La nuova Giunta, una settimana dopo

Dopo l’insediamento della Giunta Borella lo scorso lunedì, facciamo oggi alcune considerazioni. La nuova Sindaca ha suddiviso le deleghe per “peso specifico” dei voti ricevuti, in puro stile Cencelli. Come previsto, Roberto Perego è stato eletto Presidente del Consiglio e qualcuno della sua lista probabilmente avrà anche la Presidenza della RSA Agostoni.

Il vicesindaco Sala, durante il primo Consiglio comunale, ha risposto a domande che erano state poste alla Borella: lei pensa, lui risponde.

Gli altri neofiti di giunta in silenzio (Lo Faro, Minotti, Camarda), poi i due tecnici, o meglio: “simil-tecnici” visto che possono fregiarsi anche di essere politici. Uno è un leghista doc (a Monza ed in Regione, marito di un’altra assessora all’urbanistica), l’altra è legata a livello lavorativo con Antonello Formenti (nome noto in Regione, già possibile candidato proprio al posto  della Borella). Si dice anche che sia super esperta di paghe e contributi, ma non altrettanto di bilanci di enti pubblici. Imparerà.

Invece ai Lavori pubblici e al Patrimonio abbiamo Oscar Bonafè (Forza Italia). Già Direttore lavori del Palazzetto dello Sport e architetto noto in Città. Vedremo se riuscirà a garantire la stessa qualità anche nel “pubblico”, destreggiandosi tra risorse misurate, limiti normativi e burocrazia.

Insomma, la squadra è pronta e ora attendiamo di vedere le prime azioni. Al momento – tranne qualche apparizione al Museo e in Biblioteca della giovane Minotti – tutto tace.

Noi invece, fino a prova contraria, diamo fiducia ai politici silenti, ai tecnici politici e ai neofiti. E speriamo che nel breve qualcuno non abbia già a pentirsene…

Maggioranza e delusione, parte 2

Come anticipato nell’articolo precedente, la prima seduta del Consiglio comunale targato Borella è stata piuttosto deludente, anche perché ha dimostrato parecchia impreparazione e improvvisazione da parte della maggioranza.

Se sarà solo questione di “far pratica” o se dovremo assistere ad altre simili performance ancora non ci è dato sapere. Ad esclusione di Daniele Fossati, che ha parlato di Sindaco e Giunta “appoggiati su stuzzicadenti in legno (!!)” e ha espresso il concetto in un vero discorso, dagli altri nulla o quasi è pervenuto.

Un altro Fossati (Marco) ha addirittura iniziato il suo discorso fuori tempo, cioè durante la discussione del precedente punto all’ordine del giorno, tanto da scusarsi per l’errore, e ricominciare daccapo il discorso una mezzora dopo…

La votazione per la nomina del Presidente del Consiglio è stata fatta “al volo”, con una sola dichiarazione di voto da parte di un consigliere di Forza Italia, dichiarazione fatta durante il ritiro delle schede di voto…

Per non parlare del “suggeritore” che ha indicato passo passo al Presidente temporaneo cosa dire e cosa fare…

Errori e impreparazione su questioni così elementari sinceramente non ce le saremmo aspettate e siamo restati parecchio basiti.

Scarno è stato anche il discorso dell’appena designato Presidente del Consiglio, Roberto Perego che, dopo l’esposizione di un dettagliato curriculum vitae, ha tirato in ballo anche il nonno materno che apparteneva al Comitato di Liberazione Nazionale ed era membro prima Giunta lissonese nel 1945. Chissà se tutti hanno gradito il riferimento.

In ogni modo, con la sua lista civica, Perego ha contribuito in maniera determinante alla vittoria della destra ma purtroppo non gli è stato riconosciuto granché: ha visto la carica di assessore sfumare in quattro e quattr’otto ed essere invece nominato Presidente del Consiglio.

Vi sembriamo troppo di parte? Allora riguardate la registrazione della serata, in modo da farvi un’idea.
Buona la prima? Ribadiamo, assolutamente NO.

Buona la prima? Anche no!

Il primo Consiglio comunale del quinquennio 2022-27 di amministrazione Borella si è svolto lunedì sera e si può riassumere in una parola: delusione. Nella sala consiliare – affollata di cittadini come l’occasione richiedeva – ha avuto luogo un’assemblea a dir poco confusionaria e all’insegna – pare – dell’improvvisazione.

Problemi tecnici di audio e video, nessuna risposta chiara alle semplici domande o argomentazioni poste dai consiglieri di minoranza e nessun cenno riguardo le questioni sollevate dalla minoranza relative alle poche, per altro, delibere da votare.

Unica e brevissima la risposta fornita dal Sindaco (pare preferisca l’appellativo al maschile) dopo il giro di interventi dei consiglieri: “Io sono stata corretta in campagna elettorale”. Speriamo non si riferisca alla questione della foto con il famoso “assegnone pubblicato sul Cittadino il sabato di silenzio elettorale, altrimenti ci sarebbe davvero di che preoccuparsi…

Anche alla semplice domanda di Fabio Meroni che chiedeva se avrebbe tenuto conto del “miglior curriculum” – tra maggioranza e minoranza – nel nominare i CdA delle partecipate, il Sindaco non ha risposto, ma è invece risuonato nell’aula solo il “NO” del Vicesindaco Ruggero Sala, generando così una inequivocabile percezione che fosse già tutto stabilito, in modo da non turbare l’equilibrio cencelliano della politica locale.

A breve vedremo come andranno le cose e vi ragguaglieremo anche su alcune “gaffe” della maggioranza.
Per ora è tutto, in effetti anche troppo se abbiamo reso l’idea di questo primo Consiglio comunale…

Parole, parole, parole…

C’è un consigliere – Daniele Fossati – che gestisce, pubblica e approva i post su una pagina Facebook: se vigila sui commenti e i post come promette interventi e risoluzioni, allora non ci stupiamo di quanto accaduto.

Succede che un immigrato, ormai da mesi, chiede offerte e interagisce con i cittadini di via Cattaneo creando un serio disturbo: ripetuti sono stati nel passato i tentativi da parte della Polizia Locale di riportarlo all’ordine, ma con scarsi risultati.

Ma ora che governano i “suoi”, con a capo la leghista Borella, ora interviene lui, il consigliere Daniele Fossati che può finalmente dare concretezza alle sue – finora vane – chiacchiere. 

Ci riuscirà?  Una cittadina ha scritto che “la sindaca ha prontamente risposto e ci aggiorniamo”. Peccato sia passato il tempo, e ad oggi nulla è cambiato. 

Una cosa sì, è lampante: il consigliere di parole ne dispensa parecchie, ma la sua velocità a bannare post e commenti di pessimo gusto e dal timbro razzista è più da bradipo, che da “volpe”. 

 

La nuova (vecchia) politica

A leggere l’articolo di Marco Pirola che con la sua solita ironia parla di poltrone e divani della politica lissonese, si ha l’impressione di essere ripiombati nel passato.

I nomi delle persone alle quali si fa riferimento sono sempre gli stessi: Giordano, Pillitteri, Bognani, Sala… ma anche Mantegazza, Perego, Cazzaniga, Fossati, Camarda, Faletra, Chiesa… Insomma, sono tornati tutti ai posti di comando.

Lo stesso vale anche per i Consiglieri: molti gli arcinoti, presenti da decenni: Marco Fossati, Andrea Carraretto, Ignazio Lo Faro. I nuovi non sono molti, e tutti neofiti.

Hanno vinto ed è giusto siano lì, ma un dubbio ci sorge: Lissone ne avrà beneficio? Vedremo se l’approccio e le modalità cambieranno o se anche la città, tutta, tornerà al passato. Noi vigileremo, coi nostri consiglieri ma anche in strada, fra la gente.

Certo, a vedere le criticità dimostrate nel fare la squadra di Giunta (mancano due giorni al primo Consiglio comunale!) non siamo molto sereni. Sembra proprio che la vecchia politica stia imperando, altro che novità…

Lissone poltrone e sofà artigiani della politica… (NuovaBrianza.it – 29 giu 2022)

La terza scelta

Secondo le indiscrezioni dei politicanti locali, Presidente del Consiglio sarà nominato Roberto Perego. Dopo 5 anni di lavoro come Consigliere, sfumata la candidatura a sindaco e dopo essere anche stato un papabile Assessore (al Bilancio), pare proprio che per i prossimi anni il suo ruolo sarà quello di Presidente del Consiglio.

Un ruolo importante, anche economicamente, ma un po’ defilato; per alcuni la “fine politica” di Perego.

Colpa dello “stratega” Mantegazza (o a questo punto potremmo dire del “letale stratega”)? Forse sì, perché sono state imbarcate in lista persone che pare non siano molto gradite alla Sindaca e alla coalizione, e questa è stata una sua scelta “strategica”.

Roberto Perego, quindi, entrerà in Consiglio comunale, farà il Presidente ma non l’assessore, che è l’ambizione massima per un operativo e competente tecnico-politico qual è lui. Secondo noi è un vero peccato, ma andrà così.

La politica che doveva rilanciare Lissone – tra foto di assegni giganti e video imbarazzanti con passeggini – è ancora senza nomine ufficiali e sta arrancando tra riunioni, incontri e telefonate.

Alcuni dispongono e altri stanno a guardare, alcuni sorridono e altri invece meno, soprattutto chi ha dovuto fare un passo, se non proprio indietro, almeno di lato.

I tempi sono stretti: il primo Consiglio comunale sarà lunedì prossimo e a breve sapremo quali saranno state le scelte. Forse le leggeremo sabato, sul “giornale di partito”.

I motti di Motti

In un articolo pubblicato sul Giornale di Monza di ieri, Aldo Motti si arrampica sui vetri cercando di spiegare il post che ha pubblicato su Facebook il 18 giugno e che abbiamo già ripreso la scorsa settimana : “Volevo ricordare, ai saccenti della politica, quelli che pensano di dettare legge, che il 2,27% del Cuore contano e contano molto perché senza quelli sareste andati al ballottaggio”.

“Non voleva essere un commento rivolto ai nostri alleati – cerca di giustificarsi – ma una semplice constatazione a titolo personale, per non aver raggiunto l’obiettivo …”. 

Ma è evidente che non sia proprio così: si parla di persone “saccenti”, si utilizza il “voi” (“sareste andati al ballottaggio”) e quindi è chiaro che il braccio sinistro di Ruggero Sala voleva dire ben altro… e lo diciamo noi.

Erano i primi giorni di trattative all’interno della coalizione di centrodestra e il problema era a chi sarebbe stata assegnatala delega a Vicesindaco. In campagna elettorale Ruggero Sala (Fratelli d’Italia) sbandierava a tutti che sarebbe stato “il più votato” del “partito più votato”. Ma le cose non sono andate esattamente così: Forza Italia ha fatto “bingo” e Lo Faro (Forza Italia) ha surclassato Sala.

Quello di Motti, quindi, era un attacco vero e proprio agli alleati (i saccenti!) ai quali ha rinfacciato che “senza di noi, andavate al ballottaggio…”.

Risultato: Sala farà il Vicesindaco, un (una) rappresentante del Cuore andrà nel Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo (con che competenze e titoli?) ed ecco servita, cari elettori, la NUOVA politica!

E la Sindaca, esponente della Lega che ha perso “miseramente”? Pragmaticamente, per lei, tutto bene…

Lo sfogo del leader della civica del cuore che non le ha mandate a dire agli alleati (Giornale di Monza – 28 giu 2022)

Emergenza idrica? Sì, ma con calma…

Il Presidente della Lombardia Attilio Fontana – supporter e testimonial della nostra Sindaca Borella – ha emesso il 24 giugno un’ordinanza regionale che impone ai Comuni e raccomanda ai cittadini di non sprecare l’acqua. È un’emergenza: lo dice lui, lo dicono nei vari Tg, lo dicono tutti e lo possiamo constatare direttamente, ad esempio, vedendo la portata dei nostri fiumi e il livello dei nostri laghi.

Sì, siamo in emergenza, ma a Lissone sembra che la cosa non interessi. Non al Sindaco almeno, responsabile in prima persona della gestione delle “emergenze”, come purtroppo abbiamo imparato in questi ultimi anni.

Oggi, a 3 giorni dell’ordinanza, ai cittadini lissonesi non è pervenuta nessuna informazione in merito, nessun comunicato, nessuna raccomandazione.

Forse in giornata, o domani, o dopo, una comunicazione e qualche provvedimento andrà preso anche a Lissone, o no? La questione è urgente e grave, tanto da giustificare un’ordinanza regionale.

Forse eravamo abituati “troppo bene” ai tempi del Covid… Allora funzionava così: a fronte di un’ordinanza o di un provvedimento del Governo, facevano seguito in tempi strettissimi i comunicati esplicativi, venivano adottati i provvedimenti del caso e il tutto veniva illustrato e divulgato ai cittadini con varie modalità, in primis tramite i video dall’allora sindaco Monguzzi che tanti riscontri positivi hanno avuto.

E non c’era né sabato, né domenica, né giorno, né sera: perché, come un buon sindaco deve sapere, l’interesse comune viene prima di tutto.

Siamo oggi in uno stato di emergenza regionale per la carenza di acqua e ci aspettiamo che chi di dovere emetta un’ordinanza (che per altro è già stata predisposta dal presidente Fontana) per il risparmio idrico e di limitazione dell’uso dell’acqua potabile. Il tutto in tempi brevi, e senza indugi.

Ordinanza n. 917 di Regione Lombardia del 24 giugno 2022

La giunta disgiunta

Dopo le elezioni e la nomina ufficiale a Sindaco di Lissone avvenuta il 15 giugno, nelle prossime settimane Laura Borella sarà tenuta a rispettare alcune scadenze istituzionali.

Entro il 24 giugno dovrà convocare il primo Consiglio comunale, Consiglio che si dovrà poi obbligatoriamente svolgere entro il 5 luglio, cioè entro 20 giorni dall’insediamento. E per quella data il sindaco Borella dovrà aver nominato la Giunta che presenterà al Consiglio e ai cittadini.

La nomina di un assessore implica uno stretto rapporto fiduciario tra l’assessore stesso ed il Sindaco, il quale è garante e responsabile (non solo politicamente) delle persone scelte; l’impressione è che, ad oggi, le nomine siano ancora in alto mare…

Sui social si leggono imbarazzanti scambi di accuse da parte di Fratelli d’Italia in primis, ma anche della lista del “Cuore” (che sembra sia in odore di presidenza RSA Agostoni) e non manca Lissone in Movimento.

Le proteste e le richieste del “cadreghino” vengono fatte in forza dei risultati elettorali, accuratamente calcolati, pesati e fatti pesare. Non si parla di competenze o di esperienza da mettere al servizio della città, no. Il “posto al sole” è dovuto come un diritto acquisito esclusivamente in funzione del numero di voti portati alla coalizione.

Il Sindaco dovrà quindi sbrogliare una matassa fatta di rischi, profili e curriculum più o meno accettabili, esperienze pregresse… e soprattutto percentuali!

In queste ore si parla di incontri e di telefonate: c’è chi è stato “chiamato”, chi aspetta trepidante “la telefonata” e chi si lamenta di non essere ancora stato chiamato…

Speriamo che la nuova Giunta non parta già “disgiunta” perché di lavoro ce n’è, e tanto e i nuovi amministratori se ne renderanno presto conto.

Dire fare litigare

È trascorsa una settimana dal voto, e già all’interno della coalizione di centrodestra di Laura Borella volano i primi stracci. A noi era già chiaro come sarebbe andata e, puntuali come un orologio svizzero, ecco comparire i primi post “avvelenati” su Facebook.

La questione – manco a dirlo – sono i numeri, O meglio: la leadership, le cariche, i pesi e le proporzioni della vittoria legate ai numeri. Ha votato il 46% dei lissonesi, Laura Borella ha ottenuto il 50,33% e ha vinto al primo turno. E ora Ruggero Sala e i suoi – braccio destro e braccio sinistro – reclamano posizioni e postazioni.

Questo è il senso dei post di Aldo Motti (capolista di Per Lissone Oggi, lista di Ruggero Sala prima della sua svolta all’estrema destra) e dei commenti di altri che erano in lista con lui.

Sommando i voti ottenuti da Fratelli di Italia (2.211) e dalla “Lista del cuore” (347) si ottiene un bel 16,76%, la percentuale più alta tra le forze della coalizione di Borella: quindi “è giusto” (?!) reclamare posizioni di prestigio (vicesindaco, ad esempio…) e avere più “peso” nell’indirizzo e nelle scelte dell’amministrazione.

Le “giuste pretese” si sono quindi palesate tramite messaggi e post con affermazioni più o meno velate, ma non sono mancati anche gli insulti.

E in tutto questo il sindaco Borella che fa? Proprio nulla, anzi: finora non ha neppure indirizzato un primo messaggio ai cittadini che andrà a rappresentare nei prossimi anni.

L’impressione è che lei e la Lega – composta sì da “giovani”, ma che non sanno quasi nulla di Lissone – dovranno subire scelte e situazioni che altri decideranno.

Diciamolo: hanno già cominciato ad un livello imbarazzante…

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