Illuminazione pubblica

Lissone si illlumina… di meno

Meglio chiarirlo subito: il Sindaco, la Giunta e gli uffici del Comune di Lissone hanno lavorato bene, affrontando il tema dell’illuminazione pubblica con coraggio, visione e strategia. Dobbiamo però fare un breve riepilogo per spiegare la storia e i motivi della deprecabile situazione in cui si trova oggi la città di Lissone per quanto riguarda l’illuminazione pubblica.

Dal 2013 ad oggi: dopo una prima fase di studio e di analisi, si è passati all’accertamento di consistenza degli impianti, alla  redazione del DAIE (Documento di Analisi dell’Illuminazione Esterna), al riscatto degli impianti in questione, all’approvazione dello studio di fattibilità del progetto illuminotecnico, e quindi all’ordinanza per la riconsegna dei pali della luce da Enel, la validazione del progetto da mettere a gara, e infine la consegna alla CUC (Centrale Unica di Committenza) di Monza e Brianza per indire la gara di appalto.

Un percorso non certo semplice né breve per una gara europea che prevede un contratto di gestione ordinaria e straordinaria e la riqualificazione integrale dei corpi illuminanti (circa 5000 pali) del valore di 13 milioni di euro. La gara è stata indetta dalla CUC il 4 dicembre 2019 e aggiudicata poi il 20 agosto 2020 alla società francese Citelum Sa.

Tutto bene? Non tanto... Come spesso succede in questi casi, la seconda classificata (Enel Sole) ha fatto ricorso al TAR della Lombardia e ha ottenuto la revisione della aggiudicazione per errori di valutazione nella stipula della graduatoria (13 novembre 2020). Ovviamente, l’ex aggiudicataria – Citelium Sa – a sua volta ha presentato ricorso al Consiglio di Stato, che il 21 gennaio di quest’anno si è pronunciato sospendendo l’aggiudicazione e rinviando al 13 maggio ulteriori decisioni.

Ma a questo punto il Consiglio di Stato ha ora chiesto una proroga di 120 giorni per verifiche tecniche, affidate al Preside della  facoltà di Ingegneria della Sapienza di Roma o a suoi delegati. Insomma: fermi al palo per altri 4 mesi…. e poi verrà fissata un’altra udienza per analizzare il lavoro tecnico e pronunciarsi nel merito.

È incredibile come il percorso per offrire alla città un servizio importante e nuovo, efficiente, ecologico, conveniente debba essere così lungo, tortuoso e pieno di imprevisti. Evidentemente “il sistema” ha bisogno di qualche aggiustamento.

Ora il Comune metterà a disposizione altre risorse e farà un “mini appalto” per sopperire da settembre in poi al vuoto di gestione ordinaria e straordinaria dell’illuminazione pubblica ma, scriviamolo a caratteri cubitali, E’ UN VERO PECCATO, UNO SPRECO DI RISORSE, DI SOLDI, DI SERVIZI.

Illuminazione Pubblica: il Consiglio di Stato dispone un’ulteriore fase di verificazione (Comunicato stampa – 8 lug 2021)
Il bando per l’illuminazione pubblica è (ancora) fermo al… palo (PrimaMonza.it – 8 lug 2021)
Illuminazione pubblica a Lissone ancora al palo: il Comune prepara un servizio di pronto-intervento (MBNews.it – 8 lug 2021)