Bollito misto
È fallito miseramente, venerdì sera, l’esperimento di svolgere un Consiglio comunale in modalità “mista”, cioè con alcuni consiglieri presenti in aula e altri in remoto da casa (come del resto avviene da un anno a questa parte). La scelta del tipo di partecipazione (in presenza o da remoto) era lasciata a ciascun consigliere ma, come prevedibile, i consiglieri di maggioranza (tranne Caspani) si sono giustamente collegati da remoto (ricordiamo che siamo attualmente in zona ROSSA!) mentre quelli di minoranza (tranne Lo Faro e Montrasio) erano in presenza.
Il Presidente del Consiglio si è fidato della parola data dai capigruppo di minoranza che avevano garantito collaborazione per la buona riuscita dell’esperimento, ma purtroppo ha sbagliato. C’è stato chi ha pubblicato sui Social la foto dei banchi della maggioranza vuoti, in contrasto con quelli di Lega, 5Stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia, come fosse un vanto l’essere in presenza, in disprezzo ai comportamenti di cautela richiesti dalla attuale situazione pandemica.
E si è capito ben presto che qualcuno in minoranza avrebbe approfittato dell’essere “in presenza” per attuare la ormai consueta e ignobile modalità di scontro, e così è stato: grida, accuse e insulti “di persona” e fuori microfono (e quindi non udibili da chi era in remoto) in particolare diretti contro il Sindaco; tutto questo non ha certo consentito di poter lavorare in un clima disteso.
La modalità “mista” – certamente preziosa in altri contesti ma un fallimento annunciato se utilizzata in questo modo – ha bruciato circa 2 ore di Consiglio e ha scritto un’altra pagina di misera politica lissonese.
Noi, dal nostro punto di vista, ci vergogniamo dello spettacolo indecente di venerdì sera offerto da taluni e tollerato dagli altri, ed esprimiamo solidarietà al nostro Sindaco, offesa non solo nel suo ruolo ma anche come persona, come donna e come istituzione. Certi comportamenti sono proprio da vecchi politici ormai “bolliti”… bolliti misti.