Il Listone

Invisibili, ancora

Lissone - Cimitero

Torniamo oggi col pensiero al drammatico anno 2020: le strade vuote, il silenzio della città, i negozi con le serrande abbassate e il suono continuo e angosciante delle ambulanze che amplifica il senso di paura in tutti noi. Nei telegiornali, immagini di file di bare, colonne dell’Esercito e della Protezione Civile per garantire i servizi indispensabili. Ospedali, medici, infermieri, operatori sanitari, tutti in prima linea, senza tregua, a prendersi cura dei malati con ogni mezzo tra mille difficoltà.

E poi i morti, i tanti morti. In silenzio, soli, senza gli affetti, una violenza nella violenza. Il Covid, la più grande pandemia della nostra storia, ha lasciato il segno in tantissimi di noi.

Ecco perché il Consiglio comunale di Lissone – su proposta del PD – ha votato all’unanimità la realizzazione, entro il 18 Marzo 2024, di un monumento a ricordo delle vittime lissonesi del Covid: per ricordare, dare speranza, rappresentare la memoria ed il rispetto di tanti morti invisibili, delle molte persone volate via in solitudine, senza neppure un ultimo saluto.

Ecco, con questo obiettivo la nostra Lista Civica ha cercato di dare il proprio contributo nelle uniche due riunioni effettuate dalla Sindaca Borella e dal Presidente Perego con il supporto dell’assessore Bonafè.  Un obiettivo purtroppo fallito, e non certo per nostra volontà.

Non è nostra intenzione fare polemica su un argomento del genere (ce ne guardiamo bene) perché siamo consapevoli della sofferenza di molte famiglie e perché il Sindaco e la Giunta che amministravano in quel periodo hanno fatto tutto il possibile per “stare al fianco” dei cittadini, e tutto questo non può essere usato per altri scopi.

Ma il Sindaco Borella, il presidente Perego e l’assessore Bonafè, avallati da una maggioranza miope e prepotente, non hanno però voluto condividere l’iniziativa, usare il buon senso, e stavolta hanno davvero esagerato.

Sarebbe stato di buon senso invitare – anche come forma di rispetto – chi ha dovuto amministrate un periodo così drammatico: sicuramente avrebbero potuto contribuire con pensieri interessanti.

Sarebbe stato utile anche riconoscere il lavoro comune svolto da tutte le forze politiche allora presenti in Consiglio Comunale, nello sforzo condiviso di lavorare per il bene della città e di mostrare che la Politica può trovare mezzi e modi di fronte ad un reale e importante risultato da raggiungere.

Già nella prima riunione, i Consiglieri del Listone hanno chiesto il coinvolgimento di tutte le forze presenti in Consiglio comunale e anche – ufficialmente – dell’ex Sindaco Concettina Monguzzi, che il Covid lo ha gestito davvero e in prima persona. Ma ciò non è successo.

Nella seconda riunione hanno evidenziato come – per il ritardo dell’amministrazione – non sarebbe stato possibile rispettare la data di consegna e che le poche informazioni ricevute (ad es. nessuna indicazione di costi e finanziamenti) non erano sufficienti per decidere insieme e in tempi brevi luogo, opera, messaggio.

In seguito, esclusivamente via mail (come se non fossero disponibili di persona), è stato chiesto di scegliere tra due progetti redatti dagli studenti dell’Istituto Meroni. I nostri Consiglieri hanno presentato delle osservazioni per completare ed integrare il progetto ma… Qualcuno le ha lette? Sono finite nel cestino? Chissà, nessuno ha fatto sapere nulla.

Leggetele, le nostre osservazioni. Le trovate QUI e in fondo alla pagina.

Imperterriti, arroganti, superficiali e in forza del voto dei lissonesi, sono andati avanti per conto loro, tanto è vero che, oggi, sarà posato un plastico in argilla per un’opera scelta da loro, in un luogo scelto da loro.

Venerdì 12 aprile saranno discusse in Consiglio comunale due interpellanze sul monumento, presentate da forze di minoranza . Ma, a questo punto, chissenefrega? Il lavoro dell’Istituto Meroni è un buon lavoro, e per questo ringraziamo i ragazzi e i loro professori, ma non può andare bene così, noi non siamo proprio d’accordo.

In primis, perché su una vicenda di questo genere non si può utilizzare il metodo “borelliano” per cui: “decido io perché questa è casa mia e voi non contante nulla”. Lissone non le appartiene: lei è Sindaco pro tempore e ha solo “preso in prestito la città”.

Inoltre, perché i morti di Covid non sono né della Lega, né di Fratelli d’Italia né di Forza Italia o di Lissone in movimento: sono di tutta la città e tutti i cittadini devono poter dire la loro, anche e soprattutto attraverso i loro rappresentanti. Questo è possibile solo condividendo le scelte, essendo uniti, come al tempo Covid: “una cosa sola”.

Noi siamo ammutoliti, esterrefatti e abbastanza schifati. Invisibili.

La maggioranza non è in grado di dire nulla: subisce, mugugna singolarmente e qualcuno presenta proposte che nemmeno vengono discusse. Questa volta Borella-Perego-Bonafè hanno davvero deluso. Non ce lo meritiamo, come persone, come politici, come comunità ferita e in silenzio.

Siamo tornati INVISIBILI, e anche Lissone con noi.

Invito al posizionamento del modello del monumento Covid-19

 

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