L’erba… VOGLIO!

In politica non siamo tutti uguali. E per chi è sempre stato abituato al gioco delle tre carte, a volte può tornare utile unire incompetenza, disinformazione o pura strumentalizzazione. Dipende da cosa butta il mazzo.
L’unica certezza è che tutte queste cose possono essere inserite nella discussione di questi giorni riguardante la riqualificazione dell’ambito AT2 di via Zanella-via Trieste, meglio conosciuto come Area ex-Motta.

Come già approfonditamente spiegato nel nostro precedente articolo, l’area in questione è di proprietà privata e dunque spetta al privato deciderne il futuro, nel rispetto di quanto previsto e normato dal PGT vigente.
Di conseguenza parchi giochi, giardinetti, piscine coperte e campetti sportivi sono tutti “desiderata” encomiabili e condivisibili, ma di fatto non realizzabili su quell’area da parte dell’Amministrazione Comunale.
E naturalmente chi li chiede (o li promette…) questo aspetto lo conosce bene. O magari dovrebbe conoscerlo bene, tenuto conto che è da anni che le solite facce fanno politica nel centrodestra.

Possiamo umanamente comprendere l’insoddisfazione di quei privati cittadini che avrebbero voluto altro rispetto a quanto previsto dal progetto di riqualificazione, ma non possiamo tacere quando le dure critiche arrivano da soggetti protagonisti della politica locale o dal presidente del Comitato di quartiere, a maggior ragione se anche quest ultimo è un attivista della politica locale.

Al contrario di quanto qualcuno vorrebbe far credere ai cittadini, non è in essere alcuna variante al PGT per permettere tale intervento, così come non esiste alcun nuovo Piano Integrato di Intervento; il progetto, infatti, è stato presentato mediante Piano Attuativo poiché è conforme con quanto concesso sull’area e dunque non esiste nessuna trattativa diretta tra il privato ed l’Amministrazione Comunale.

Tutte le funzioni previste, ivi compresa quella di pubblici esercizi per la somministrazione di cibi e bevande, sono ammesse; quest’ultima in particolare lo è anche in conseguenza dell’approvazione da parte del Consiglio Comunale in data 28 febbraio 2014 di un’osservazione all’epoca presentata ed approvata.

La domanda dunque sorge spontanea: chi all’epoca (2014) ha approvato l’osservazione?
Ebbene si, oltre alla maggioranza che governava in quegli anni, approvarono l’osservazione anche la Lega Nord e il PDL (oggi ri-riconvertitosi in Forza Italia), quest’ultimo oltretutto rappresentato ancora oggi da 2 consiglieri già presenti all’epoca dei fatti.
E il Movimento 5 Stelle? Assente… Purtroppo nel momento decisivo in cui essere portavoce dei cittadini e soggetto decisionale è venuto meno, perdendo l’occasione di assumere una posizione chiara e precisa.
E Lissone in Movimento? Astenuto.

Dunque, alle forze politiche che oggi si stracciano le vesti e si pongono strumentalmente contro questo intervento ricordiamo semplicemente che la storia ha una memoria che non si può cancellare.
A chi invece avesse il dubbio che anche l’attuale amministrazione Monguzzi sia “cementificatrice”, ricordiamo semplicemente la variante al Documento di Piano realizzata nella prima legislatura (2012-2017) con la quale sono stati cancellati circa 380.000 metri cubi dei 440.000 previsti ed approvati dall’allora governo di centrodestra Lega-PDL.
Ecco il confronto tra PGT Lega-PDL e PGT Amministrazione Monguzzi

Con questo intervento verrà dunque riqualificata un’area già urbanizzata che risulta dismessa da più di 30 anni, senza nessun aumento del consumo di suolo e senza insediamento di nuovi appartamenti; dei 5.100 metri quadrati di superficie edificata esistente ne verranno riedificati soltanto 3.700, addossati a fabbricati già esistenti e liberando dunque l’area che dà su via Trieste.

Con i governi targati Lega-PDL sembrava impossibile; oggi invece tutto ciò è realtà.