Lissone - Consiglio comunale

ARMAGEDDON – Giudizio finale

Mercoledì sera in Consiglio comunale si è finalmente discusso dell’allontanamento del Vicesindaco Ruggero Sala avvenuto lo scorso 30 dicembre.

In una misera arringa, il sindaco Borella ha giustificato l’espulsione adducendo motivi “personali” (e assolutamente non “politici”) a seguito di comportamenti e contrasti tra Sala, i membri della Giunta, i dirigenti e i dipendenti del Comune di Lissone.

È stato un vero e proprio attacco personale: secondo il sindaco, con il suo comportamento Sala bloccava i lavori, creava impasse amministrativa e impediva la realizzazione del programma elettorale.

In sette mesi solo un’ora, in totale, di incontro faccia a faccia col sindaco, tre delibere presentate (citata una della Proloco, per graffiare grossolanamente, ma facendo una gaffe perché si trattava di altro assessorato), e tante grida e minacce a tutti, a destra e a manca.

Se in campagna elettorale faceva comodo, coi suoi voti e con le sue persone che riempivano le liste elettorali, ora è stato denigrato e buttato via come uno straccio vecchio.

La Sindaca ha dimostrato, ancora una volta, di non essere in grado di tenere insieme la maggioranza, di prendere decisioni scavalcando anche i suoi consiglieri e di non saper calcolare le conseguenze di atti politici (perché di un atto “politico” si tratta, non “personale”!).

Durante il dibattito che ne è seguito, due consiglieri di Fratelli d’Italia (Omar Foligno e Stefano Arosio) hanno chiesto le dimissioni del sindaco, Felicia Scaffidi (capogruppo Fdi) ha chiesto invece di riassettare velocemente la Giunta con la giusta rappresentatività del partito. Daniele Fossati (Lissone in Movimento), invece, ha chiesto a gran voce un assessore in Giunta e ha sostenuto che Giovanni Camarda non sia adatto per fare il vicesindaco. Ha persino raccontato (dichiarando di essere stato testimone oculare) di un accordo preelettorale: “il vicesindaco spetterà al partito che ha preso più voti”. Forza Italia, quindi, avrebbe avuto “diritto” al vicesindaco. Ha invece rinunciato, ma “solo ed esclusivamente in favore di Ruggero Sala. Solo in favore suo, non di un Camarda, ad esempio. E ora che Sala non c’è più, ne vedremo delle belle.

Per Andrea Carraretto (Forza Italia) e Matteo Lando (Lega) non è successo quasi nulla: sono stati informati, loro, e va tutto bene perché, dopo trent’anni, Laura Borella “è il Sindaco della ripartenza”.

È ormai chiaro che la maggioranza comincia a scricchiolare: anche il Presidente del Consiglio Roberto Perego, in evidente imbarazzo per le dichiarazioni di Daniele Fossati – che non le ha certo mandate a dire – nulla ha potuto se non gestire rigidamente interventi, repliche e sospensioni del Consiglio.

Questo è solo un breve riassunto di ciò che è successo mercoledì sera in Consiglio comunale; a questo link potete trovare tutti gli interventi della serata, in ordine cronologico (dalle 21:31 alle 1:08) con il nome del Consigliere.

In particolare, vi segnaliamo l’intervento appassionato della nostra Concetta Monguzzi (ore 23:33) e quello graffiante di Marino Nava (ore 22:03).

Meritano di essere ascoltati anche gli interventi dei Consiglieri di maggioranza, perché ciascuno possa farsi un’idea delle persone e della situazione kafkiana nella quale, purtroppo, si trova la nostra città.

Link per rivedere il Consiglio comunale del 18 gen 2023