Sala consiliare Lissone

Una gomma, serve una gomma…

Si sapeva e lo avevamo già detto e scritto: il consigliere Ruggero Sala ha ufficialmente cambiato il gruppo di appartenenza in Consiglio Comunale ed in città. Via il simbolo e la voce di “Per Lissone oggi” e dentro quello di “Fratelli d’italia”, il partito nazionale di Giorgia Meloni che si posiziona decisamente a destra.

Alla guida della sezione lissonese di FdI attualmente c’è Giovanni Camarda, ex Partito delle Libertà/Forza Italia e poi nel Gruppo misto, in appoggio – lo sanno tutti – al mitico ed abile politico che regna su Lissone. Ma la storia (quella elettorale) ha già giudicato la questione: nel 2012 e nel 2017.

Quello che invece oggi vogliamo evidenziare è come sia stata inaccettabile la reazione dello stesso Sala in fase di replica alle “Comunicazioni” durante un recente Consiglio comunale. Dopo un motivato, puntuale e pacato intervento di Giovanni Angioletti in merito al suo “cambio casacca”, il consigliere Sala si è infatti lanciato in un attacco che – se non letto nel contorno colorito del personaggio politico – sfocerebbe sicuramente in una vile offesa.

Vediamo di motivare la questione: al minuto 43 del Consiglio Comunale del 17 settembre, Sala comunica ufficialmente che passerà dalla Lista civica “Per Lissone Oggi” (che chiuderà e – parole sue – si trasformerà  in “Associazione Culturale” in ambito politico!) al partito nazionale “Fratelli d’Italia”, che avrà quindi un suo rappresentante nel nostro Consiglio comunale.

Chiusa la parentesi civica iniziata nel 2007 (dopo il NO di Forza Italia alla sua candidatura a Sindaco, dicono i ben informati), Ruggero Sala torna quindi nel “partitismo”.

Lecito, ma il “tradimento” non può certo passare inosservato. Infatti, al minuto 50, il consigliere Giovanni Angioletti afferma come sia grande il suo dispiacere per i voti traditi: gli elettori della lista civica ora non saranno più rappresentati dal loro “alfiere” e di fatto saranno “muti”. E al termine del suo intervento è arrivato anche a suggerire le DIMISSIONI. (Figurarsi! Inconcepibile per un politico sulla breccia dal 1994!)

E lui? Sala ha reagito in modo aggressivo (dal minuto 1h:23’) sino ad affermare che “con 70 voti, tu Angioletti, rappresenti il NULLA… Devi ringraziare il premio di maggioranza  – quel meccanismo che assegna più scranni per la compagine vittoriosa – altrimenti non avresti visto il Consiglio nemmeno col binocolo”. Esattamente – diciamo noi – come Fratelli d’Italia, che solo con questa (discutibile) mossa oggi riesce ad entrare nel Consiglio comunale di Lissone. Che poi questa sia una mossa vincente o meno, lo giudicheranno gli elettori.

Noi ribadiamo la nostra stima per Giovanni Angioletti e auspichiamo in futuro toni meno aggressivi e arroganti, da parte di Sala ma anche dei politici locali più “esuberanti”.

In conclusione: che Sala abbia cambiato bandiera è un fatto, e che i suoi elettori (circa 300) nel 2017 abbiano votato una Lista civica lo è pure. Il resto, forse, è solo questioni di incarichi…