Il Parcheggione

“Work in progress”, ma finalmente si intravede la fine!  In questi giorni in molti avranno visto i mezzi all’opera per completare il famoso “parcheggione”: un’area a libero accesso – con sosta non a pagamento – che sarà principalmente a disposizione dei pendolari che partono dalla stazione di Lissone per recarsi nei luoghi di studio o di lavoro.

Il realizzatore (un privato, che sta realizzando l’opera in forza di un precedente Piano di Intervento Integrato) è in ritardo – e di molto – nei tempi di consegna e per questo l’Amministrazione ha richiesto e ottenuto il rispetto del contratto, cioè il pagamento delle penali previste per questa evenienza. Si parla un importo rilevante (oltre 200mila euro) che nei prossimi mesi potrà essere conteggiato nel Bilancio comunale come risarcimento alla comunità per il mancato servizio. Non abbiamo notizia nel passato di altri indennizzi di questo tipo e ci piace che l’Assessore all’edilizia abbia raccontato il tutto, e in modo trasparente, durante l’ultimo Consiglio comunale. Rispetto delle regole, della trasparenza, dell’amministrare come piace a noi.

Ma non è finita: in zona Stazione molti avranno notato anche alcuni lavori stradali in corso, tesi a migliorare la sicurezza e la viabilità: un altro bell’intervento, questa volta a cura dei Lavori Pubblici in collaborazione con la Polizia Locale.

Ed infine non possiamo tralasciare la Ciclostazione: i lavori sono ormai terminati e a brevissimo…  arriverà anche il momento dell’apertura!

Per intanto: viva il Parcheggione!

Ma da che parte stanno??

Ieri sera il Vicesindaco ed Assessore Marino Nava ha informato la cittadinanza ed il Consiglio comunale che è stata definita, con atto di transazione firmato, la questione relativa al contenzioso tra il Comune e la ditta che aveva in carico due lotti per lo spargimento sale e rimozione neve.

Un buon risultato per l’Amministrazione di Lissone e che parzialmente risarcisce la Città dai disservizi della giornata del 1° Marzo, quando la ditta inadempiente perché non presente con i propri mezzi sul territorio, ha causato problemi di viabilità per il mancato spargimento del sale stradale e la conseguente formazione di ghiaccio.

La questione sembrerebbe conclusa nel migliore dei modi: il Sindaco ha infatti dichiarato che investirà tale somma (oltre 20.000 euro) per l’acquisto di arredo urbano per la Città. I cittadini hanno subìto il disservizio e i cittadini avranno un servizio in più.

E i nostri consiglieri di minoranza come avranno preso tale bella notizia? Come al solito: nonostante il risultato e la trasparenza, hanno risposto esprimendo dubbi, interpretazioni di parte, richieste di consultazione atti e comunicazioni parziali. I capigruppo di minoranza hanno anche chiesto ed ottenuto un incontro con il Dirigente del settore che ha loro mostrato e illustrato, in trasparenza, tutti i documenti e le motivazioni.

Tutto a posto – vi direte – saranno stati soddisfatti. Assolutamente NO. Anzi! In Consiglio comunale si sono lanciati in accese discussioni parlando di ricatto, con minacce di trasferire la questione all’ANAC (Autorità nazionale Anticorruzione), affermando che la Ditta in questione non doveva sottoscrivere alcun atto di indennizzo (secondo loro illegittimo e quindi nullo) perché aveva ragione.

Sinceramente non si capisce se questi “zelanti” consiglieri stiano lavorando per Lissone o se invece siano lì SOLO per evidenziare e contestare eventuali problemi/errori (anche se brillantemente risolti come in questo caso) in capo all’amministrazione Monguzzi. Ma da che parte stanno?

E ci lasciamo con una domanda aperta: non sarà che l’acredine di una lotta  politica nei confronti di un Assessore e della Giunta faccia perdere di vista , a questa minoranza, l’interesse per la Città? Sarebbe, questa sì, una grave ingiustizia: per i cittadini.

Benvenuto restyling

Anno nuovo, vita nuova! Accadrà grossomodo così al nostro Laghetto, uno dei pochi paradisi verdi che la smania cementificatrice della Giunta leghista ha “graziato”. Un’oasi in cui trovare pace e tranquillità che nel 2019 sarà riqualificata nel suo “biglietto da visita”: l’area di accesso. L’Amministrazione Monguzzi ha infatti deciso di intervenire in modo organico sul parcheggio e sulle aree di ingresso che portano al Laghetto.

Sappiamo tutti i problemi che ci sono oggi: strada stretta e dissestata, con un doppio senso difficile da rispettare e un parcheggio formato “groviera” a causa di un manto sabbioso irregolare. I lavori, sia chiaro, non saranno di poco conto: l’intervento di sistemazione delle zone di parcheggio e la relativa illuminazione verrà a costare poco meno di un milione di euro e sarà uno fra i più importanti che verrà realizzato il prossimo anno.

Si andrà così a colmare un vuoto lasciato dalle passate Amministrazioni che il Laghetto lo hanno prima creato, e poi clamorosamente lasciato a se stesso… Questa Amministrazione ha invece invertito la rotta ed effettuerà un restyling generale dell’area di accesso.

È vero – come hanno scritto i giornali – che i parcheggi diventeranno a pagamento (ma solo nei giorni festivi dei mesi estivi), ma questo rientra di un’opera di razionalizzazione dell’area: non avremo più auto che sobbalzano sulla strada d’ingresso, né auto posteggiate in modo casuale con gli inevitabili ingorghi (e litigi…) per il parcheggio e per la precedenza, ci sarà posto per tutti e avremo un’area più ordinata e decorosa.

Più di 200 prcheggi per le auto (Cittadino – 2 giu 2018)

Processi e presìdi

Se è vero che ogni automobilista conosce (o dovrebbe conoscere…) il codice della strada ed è tenuto a rispettarlo,  è altrettanto vero che non sempre chi guida lo fa nel rispetto delle norme e dei divieti, mettendo così in pericolo se stesso e gli altri.

Naturalmente esistono zone più “calde” rispetto ad altre per quanto riguarda le infrazioni al codice della strada e qualche mese fa le autorità competenti hanno predisposto – insieme ad altri accorgimenti per aumentare la sicurezza sulle nostre strade – degli autovelox,  due dei quali sono stati installati in via Cattaneo, una strada sulla quale certi sfrecciavano addirittura oltre i 120 Km/h.

Pochi giorni fa, dei “cittadini”, forse per aggirare il controllo autovelox o forse solo per puro vandalismo, hanno pensato bene di attuare una modalità tanto vigliacca quanto incivile: danneggiare, rovesciandolo, uno degli autovelox di via Cattaneo. La notizia ha subito trovato eco sui social e tra i commentatori molti si sono giustamente indignati alla vista di un gesto che ha pesantemente danneggiato un bene pagato da tutti i cittadini.

Salta all’occhio come,  sempre sui social,  qualcuno non abbia perso invece occasione per gioire di tale reato (“hanno fatto bene” , “vandalismo utile”) o per lamentarsi del fatto che sia un mezzo per “far cassa”, come se i soldi fossero questione prioritaria rispetto al rischio di venir investiti da un sedicente Niki Lauda che sfrecci a 124km/h per una via cittadina.

Insomma, ne è nato un processo non ai vandali ma a chi ha fatto installare le apparecchiature allo scopo di evitare velocità eccessive in prossimità di case e abitazioni. A nulla è valso presentare le rilevazioni “prima e dopo” che dimostrano un netto calo del superamento dei limiti di velocità. Da quando sono stati installati gli autovelox in via Cattaneo, infatti, in una settimana i passaggi oltre i 90 km/h sono scesi da 346 a soli 27, aumentando notevolmente il livello di sicurezza.

In ogni modo, è quasi superfluo ribadire che il vandalismo non è mai utile perché va a pesare non solo sulle spalle dei cittadini ma anche sull’immagine educativa che trasmettiamo alle nuove generazioni.
D’altra parte evitare di incorrere in sanzioni è semplice: basta rispettare i limiti di velocità (soprattutto in città) e guidare con consapevolezza la propria auto; questo è ciò che ci si aspetta da chi si mette al volante di un mezzo che, se usato male, può diventare una vera e propria minaccia per ciclisti e pedoni.

Ora il rilevatore è di nuovo sistemato al suo posto; sull’atto vandalico e sulla tutela della sicurezza stradale (e non solo) né la Polizia Municipale né l’Amministrazione comunale intendono transigere.

Lissone, vandalizzato il rilevatore di velocità VeloOk di via Cattaneo (CittadinoMB – 7 mag 2018)

I social… poco “sociali”

Succede sul web, succede nel caso del disservizio subito da Lissone in occasione della nevicata del 1° marzo quando, sin dalle prime ore dell’alba, alcune strade della città si presentavano in una situazione critica: neve e ghiaccio scivoloso con difficoltà di transito e attraversamento.

Ma cosa è successo esattamente? Alla faccia delle chiacchiere da bar e dei giudizi populisti suggeriti da chi andava alla ricerca delle ultime preferenze di voto, è accaduto in effetti un fatto molto grave, per il quale il Comune chiederà i danni a chi di dovere.

È successo infatti che una delle ditte affidatarie del servizio di reperibilità per lo sgombero della neve dalle strade, non ha ottemperato al compito per il quale era stata ingaggiata il giorno prima. Una inconveniente simile è successo anche a Monza e Meda, comuni governati da Giunte di centrodestra: è un dato che sottolineiamo per sgombrare il campo da chi è pronto in Consiglio comunale ad accusare la Giunta lissonese di inadempienze o incapacità. Chissà se avranno il coraggio di dire la stessa cosa anche delle altre Amministrazioni…

È successo inoltre che, per un problema tecnico alla ralla – non legato quindi ad eventi metereologici – un Tir si è messo di traverso su una trafficata rotonda cittadina, costituendo un vero e proprio “tappo” alla circolazione.
Sono intervenuti i Vigili del fuoco ed una gru per sistemare il rimorchio, rimetterlo in asse e provvedere a liberare la carreggiata. Si trattava del camion di una ditta che spesso fa pubblicità sui giornali locali: forse per questo alcune testate si sono dimenticate di citare il motivo del blocco del traffico…

Ma cosa c’entra tutto questo coi social? C’entra eccome, perché alcuni cittadini, vittime di questi disguidi, hanno giustamente reclamato sul web e sui social: lamentele più che comprensibili, ma alcuni di loro hanno decisamente esagerato. Le aggressioni verbali rivolte all’assessore Nava, al Sindaco Monguzzi, ai dipendenti e agli operai comunali hanno superato il limite del diritto di critica. Arrivare ad augurare malesseri personali, ricoveri ospedalieri, insultare equiparando ad escrementi e quant’altro, sono ragioni sufficienti per valutare il ricorso alla difesa legale. La nostra lista civica a questo gioco al massacro non ci sta e auspica che l’Amministrazione comunale si tuteli in sede legale.

Alcuni esempi? Una tale Cristina inneggia al VERGOGNARSI perché è arrivata in ritardo a destinazione, un certo Stefano augura di cadere e farsi male spezzandosi varie parti, fino alla morte (ha postato 3 teschi e ottenuto 4 “Mi piace”!), altri (politici locali e NON) strumentalizzano l’accaduto per chiedere dimissioni ed evidenziare come sarebbe stato meglio non votare Concetta Monguzzi alle ultime amministrative, altri scrivono di brogli elettorali (a loro dire), altri ancora utilizzano parolacce da scaricatori di porto (quali forse sono…) nei confronti di gente per bene e che reputiamo tutt’altro che una iattura per la nostra città.

E poi, scavando scavando, si ritrovano gli stessi nomi di candidati (non eletti) alle scorse elezioni amministrative oppure persone che attendono servizi che faticano ad essere erogati, tipo la buca o l’asfalto davanti casa….

E non manca “il furbone” che fa il video alla guida (è assolutamente vietato!) e ne ha raccontate di tutti i colori, come fosse uno “speaker simpatico” e poi, una volta arrivato a Monza (dove governa il centrodestra) ha terminato la ripresa, forse perché anche lì la situazione non era molto diversa…

Insomma, abbiamo purtroppo assistito alla fiera dei “leoni da tastiera” che, anziché informarsi e chiedere, subito si sono scagliati contro altre persone forse di parte avversa, come giudici sputasentenze.

Ci spiace proprio che i SOCIAL, strumenti davvero potenzialmente utili, vengano utilizzati con questo “analfabetismo” civile, educativo e comportamentale.

Emergenza neve, la posizione dell’Amministrazione (Comunicato stampa – 1 mar 2018)

Siate vigili…

Interessante discussione l’altra sera in Consiglio Comunale riguardo alcune interpellanze. Era tempo, infatti, di “Question time”, un Consiglio comunale particolare durante il quale i consiglieri possono sottoporre alla Giunta ed al Sindaco interpellanze ed interrogazioni circa fatti, avvenimenti, procedure, progetti etc. Dalle risposte fornite – sia a voce e per  iscritto – si scoprono sempre cose interessanti, particolari e dettagli che non tutti conoscono.
E proprio per divulgare notizie e particolarità, ma anche strategie amministrative ed effetti di tali strategie, alcune interpellanze e le relative risposte saranno riprese nei prossimi giorni sul nostro sito.

Quest’oggi parleremo dell’interrogazione posta dal consigliere Daniele Fossati che ha richiesto i numeri relativi alle infrazioni del codice della strada avvenute sul nostro territorio. Bene, i numeri ci sono e sono interessanti; vanno però letti, spiegati e interpretati.

Ciascuno potrà poi farsi un’idea dei fatti e della necessità (addirittura dell’obbligo!)  che abbiamo – come cittadini – di fare più attenzione e rispettare limiti e regole di sicurezza per evitare problemi (spesso piccoli, ma a volte anche molto grandi) a noi stessi ed agli altri.

Nel 2017 a Lissone sono state date in tutto 21.093 multe; naturalmente le infrazioni non sono state commesse solo dai lissonesi ma da tutti coloro che sono transitati sul nostro territorio e non hanno rispettato le regole.

Ecco – nel dettaglio e con qualche commento – la suddivisione per tipologia:

117 – mancata copertura assicurativa (si rischia grosso e si rischia tutto, in alcuni casi di sinistro)

935 – mancata revisione (stesso discorso di cui sopra, senza revisione la copertura assicurativa NON è garantita)

1.457 – passaggio a semaforo rosso (non giallo!) (soprattutto in via Matteotti, dove in passato si sono registrati gravi incidenti per collisione tra autoveicoli e/o pedoni, con pesanti conseguenze alle persone)

3.533 – autovetture in divieto di sosta

5.771 – autovetture in divieto di sosta per pulizia strade (se vogliamo una città pulita, occorre osservare scrupolosamente le regole: una o più auto in divieto a volte impediscono la pulizia di un lungo tratto di strada!)

62 – autovetture in divieto di sosta in uno spazio disabili (non è neanche il caso di commentare!!)

69  – superamento limiti di velocità (ricordiamo che, in caso di incidente, la velocità aumenta in modo significativo i danni alle persone)

600 –  mancata comunicazione punti patente (per poter scalare al conducente identificato i punti)

760 – infrazioni varie di veicoli a motore

7.751 – accessi non consentiti alla ZTL (con pericolo per i pedoni, che nella ZTL si sentono sicuri e protetti)

26 – infrazioni comminate a biciclette (non si può fare tutto quello che si vuole, nemmeno in bici!)

12 – mancato rispetto delle regole di conduzione degli animali domestici

Ringraziamo quindi il Comando della Polizia locale che ha vigilato, contestato, coordinato e condiviso, mettendoci tutto l’impegno necessario per la cura e la protezione del bene comune.

Nello stesso tempo, però, occorre che tutti noi – cittadini ed utenti della strada – ci si guardi dentro e ci si interroghi su dove e come vogliamo vivere la città.
Vogliamo davvero continuare a mettere in pericolo noi stessi e altri cittadini?
Vogliamo davvero continuare a passare col semaforo rosso?
Vogliamo davvero avere livelli di consapevolezza civica scarsa, ed in alcuni casi addirittura censurabile?

Molti accusano l’Amministrazione di voler “fare cassa” ma così non è! Quanto sarebbe bello poter azzerare il numero delle multe! La nostra città sarebbe allora più sicura, più pulita e si potrebbero impegnare le risorse in altro.

Ciascuno di noi può contribuire in prima persona ad aumentare la sicurezza sulle strade di Lissone, e con pochissimo sforzo: semplicemente moderando la velocità, dando la precedenza ai pedoni, rispettando i semafori, le precedenze e i divieti di sosta e guidando in condizioni fisiche idonee (e senza utilizzare il cellulare!)
E… siate vigili!

Prevenire è meglio che multare!

Prevenzione, innanzitutto. E quando c’è di mezzo la sicurezza stradale (di tutti: automobilisti, ciclisti e pedoni) c’è poco da scherzare. E siccome per qualcuno i limiti di velocità sono ancora “un optional”, l’amministrazione Monguzzi ha deciso di agire e affrontare il problema in alcuni dei punti critici .  Tra qualche giorno, infatti, in via Monza, via Cattaneo e via Lecco saranno posizionate delle colonnine con all’interno un autovelox: le 6 postazioni saranno ben visibili sia di giorno che di notte grazie al caratteristico colore arancione e ai catarifrangenti.

I dati dicono che la sola presenza dei box mobili per il rilevamento della velocità (e conseguente multa per l’eventuale infrazione) contribuisce nel breve periodo a ridurre velocità, incidentalità e danni a cose e persone.
Chi rispetta il codice della strada, non avrà nulla da temere; per chi invece vuol “fare il furbo” mettendo a repentaglio la sicurezza altrui, è giunto il momento di togliere il piede dall’acceleratore.

Ma non è tutto: l’obiettivo non è quello di far cassa, tanto è vero che la sperimentazione durerà 4 mesi e sarà anche affiancata da un’analisi della viabilità interna e da un progetto di educazione stradale che coinvolgerà i ragazzi delle scuole lissonesi.

Una risposta concreta e articolata, quindi, alla necessità di una maggior sicurezza sulle nostre strade – soprattutto per ciclisti e pedoni – perché in ambito stradale, prevenire è meglio che multare e multare è meglio che intervenire quando ormai l’incidente è avvenuto.

Sulle strade di Lissone al via la sperimentazione «VeloOK»  (Comunicato stampa – 4 dic 2017)

Tecnici? No grazie

Si è discusso l’altra sera in Consiglio Comunale della nuova viabilità della SP6 che rischia di tagliare in due la via Nobel: una serie di case e di cittadini hanno rischiato infatti di essere relegati verso Monza, separati da Lissone proprio dalla SP6.

Scriviamo “hanno rischiato” perché, con l’impegno del Sindaco e grazie anche ad una mozione del consigliere Roberto Perego che è stata emendata dalla maggioranza e votata all’unanimità dal Consiglio, questa situazione non si verificherà. Verranno messi in campo tutto l’impegno del Sindaco, della Giunta e dei tecnici del Comune nel prospettare una soluzione al problema. Obiettivo: non “tagliare fuori” nessuno.

Non possiamo, però, non sottolineare una incredibile situazione che si è venuta a creare prima della discussione: la minoranza – tutta, ma in particolare si sono distinti Fabio Meroni e i due Fossati, Daniele e Ambrogio – ha di fatto impedito ai tecnici presenti (il Comandante Longobardo ed il consulente Merendi) di intervenire per fornire un inquadramento generale del tema e un aggiornamento sullo stato dei lavori. I due tecnici, infatti, non hanno potuto effettuare la loro relazione e, anzi, hanno visto la sospensione del Consiglio, la votazione della mozione emendata e ritenuto inutile il loro contributo.

Quando i consiglieri comunali hanno rinunciato ad uno spunto tecnico che avrebbe potuto, perché no, rendere edotti tutti sullo stato di fatto e sulle eventuali fattibilità operative, hanno evidenziato quanto poco loro importasse il sapere: evidentemente bastava “discutere politicamente” della mozione, senza entrare nel merito o nel tecnico, solo votarla e basta.

E a noi questo dispiace tanto. Vorrà mica dire che non importa cosa avessero da dire al Consiglio? Vorrà mica dire che gli incontri con gli altri players del progetto SP6 non meritavano di essere commentati? Vorrà mica dire che bastava “parlare della mozione” senza entrare nel contenuto, che poi è quello che riguarda i cittadini?
O forse siccome c’erano non sono stati ascoltati e qualora non ci fossero stati la loro presenza sarebbe stata giudicata necessaria?
Vedremo in futuro, certo che l’occasione è stata mancata.

Ztl e strisce blu: la città risponde

Ma guarda un po’… Le “bestie nere” di Lissone, demonizzate da (certa) politica e da (certa) economia, ovvero la Ztl e le strisce blu, non solo funzionano ma… cominciamo persino a piacere! Non lo dice il Listone: lo scrivono i giornali, e sulla base di alcuni dati.

Per la prima infatti, a 6 mesi dall’estensione a tutti i giorni della settimana, le cifre sono chiare: contravvenzioni calate del 70%, circa una trentina al giorno di cui solo un quarto ai lissonesi; segno che – dopo il necessario periodo di assestamento iniziale – adesso la città è a regime. D’altra parte tutti gli aventi diritto, circa 2000, hanno ormai il pass, mentre aumentano le soste gratuite nel silos di piazza Libertà, prima sotto-utilizzato; non si è dunque verificata nessuna delle “catastrofi” temute all’inizio, è bastato solo darsi un poco di tempo per abituarsi al nuovo regime.

Quanto alla sosta a pagamento, le notizie relative al nuovo bando sono state l’occasione per diffondere i dati dell’attuale gestione, che sono ugualmente confortanti: sanzioni stabili e moderate (più o meno una all’ora), stalli sempre più utilizzati, abbonamenti in crescita…

E sarà lo stesso anche con le future nuove norme sulla sosta regolamentata in centro e i pass per i residenti: perché provvedimenti del genere – in ambienti affollati come purtroppo è il nostro – aiutano a fare ordine nel traffico e di conseguenza migliorano la qualità del vivere.
Ci vuole solo un po’ di coraggio da parte dell’amministrazione a fare qualcosa di inizialmente impopolare e di pazienza da parte nei cittadini nel cambiare abitudini; ma poi i risultati ci sono. Vuoi vedere che siamo anche noi una città “normale”?!?

E Seregno ha gli stessi problemi (tante multe iniziali e proteste dei commercianti) e fa le nostre stesse riflessioni: avranno sbagliato tutto anche loro? Eppure sono di centrodestra….

Rivoluzione della sosta in centro: aumenteranno i posti blu a pagamento (Il Giorno – 10 mag 2017)
Strisce blu, ormai è un’abitudine. Oltre 50mila euro di incasso (Il Giorno – 11 mag 2017)

In via Loreto a 30 Km/h: ora è obbligo

Va in pensione il semaforo più famoso della città, lo “storico” impianto appeso all’incrocio tra via Matteotti e Loreto: quello – per intenderci – “del caffé Milano”. Il semaforo è fuorilegge da un quarto di secolo e finalmente Lissone si mette in regola, grazie alla solerzia del comandante della Polizia locale che si è accorto dell’anomalia ed ha attivato le necessarie procedure.

Ma l’occasione servirà anche a creare un nuovo ingresso alla zona 30 Km/h del centro, che è il provvedimento conseguente alla Ztl secondo il Piano urbano del traffico: infatti intorno all’area pedonale della piazza è prevista una zona in cui la velocità delle auto dovrà essere limitata a 30 Km/h, anche per permettere una percorrenza ciclabile più sicura. Un restringimento all’inizio di via Loreto avrà la funzione di rallentare i veicoli e avvisare fisicamente i conducenti che stanno entrando nella cerchia protetta.
La stessa cosa dovrà poi essere ripetuta negli altri ingressi al centro (via Monza, via SS. Pietro e Paolo, eccetera) e avverrà anche nel centro di Santa Margherita.

E – già che siamo in tema di novità viabilistiche – segnaliamo pure un’opera piccola ma lungamente attesa, più volte auspicata dai membri del Listone qui e in Consiglio comunale: l’attraversamento pedonale protetto su viale della Repubblica, all’altezza di via Redipuglia-Isonzo-Nobel. E’ in arrivo anche quello e sarà speciale, ovvero dotato di una nuova tecnologia di illuminazione che si attiva con un sensore.

Piazza Italia: un nuovo ingresso per la zona 30 km/h del Centro storico (Comunicato stampa – 16 mag 2017)

Viale Repubblica-Via Redipuglia: al via i lavori per il nuovo attraversamento pedonale luminoso  (Comunicato stampa – 17 mag 2017)