Comune di Lissone

Il lockdown, a Lissone

Ce lo aspettavamo: la Lombardia tutta (e quindi anche la nostra città) è stata classificata “zona ad alta criticità di contagio”; rientriamo quindi all’interno della fatidica ZONA ROSSA. E cosa cambia per noi da oggi, 06 novembre 2020? Tantissimo, ci verrebbe da dire.

Brevemente: per prima cosa non ci si può spostare da casa se non per validi e autocertificati seri motivi (salute, lavoro, necessità inderogabile). Sono CHIUSI bar, pasticcerie, pub, discoteche e ristoranti (tranne che per l’asporto e la consegna a domicilio) e sono sospese anche le attività di estetisti (ma non parrucchieri). Chiusi anche il nostro Museo, la biblioteca, le palestre, i teatri, sale bingo, scommesse e slot machine.

Restano invece APERTI negozi di alimentari, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie; per i servizi alla persona, invece, sono aperti i parrucchieri, i barbieri, le lavanderie e restano aperti le Chiese, il Cimitero, la piattaforma ecologica e il Comune (ma solo per servizi inderogabili e su prenotazione), così come le attività artigianali e produttive, i servizi assicurativi finanziari e le banche

La Giunta lissonese si è subito attivata per evitare ulteriori problematiche ai cittadini in smart working o in quarantena, sospendendo sia la sosta a pagamento (strisce blu) che il divieto di sosta per il lavaggio strade. Ma non solo: ha disposto tempestivamente lo smart working per gli addetti del Comune, garantendo così sicurezza ad operatori ed utenti. Sono tornate le iniziative per la consegna a domicilio della spesa e dei farmaci ai lissonesi e sono stati messi a disposizione 3 strutture comunali per la gestione in sicurezza delle vaccinazioni anti influenzali.

Insomma, l’Amministrazione c’è, si è già mossa e continuerà a farlo incessantemente, cercando sempre di fornire risposte e soluzioni precise e puntuali.

A volte viene un po’ distratta dai consiglieri di minoranza, che sembrano essere poco consci dell’emergenza in corso; ad esempio, abbiamo letto sui social che il 5Stelle Piermarco Fossati (davvero più unico che raro) ha scritto al Sindaco e Comandante della Polizia locale per proporre la sospensione della sosta a pagamento: ma non ce n’era bisogno, visto che già in occasione nel precedente lockdown le strisce blu erano state abolite. Comunque il tentativo è stato pregevole, seppur vano.

Video di aggiornamento del Sindaco Concetta Monguzzi (5 nov 2020 – durata 4’55”)