Se questo è il nuovo
Ritorniamo di nuovo a parlare dell’ultimo Consiglio comunale, in particolare delle fatidiche “Comunicazioni” durante le quali di tutto succede tranne che – appunto -“comunicare”. Il consigliere Ruggero Sala (Fratelli d’Italia) ha fatto un intervento piuttosto confuso e polemico sui lavori di piazza Libertà, gridando e gesticolando con la cartina in mano e storpiando per ben tre volte il nome del Responsabile del procedimento, l’architetto Cherchi. Non soddisfatto, si è poi lanciato – a microfono spento – a fare accuse sulle prossime elezioni e sul fatto che questa maggioranza è formata da gente “che non vale niente”.
Omettiamo qui di riportare gli insulti, omettiamo anche le grida contro tutto e tutti, tanto che il Presidente del Consiglio Talarico ha ritenuto opportuno interrompere la seduta del Consiglio e chiedere di abbandonare l’aula. E così è stato, ma solo dopo insulti, grida e confuse contestazioni anche all’assessore all’Urbanistica e candidato sindaco Antonio Erba.
Secondo il suo stile, Antonio si è comportato “da signore” non replicando in alcun modo alle urla e non accettando le provocazioni. E abbiamo notato che persino dai banchi della minoranza i commenti, espressi sottovoce, sono stati in dispregio al metodo ed al comportamento di Ruggero Sala.
È importante che il voto alle amministrative venga dato seguendo non tanto l’appartenenza politica ma per l’apporto che ciascuno può dare alla propria comunità e Ruggero Sala, dopo vari cambi di casacca (prima Popolo delle Libertà, poi Lista Civica ora consegnata alla fedelissima Marcella Spinelli, ora in Fratelli d’Italia) forse ha già dato tutto quello che poteva…
È forse questo “il nuovo” che viene tanto decantato nella campagna elettorale dal centrodestra? Speriamo che i lissonesi non si facciano convincere a votare un “nuovo” che invece sa tanto di “vecchio”.