Un paese civile ha coscienza
Nei giorni scorsi a Brescia è stato respinto il ricorso al Tar di Casapound e quindi giudicata LEGITTIMA la delibera che impone, a chi chiede l’utilizzo di spazi pubblici, di dichiararsi estraneo alle idee di estrema destra e al razzismo.
Un paese civile non può dirsi tale se mette a disposizione le proprie sale, i propri luoghi istituzionali e pubblici a gruppi più o meno organizzati i cui ideali siano all’insegna del razzismo, dell’istigazione all’odio e con espliciti richiami all’ideologia fascista; non possiamo permetterci di minimizzare questo dilagare di intolleranza.
Proprio per questo, quattro consiglieri di maggioranza – uno per ogni lista che sostiene la Giunta – hanno proposto una modifica al regolamento comunale che disciplina l’uso di sale, attrezzature e servizi comunali.
La modifica prevede che i soggetti richiedenti sottoscrivano una “dichiarazione esplicita di rispetto dei valori e dei principi fondanti della Costituzione italiana repubblicana e antifascista.”
Da regolamento, sarà escluso l’utilizzo delle sale comunali “a soggetti che presentino richiami all’ideologia fascista, alla sua simbologia, alla discriminazione razziale, etnica, religiosa o sessuale (…)”
Inoltre, in occasione del 70° anniversario della Costituzione, la mozione impegna l’amministrazione a “promuovere iniziative che diffondano la conoscenza e la comprensione di origini, principi e valori della legge fondamentale della nostra democrazia”.
Nel Consiglio comunale di stasera questa modifica verrà messa ai voti e ci auguriamo che, come già successo altrove, la mozione sia votata all’unanimità.
E’ questo un passo importante: chi minimizza o finge di non accorgersi dell’impoverimento culturale e sociale che certe derive violente comportano, si rende quantomeno complice di esse.
Mozione sull’utilizzo degli spazi pubblici (prot. 2018/5419 del 29-01-2018)