San Luigi: la fiera dei sogni

Le promesse, si sa, sono il lievito delle competizioni elettorali: prometti pure mari e monti, tanto poi nessuno avrà il potere di chiederne conto. Lo si vede anche nel caso del San Luigi, l’ex oratorio maschile di Lissone; il settimanale locale ha fatto un giro di opinioni tra i candidati sindaci ed ecco che cosa ne è venuto fuori, sintetizzato in questa nostra tabella.

Facciamo però qualche osservazione di merito sulle singole proposte.

– I Cinquestelle in realtà hanno idee generiche. In passato avevano proposto addirittura che la parrocchia regalasse l’area al Comune (!), magari in cambio di una raccolta fondi pubblica per ristrutturare l’oratorio Madonna di Lourdes (!!). Del resto, è noto che per le loro idee anticlericali non vedono di buon occhio alcun aiuto alle parrocchie.

– Roberto Perego all’opposto, da buon “paolotto” conservatore (ex Lega ed ex Aenne), propone addirittura che il Comune ristrutturi a sue spese la chiesa (!): cosa che nemmeno la parrocchia si sogna di chiedere, e che ovviamente il Comune non potrebbe mai fare in quanto trattasi di edificio di culto privato. Inoltre propone di ristrutturare l’oratorio per associazioni e anziani, senza tener conto che il Comune dispone già di altri edifici allo stesso scopo (anziani) o inutilizzati – come Villa Magatti – da mettere a disposizione (associazioni).

– Fabio Meroni è il più esagerato di tutti: sapendo che i lissonesi sono affezionati alla chiesa, furbamente propone di salvarla ma come teatro (e dell’Excelsior lì a due passi, cosa intende fare? Un altro teatro? O lo abbatte?), e poi vorrebbe fare non uno, ma due silos per parcheggi, uno dei quali anche al Miriam (!!).
E con quali soldi – ci dica – comprerebbe le due aree, visto che la legge lo vieta? E costruirci sopra dei silos lo potrebbero fare semmai dei privati, i quali poi ovviamente farebbero pagare il parcheggio: col risultato di averlo sempre vuoto a Lissone… Insomma, siamo pronti a scommetterci, ma il nostro cementificatore userebbe il suo solito metro: renderebbe le due aree residenziali per qualche costruttore, e i “silos” sarebbero semmai dei parcheggi sotterranei, anche quelli a uso prevalente dei privati.

Bum! Lissonesi, stanno sparando a casaccio; a promettere son capaci tutti; ma bisogna almeno sapere che cosa è realizzabile e cosa no. E loro non lo sanno.

Meroni sul San Luigi: “La chiesa come teatro e silos per i parcheggi” (Il Cittadino 15 apr 2017)