Lissone città pulita
Da quando l’Amministrazione ha rinegoziato con Gelsia Ambiente la concessione del servizio di pulizia strade e raccolta rifiuti, Lissone è indubbiamente più pulita. Il divieto di sosta alternato su tutta la città permette di avere strade spazzate a dovere, non avere veicoli in sosta rende Piazza Libertà più ordinata e più pulita (un operatore dedicato passa tutte le mattine), il parcheggio sottostante Palazzo Terragni è ora pulito più frequentemente e l’avvento dei sacchi gialli e della raccolta differenziata di carta e cartone ci ha spronati ad avere una maggior sensibilità e consapevolezza sulla raccolta e lo smaltimento rifiuti.
Ma allora va tutto bene? Purtroppo no, non tutto va bene. A volte, infatti, veniamo a conoscenza di pessimi comportamenti del personale addetto al ritiro, soprattutto dei cestelli dell’umido: troppa fretta e superficialità durante il lavoro fanno sì che il risultato siano cestelli lasciati spesso in mezzo al marciapiede (o anche giù dal marciapiede…), aperti, rovesciati (a volte rotti…) e con residui sull’asfalto. Non dovrebbe proprio essere così e ci impegneremo ancora a segnalare e a raccomandare agli operatori maggiore attenzione.
Ma non solo: purtroppo troppe volte vediamo anche come alcuni cittadini abbiano dimenticato il senso civico, la buona educazione e il rispetto degli altri. E ci riferiamo a chi espone i sacchi nei giorni sbagliati o a chi – peggio ancora – lascia i propri rifiuti per strada sotto i cestini arancioni o a chi imbratta giardini o terreni buttando sacchetti di plastica anonimi ed indifferenziati. Per non parlare poi di chi abbandona per strada divani, lavatrici, aspirapolvere e altro e di alcuni piccoli (diremmo “piccolissimi” in senso civico) imprenditori che depositano i loro rifiuti in zone “buie”: materiale per lo più edile ma non solo .
Questi comportamenti vanificano gli sforzi fatti dall’intera comunità e ricordiamo che una vera e propria “task force” è stata organizzata dal Comune e da Gelsia per rintracciare la provenienza dei rifiuti “selvaggi” ed assegnare sanzioni consistenti. Il metodo repressivo e sanzionatorio, è ovvio, non piace a nessuno ma è proprio l’ultima spiaggia; da parte dei cittadini sarebbe auspicabile, invece, una corretta applicazione delle regole e la condivisione di un progetto che garantirà a tutti noi di vivere in una Lissone pulita.
Errato conferimento dei rifiuti: 47 accertamenti a novembre da parte del «Vigile ecologico» (Comunicato stampa – 29 nov 2017)