Monumento al maresciallo Renzi

Lissone non dimentica

Il 16 luglio 1982 il maresciallo Valerio Renzi veniva ucciso dalle Brigate rosse proprio fuori dall’ufficio postale di Lissone durante una rapina, nella rivendicazione definita “operazione di esproprio proletario”. Era il comandante della stazione dei Carabinieri di Lissone, nonchè marito e padre di famiglia.

A distanza di 35 anni la città di Lissone continua a ricordarlo, come è avvenuto anche ieri, con la celebrazione di una Santa Messa in Prepositurale alla quale hanno partecipato, oltre all’Amministrazione, i Carabinieri, l’associazione Carabinieri in congedo, la Polizia Locale, gli Alpini, la Protezione civile, i Marinai.

Qualche anno fa la città ha intitolato al maresciallo Renzi una piazza nel quartiere Moscotti, ma questo non è certo sufficiente a mantenere viva la sua memoria; occorre infatti far conoscere la sua storia anche agli studenti delle scuole lissonesi attraverso testimonianze ed incontri.
Quello che i nostri ragazzi studiano sui libri di storia, “gli anni di piombo”, hanno infatti coinvolto anche la loro città e i loro genitori.

Rassegna stampa dell’epoca (dal sito ANPI di Lissone)