Il voto provinciale

Venerdì 26 luglio, dalle 8 alle 22, si vota il Presidente della Provincia, cioè colui (o colei!) che rappresenterà la nostra Monza e Brianza nei rapporti tra i vari enti, con le istituzioni e con le associazioni. Saranno elezioni di “secondo livello” perché non voteranno i cittadini ma solamente i Consiglieri comunali eletti nei 55 comuni brianzoli. I voti avranno pesi diversi, a seconda della popolazione di ogni singolo comune brianzolo: il voto di un consigliere di Monza avrà “più peso” di quello di un consigliere, ad esempio, di Macherio.

Il voto di molti sarà ovviamente “indirizzato” dall’appartenenza politica ma speriamo chele liste civiche ed il movimento 5Stelle possano essere davvero liberi di scegliere.

Noi, Lista Civica di Lissone, scegliamo Concetta Monguzzi per una serie di motivi che vogliamo in trasparenza enunciare.

Votiamo Concetta perché vogliamo che sia lei a rappresentarci nel delicato ruolo di collegamento con la Regione Lombardia, perché condividiamo la logica della salvaguardia del territorio e sappiamo bene come il ruolo della Provincia possa essere determinante in questo ambito.

Votiamo Concetta perché conosciamo l’impegno che in questi anni ha profuso in Provincia, così come è noto il suo rispetto e la sua attenzione nei riguardi di tutti i Sindaci e di tutti i Cittadini.

Certo, non è facile “trasgredire” le indicazioni di partito o resistere a certe “pressioni”, ma noi auspichiamo che i consiglieri-elettori sappiano giustamente interpretare il mandato a suo tempo ricevuto e votino secondo coscienza e conoscenza. Ci riferiamo in particolare ai “civici”; il Movimento 5Stelle, invece, pare che non parteciperà proprio al voto, e questo a noi spiace davvero.

Noi che conosciamo molto bene Concetta, possiamo testimoniare come potrebbe essere una Presidente – sarebbe la prima della storia della Provincia – attenta, vicina, di salvaguardia rispetto a tutti gli ambiti, in primis quello del consumo di suolo. E lo sappiamo bene a Lissone, dove ancora oggi paghiamo le conseguenze delle scelte urbanistiche del passato.

Questo voto, seppur di secondo livello, è molto importante: buon voto a tutti i Consiglieri, ed in particolar modo a coloro che, con un voto ragionato e convinto, sapranno correttamente interpretare il mandato dei propri elettori.

Fabio chiama Luca

Durante il tempo dedicato alle “Comunicazioni” nel Consiglio comunale del 15 luglio, il leghista Fabio Meroni (o meglio: della “Lega Nord per l’Indipendenza della Padania”, come egli stesso ha tenuto a ribadire), capogruppo ed esponente alto della Lega lissonese, sfoderando il consueto stile autoritario ha tuonato “la grande difesa” di Luca.

Ma Luca chi?! Luca Santambrogio, sindaco di Meda ma soprattutto candidato leghista del centrodestra per il ruolo di Presidente della Provincia di Monza e Brianza e in diretta competizione con il nostro sindaco – Concettina Monguzzi – candidata invece per il centro sinistra e che attualmente è Vicepresidente facente funzione di Presidente della Provincia.

Come già abbiamo scritto in un precedente articolo, Luca Santambrogio è un “NEOFITA (in fatto di Provincia)” e qui lo ribadiamo. Non abbiamo scritto NEOFITA “in fatto di politica”, ma “in fatto di Provincia”, perché di esperienze come Consigliere o altro per questioni che riguardano la nostra Provincia, non ci risulta ne abbia. Questa potrà essere una verità scomoda, ma di fatto è una verità.

Certo, la nostra preferenza va indubbiamente a Concetta Monguzzi per l’impegno profuso in passato in ambito provinciale e perché, in qualità di esponente del civismo (proviene dal “Listone Lista Civica”), potrebbe efficacemente rappresentare gli appartenenti alle varie Liste civiche presenti nei comuni brianzoli. E pensiamo anche al Movimento 5Stelle, con contenuti e obiettivi a volte vicini a quelli delle Civiche.

Torneremo di sicuro sull’argomento, anche perché sembra che il lissonese Meroni ci tenga proprio; forse che lui o qualcuno dei suoi sia in odore di incarico-delega??

Se così fosse, avendo molto tempo libero (fino al 2022), potrà fornire il proprio contributo al neofita per la guida della Provincia: potrà prenderlo per mano e guidarlo, lui che neofita (sia politicamente che a livello provinciale) non lo è più da un pezzo.

Fabio chiama Luca, Luca rispondi! 

Una “volpe” nella nebbia

Uno dei punti in discussione nella seduta del Consiglio comunale di martedì scorso era la “Riorganizzazione societaria del gruppo AEB/Gelsia”. Dopo gli interventi del nostro Assessore al Bilancio e alle Partecipate Domenico Colnaghi e dei vertici di AEb e Gelsia, è stata data la parola ai Consiglieri per esprimersi sull’argomento.

L’abbozzo di analisi espresso dell’arrabbiato Fox (come lui – Daniele Fossati – ama appellarsi con un semplice gioco di parole nel gruppo Facebook che amministra) è naufragato catastroficamente andando a sbattere su quello spigolo – vivo, vivissimo – che sembra costituisca il cardine di quasi ogni suo intervento in Consiglio comunale : la lista civica “Il Listone”.

E dire che stavolta Daniele Fossati era partito bene, iniziando il suo intervento in modo compìto, promettendo di fare una “analisi non tecnica ma politica“; e fin qui la razionalità perdura, ma a un tratto (è più forte di lui…) con un non meglio precisato excursus sulle galline che cantano per prime (sarà politica, questa?!) il Fox, poco “volpescamente”, tenta un attacco al Sindaco Concetta Monguzzi e alla sua appartenenza al Listone mettendo in dubbio la trasparenza e addirittura facendo insinuazioni parlando di “poltrone” in modo poco chiaro.

No, noi non ci stiamo. Il Sindaco Monguzzi non è iscritta ad alcun “partito” e condivide da oltre 7 anni strategie e metodologie del centrosinistra.  Che la si voglia vedere legata e soggetta a “giochi” superiori” è un’offesa che sfiora la calunnia e che dice molto del modo di far politica di chi si crede “volpe” ma in realtà cade in discorsi nebulosi.

Certe affermazioni poco chiare non fermano certo la volontà di trasparenza e la correttezza del Listone e di chi ne fa parte, Sindaco in primis.

Consiglio comunale del 16 luglio 2019

A Cesare quel che è di Cesare…

Diciamolo subito: il sindaco di Lissone Concettina Monguzzi – ora anche Presidente della Provincia pro tempore – appartiene ad una lista civica. Lo precisiamo, noi del Listone, perché il Cittadino di Monza e Brianza, in un suo articolo, ha commesso un errore: non offensivo ma nemmeno banale, e che riteniamo utile correggere.

Nell’articolo si anticipano i nomi dei due candidati alla presidenza della Provincia di Monza e Brianza: il leghista Luca Santambrogio, sindaco di Meda e dipendente del Comune di Lissone nel settore Servizi sociali, e Concettina Monguzzi, il nostro sindaco che da anni si spende anche per la Provincia, con deleghe importanti, con la fiducia del Presidente Invernizzi e del Partito Democratico, che l’ha sostenuta come candidata.

E l’errore? Nell’articolo in questione, si attribuisce al Sindaco Monguzzi di essere tesserata del Partito Democratico: intendiamoci, nessun problema, anzi si governa insieme da oltre 7 anni, condividendo strategie e metodologie del centro sinistra, ma ci piace ricordare e sottolineare che il nostro sindaco non è iscritta ad alcun “partito”. 

Dal nostro punto di vista, l’appartenere ad una lista civica e quindi non legata e soggetta a “giochi” superiori, rappresenta un punto di forza. Ad esempio, il sindaco leghista di Giussano, eletto giusto un paio di mesi fa, dopo la vittoria aveva presentato ufficialmente una squadra definita “la migliore”, salvo poi – dopo l’intervento di politici sovracomunali della coalizione – dover accettare un ridimensionamento con altri nomi proposti/imposti dai partiti.

Ecco perché ribadiamo con forza che avere per la Provincia un candidato di una lista civica rappresenta un plus sia per il territorio che per la Provincia stessa.

Vedremo chi vincerà, se l’esperta Monguzzi o il neofita (in fatto di Provincia) Santambrogio, ma occorre “dare a Cesare quel che è di Cesare e a Concetta quel che è di Concetta”: se proviene da una lista civica è sbagliato scrivere che appartiene al Partito Democratico.

E le liste civiche, anche stavolta, potrebbero fare la differenza…

S’è perso la via (Bellerio)

Non è passata certo inosservata la notizia della “promozione” a vice di Salvini del giovane lissonese Andrea Crippa, da sempre portabandiera del movimento “Giovani Padani” della Lega e già consigliere di opposizione nella nostra città, dove si era distinto più per le (mancate) presenze che per le sue dichiarazioni.

Buon per lui; meno bene per il “nostro” Fabio Meroni, che d’ora in poi si troverà a dover “prendere ordini” da un 33enne nei confronti del quale voci di corridoio dicono non nutra una particolare stima. E sempre le stesse voci di corridoio dicono che la mancanza di stima e di fiducia è abbondantemente ricambiata…

Ora che le gerarchie si sono ribaltate, che ne sarà mai di Fabio Meroni e di tutto il suo “entourage”? Dal pulpito del suo profilo social, ogni tanto manda strali difficili da comprendere per i comuni mortali, ma si intuisce che i destinatari siano le nuove leve della Lega. Già qualche mese fa non erano mancati bisticci con i giovani leghisti di Lissone; ora però la situazione per Meroni si è decisamente complicata.

La scalata al potere della Lega vede Lissone protagonista ma – beffa delle beffe – il protagonista non è lui. Anni di militanza nella Lega Nord non gli sono serviti a farsi strada in via Bellerio, dove adesso comanda uno dei suoi più acerrimi rivali in Brianza.

E allora? Esclusa la possibilità di un’uscita dalla Lega (Meroni nel Grande Nord proprio non ce lo immaginiamo!), il suo ruolo è destinato a rimanere entro i confini della città: in Consiglio comunale potrà continuare a sfogare la sua rabbia coi (brutti) modi che è solito utilizzare, ma non deve dimenticare che, al di fuori dei confini lissonesi, c’è qualcuno pronto a bacchettarlo…

In Brianza, a Lissone Salvini sceglie il suo vice (GiornaleDiMonza.it – 14 giu 2019)

Al suol non si comanda

Salvaguardia del territorio e riqualificazione dell’esistente: sono queste le parole chiave che ci hanno guidato in questi sette anni di amministrazione del territorio di Lissone. E proprio la scorsa settimana, nei Consigli comunali del 10, 11 e 12 giugno, abbiamo avuto modo di confermare questo indirizzo urbanistico, approvando la proroga del Documento di Piano in vigore dal 2014 e in scadenza a luglio.

Il Documento di Piano è stato così prorogato in attesa di poterlo adeguare ai principi che saranno contenuti nel PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) che la Provincia dovrà a sua volta adeguare entro 24 mesi dall’approvazione del PTR (Piano Territoriale Regionale) da parte di Regione Lombardia.

Il principio fondamentale che guiderà gli adeguamenti di Regione e Provincia sarà proprio la riduzione del consumo di suolo, principio riconosciuto ormai anche da Regione Lombardia – a guida leghista – e che la precedente amministrazione Monguzzi con lungimiranza aveva già adottato nel Pgt del 2014.

Anche la Variante al Piano delle regole e dei servizi – approvata la scorsa settimana – ha seguito la stessa linea di indirizzo: oltre ad aver  recepito una sentenza del TAR  (relativa ad un’area edificabile sulla quale da molti anni vigeva una pendenza legale da parte del proprietario), la variante ha riguardato l’affinamento delle norme tecniche di attuazione che regolano gli interventi edilizi e soprattutto la modifica della destinazione d’uso di una parte del Piano integrato di intervento di via Bernini, approvato dalla precedente amministrazione Lega-PdL.

Con questa modifica di destinazione d’uso, è stato possibile evitare la realizzazione di nuovi 8.000 mc di edilizia residenziale (oltre 30 nuovi appartamenti) e consentire l’ampliamento dell’attività commerciale Decathlon e del relativo parcheggio, oltre alla sistemazione di tutta la viabilità intorno alla zona interessata.

Con l’approvazione del Documento di Piano e della Variante al Piano delle regole e dei servizi, abbiamo mantenuto fede al programma elettorale che ci vede concentrati – oggi come nel 2012 – alla riqualificazione dell’esistente, allo sviluppo delle attività commerciali e alla riqualificazione del territorio.

Per la cronaca, il Movimento 5stelle e Lissone in movimento hanno votato contro la Variante del piano delle regole e dei servizi, mentre Lega e Forza Italia hanno pensato bene di togliere la scheda all’ultimo secondo e non partecipare neppure alla votazione…

Di onorevole… non c’è più nulla

Lunedì sera, in Consiglio Comunale, nel momento dedicato alle comunicazioni, il solito Fabio Meroni se l’è presa con il nostro sito. Come sempre, direte voi. Il sito del Listone è scritto da “mentecatti”, e l’ha ripetuto più volte nei 5 minuti a sua disposizione, una al minuto potremmo dire: un record. Offese e ragionamenti a cui siamo abituati.

Essere commentati, citati, letti e riletti, annotati e poi richiamati ci dà soddisfazione, ma ormai nemmeno più tantissima… Sia Fabio Meroni che Ruggero Sala, che Daniele Fossati, che Piermarco Fossati (non in rigoroso ordine di importanza) sono soliti commentare e rilanciare i nostri articoli capendo però solo ciò che vogliono.

Ad esempio lunedì si parlava di “monotono verde-lega”: ma il ragionamento era riferito al confronto con il governo nazionale giallo-verde… che a Lissone non esiste.

O ancora: rispetto all’aiuto che in qualità di consigliere provinciale Fabio Meroni avrebbe potuto dare al nostro Sindaco – attualmente Presidente pro tempore della Provincia di Monza e Brianza – era un auspicio a superare le divisioni interne (solo e fino alle elezioni del prossimo Presidente).

Ma niente, non siamo capiti. Anche perché Fabio da Lissone ha tuonato vibrante che gli spiace ma la politica è una cosa seria e, visti anche i commenti del Listone, se potrà fare uno sgambetto al Sindaco lo farà volentieri.

Appunto, la politica è una cosa seria; si auspicava infatti una collaborazione “paesana” tra i due, in ruoli diversi ma con il risultato – per la Provincia – di fare bene per i cittadini tutti, anche lissonesi.

Non sarà così e lo ha dichiarato forte Meroni: il fatto che abbia detto in modo “trasparente” che lui di aiuti a Concetta NON ne darà, gli fa onore; ma non troppo. Anzi, per niente. Anzi…

E sono rimasti in quattro…

Ormai la cosa è di pubblico dominio e in città molti seguono la querelle con un interesse quasi pari a quello per la recente saga “Pamela Prati-Mark Caltagirone”! Sui social media locali, infatti, è in corso una “battaglia” senza esclusione di colpi tra l’attuale consigliere 5Stelle, Piermarco Fossati, e i simpatizzanti del “MoVimento”, che invece tanto simpatizzanti di lui non lo sono.

Ricorderete che Piermarco Fossati entrò in Consiglio dopo motivate dimissioni di Emanuele Sana che, con coerenza, ha grossomodo così ragionato: ho dato 5 anni della mia vita alla città di Lissone e ai suoi cittadini e la seconda bocciatura elettorale (dietro Monguzzi e Meroni) mi induce a riflettere sul senso della mia permanenza e sul mio impegno. Non ho vinto ma nemmeno migliorato, e quindi mi faccio da parte.

Perfetto! Se non che – a quasi due anni di distanza – crediamo che Sana sia molto pentito… Sul suo profilo Facebook accusa Fossati di essere troppo “filo-leghista” (lo abbiamo già detto anche noi…) e lo incolpa della perdita di consenso elettorale dei 5Stelle a Lissone nelle ultime elezioni europee. Lo accusa di aver dilapidato un “tesoretto” di lavoro e credibilità sul territorio, oltre che di aver perso la loro specificità di vicinanza alla base e ai confronti democratici. Effettivamente, qui a Lissone il colore più acceso ora è un monotono verde-lega!

Con Emanuele Sana anche una folta schiera di simpatizzanti-attivisti (ora ex simpatizzanti, diciamolo pure) evidenziano come, di fatto, il Movimento a Lissone stia scomparendo.  Tutte considerazioni, queste, inframmezzate da epiteti tipo “babbeo”, “somaro” e simili…

Lui, Piermarco, è “troppo omologato” e “troppo vicino a Fabio Meroni”, il vero re della minoranza. Certo, le differenze tra Sana e Fossati in termini di contenuti, di “seguaci” – in Consiglio comunale e non solo – e di “distanza” dai leghisti, sono molto evidenti.

Forse il consigliere 5Stelle non ha davvero ancora “carburato e masticato” la politica locale. Staremo a vedere (o a leggere) presto.

Fuoco a… 5Stelle (Giornale di Monza – 4 giu 2019)

Il sindaco Presidente

Il nostro sindaco Concettina Monguzzi, sarà a capo della provincia di Monza e Brianza per i prossimi mesi. Toccherà infatti a lei, in qualità di  vicepresidente, traghettare la nostra provincia verso l’elezione del nuovo Presidente. Dopo l’ultima tornata elettorale, infatti, e dopo due mandati consecutivi, Roberto Invernizzi non è più il sindaco di Bellusco e quindi non può più ricoprire il ruolo di Presidente della Provincia.

Come succede per le elezioni del Consiglio provinciale, anche l’elezione del Presidente è “indiretta”, cioè hanno diritto di voto i Consiglieri provinciali in carica (a loro volta sindaci) e dopo le elezioni del 17 marzo, l’assise è formata da 8 componenti della lista “Brianza rete comune”, 4 di “Insieme per la Brianza” (centro destra) e 4 della Lega.

Nelle amministrative del 26 maggio hanno votato 31 dei 55 comuni della Brianza: in alcune città si andrà al ballottaggio e in altre è cambiata la composizione dei Consigli comunali, con nuove maggioranze e nuovi equilibri che potrebbero avere un peso nella scelta del nuovo Presidente.

Il Listone auspica, per collaborare fattivamente con il Presidente ad interim Monguzzi, che l’altro lissonese presente in Consiglio Provinciale – il leghista Fabio Meroni – sia disponibile a superare le divisioni interne, perché la Provincia ha uno sguardo più ampio e merita, fino alla nuova elezione, l’apporto proattivo di tutti.

Per intanto anche noi del Listone vogliamo ringraziare Roberto Invernizzi per l’importante lavoro svolto in questi anni e auguriamo buon lavoro alla nostra Concettina Monguzzi nel suo nuovo ruolo di guida della provincia di Monza e Brianza.

La Provincia è utile e resta riferimento per il territorio (Il Giorno – 29 mag 2019)

Benvenuto nuovo Statuto!

Martedì 8 maggio, intorno alla mezzanotte e dopo lunga ad approfondita discussione, il Consiglio comunale ha approvato ALL’UNANIMITÀ il nuovo Statuto comunale, il documento che stabilisce le linee guida per l’organizzazione interna della macchina comunale, le sue attività e le forme di controllo e di partecipazione popolare. Quello attualmente in vigore – approvato nel lontano 2000 – necessitava di parecchi adeguamenti normativi e, approfittando dell’occasione, sono stati anche rivisti i principi, le finalità e le forme di partecipazione popolare da attuare nel nostro Comune.

La Commissione Affari istituzionali ha iniziato il processo di revisione all’inizio di questa legislatura affrontando un lavoro lungo e impegnativo; proprio per la l’importanza di questo documento, tutti i componenti si sono impegnati per ottenere la più ampia condivisione dei contenuti, obiettivo raggiunto grazie alla determinazione e all’impegno di ciascuno.

Prima di essere operativo, il nostro Statuto dovrà ora essere pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione, affisso all’Albo pretorio e infine inviato al Ministero dell’Interno.

Ma quali sono le novità e i punti qualificanti del nuovo Statuto?
Come prima cosa sono stati ridefiniti i principi cardine e ispiratori dell’azione amministrativa, ponendo maggiore attenzione al ruolo della famiglia, della maternità e della paternità, del governo del territorio – primario bene comune! – limitando il consumo di suolo  e meglio valorizzando gli spazi verdi e gli insediamenti urbani per assicurarne la qualità e la tutela.

Sono poi stati ribaditi con forza il valore del lavoro e il principio delle pari opportunità e all’unanimità è stato inoltre approvato un emendamento che impegna nella lotta alle mafie e al contrasto dell’illegalità, argomenti quanto mai attuali in questo periodo.

Per quanto riguarda la partecipazione popolare – ambito che coinvolge direttamente i cittadini – oltre agli strumenti già presenti sono stati inseriti tre nuovi istituti: la consultazione popolare, le indagini di opinione diffuse e il bilancio partecipativo. La partecipazione a queste consultazioni è stata estesa ai sedicenni, agli apolidi e ai cittadini stranieri legalmente soggiornanti in Italia e residenti nel Comune di Lissone da almeno cinque anni.

Queste sono solo alcune anticipazioni, il testo completo del nuovo Statuto sarà a breve disponibile online sul sito comunale.

Un grazie ai membri della Commissione e a tutti quanti hanno lavorato per dotare la nostra città di uno Statuto aggiornato e al passo coi tempi, e che speriamo possa restare attuale per i prossimi 20 anni!