Social media

Caspita, che classe!

Ormai si sa che spesso i social evidenziano il peggio di alcuni “leoni da tastiera”. Sulla pagina Facebook gestita da un consigliere di minoranza, ad esempio, spesso si leggono parole “non molto carine” nei confronti di questo o quel politico locale, soprattutto nei confronti di Marino Nava, vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, alla Mobilità, al Patrimonio, all’Arredo urbano, al Cimitero.

Coloro che, ripetutamente, insistono ad attaccare denigrando scelte, decisioni e anche persone, alla fin fine sono una decina di persone. Quello che stupisce però, è che a volte chi scrive ha, o ha avuto, un ruolo di rappresentanza in realtà sociali lissonesi.

Ci si imbatte allora nel vicepresidente della ProLoco di Lissone oppure nell’ex presidente della Casa di Riposo che, riferendosi al vicesindaco scrive: “Ma si asfaltasse il suo cervello, scusate è già asfaltato, ma non ero per le aree verdi basta asfalto e cemento?”.

A parte la scarsa padronanza della lingua, noi consideriamo questi scivoloni davvero pesanti. Abbiamo saputo che il post è al vaglio di un legale, per la tutela dell’onorabilità e dell’immagine personale di Marino Nava, che è anche un libero professionista.

Ma al giorno d’oggi le “aggressioni mediatiche” sono naturali, dirà qualcuno. Noi pensiamo invece che siano INSOPPORTABILI per chi si impegna e lavora in un periodo difficile come questo. La città e gli amministratori sono impegnati a superare gli strascichi del lockdown e vanno lasciati in pace. Si può sempre esprimere la propria valutazione, ma quando i modi e i contenuti diventano volgari o diffamatori non va proprio bene: a parlare di “cervello asfaltato” si cade nel ridicolo, ma dire “ridicolo” è ancora poco.

Sicuramente non finisce qui, di sicuro ne vedremo delle belle, o delle brutte, fate voi.