Chi mantiene chi

Alleluia. Con oltre sei mesi di ritardo, sono comparsi finalmente sul sito comunale i redditi dei consiglieri che avevamo segnalato come ancora mancanti, Stefano Battocchio e Daniela Ronchi. Dal poco che si capisce della dichiarazione di quest’ultima – è infatti una copia molto sbiadita, ma non era meglio gli anni precedenti – si deduce che la primatista delle preferenze della Lega Nord lissonese nonché consorte del candidato sindaco di centrodestra ha dichiarato nel 2016 un reddito negativo di 929 euro.

E’ la terza volta consecutiva: nel 2014 aveva dichiarato -5587 euro e nel 2015 -5511 euro. Niente di illecito, per carità, anzi: la signora è commerciante e tutti sappiamo come in questi tempi di crisi sia stato danneggiato il settore; tanto che – almeno da quel che si capisce – persino i gettoni di presenza accumulati ai Consigli e alle Commissioni comunali non bastano a portare il reddito sopra lo zero e dunque provvederà il marito (del quale pure ci piacerebbe conoscere il 730: ma il Comune di Camparada, del quale è stato fino a poco fa consigliere, contravvenendo alla legge non pare pubblichi i redditi dei suoi amministratori).

Perché però segnaliamo questi dati? Per un motivo squisitamente politico: abbiamo sentito moltissime volte la Lega Nord proclamare “prima aiutiamo gli italiani!” e la dichiarazione dei redditi di Ronchi è la dimostrazione che è proprio quello che fa lo Stato di “Roma ladrona” anche nei suoi confronti; negli ultimi tre anni, infatti, non avendo percepito reddito lei giustamente non ha dovuto versare l’Irpef e dunque gli altri hanno “aiutato” anche lei italiana, pagando al posto suo i servizi pubblici: sanità, strade, scuole, eccetera.

Ed è giusto che così avvenga: in uno Stato moderno e solidale si dà in proporzione alla propria ricchezza per “aiutare” quelli che – si spera momentaneamente – non hanno risorse.

Solo che bisognerebbe ricordarselo sempre, e non soltanto per strillare che le nostre tasse servono a mantenere gli stranieri.