostra repubblica (Sito Comune di Lissone)

Fase 2: facciamo ancora attenzione

Milano, Ospedale Policlinico: trapianto record su un paziente Covid. Un intervento eccezionale: per la prima volta in Europa è stato effettuato il trapianto di entrambi i polmoni su un paziente Covid. Ma ciò che qui vogliamo evidenziare è che non si è trattato di un paziente Covid “normale”.

L’intervento ha riguardato infatti Francesco, un ragazzo lombardo di diciotto anni che, prima dello scorso 2 marzo, era un ragazzo “alto, in buona salute e senza alcuna patologia pregressa. Poi, il 6 marzo il ricovero, dopo solo 2 giorni è stato intubato e dal 23 marzo è stato necessario ricorrere alla circolazione extracorporea mentre nel frattempo i suoi polmoni sono stati compromessi in modo irrimediabile.

Poi la svolta: 15 giorni fa, trovato un organo idoneo donato da una persona deceduta, il delicatissimo intervento e il “ritorno alla vita” del ragazzo che ora è sveglio e collaborante, anche se la strada per il recupero non sarà breve.

Una storia che si avvia ad un lieto fine, per fortuna, ma una storia che fa paura: fa paura ai ragazzi e anche ai genitori.

Ma perché – vi chiederete – il Listone evidenzia questa notizia? Cosa c’entra con la nostra città?
A noi sembra proprio che c’entri, perché anche da noi troppi giovani non sono abbastanza coscienziosi e rispettosi delle regole, forti e certi della loro “onnipotenza” e di una (da loro presunta) immunità; occorre invece che facciano maggiore attenzione e speriamo che questa storia faccia riflettere e prendere consapevolezza. A poco serve invocare “i controlli” perché la Polizia locale non può intervenire in ogni luogo della città: in piazza, alla stazione, nei giardini, nei luoghi di ritrovo… perché le forze in campo sono sempre quelle e sono misurate.

Distanziamento, mascherine, gel disinfettante, igiene delle mani... Ce la faremo, ma serve il contributo consapevole di tutti. Forza ragazzi, e auguri di una rapida guarigione a Francesco!

Milano, il coronavirus gli aveva bruciato i polmoni: diciottenne salvato con un trapianto mai fatto in Europa (Repubblica – 28 mag 2020)

Un provvedimento buono e giusto

In un periodo come questo, dove chi fa impresa è davvero al limite, vogliamo raccontarvi come la Giunta comunale della nostra città abbia messo in atto alcuni provvedimenti che noi riteniamo giusti e molto vicini ai cittadini.  Ad esempio, ai bar e ai ristoranti di Lissone è ora consentito – fino a fine emergenza e comunque almeno fino al 31 ottobre 2020 – di occupare il suolo pubblico (con tavoli, sedie etc.) gratuitamente, senza alcun onere, nemmeno le marche da bollo. A seguito di una semplice richiesta, la Polizia locale valuterà la presenza delle condizioni tecniche, di sicurezza e di idoneità e concederà l’autorizzazione necessaria.

L’idea e la volontà sono quelle di fare in modo che ristoranti e bar – obbligati a ridurre il numero di coperti all’interno dei locali per garantire il corretto distanziamento – possano recuperare almeno una parte dei posti a sedere nello spazio all’esterno, grazie anche alla bella stagione. Per ora tutti, o quasi, hanno plaudito all’iniziativa e, se vi capita, vi invitiamo a soffermarvi nei nuovi dehors nella nostra città: un modo per tornare a far vivere Lissone in modo controllato e sicuro.

Questa misura di concessione di suolo pubblico, rientra tra quelle che il Comune di Lissone sta mettendo in atto a sostegno delle attività produttive. Sono state infatti anche spostate le scadenze delle tasse locali e la Tari e la COSAP sono state scontate di 3/12.

L’attenzione alle attività prosegue senza sosta e siamo sicuri che presto avremo altre interventi di tasse comunali ridotte e contributi di sostegno alle partite IVA lissonesi. Avanti così, senza sosta.

Una gaffe di troppo

Molti giornali e siti web riportano, in questi giorni, un’uscita “infelice” fatta dall’assessore regionale lombardo, il leghista Gallera: alcuni parlano di “gaffe“, altri usano una terminologia più colorita… ma noi qui vogliamo solo chiarire un concetto importante e fare qualche considerazione.

Sabato scorso, durante la sua consueta conferenza stampa pomeridiana, Gallera (ricordiamolo: assessore alla sanità della Regione Lombardia) ha fornito una spiegazione non corretta dell’indice di contagio Covid-19, l’ormai famoso R0. Se l’indice è a “0,51 che cosa vuol dire? Che per infettare me bisogna trovare due persone nello stesso momento infette perché è a 0,50. Questo vuol dire che non è così semplice trovare due persone infette nello stesso momento”.

Sbagliato! Come riporta Wikipedia, R0 è un indicatore statistico che “rappresenta il numero di nuovi casi generati, in media, da un singolo caso durante il proprio periodo infettivo”. Quindi l’indicatore R0=0,5 rispecchia una situazione nella quale, ad esempio, 50 persone infette ne contageranno in media 25 e 10 ne contageranno 5. Due persone infette, quindi, ne contageranno una sola: ma questo non significa certo che occorra incontrare contemporaneamente 2 persone infette per contrarre il virus! Semplicemente, l’indice R0=0,5 indica che, durante il periodo del contagio, in media metà degli infetti passerà il virus a qualcun altro e l’altra metà invece no.

Fornire informazioni fuorvianti o incomplete – come ha fatto l’assessore padano alla sanità – potrebbe far pensare che il virus si sia indebolito o che “le potenzialità di ogni singolo soggetto di infettarne un altro sono ridotte”. Una simile convinzione (che ad oggi non è assolutamente provata) pensiamo possa esporre i cittadini a rischi inutili e potrebbe allontanarli da tutta quella serie di pratiche virtuose raccomandate dai sanitari (quelli sì, titolati in materia di salute ed estranei a siparietti e vetrine politiche) che hanno permesso all’indicatore R0 di scendere fino a raggiungere il valore di 0,5.

Ovviamente ci auguriamo ciò non avvenga ma ci spiace constatare, purtroppo, che chi contesta la gestione Gallera e Fontana, partendo dalla decisione di delocalizzare i malati COVID presso le Rsa lombarde, per non parlare dell famoso “Ospedale in Fiera”, qualche serio fondamento ce l’ha… Dare, in conferenza stampa, certe indicazioni non è per niente “salutare”, e nemmeno utile alla reputazione di tutta la Lombardia. Si, ci spiace.

E allora, per concludere, ci rifacciamo alle parole di Gallera, che tenta forse di giustificarsi dicendo di cercare di parlare il linguaggio semplice delle massaie…  Massaie, cittadini, lavoratori e non, di qualunque età: abbiate cura di rispettare le norme igieniche, evitate assembramenti e soprattutto proteggete voi e i vostri cari. Solo così ne usciremo, ancora una volta, più forti.