Pedemontana: nel 2021 la carica dei 50.000

La tratta C della Pedemontana – quella che interessa anche la nostra città – dovrebbe essere pronta entro il 1° luglio 2021. Così almeno secondo il nuovo cronoprogramma tracciato da uno studio trasportistico commissionato a una società specializzata.

L’analisi rivede anche le previsioni di finanziamento secondo gli introiti effettivamente incassati dalle due tratte finora in esercizio: risultano del 40% inferiori al previsto nonostante l’incremento del traffico registratosi tra 2016 e 2017, per cui Pedemontana sta studiando una riduzione del 25-30% dei pedaggi e anche sistemi di esazione più accessibili.

Secondo gli scenari di previsione, che dipendono strettamente dalla diminuzione delle tariffe, la nostra tratta dovrebbe comportare all’apertura un traffico giornaliero di 40.000/70.000 veicoli per arrivare a oltre 60.000/110.000 nel 2035.

Mal Comune (ma stavolta è Seregno)

… mezzo gaudio. Tanto per segnalare che Lissone non è poi una mosca bianca, leggete cosa sta succedendo a Seregno dopo l’introduzione della Ztl. Ma leggete pure i commenti dell’amministrazione, che laggiù è assolutamente di centrodestra: “La Ztl non è fatta per incassare, ma per aiutare i cittadini e i commercianti“!

Ma va’? Lo segnaliamo a quelli di centrodestra che a Lissone la Ztl la vogliono abolire: cioè Lissone in Movimento (A Marcia Indré) e i loro alleati della neo-lista Lissone Futuro (Trapassato Prossimo).

La bretella è in orario. Ma la cintura?

Buone notizie sul fronte grandi lavori pubblici: proseguono senza particolari problemi i lavori per la “bretella” (in parte sotterranea) che congiungerà la Valassina con la ex Sp6 Monza-Carate, permettendo a molto traffico di attraversamento di tagliar fuori la parte sud di Lissone (vie Zanella e Trieste).

La tangenzialina, dopo essere rimasta scandalosamente a metà per quasi 15 anni, ora appare in orario con il cronoprogramma, che prevede la sua conclusione per il prossimo Natale. Il problema sarà poi vedere dove andranno concretamente a finire i veicoli convogliati verso Vedano, dato che la viabilità locale non sembra affatto predisposta a smaltirli…

La sicurezza è rotonda. E fa meno danni

95 incidenti, un morto, 51 feriti, oltre 4  milioni di costi sociali (tra cure, invalidità, assenze dal lavoro, eccetera): cos’è questa carneficina? Niente di speciale: sono “soltanto” tre anni normali – dal 2009 al 2011 – di traffico su 5 rotonde lissonesi, le più pericolose.

Per fortuna però ora è solo un ricordo, perché gli incidenti e i conseguenti danni sono stati drasticamente tagliati grazie al ridisegno delle intersezioni stesse, realizzato anche con un finanziamento regionale vinto dalla Giunta Monguzzi.

Nel 2016 dunque gli scontri sono stati solo 12 con 3 feriti. Il che dimostra – se ce ne fosse bisogno – quanto la progettazione delle strade e l’attenzione degli amministratori possano influire sulla vita dei cittadini.

Le rotonde che salvano la vita: incidenti e feriti ridotti di due terzi (Il Giorno – 3 marzo 2017)

I populisti della Ztl

Dopo quelli del passato (vedi “Il ritorno del farlocco“), “Lissone in movimento” ha fatto l’ennesimo sondaggio farlocco, stavolta in piazza.

Ha fatto votare pro o contro la Ztl solo nei week end o per tutto il giorno, un sondaggio davvero “scientifico” fin dai metodi (puerili) per indicare già da subito da che parte si sta: dischetto verde (via libera!) per chi è per la Ztl solo sabato e domenica e rosso (pericolo!) per i cattivi che la vogliono tutta la settimana.

Nonostante questo, il “sondaggio” ha totalizzato 96 verdi contro 68 rossi: che non è poi un risultato così sbilanciato… Ma loro commentano ineffabili: “Il messaggio è chiaro: la Ztl deve essere riattivata solo il sabato e la domenica”.

Per noi invece il messaggio chiaro è un altro: “Chi vota Lissone in Movimento è sicuro che riavrà le macchine nel centro storico dalla prossima estate” e così la seconda città della Brianza subirà l’umiliazione nazionale di non essere capace nemmeno di sopportare una Ztl lunga 400 metri…

Fate pure i vostri conti, elettori lissonesi! Noi non abbiamo bisogno di dischetti rossi o verdi per sapere chi vincerà nel sondaggio delle urne.