eQUIbici Lissone

Il binomio sicuro

Parliamo di un valore che da sempre l’ex amministrazione Monguzzi ha sviluppato con convinzione: una città ciclabile è una città più sicura. Ne è convinta anche eQUIbici, associazione da anni presente sul territorio, che cerca di riportare in primo piano il tema mobilità dolce e a misura d’uomo. Non solo l’ex giunta Monguzzi, non solo eQUIbici, ma anche il Presidente Mattarella, in occasione della Giornata dedicata alle Vittime della Strada, ha sottolineato l’urgenza di ripensare la mobilità dei centri urbani,

Certamente è necessario che tutti adottino pratiche prudenti e rispettino il codice della strada, ma non si può più ignorare (o fingere di ignorare) che ci siano dei passi necessari e urgenti che una Amministrazione deve compiere, se intende davvero tutelare i cittadini.

Uno degli strumenti che oggi abbiamo a disposizione, “il più importante tra tutti e anche il più semplice” – citando una mail che eQUIbici ha indirizzato all’Amministrazione lissonese e a tutti i capigruppo – è l‘introduzione del limite di velocità a 30 km/h diffuso in tutti i quartieri. Dati alla mano, in questo modo si riduce in modo significativo sia il numero di incidenti che la loro gravità.

Nel documento di eQUIbici si richiedono anche azioni a tutela dei cittadini e dell’utenza fragile (pedoni, ciclisti, persone con disabilità, anziani, famiglie) e poi più piste ciclabili (che vanno mantenute e ampliate), più bici e più prudenza.

Il Listone concorda con il pensiero di eQUIbici i, e con eQUIbici e la FIAB chiediamo a gran voce a Borella che si continui e si sviluppi l ‘opera già iniziata durante i mandati del Sindaco Monguzzi.

Chissà se i componenti dell’attuale Giunta faranno orecchie da mercante, o se invece abbracceranno il progetto di un futuro sostenibile.

Proposte per Lissone città ciclabile e sicura – documento di eQUIbici – Lissone