Saremo fuori anche quest’anno?
L’edizione 2025 del “Salone del Mobile” si avvicina: leggiamo infatti sulla stampa locale che alcune città a noi vicine (ad es. Cantù, Meda, Seveso, Cesano Maderno) si stanno muovendo e organizzando per l’evento. E Lissone? Ad oggi, nulla si sa e il dubbio è che l’attuale assessore al Commercio ed attività produttive non abbia idea né dell’importanza strategica che ha questa manifestazione per la nostra città né, in particolare, di cosa sia il FUORISALONE.
D’altra parte, non è un mistero che l’assessore Alibrandi sia stato messo in quella posizione da Fratelli d’Italia per recuperare lo scivolone della nomina di Giovanni Camarda a vicesindaco. Così come non è un mistero che non sia molto stimato dai suoi compagni di partito, che non l’hanno neppure difeso dalle pesantissime parole del consigliere Stefano Arosio nel suo discorso di addio a Fratelli d’Italia. Ma niente da fare: chi è nel “cerchio magico” della sindaca Borella può stare sereno e ben saldo sulla poltrona. E così si tira avanti…
E parlando di “poltrone”, appunto, ancora non sappiamo cosa farà Lissone, se ci sarà un FUORISALONE con protagonista la città o forse – vista la situazione – qualche cordata di espositori.
Ricordiamo che questa Amministrazione nel 2023 “bucò” la partecipazione, nel 2024 pure, ma l’Assessore promise a breve un “grandissimo progetto sovracomunale” del quale, però, non si è saputo più nulla… Ora, nel 2025, l’Assessore sembra più concentrato sugli Street food e sulle manifestazioni promosse da altri (ad es. Mercanti di Forte dei Marmi).
Anche sulla riqualificazione di Piazza degli Umiliati il suo contributo è stato nullo, forse non è stato nemmeno coinvolto… Evidentemente si accontenta del “successo” delle iniziative dello scorso Natale, delle manifestazioni organizzate e gestite da altri e dell’apertura di due nuovi bar in città (ai quali ha fatto pubblicità, scatenando il malcontento degli altri esercenti).
Noi aspettiamo fiduciosi, ma siamo convinti che l’Assessorato al Commercio a Lissone debba avere un ruolo fondamentale e debba essere guidato da ben altra figura. Se “lì” ci deve proprio stare, l’assessore Alibrandi potrebbe occuparsi di Cultura, Anagrafe o altro, ma non di Commercio e Attività produttive!
Niente di personale, ma ci sembra giunto il momento di una riflessione da parte di Alibrandi e della sindaca Borella: è il momento di calare gli assi – se ce ne sono – e di cambiare, altrimenti Lissone perderà poco a poco l’immagine di città del mobile, dell’arredo e del design che storicamente le appartiene (e che non sarà certo promossa da una “mascotte”). E l’Assessore passerà alla storia…