Tasse e imposte

Il gambero, rosso

Nell’articolo di lunedì scorso abbiamo richiamato due colori: il verde (marcio) delle fontane lissonesi e il bianco (populista) dei parcheggi a disco orario. Allora, oggi parleremo del rosso. Sì, quello delle tasche dei lissonesi, perché a settembre e a gennaio le tasche dei Lissonesi saranno di quel colore!

Entro il 15 settembre, infatti, si dovrà pagare la TARI: in un’unica rata o in 3 rate a settembre, novembre e gennaio 2024. Quest’anno, poi, è stato fatto anche un passo “indietro”, allegando ben 4 fogli per poter pagare tramite F24, un metodo sicuramente più complicato e meno veloce rispetto al PagoPa.

Per inciso, notiamo anche che il Comune di Lissone ha anticipato i costi di Gelsia di ben 9 mesi (per almeno 4 milioni di euro), sconfessando così chi, nei mesi scorsi, parlava di “sofferenza di cassa” del Comune…

Ma a dicembre arriverà anche il saldo dell’IMU, un’imposta che la Giunta Borella ha aumentato – in alcuni casi – anche del 30%!

Questa miopia della fiscalità locale impatterà sicuramente sui bilanci e sulle spese correnti delle famiglie lissonesi. Ricordiamo che la rata della TARI a settembre fu un’agevolazione per il periodo della crisi Covid, quando si cercava di “tamponare” la situazione. Per una sana programmazione fiscale, forse sarebbe il caso di tornare alle scadenze classiche di maggio-giugno-luglio.

Insomma, l’assessore al “Bilancio” e alla “Digitalizzazione” non ha ben chiari né l’uno, né l’altro.

Intanto a Lissone tutto continua a tacere, ma non basta: in alcuni ambiti si sta proprio facendo il passo del gambero, rosso!