I rifiuti vanno a mille

Ottimo riscontro per la “rivoluzione” del servizio di raccolta dei rifiuti e spazzamento stradale, inaugurato da poco più di un mese: i dati di febbraio parlano già di un 67,2% di raccolta differenziata, contro il 65% del mese precedente.

Inoltre il passaggio al sacco blu Rfid ha generato un benefico movimento dei cittadini verso gli sportelli di Gelsia, tanto che in due mesi sono state sistemate ben 1500 posizioni non regolari. Gli stessi responsabili dell’azienda, intervenendo in Consiglio comunale, hanno dimostrato soddisfazione per l’ottima risposta ottenuta dai cittadini: la stragrande maggioranza dei quali si sono adeguati alle novità in poche settimane.

Ma più interessanti ancora appaiono gli sviluppi dell’immediato futuro:
– il calo di 92.000 euro del corrispettivo versato alla società di gestione nel 2017, pari a 3 euro in meno procapite (da 116 a 113 euro annui), diminuzione che completa il calo del 15% della tariffa nei 5 anni di amministrazione Monguzzi;
– la nuova piattaforma, il cui iter è stato finalmente sbloccato dalla provincia e che dunque presto sarà aperta di nuovo tutti i giorni sia per le utenze domestiche che professionali;
– il percorso della gara a doppio oggetto, che dovrebbe essere bandita in questi giorni
– il passaggio alla vera tariffa puntuale “più sporchi più paghi”, che potrebbe entrare effettivamente in vigore già nel 2018;
– ed infine la messa a regime dello spazzamento meccanizzato con divieto di sosta in tutte le 10 zone della città (escluso soltanto il centro) entro metà aprile.

San Luigi: il realismo e le utopie

Per capire la distanza che intercorre tra i sogni e la realtà, basta analizzare quello che sta succedendo intorno al futuro dell’ex oratorio San Luigi. Argomento di cui abbiamo già parlato più volte ma che – avvicinandosi le elezioni – diventa un bel tema per solleticare la pancia degli elettori più nostalgici.
(A tal proposito segnaliamo, en passant, l’ennesimo sondaggio farlocco di Lissone in Movimento (a Marcia Indré), stavolta finito addirittura 241 a 1: tanto per dire l’oggettività della domanda posta ai cittadini… Cari amici, alla prossima occasione perché non proponete un altro quesito altamente scientifico, ad esempio: “Preferisci 50 euro – dischetto verde – oppure un calcio nelle gengive – dischetto rosso?).

Ma, a parte queste amenità chiaramente elettorali, la questione è seria e investirà chiunque uscirà come amministrazione dalle prossime consultazioni amministrative. Due forze dell’attuale opposizione hanno già proposto le loro idee, solo parzialmente convergenti: il Comune acquisisca tutta l’area del San Luigi e poi la ristrutturi, a fini più o meno sociali (c’è una forza politica che propone addirittura il recupero della chiesa a spese pubbliche!).
Bene, benissimo; a questo punto ci aspettiamo di vedere il solito brianzolo pragmatico che estrae il libretto degli assegni con la fatidica domanda: “S’al custa?”.

E invece, per dare concretezza al desiderio comune di salvare (almeno in parte) un bene storico, bisogna tener conto di alcune questioni pratiche che, di fatto, rendono irrealizzabile le suddette idee, almeno così come semplicisticamente sono proposte.

E il Sindaco lo spiega benissimo in un testo pubblicato nel suo “Diario” istituzionale:
– anzitutto l’area è privata e non sappiamo nemmeno quanto costerebbe acquistarla
– poi, se anche avessimo le risorse per farlo, non potremmo perché la legge attualmente vieta ai Comuni acquisizioni di questo tipo
– inoltre abbiamo già parecchie strutture pregevoli e in disuso da mettere a frutto per la comunità e non abbiamo i soldi né per sistemarle né – soprattutto – per mantenerne poi la gestione
– infine, un conto è acquisire l’Excelsior perché Lissone ha bisogno di un auditorium comunale (su questo siamo stati i primi a sbilanciarci), anzi tentare di acquisirlo a costo zero come standard qualitativo all’interno di un Piano edilizio sostenibile e possibilmente “sociale” (ma comunque privato); ben altro conto è avere la pretesa  – ammesso e non concesso che sia possibile – di acquisire tutta l’area e caricare così l’amministrazione comunale di costi pesantissimi per i bilanci a venire.

Ecco, questa è la distanza sul San Luigi tra noi e le altre liste d’opposizione: ed è la distanza tra realismo e utopia elettorale.

“No a case e negozi al San Luigi. Il vecchio oratorio resti una risorsa” (Il Giorno – 16 marzo 2017)

Bernasconi: Lissone si mette in Circolo

E’ un bel compleanno, per il Circolo culturale e sociale Don Ennio Bernasconi: 40 anni, l’età della maturità e della piena attività. Ed è un bel compleanno anche per tutta la città, per quanto il Circolo ha realizzato a Lissone in questi anni, continuando a riproporre in modo “laico” e non confessionale ma nello stesso tempo senza complessi d’inferiorità i valori spirituali e umani del cristianesimo: basti ricordare le edizioni di Città presepe, i cicli di conferenze sulla vita, sul lavoro, sull’etica, le mostre d’arte – tutto sempre con un’anima, perché Lissone abbia occasioni per alzare la testa e riflettere.

Oggi il Circolo festeggia l’anniversario ricordando, in un convegno storico, la figura cui ha voluto intitolarsi: il sacerdote don Bernasconi, che nella Lissone degli anni Venti e Trenta ha rappresentato un forte riferimento di presenza sociale e culturale.

Nel 1977 fondare un Circolo culturale significava vedere lontano, oltre l’immediato, senza accontentarsi – per esempio – della presenza cattolica in politica (che sembrava non dover finire mai…) e nemmeno delle proposte ideologiche alternative.

Il Circolo ha fatto questo, ha sempre guardato all’uomo, qualunque credo o convinzione avesse, e in questo senso ha offerto a tutti occasioni di crescita.
Lo ringraziamo e gli auguriamo di continuare a lungo a “guardare oltre”!

Il Circolo culturale e sociale Don Bernasconi taglia il traguardo dei 40 anni (Il Giorno – 28 marzo 2017)

 

Associazioni “usa e getta”

Dopo la Festa dell’Uva cancellata, anche la Festa di primavera sparisce. Usando tutte  le motivazioni possibili – prima le eccessive richieste di permessi del Comune, adesso il rinnovo delle cariche interne – le associazioni organizzatrici (Lissone Commercia e Pro Loco) gettano la spugna.

La verità è che le feste non servono più, adesso c’è la campagna elettorale ed è molto più importante “non far fare bella figura” neanche per sbaglio all’amministrazione uscente.

Noi l’avevamo detto subito che si trattava di associazioni “ad personam”. E quando saranno rese note le liste elettorali del centrodestra, in primis quella di Ruggero Sala, avremo ulteriori conferme vedendo i candidati.

Con tanti auguri ai commercianti che hanno fatto finta di non accorgersi di essere strumentalizzati.

Festa di Primavera: stavolta non si farà (Il Cittadino – 18 marzo 2017)

Il “Bugiardino” sbugiarda i suoi autori

Lissonesi, ve lo ricordate ancora il “Bugiardino”? Ma sì, quel giornaletto “Lissone informa” che la precedente Giunta Fossati mandava in tutte le case ogni tot di mesi, con le foto degli assessori in bella vista mentre narravano le loro imprese e soltanto un angolino, alla fine, dedicato ai partiti di opposizione…
Un grande esempio di pluralismo e comunicazione democratica.

Ma il bello è che i loro autori adesso vengono a fare le pulci a noi, perché abbiamo fatto redigere, stampato e inviato nelle case dei lissonesi – unica volta in tutto il mandato! – il Bilancio Sociale che rendiconta, del resto in piena coerenza con quanto da noi dichiarato nel programma elettorale, quello che è stato fatto in questi 5 anni (e senza nemmeno metterci le foto degli assessori).

Senza alcuna vergogna, i suddetti contestano che si tratti di un’operazione elettorale e che sia costata (come dichiarato esplicitamente sullo stampato) 0,28 euro pro capite – ovvero circa 13.500 euro in totale, compresi i costi per il più ampio bilancio sociale che apparirà sul sito comunale.

Beh, ecco che cosa invece hanno fatto loro nei soli 6 mesi precedenti alle elezioni del 2012: ben 4 (quattro) numeri del loro giornaletto spediti in tutte le case per un totale di 19.200 euro (vedi determina N. 744 del 10/08/2011 e N. 1349 del 28/12/2011), senza contare gli oltre 10.000 stanziati per un addetto stampa del quale pure ci siamo occupati a suo tempo.

Allora, chi è che fa propaganda? E chi costa di più?

Lissone papale papale

Sabato a Lissone è accaduto un miracolo. Sì, un miracolo magari piccolo, ma comunque significativo: per un giorno la nostra città è sembrata bella!

Bella la stazione, completamente rimessa a nuovo; bello e silenzioso il percorso riservato ai pellegrini, sicuro, senz’auto; bella la pulizia delle strade; belli i sorrisi della gente, che guardava con meraviglia la fiumana colorata dei fedeli snodarsi dove di solito è solo traffico e smog…

Una città così – hanno certamente pensato tutti – sarebbe bella averla sempre, e non soltanto a ogni viaggio di Papa.

    

    

     

Ambrogio Mauri esorcizza Craxi

Domani, 21 marzo, primo giorno di primavera. E da quest’anno si celebra ufficialmente per legge la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, anche se in realtà lo si fa ormai dal 1995. L’amministrazione Monguzzi l’ha sempre celebrata solennemente e anche quest’anno lo farà con un evento speciale: l’intitolazione di una via ad Ambrogio Mauri, geniale imprenditore desiano (ha prodotto parecchi innovazioni nel settore degli autobus) che si è tolto la vita per esasperazione, dopo aver inutilmente denunciato il sistema corruttivo di Tangentopoli. Martedì mattina, presenti i figli e alcune classi delle scuole superiori, Lissone gli intitolerà una via corta ma in posizione nettamente centrale (presso la posta) e vicino alla “famigerata” piazza Craxi: anche questo un segno chiarissimo che ognuno è libero di seguire i modelli che preferisce…

Via Ambrogio Mauri, martedì 21 marzo intitolazione della strada all’imprenditore simbolo della lotta alla corruzione nella Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie (Comunicato stampa – 10 mar 2017)

Il Vicinato è più vicino

Nasce il secondo gruppo lissonese di Controllo di Vicinato: è composto soprattutto da residenti di via Tortora, che si sono già organizzati con una “app di condominio” e si sono mostrati interessati ad allargare la loro esperienza. Coadiuvati dal Comitato di quartiere del centro, hanno incontrato il Comandante della Polizia locale, l’assessore alla sicurezza Beretta e i consiglieri comunali Castoldi (referente del Gruppo di vicinato di via Giotto) e Mauri (via Pacinotti); ora si procederà a costituire formalmente il gruppo e ad organizzare alcuni incontri per istruirlo. Bene, siamo contenti che l’esperienza si allarghi!

Il Cdv sbarca in centro città (Giornale di Monza – 14 marzo 2017)

Stazione: il Papa ha già fatto il “miracolo”…

Lavori in corso accelerato alla stazione di Lissone, e il motivo è presto detto: 30 o 40.000 pellegrini diretti alla messa con Papa Francesco al Parco di Monza il 25 marzo sbarcheranno proprio nel nostro scalo ferroviario.

Rfi ha preso la cosa molto sul serio e ha dato immediato slancio a lavori di riqualificazione per abbellire e mettere in sicurezza la zona: sistemazione del tetto delle pensiline, completamento recinzioni, ulteriore allargamento della banchina del binario per Milano, riverniciature, eccetera. Un bel “regalo” che il Pontefice ci ha procurato.

Contemporaneamente anche i lavori pubblici comunali hanno pensato di approfittare dell’occasione per svolgere opere da tempo programmate; in particolare è stato realizzato il nuovo vialetto di accesso ai binari direttamente dal parcheggio e sistemata l’area verde adiacente, nella zona dove sorgevano le vecchie casette di servizio abbattute un paio d’anni fa. Il vialetto sarà poi l’ingresso dedicato alla nuova ciclostazione, i cui lavori sono stati appaltati a fine febbraio e che sorgerà entro l’estate.

Ma non basta: in stazione c’è anche un’altra gradita “sorpresa”, di cui daremo notizia a breve.

 

Telecamere sulle porte: e Lissone è più sicura

Via Carducci, San Giorgio, via Zanella, via Nobel, via dei Platani e via Di Vittorio: sono le sei “porte” della città e da ottobre – se Lissone vincerà i bandi di finanziamento della Regione – saranno tutte dotate di telecamere a riconoscimento Ocr.

Che cosa vuol dire? Che di ogni veicolo in entrata nella nostra città verrà letta la targa, la quale sarà poi istantaneamente e automaticamente confrontata con le banche dati dei Carabinieri e della Polizia: per cui sapremo se quest’auto è stata segnalata perché rubata – ad esempio – oppure inserita in una “black list” collegata ad altri gravi reati.

Il tutto grazie anche a un nuovo software specializzato e a una centrale operativa che, negli uffici della Polizia Locale appena rinnovati, permetterà di collegare e seguire tutte e 62 i sistemi di videosorveglianza installati in città.

La nuova videosorveglianza in città (video)