Evviva la Democrazia

Ancora una volta imprevedibile e bizzarro il comportamento delle minoranze capeggiate da Fabio Meroni durante il Consiglio Comunale del 26 Luglio. La minoranza tutta, guidata dal capogruppo della Lega Nord ha deciso autonomamente di non partecipare al voto per i eleggere i propri rappresentanti all’interno di 5 delle 6 Commissioni consiliari: sono stati votati (per errore?) solo i rappresentanti della Commissione Affari costituzionali.
Dichiarando, a voce MOLTO alta: “Noi non ritiriamo (le schede), fate quello che volete poi vedremo…” e quindi non votando, hanno ottenuto che in 5 Commissioni su 6 non sia presente alcun rappresentante della minoranza.

E tutto questo perché? Le motivazioni non sono chiare, ma possiamo fare un’ipotesi: non è stato trovato l’accordo sulla composizione delle Commissioni (o di una in particolare: 3 i contendenti rispetto ai 2 “posti” disponibili…). Uno spettacolo non edificante (per usare un eufemismo…), seppur lecito e consentito.
E dopo tutto questo, forse avranno anche il coraggio di fare critiche e richiami alla democrazia in Consiglio comunale e nelle Commissioni…

Sì, la politica – questa politica – allontana i cittadini.

Le Commissioni

Ma cosa sono e che ruolo hanno le Commissioni consiliari?

Le Commissioni sono organi permanenti e hanno il compito di analizzare in modo approfondito e specifico i temi di competenza del Consiglio Comunale.
Per statuto, ciascun Consigliere deve partecipare ad almeno una Commissione e la rappresentatività è proporzionale al risultato elettorale: nel caso di Lissone è prevista la nomina di 5 Consiglieri (3 di maggioranza e 2 di minoranza) per ogni Commissione.

La presenza delle minoranze all’interno delle commissioni, oltre a permettere un confronto più ampio, è anche garanzia di controllo sui contenuti e sulle modalità di svolgimento dei lavori; il sottrarsi a questo compito è evidentemente indice di scarso interesse e di poco rispetto verso i cittadini che, con il voto, hanno dato il loro mandato di rappresentanza non solo in Consiglio comunale ma anche in tutti gli organi previsti dalle leggi.

Difficile capire e soprattutto giustificare una scelta così radicale di “non rappresentanza” per una mera questione di “poltrone”; possibile che la voglia di protagonismo sia così tanta?
Ai posteri l’ardua sentenza…