Elezioni provinciali 2024

Lo zero virgola

Per uno “zero virgola”, la provincia di Monza e Brianza sarà di nuovo condotta da Luca Santambrogio. Già sindaco di Meda e già Presidente in carica, ha vinto per meno di 300 voti ponderali: mancavano due consiglieri comunali che non hanno votato Bocca (candidato del centrosinistra e sindaco di Cesano Maderno) oppure sarebbe bastato un consigliere che avesse votato Bocca invece di Santambrogio. Ma è andata così e la presidenza della Provincia è toccata di nuovo alla destra monzese.

Santambrogio era il gran favorito, rappresentante di una coalizione, nonostante la “maretta” tra le fila di Fratelli d’Italia. Ma ha funzionato anche grazie a qualche spigolo di troppo a sinistra (vedi il mancato “campo largo”). E così ha vinto la continuità: con un vantaggio di “zero virgola”, ma ha vinto.

Noi auguriamo buon lavoro a Santambrogio e auspichiamo che sappia valorizzare i Consiglieri tutti, anche quelli che erano in lista con Bocca: sono persone preparate, di spessore, con un bagaglio di esperienza che può fare la differenza in Provincia. Non parliamo solo della “nostra” Concetta Monguzzi, ma anche degli altri 6 eletti: conoscitori del territorio, amministratori validi e visionari.

E allora, se sarà lungimirante, terrà in considerazione anche il contributo e le proposte della minoranza. Perché, se è vero che lo 0,14% ha pesato e gli consente di governare, è anche vero che la rappresentatività della minoranza ha intercettato il 49,86%. La metà della mela, si dice.

Nulla da dire su chi ha vinto, ma ci piacerebbe – una volta tanto – che le forze e la misura non fossero lontani dal buon senso quotidiano. Noi, caro Santambrogio, a Lissone siamo abituati a vedere altro, purtroppo. Se sei in minoranza non vali nulla, se fai proposte sono sempre in malafede, e se una volta tanto vengono votate, poi si scordano di citare la fonte e la provenienza.

Insomma, visto che sarà il Presidente di tutti noi, le chiediamo equilibrio e buon senso, perché ci sembra che manchi, e manchi tanto. Siamo sicuri che i consiglieri saranno sempre pronti a contribuire al bene comune, in questo caso un bene comune “provinciale”.