Una scelta di competenza
La questione è per noi molto delicata: dopo la scomparsa del nostro Egidio Arosio, membro del Consiglio di amministrazione della RSA Agostoni, era necessario che il Sindaco procedesse ad una nuova nomina (una nomina che da statuto è “fiduciaria”) cercando di fare la miglior scelta possibile per fiducia e professionalità. Sono pervenuti parecchi curriculum e tra questi il Sindaco ha scelto, nominando l’avvocato Paolo Rivolta e motivando la scelta in Consiglio Comunale.
Ma uno tra i numerosi “non scelti”, si è dato da fare sui social e sui giornali locali affermando di essere deluso e arrabbiato per la sua “non nomina”, poiché riteneva che solo lui possedesse la professionalità richiesta, e già si
immaginava “al timone” della RSA lissonese. E allora via con accuse di “poltronificio”, di politica che fa cattivo servizio alla RSA, di manovre più o meno elettorali…, lui, che si era anche manifestato politicamente vicino al Sindaco Monguzzi presentandosi nelle liste elettorali del PD di Lissone.
E naturalmente c’è stato chi (uno a caso: il consigliere Daniele Fossati di Forza Italia) ha colto l’occasione per sbeffeggiare chi è stato scelto e continuare una lotta personale contro il Sindaco, regalando le sue consuete pillole sulla politica e sullo stile… La nomina “giusta”, a suo dire, non poteva essere invece che quella del candidato (Sergio Fossati) indicato dalla minoranza consiliare. Il capogruppo della Lega, da parte sua, ha già dichiarato che il giovane selezionato “ci farà vedere i sorci verdi“; staremo a vedere.
Intanto ci sentiamo di raccomandare al neoconsigliere della Casa di Riposo di non ascoltare vecchi discorsi e vecchie ideologie che, anche in termini elettorali – come abbiamo visto nel 2012 e nel 2017 – non pagano più: i lissonesi hanno detto basta. Siamo sicuri che il Sindaco, nel fare la sua scelta, abbia valutato una serie di competenze e necessità, senza lasciarsi guidare da pressioni politiche e vecchie regole da “manuale Cencelli”.
Noi auguriamo un buon lavoro al neonominato e, viste le reazioni scomposte e miopi di questi giorni, ci pare proprio che la scelta fatta sia stata quella giusta.