Lissone - Bilancio comunale

Anche BASTA!

Durante le comunicazioni dell’ultimo Consiglio comunale, il sindaco Laura Borella ha fornito un’informativa sugli esiti delle richieste della Corte dei Conti in relazione al bilancio della città di Lissone (vedi “I conti in rosso”).

Più volte aveva già dichiarato come la situazione finanziaria del Comune fosse critica, con un “buco” da 3 milioni di euro e con dei gravi problemi creati dalla precedente amministrazione. E, naturalmente, i suoi consiglieri leghisti subito a ruota a difenderla e a sostenerla. Peccato, però, che alla fine “la montagna ha partorito un topolino”…

Sì, perché – come ha ben spiegato in Consiglio il consigliere Elio Talarico – la situazione finanziaria non è proprio come è stata descritta. Anche Marino Nava, forte dell’accesso atti e con in mano il documento che certifica l’archiviazione da parte della Corte dei Conti, ha dimostrato come le indicazioni fornite dalla Corte fossero solo raccomandazioni e inviti: nessuna sanzione, nessuna censura, nessuna audizione, nessuna critica strutturale.

Anche Concetta Monguzzi, ex Sindaco, ha esibito e illustrato lo scambio di consegne contabili effettuato il 15 giugno: pareri favorevoli dei Revisori, del settore Bilancio, del Segretario e cassa verificata, avanzo verificato, avanzo libero verificato.

Ora il sindaco Borella pare essere più sola, nella sua confusione amministrativa. Infatti, sia Daniele Fossati (unico in maggioranza che ha compreso) che il Segretario generale (intervenuto sulla regolarità) hanno dichiarato in sintesi che il bilancio era corretto e in ordine: l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione per raggiungere l’equilibrio è consentito, e parlare sui social di buchi e dire mezze verità è stato un errore. E noi aggiungiamo anche che si continua una perenne campagna elettorale per giustificare inefficienze, confusioni, e forse mancate realizzazioni di programmi elettorali.

E a chiedere di “finirla di parlare a caso di buco di bilancio” ci ha pensato anche il consigliere Alberto Bertolini che ha correttamente citato le differenze tra imprese private “che devono fare utili e risparmi” e le amministrazioni pubbliche “che devono spendere tutto per erogare servizi al cittadino”.

Persino l’assessore al Bilancio, Serena Arrigoni, serenamente e candidamente ha sostenuto che si debba parlare di GAP (differenziale tra entrate ed uscite da pareggiare) e non di BUCO. Eppure il termine “buco” lo aveva utilizzato proprio lei, più volte, Consiglio comunale; Forse non se ne è resa conto ed ora si è destata dal torpore… Attendiamo che si desti anche il sindaco Borella, ormai è ora.

In conclusione, avere un sindaco che le spara così grosse e così tante comincia ad essere imbarazzante. E sia ben chiaro che noi siamo pronti a tutelare la nostra immagine in ogni sede. Sì, sindaco, ora anche “basta!”