Non abbassiamo la guardia

Lunedì 4 maggio siamo passati alla cosiddetta “Fase due”: una fase delicata, un periodo di transizione verso quello che, speriamo tutti, comporterà meno ristrettezze e più aperture. Lo vogliamo ribadire anche noi: NON È un “liberi tutti” ma una fase in cui occorre continuare ad avere prudenza, fare attenzione e rispettare le regole indicate da Governo, Regione e Comune.

Anche il territorio lissonese  si sta adattando alla nuova fase, avendo cura di attenersi alle disposizioni di sicurezza e sanità pubblica. Dal 4 maggio, oltre alla ripresa di alcuni cantieri e attività produttive, c’è stata la riapertura dei mercati cittadini, delle aree verdi (eccezion fatta per le aree giochi) e del bosco urbano, l’accesso regolamentato agli orti urbani e la possibilità di conferimento del verde presso la piattaforma ecologica.

Dalla prossima settimana ci sarà la riapertura delle casette dell’acqua, della piattaforma ecologica per le utenze domestiche e si potrà far visita ai propri cari presso il cimitero comunale; il tutto, naturalmente, con ingressi contingentati.

Le parole d’ordine di questa pandemia sono proprio “pazienza” e “rispetto delle regole”, perché solo non abbassando la guardia si avranno ricadute positive sulla salute dei singoli individui e della comunità, e si potrà finalmente tornare a sperare nella fine dello stato di emergenza. La nostra amministrazione crede convintamente nella forza dei cittadini e confida anche nel loro impegno perché presto anche questa fase lasci il posto a un domani più sereno.

Buffe metafore, solo polemiche

Il Listone lo ribadisce, proprio come è stato espresso nel Consiglio comunale del 29 aprile: nessuno dei consiglieri e degli assessori dell’attuale giunta ha preso sottogamba l’emergenza che sta vivendo la nostra città e la Nazione intera: un’emergenza non solo sanitaria, ma anche sociale ed economica.

È dunque per puro spirito polemico e per intento sobillatorio verso schiere (neanche tanto numerose) di ipotetici fan, che sembrano essersi espressi alcuni consiglieri di minoranza (non tutti, per fortuna). Una parte polemica è stata quella “recitata” dal consigliere di Forza Italia, Daniele Fossati, che, oltre alle classiche punzecchiature, ha tentato addirittura di travisare gli intenti, le comunicazioni e le pratiche messe in atto dalla giunta lissonese. E abbiamo parlato di “recita” perché, utilizzando metafore musicali e teatrali, il consigliere Daniele Fossati ha buffamente tentato di sminuire l’ottimo lavoro di equipe che i consiglieri, gli assessori e il Sindaco hanno messo in campo.

Non è questo il tempo per polemiche e inutili dispersioni di energie; noi del Listone, invece, ringraziamo i consiglieri di maggioranza e di minoranza che si sono dimostrati solidali, partecipi e uniti nel cercare di elaborare insieme una soluzione pratica, veloce e concreta in aiuto delle categorie più colpite economicamente dal virus.

Non ringraziamo invece lui, il capog­ruppo in Consiglio di Forza Italia. Non lui, che del nostro umile ringraziamento non se ne farebbe nulla. A chi, come il nostrano Fossati, nemmeno durante una pand­emia accantona lo sc­ontro politico e alza a tutti i costi lo scontro, non vogliamo inviare alcun graz­ie.

Lasciamo certi giochetti a quella parte di minoranza – non tutta per fortuna – che continua imperterrita a sminuire e polemizzare: quel che noi abbiamo a cuore è operare presto e bene per alleggerire le difficoltà dei cittadini in questa emergenza .

Un Consiglio virtuale

L’attività politica-amministrativa del Comune di Lissone, compresi i Consigli comunali e le varie Commissioni, ha dovuto adeguarsi alle restrizioni e alle limitazioni imposte dai vari DPCM per limitare la diffusione del coronavirus. Già a partire dall’inizio del mese sono state convocate le Commissioni commercio, sociale, bilancio e istituzionale ma, invece delle classiche sedute “fisiche”, si sono svolte delle riunioni “virtuali”, grazie a strumenti informatici come “Zoom meeting”  che ormai molti hanno iniziato a conoscere e utilizzare.

Il discorso è diverso invece per le sedute del Consiglio Comunale, in quanto la piattaforma da utilizzare per i collegamenti da remoto deve essere “sicura e certificata”. Il nostro Comune si è allora affidato ad una società esterna, la Microvision, che fornisce alla Pubblica Amministrazione soluzioni con i giusti requisiti per la diretta streaming dei Consigli comunali e le votazioni elettroniche.

Consiglieri , assessori, dirigenti, con il Sindaco e il Segretario generale, martedì 28 e mercoledì 29 aprile saranno connessi a distanza – chi da casa, chi dall’ufficio – e il Presidente del Consiglio Talarico avrà l’arduo compito di guidare e coordinare l’aula virtuale e gli interventi; speriamo che anche le minoranze, in questa situazione inusuale e di emergenza, partecipino ai lavori con spirito collaborativo e propositivo.

Naturalmente i cittadini potranno seguire in streaming questa prima “storica” seduta virtuale del Consiglio comunale: tra i vari punti all’ordine del giorno, vogliamo evidenziare una mozionecondivisa da tutti i gruppi consiliari – sugli interventi a sostegno delle attività economiche a seguito dell’emergenza coronavirus .

Un appuntamento storico, da non perdere!

Comune e associazioni, la rete che fa bene

Ordine, chiarezza, trasparenza. I video che il Sindaco Concetta Monguzzi realizza e diffonde per informare i cittadini non solo sono necessari ma vanno divulgati, perché il maggior numero di persone abbia ben chiaro ciò che il Comune sta mettendo in atto per aiutare chi è in gravi difficoltà a causa dell’emergenza.

Buoni Spesa: 240.000 euro erogati dalla Regione sono stati trasformati in buoni da 10 e 20 euro da utilizzare nei punti vendita in città e qualche supermercato (circa 400 euro a famiglia, attribuiti secondo i criteri già esplicitati qui )

– Il 10% dei 240.000 euro saranno utilizzati per l’acquisto diretto di generi alimentari destinati alle famiglie che non sono rientrate nei criteri del bonus spesa. A questa quota, il Comune aggiunge altri 150.000 euro di risparmi dal capitolo spesa “Fondo di Solidarietà” e altri 28.000 euro derivanti dal contributo di BrianzaAcque.

– è stato aperto di un conto corrente sul quale chiunque potrà liberamente versare un contributo anch’esso destinato all’acquisto di beni di prima necessità per chi è in difficoltà economiche.

Il Sindaco ringrazia la grande rete solidale di Associazioni e di volontari che prepara, distribuisce e consegna fisicamente i generi alimentari nelle case: Caritas, San Vincenzo, Chiesa Evangelica e singoli volontari.

Il Comune non è un ente astratto, ma è fatto di persone che fanno rete e agiscono in modo ordinato e coordinato per il bene dei cittadini. Lo fa con trasparenza, intessendo rapporti con associazioni e volontari accreditate e presenti sul territorio da tempo.
Lo fa con chiarezza: la stessa che troviamo nei comunicati del nostro Sindaco e alla quale noi del Listone vogliamo contribuire, divulgandone i contenuti.

Emergenza Coronavirus, attivato un conto corrente comunale dedicato per la raccolta fondi (Comunicato stampa – 20 apr 2020)

Grazie Sindaco!

Lo sanno tutti in città: al tempo del Covid-19 non si può abbracciarsi, baciarsi, andare al mercato, andare a messa… e al cimitero. Si, anche il nostro cimitero, luogo di riposo e di cura dei nostri cari defunti, è chiuso ormai da settimane e molti speravano che lo si potesse riaprire, almeno per Pasqua, almeno per sistemare le tombe ed i fiori.

Purtroppo non è stato possibile ma, grazie all’iniziativa del Sindaco e del Settore Lavori pubblici, il Comune si è sostituito alle persone e ha predisposto una pulizia straordinaria delle parti comuni, ha posato all’ingresso due grandi vasi di ulivo e due composizioni floreali, ha posato fiori freschi sulle tombe dei caduti, delle associazioni e dei cittadini esemplari poste vicino all’ingresso, ha tolto i fiori ormai appassiti rimasti sulle tombe di famiglia, sulle tombe individuali e negli ossari.

Un bel lavoro, un grande segno di rispetto e cura nei confronti dei nostri cari. Per questo molti cittadini hanno esplicitamente ringraziato l’amministrazione ed il Sindaco in primis.

Grazie Sindaco, un atto di cura e premura che in questo momento ci voleva proprio. Grazie da tutti noi!

Festività Pasquali, Sindaco e parroco in cimitero per una preghiera a nome della Città (Comunicato stampa – 11 apr 2020)

Le mascherine… bollenti

Un giorno: tanto è durato il grido dei social (aizzato dai soliti) nei confronti del Sindaco Monguzzi. Dopo la notizia che erano finalmente arrivate le mascherine che la Regione Lombardia aveva messo a disposizione dei Comuni, infatti, tutti i “super informati” e i “super manager” sono partiti in quarta a criticare il metodo e i criteri di distribuzione, un “metodo da incompetenti” e criteri di scelta opinabili. Tutti ad evocare la solita parola, “Vergogna!”, e altri a predire che il giorno seguente ci sarebbero stati “15.000 lissonesi in giro per Lissone” e così via.

Invece, a due giorni dall’inizio della distribuzione, sembra proprio che il metodo scelto – cioè la distribuzione in zone già frequentate (supermercati, negozi, farmacie etc.) – e la registrazione delle generalità, sia stato vincente.

Vincente perché non si sono creati assembramenti (come in altre città dove hanno identificato una postazione precisa per la distribuzione), vincente perché non ci sono stati trattamenti discriminatori (come in altre città dove hanno identificato dei gruppi di beneficiari: anziani, malati, giovani, madri…), vincente perché non ci sono i soliti furbi che ne imboscano più del dovuto (come in altre città dove la distribuzione è stata affidata ad alcuni commercianti) mentre a Lissone occorre dare il proprio codice fiscale per ricevere la mascherina. Ricordiamo che gli anziani, le persone con fragilità, i malati che lo richiedono ed altre specifiche utenze (ad esempio i volontari e il personale che eroga servizi) ricevono già l’assistenza e le mascherine dal Comune.

Altre sono invece le cose che ci lasciano perplessi. Perché, diciamolo, la quantità di mascherine arrivata – a due mesi dall’inizio dell’epidemia – è assolutamente insufficiente: 12.500 per 46.000 abitanti (o per 20.000 nuclei familiari) e ancora non si sa quando ne arriveranno altre. E i sindaci – ciascuno con la propria squadra e una propria metodologia – hanno dovuto sopperire al difficile confronto con i propri cittadini.

E chiudiamo con un “domandone”: apparteniamo alla più importante regione d’Italia e tra le prime in Europa, e allora cosa non ha funzionato? Perché, a due mesi di distanza, ancora non siamo in grado di fornire mascherine a tutti?

Coronavirus, a Lissone 12.500 mascherine: ecco le modalità di distribuzione (MBNews – 8 apr 2020)

Video di aggiornamento su coronavirus – 7 apr 2020 (4 min)

Video di aggiornamento su coronavirus – 8 apr 2020 (7 min)

Dal Papeete al Papa

Il Covid-19 e le misure restrittive necessarie a contenerlo hanno cambiato le nostre abitudini e lo hanno fatto scoperchiando paure e dando vita a contraddizioni che sarà difficile lasciarci alle spalle. È dunque un momento socialmente delicato e di questo tutti i rappresentanti delle istituzioni civili e religiose sono tenuti a prenderne coscienza.

In questo contesto si inserisce la decisione di lasciare le chiese aperte per chi vuole pregare individualmente, ma di interrompere le funzioni religiose, per evitare pericolosi assembramenti. Lo stesso Papa Bergoglio – lui per primo – ha rinunciato alla folla di Piazza San Pietro decidendo di pregare per l’umanità quasi completamente solo. D’altra parte l’evangelista Matteo (Mt 6,5-6) così scrive: “Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe (..) Tu invece, quando preghi, (..) chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo (..) ti ricompenserà. Parole che oggi, nel 2020 ed in emergenza Coronavirus, rivestono un significato particolare.

Ma il 2020 è anche l’anno in cui un altro Matteo – politico sempre in spasmodica ricerca di consenso – rilascia una dichiarazione avventata e dannosa. Durante un’intervista su Sky TG24 il Matteo leader della Lega mischia impropriamente (e per l’ennesima volta) fede e politica e avanza una richiesta: riaprire le chiese per le celebrazioni pasquali.

Certo, il momento è delicato e qualcuno potrebbe esser tentato di approfittare di paure, timori e futuro incerto, ma un vero politico non può permettersi di pronunciare frasi avventate che non tengano conto di Costituzione e Cittadini (il diritto alla Salute è sancito tra i prioritari dalla nostra Costituzione), un vero uomo di contenuti non deve cercare di cavalcare una grave situazione in cerca di facili consensi.

Fortunatamente i cittadini posseggono ancora la saggezza di quel prete – don Dino Pirri – che, alla proposta del “Matteo 2020”, ha così risposto: “Caro Salvini, oggi le chiese sono chiuse, perché noi preti rispettiamo la legge del nostro Paese . (..) Non usiamo il nostro popolo, ma lo amiamo. Non ci sta a cuore il consenso ma il Bene Comune”. E il Listone fa sue le parole semplici, sincere e vere di questo religioso.

Coronavirus, Salvini vuole chiese aperte a Pasqua: “La scienza da sola non basta: serve anche il buon Dio” (Repubblica.it – 4 apr 2020)

Il buon controllo

Lo ha detto Concetta Monguzzi, il “Sindaco 2.0”, così soprannominata dal Cittadino di sabato scorso. Da quando è scoppiata la crisi sanitaria e l’emergenza del Covid-19, il nostro sindaco ha scelto il videomessaggio come canale comunicativo, e per questo si è aggiudicata l’appellativo di “Sindaco più attivo sui social”. Una scelta vincente che permette di raggiungere i lissonesi in modo veloce, chiaro e trasparente, e il tono pacato ma deciso dei messaggi di Concetta è apprezzato da tutti.

Molti, poi, non sanno che il Sindaco è anche il “capo” della Polizia Locale ed in questa emergenza un gran lavoro è stato fatto dal Comandante Ferdinando Longobardo, responsabile anche della Commissione di emergenza ccomunale, attivata per gestire l’emergenza. Ed è proprio lui che dobbiamo ringraziare, perché alla guida del Comando ha disposto controlli, verifiche, sopralluoghi ed interventi, puntualmente effettuati dagli uomini e dalle donne ai suoi ordini.

E bene ha fatto il Sindaco a chiedere una “giusta severità” ai vigili perché, quando si i tratta di proteggere la propria comunità, le regole vanno rispettate, i controlli vanno eseguiti e le sanzioni vanno comminate. Molti sono stati i controlli nel mese di marzo: tra persone ed esercizi commerciali circa 780 e 43 i sanzionati. 6 sono le pattuglie in giro per la città: sono presenti e soprattutto esercitano un buon controllo del territorio.

Grazie ai nostri Vigili urbani e da domani… ancora in strada per i “buoni controlli”.

Il sindaco social: “Teniamo duro” (IlCittadimoMB.it – 4 apr 2020)
Coronavirus, continua l’attività di controllo della Polizia Locale (Comunicato stampa – 2 apr 2020)

Circolare: per noi non cambia nulla

Lissonesi, per noi non cambia nulla. Restiamo in casa e continuiamo così.” Questo è il messaggio cardine intorno al quale si sviluppa il video del 1° aprile da parte del nostro Sindaco Concetta Monguzzi. Un monito, il #RESTATEACASA, riconducibile ai numeri di infettati e vittime: ad oggi sono 18, purtroppo, i lissonesi deceduti, 123 le persone positive al Covid in città, oltre alle 127 persone che ancora sono in sorveglianza attiva.

La circolare emessa dal Ministero dell’Interno il 31 marzo lo ribadisce: è fatto divieto di assembramento, dobbiamo mantenere la distanza interpersonale, dobbiamo assolutamente evitare gli spostamenti all’interno del comune e anche tra comuni, se non in via eccezionale o per motivi di salute e lavoro. La stessa circolare, a valenza nazionale, consentiva l’uscita, in tempi contenuti e nelle vicinanze, di un genitore con i figli minori fino all’età di 12 anni.

Ma il nostro Comune appartiene alla Regione Lombardia, regione in cui vige un’ordinanza – ancora in vigore – che vieta l’uscita da casa! Noi dobbiamo stare a casa e agire, pur nel sacrificio, in un’ottica di bene ed interesse della collettività; il nostro obiettivo rimane saldo, e con esso le pratiche che ci permettono di raggiungerlo. Quindi noi #RESTIAMOACASA perché oggi serve la fermezza e la responsabilità di tutti, uniti.

Video di aggiornamento su coronavirus – 1° apr 2020 (5 min)

Emilio Galimberti

E il coronavirus – ormai è chiaro a tutti – non guarda in faccia nessuno e in questi giorni si è portato via anche Emilio Galimberti, un cittadino lissonese la cui vita è stata un esempio di impegno civile, sempre pronto al dialogo costruttivo, propositivo e mai banale. Il Listone si unisce al cordoglio della famiglia e lo saluta: ciao Emilio, mancherai a noi, mancherai a Lissone tutta.

Lissone dice addio a Emilio Galimberti, in prima linea per i diritti civili e le fasce deboli (IlCittadinoMB.it – 31 mar 2020)

Un minuto di silenzio

Il Listone aderisce al minuto di silenzio in ricordo dei nostri concittadini vittime del Covid19 e a fianco dei loro cari.

Un minuto di silenzio

Il discorso e il minuto di silenzio del nostro sindaco Concettina Monguzzi – 31 mar 2020 – (8,5 min)