A gonfie vele
Nei giorni scorsi sono stati ripristinati gli arredi di piazza Craxi, danneggiati qualche mese fa da un gruppetto di teppisti (termine odioso, ma purtroppo adatto alla situazione) che avevano incendiato una “vela” e rovinato le panchine sottostanti. Come ricorderete, gli arredi di piazza Craxi erano stati finanziati dal gruppo “Mamme di Lissone” e dal Comune di Lissone, che in aggiunta aveva destinato a questo scopo anche il risarcimento per la causa contro un servizio indecente delle “Iene”.
Tutto a posto, quindi? Non proprio; il danno per i cittadini comunque rimane (il ripristino supera il migliaio di euro) ma soprattutto rimane un grande senso di sconforto all’idea che dei ragazzi possano aver dato fuoco ad una struttura pubblica senza pensare (o “fregandosene”) delle possibili conseguenze di un incendio e del danno economico, e anche morale, fatto alla comunità.
Prossimamente, nell’ambito di un progetto più ampio che coinvolgerà altre zone strategiche, anche in piazza Craxi verranno installate delle telecamere di sorveglianza e questo – forse – può aiutare, ma non risolverà certo un problema di educazione civica che a Lissone – ma non solo – si sta mostrando in modo evidente.
Famiglia, scuola, istituzioni, media (nell’ordine!) e ciascuno per quel che gli compete, devono remare nello stesso verso per far in modo che i nostri ragazzi crescano “buoni cittadini” e riconoscendosi parte di una comunità, sentano la città come “propria” e partecipino alla sua vita in modo costruttivo (o almeno non distruttivo…).