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Una mozione è anche il suo contesto

Consiglio comunale

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Un tema importante, un problema serio ed attuale quello presentato in una mozione l’altra sera in Consiglio comunale: religione e integrazione, tradizioni e abusi. Un tema a cui l’amministrazione si è sempre dedicata con interventi mirati e concreti ma che questa volta non ha trovato l’approvazione in Consiglio. E’ giusto, quindi, chiarire il motivo per cui – può sembrare incredibile – la maggioranza ha bocciato la mozione.

La mozione, secondo noi, non era contestualizzata nel territorio lissonese, territorio ove le azioni per favorire l’integrazione e lo scambio culturale non sono mai mancati (Festa dei popoli, mediazioni culturali nelle scuole, corsi di italiano per stranieri, per esempio). Nessun cenno, invece, al lavoro pluriennale fatto, ai progetti già in corso tesi a favorire l’integrazione, alle iniziative concrete di accoglienza più volte messe in campo dal Comune; una mozione così fatta non poteva incontrare il nostro consenso.

C’è da aggiungere che la mozione presentata dalla Consigliera Ratti (eletta nelle liste Pd e ora nel Gruppo misto che sostiene l’amministrazione) non è stata prima presentata, condivisa e discussa tra i gruppi di maggioranza. In una situazione del genere i consiglieri di minoranza, rappresentanti di partiti politici tutt’altro che teneri su certe tematiche, hanno invece votato a favore: il focus non era più l’integrazione ma una mera questione di politica.

E’ stata un’opportunità persa, ma con responsabilità precise. Il nostro consigliere Mariani, dopo il Sindaco, ha chiesto di ritirare la mozione per poterla ripresentare più compiuta, più efficace e più contestualizzata sulla nostra città. La consigliera Ratti avrebbe però preteso un “impegno” (scarsa fiducia?) per ritirarla. Ma a questo punto il Presidente del Consiglio Talarico, inspiegabilmente (almeno per noi), ha deciso di non consentire il ritiro della mozione e di metterla in votazione, con l’ovvia e prevista bocciatura.

Mozione bocciata, quindi, ma per noi – ci teniamo a rimarcarlo – non è bocciato il tema: la discussione, la necessità di lavorare e interagire con altre culture sono azioni fondamentali e indispensabili. Solo insieme potremo farcela. Solo “insieme”, parola forte da mettere in pratica, soprattutto in Consiglio comunale.

Mozione “Azione di contrasto alle violenze familiari e claniche” (16 giu 2021)

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