Il desiderio dei treni

Ancora una volta registriamo e apprezziamo lo sforzo del nostro Sindaco che, al termine di una settimana piena di disagi per i pendolari lissonesi (ma non solo) a causa di ritardi e soppressione di treni, ha deciso di prendere carta e penna e rivolgersi direttamente al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Servirà a qualcosa questo gesto istituzionale? Non sappiamo, anche se ci auguriamo che la lettera inviata in Regione (e per conoscenza a Trenord, su cui grava il fardello dei ritardi) possa contribuire a “dare una mossa” e far metter mano a chi di dovere alla disastrosa situazione della linea Milano-Chiasso.

Quello che devono subire i tantissimi pendolari, lavoratori e studenti, è ormai oltre il limite della decenza: treni cancellati, corse “svanite nel nulla” senza alcun avviso o segnalazione, carrozze strapiene sulle quali è impossibile salire, treni TiLo (Treni Regionali Ticino Lombardia) che sfrecciano verso Milano senza fermarsi a Lissone, neppure quando la situazione rischia di diventare fuori controllo con problemi per l’ordine pubblico.

Noi del Listone siamo a fianco del nostro Sindaco che – come già in passato – anche questa volta si spende a favore dei pendolari: non si tratta solo di belle parole ma di fatti concreti. Lo scorso giugno, Regione Lombardia ha aperto un tavolo di lavoro sulla tratta Milano-Chiasso e in quella sede aveva fatto promesse importanti. È giunto ora il momento di rispettarle, queste promesse, e bene ha fatto il nostro Sindaco a scrivere per far tornare la memoria a qualcuno e sollecitare azioni concrete.” Verba volant, scripta manent”: vedremo se questo servirà a qualcosa o se chi ci amministra dal Pirellone farà finta di niente.

Disservizi sulla linea ferroviaria Milano-Como-Chiasso, il sindaco scrive a Regione Lombardia (Comunicato stampa – 5 ott 2018)

Energie per la tastiera

Come sempre straordinario nei suoi post su Facebook, il consigliere Roberto Perego stavolta se la prende con il Sindaco e l’Amministrazione per i continui ritardi dei treni sulla tratta Como-Milano nelle ore di punta del mattino. Noi siamo con lui: di questi ritardi siamo veramente stanchi e vogliamo (anzi: pretendiamo) che Trenord faccia il suo dovere e offra finalmente un servizio all’altezza di quello che si paga.

Solo un appunto: sarebbe proprio bello che il consigliere Perego sfogasse tutta la sua rabbia al nuovo Assessore Regionale Claudia Maria Terzi che nei prossimi cinque anni dovrà occuparsi di infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile e che lui stesso ha sostenuto come candidato con Energie per l’Italia.

Ci auguriamo anche che il consigliere Perego, dopo aver  speso “Energie” sulla tastiera e rubato tempo prezioso al lavoro e alle proprie passioni,  non abbia voluto solo fare propaganda e dimostrazione di forza sui social, ma abbia scritto le proprie rimostranze mettendole nero su bianco.

Staremo a vedere, ma se così non fosse non c’è problema: il sindaco Monguzzi lo ha già fatto, di nuovo, anche i giorni scorsi.

I vagoni del desiderio

Bene ha fatto il nostro Sindaco Concettina Monguzzi a scrivere a Trenord per lamentare i continui disagi che devono sopportare i 2.500 pendolari di Lissone e della Brianza ogni mattina, nel tentativo di raggiungere il luogo di lavoro o di studio. Una vita d’inferno ben descritta dal nostro Sindaco che ha elencato per filo e per segno i disguidi che hanno interessato la tratta ferroviaria nei primi giorni di questa settimana (lettera a Trenord).

Oltre che scrivere, il sindaco Monguzzi ci ha anche messo la faccia davanti alle telecamere di RaiTre che hanno dato voce alle lamentele dei cittadini. Si parla di treni simili a carri bestiame, che ogni tanto ci sono e ogni tanto no, di monitor non funzionanti, di vagoni su cui non è possibile salire a causa del sovraffollamento…
Non manca nulla, se non le risposte di Trenord che ormai da troppo tempo fa orecchie da mercante lasciando che il servizio prosegua in questa direzione.

Il nostro Sindaco è andata anche oltre, affermando che scriverà anche ai consiglieri del Collegio di Monza e della Brianza che sono stati eletti alle recenti Elezioni Regionali: tra questi ce ne sono 3 della Lega e 2 di Forza Italia che – ne siamo certi – si faranno sentire in prima persona da Trenord e dal nuovo presidente Fontana per migliorare la situazione dei treni in Brianza!

Dopo aver sentito promesse di tutti i colori in campagna elettorale, aspettiamo ora che le parole si traducano in fatti: non abbiamo fretta e non pretendiamo la bacchetta magica, ma vigileremo.
E se grazie a loro la situazione migliorerà, saremo i primi a complimentarci.

Lissone disservizi treni: Trenord, c’è posta per te (MBNews – 14 mar 2018)

Arriva la ciclostazione con ciclofficina!

Riprendiamo con un benvenuto storico: benvenuta alla “Ciclostazione con ciclofficina”, una struttura che presto farà molto parlare di se!

E’ infatti in fase di fine lavori questa opera che è stata richiesta dall’Amministrazione all’operatore a titolo di indennizzo per la caduta/abbattimento della famosa “ciminiera ex Simpres”: la ciclostazione è un’opera fortemente voluta dal Comune, realizzata su terreno del Comune e a servizio della collettività e rientra a pieno titolo nella nostra visione di mobilità urbana.

La ciclostazione è un punto di arrivo di una strategia riqualificativa percorsa dalla Giunta che interessa il polo “Stazione ferroviaria” e che permette di centrare parecchi obiettivi, tra loro collegati:

– garantire la custodia e la sicurezza per le biciclette dei pendolari
– fornire lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria delle bici
– vietare la sosta “selvaggia” delle biciclette (o di parti di esse…) nei pressi del Museo, della Stazione e del bar attiguo
– presidiare l’area della Stazione e la relativa tettoia, che resterà quindi libera, garantendo presenza e sicurezza.

E’ anche già allo studio il bando, a cura dell’ufficio Patrimonio, per identificare un gestore idoneo per l’erogazione del servizio.

Quindi: davvero benvenuta “Ciclostazione con ciclofficina”!

In stazione a 2 e a 4 ruote

La ciclofficina, ma anche il raddoppio dei parcheggi per pendolari. E’ finalmente partito, dopo gli inevitabili intoppi burocratici, il cantiere per la costruzione della ciclostazione con deposito custodito delle biciclette, che – ricordiamolo – è stato pagato con l’indennizzo della ciminiera “svenuta” per il caldo nell’estate di qualche anno fa e che già dal prossimo autunno consentirà ad almeno un centinaio di pendolari ciclisti di lasciare i propri velocipedi in mani sicure.

Ma, oltre all’aspetto del nuovo manufatto, osservando il cartello di cantiere si può scoprire un’altra cosa: la pianta del parcheggio esteso che occuperà il resto dello spiazzo fino alla via Perlasca, di nuova apertura con sbocco su via Cappuccina. In pratica avremo uno spazio pavimentato a nuovo con accesso solo da un’estremità e uscita – dopo un percorso a senso unico e a serpentina che garantisce sicurezza – dall’altra.

Lavori in corso per la nuova ciclostazione con ciclofficina (Comunicato stampa – 24 mag 2017)

Pedemontana: nel 2021 la carica dei 50.000

La tratta C della Pedemontana – quella che interessa anche la nostra città – dovrebbe essere pronta entro il 1° luglio 2021. Così almeno secondo il nuovo cronoprogramma tracciato da uno studio trasportistico commissionato a una società specializzata.

L’analisi rivede anche le previsioni di finanziamento secondo gli introiti effettivamente incassati dalle due tratte finora in esercizio: risultano del 40% inferiori al previsto nonostante l’incremento del traffico registratosi tra 2016 e 2017, per cui Pedemontana sta studiando una riduzione del 25-30% dei pedaggi e anche sistemi di esazione più accessibili.

Secondo gli scenari di previsione, che dipendono strettamente dalla diminuzione delle tariffe, la nostra tratta dovrebbe comportare all’apertura un traffico giornaliero di 40.000/70.000 veicoli per arrivare a oltre 60.000/110.000 nel 2035.

Parcheggi etnici? L’idea che sa di muffa

Sembra proprio che certi candidati sindaci vadano a cercare le loro “nuove” idee nel congelatore, dove qualcun altro le aveva stipate perché irrealizzabili o inopportune. Dopo Meroni che riesuma le stesse proposte di 5 anni fa, ecco dunque Lissone in Movimento che conferma la sua “marcia indrée” per quanto riguarda i parcheggi della stazione, risalendo addirittura a quasi 10 anni or sono!

In effetti il programma populisticamente enunciato dal candidato Perego, ovvero un pass gratuito per i soli pendolari lissonesi, ricalca la stessa identica proposta che fece il suo attuale compagno di lista Sergio Fossati quand’era comandante dei vigili urbani di Lissone…
Nel 2009 l’idea dei “parcheggi etnici” venne cavalcata dalla Lega Nord – del resto il candidato Perego ha un passato da leghista e prima ancora da destra profonda… – ma poi fortunatamente abbandonata anche per gli evidenti problemi tecnici (chi controlla i pass?), per le conseguenze pratiche (è evidente infatti che l’affollamento degli stalli aumenterebbe, mentre i pendolari non residenti si concentrerebbero sulle vie limitrofe: l’esatto opposto di quanto previsto dal proponente…) nonché per gli antipatici risvolti “isolazionisti” che si trascina dietro (e che potrebbero creare facili ritorsioni nei Comuni limitrofi).

E’ facile dunque ripetere qui ciò che scrivevamo sul nostro sito in quel lontano 2009:
Dobbiamo ricordare sempre che la ferrovia è un servizio pubblico e come tale deve restare aperto e facilmente accessibile a TUTTI i cittadini, perché TUTTI (non solo i lissonesi) lo hanno pagato. Questo vuol dire che devono comunque essere garantiti parcheggi anche a chi viene da altre località a prendere il treno a Lissone. Altrimenti dobbiamo aspettarci che anche a noi facciano pagare la sosta quando andiamo a prendere il metrò a Sesto… Non a caso la nostra stazione si è sempre chiamata Lissone-Muggiò, cioè è nata già con l’idea di effettuare un servizio non esclusivamente cittadino…
Siamo nell’Europa senza più dazi e confini eppure da noi prende sempre più piede l’idea di favorire esclusivamente gli appartenenti al proprio piccolo gruppo. Si tratta di una tendenza miope e stupida, oltre che anti-liberale e anti-commerciale (aspetti ideologici cui Roberto Perego dovrebbe essere particolarmente sensibile, ndr): infatti, se le cose andranno avanti in questo senso, dobbiamo aspettarci che – appena fuori dai confini del nostro piccolo ambiente (il Comune, la Regione, la nazione…) – tutti avranno il diritto di farci pagare qualunque cosa. Ripristiniamo allora i pedaggi sui ponti e le gabelle alle porte delle città“.

L’idea di Perego: “In stazione parcheggi gratis per i pendolari” (Il Cittadino – 22 apr 2017)

Domenica si pedala per il bus

Nemmeno il tempo di smaltire la visita del papa, e già domenica 26 marzo anche Lissone partecipa alla pedalata di protesta dei Comuni interessati al (possibile) taglio delle linee z225 e z227.

L’iniziativa, sponsorizzata da molte associazioni locali, vedrà confluire le varie delegazioni ciclistiche dalle rispettive città – per Lissone si parte dalla Stazione Lissone alle 11.15 – verso Via Grigna a Monza, dove la Regione ha un suo ufficio provinciale. Lo scopo infatti è premere sui vertici regionali affinché finanzino la parte ancora non coperta del trasporto pubblico, in attesa che dal 2018 sia operativo il nuovo contratto in materia.

Stazione: il Papa ha già fatto il “miracolo”…

Lavori in corso accelerato alla stazione di Lissone, e il motivo è presto detto: 30 o 40.000 pellegrini diretti alla messa con Papa Francesco al Parco di Monza il 25 marzo sbarcheranno proprio nel nostro scalo ferroviario.

Rfi ha preso la cosa molto sul serio e ha dato immediato slancio a lavori di riqualificazione per abbellire e mettere in sicurezza la zona: sistemazione del tetto delle pensiline, completamento recinzioni, ulteriore allargamento della banchina del binario per Milano, riverniciature, eccetera. Un bel “regalo” che il Pontefice ci ha procurato.

Contemporaneamente anche i lavori pubblici comunali hanno pensato di approfittare dell’occasione per svolgere opere da tempo programmate; in particolare è stato realizzato il nuovo vialetto di accesso ai binari direttamente dal parcheggio e sistemata l’area verde adiacente, nella zona dove sorgevano le vecchie casette di servizio abbattute un paio d’anni fa. Il vialetto sarà poi l’ingresso dedicato alla nuova ciclostazione, i cui lavori sono stati appaltati a fine febbraio e che sorgerà entro l’estate.

Ma non basta: in stazione c’è anche un’altra gradita “sorpresa”, di cui daremo notizia a breve.