Parcheggi etnici? L’idea che sa di muffa

Sembra proprio che certi candidati sindaci vadano a cercare le loro “nuove” idee nel congelatore, dove qualcun altro le aveva stipate perché irrealizzabili o inopportune. Dopo Meroni che riesuma le stesse proposte di 5 anni fa, ecco dunque Lissone in Movimento che conferma la sua “marcia indrée” per quanto riguarda i parcheggi della stazione, risalendo addirittura a quasi 10 anni or sono!

In effetti il programma populisticamente enunciato dal candidato Perego, ovvero un pass gratuito per i soli pendolari lissonesi, ricalca la stessa identica proposta che fece il suo attuale compagno di lista Sergio Fossati quand’era comandante dei vigili urbani di Lissone…
Nel 2009 l’idea dei “parcheggi etnici” venne cavalcata dalla Lega Nord – del resto il candidato Perego ha un passato da leghista e prima ancora da destra profonda… – ma poi fortunatamente abbandonata anche per gli evidenti problemi tecnici (chi controlla i pass?), per le conseguenze pratiche (è evidente infatti che l’affollamento degli stalli aumenterebbe, mentre i pendolari non residenti si concentrerebbero sulle vie limitrofe: l’esatto opposto di quanto previsto dal proponente…) nonché per gli antipatici risvolti “isolazionisti” che si trascina dietro (e che potrebbero creare facili ritorsioni nei Comuni limitrofi).

E’ facile dunque ripetere qui ciò che scrivevamo sul nostro sito in quel lontano 2009:
Dobbiamo ricordare sempre che la ferrovia è un servizio pubblico e come tale deve restare aperto e facilmente accessibile a TUTTI i cittadini, perché TUTTI (non solo i lissonesi) lo hanno pagato. Questo vuol dire che devono comunque essere garantiti parcheggi anche a chi viene da altre località a prendere il treno a Lissone. Altrimenti dobbiamo aspettarci che anche a noi facciano pagare la sosta quando andiamo a prendere il metrò a Sesto… Non a caso la nostra stazione si è sempre chiamata Lissone-Muggiò, cioè è nata già con l’idea di effettuare un servizio non esclusivamente cittadino…
Siamo nell’Europa senza più dazi e confini eppure da noi prende sempre più piede l’idea di favorire esclusivamente gli appartenenti al proprio piccolo gruppo. Si tratta di una tendenza miope e stupida, oltre che anti-liberale e anti-commerciale (aspetti ideologici cui Roberto Perego dovrebbe essere particolarmente sensibile, ndr): infatti, se le cose andranno avanti in questo senso, dobbiamo aspettarci che – appena fuori dai confini del nostro piccolo ambiente (il Comune, la Regione, la nazione…) – tutti avranno il diritto di farci pagare qualunque cosa. Ripristiniamo allora i pedaggi sui ponti e le gabelle alle porte delle città“.

L’idea di Perego: “In stazione parcheggi gratis per i pendolari” (Il Cittadino – 22 apr 2017)