Poltrone scadenti
Se tutti i nodi vengono al pettine, accade pure che ci arrivino finalmente le nomine del Cda della Casa di Riposo Agostoni… Il sindaco ha infatti aperto la procedura di consultazione per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della nostra istituzione (le candidature si possono presentare fino al prossimo 9 marzo), visto che l’attuale scade non appena presentato il bilancio consuntivo: atto che di solito viene compiuto a marzo.
Ma volete scommettere che la parte del Cda di nomina politica della vecchia amministrazione (Lega & C.) cercherà di mettere i bastoni tra le ruote e rimandare, in attesa che – chissà – in Comune tornino a governare gli “amici” e quindi si possa conservare il cadreghino, con relative prebende?
Qualcuno ricorderà la vicenda (vedi “Rsa/3: grandi manovre?“): l’amministrazione Monguzzi ha chiesto da subito all’istituzione il cambiamento dello statuto, con diminuzione dei membri del Cda da 9 a 5 e anche riduzione degli emolumenti (oggi di oltre 700 euro mensili).
Dopo varie vicende e grazie all’impuntarsi di alcuni membri – tra cui il parroco don Tiziano, il presidente Cazzaniga e il componente Ghigni, che si sono pure cancellati o ridotti lo stipendio – il nuovo statuto è stato approvato, ma gli altri membri (contro quanto era stato convenuto all’interno dello stesso Cda!) si sono aggrappati a una norma transitoria non abbastanza chiara dello statuto stesso e hanno rifiutato di andarsene.
Il sindaco, per evitare ricorsi e questioni legali che avrebbero compromesso seriamente la gestione della Casa di Riposo, ha deciso saggiamente di sopportare e soprassedere.
Ma adesso non c’è clausola che tenga, il mandato è inequivocabilmente scaduto: siamo proprio curiosi di vedere che cosa si inventeranno per non mollare il posto.