W… i W.C.
Non succede in tutte le città di dover fare un approfondimento tanto accurato su dei “bagni pubblici”: a Lissone, però, da un paio di mesi non si parla d’altro… Sui social e sulla stampa locale l’opposizione si è scatenata: i nuovi bagni realizzati all’interno del Cimitero sono troppo belli, troppo cari, troppo tecnologici, troppo all’avanguardia. In una parola: TROPPO.
È un gioco ormai risaputo quello del dover commentare tutto e trovare ad ogni costo qualcosa che non va. Se l’Amministrazione Comunale non avesse fatto nulla per sanare l’indecorosa situazione che si trascinava da decenni, siamo certi che Fabio Meroni & Co avrebbero parlato quanto meno di “immobilismo”. Certo, esattamente ciò che loro hanno fatto per un paio di decenni, quando hanno chiuso gli occhi (e tappato il naso…) dimenticandosi dei wc del cimitero.
Ora invece il Comune è intervenuto ed ha reso decoroso un luogo utilizzato ogni giorno da decine di persone; detto fatto è partita la caccia alle streghe: troppi soldi spesi, troppo spreco, troppo lusso, troppo…
Come se il bagno di coloro che scaricano la loro rabbia pregressa su Sindaco e Assessori, non fosse fornito di porta, water, bidet, acqua calda e possibilità di asciugarsi le mani; e inoltre siano disposti a fregarsene dei portatori di handicap che fino allo scorso anno non potevano neppure accedere ai bagni cimiteriali.
Forse per loro funziona così: al cittadino bisogna dare l’essenziale e niente altro. Noi abbiamo un altro modo di amministrare ed è quello che la gente ha confermato nel 2017, dopo averlo chiesto a gran voce nel 2012: i servizi devono essere all’altezza della situazione e quando c’è qualche lacuna, questa va corretta, anche se “costa”.
I nuovi bagni del cimitero svolgono questa funzione: offrono un servizio all’utenza (debole e non) che al cimitero ci va ogni giorno o quasi. Se all’opposizione andava bene una turca maleodorante, in un luogo pieno di ragnatele, senza più un rubinetto dignitoso per sciacquarsi le mani, ne prendiamo atto: in politica non siamo tutti uguali.
Troppo “lusso” al cimitero (Cittadino – 15 set 2018)