Il Listone

Ragazzi/e oggi, uomini/donne domani

Lissone - Scuola superiore

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Sono numeri allarmanti quelli che arrivano dal reparto di Neuropsichiatria infantile della ASST di Monza: sono più che raddoppiati i primi accessi nel 2020 rispetto all’anno precedente, i disturbi alimentari sono in crescita, si è abbassata l’età media degli assistiti (ora 15 anni) e decisamente troppi sono i tentativi di suicidio. Un nuovo acronimo, RAID, – RAbbia, Isolamento e Depressione – descrive proprio i comportamenti con i quali i ragazzi cercano di manifestare il disagio dovuto alla “chiusura in casa”, alla Didattica a distanza e al conseguente isolamento sociale.

Sono in aumento gli episodi di aggressività, i disturbi del sonno e sono aumentati del 120%i disturbi legati all’alimentazione nella fascia adolescenziale. È la socialità (soprattutto quella scolastica) che non c’è più quella che sta creando i maggiori problemi di salute mentale negli adolescenti e il rischio è maggiore dove ai problemi dei ragazzi si aggiungono i problemi dei genitori, dove la convivenza domestica è difficile, per tanti motivi.

Queste drammatiche situazioni sono un’altra sfaccettatura delle conseguenze della pandemia: sono situazioni che non hanno fatto tanto “rumore” come le chiusure di attività commerciali perché spesso sono vissute nell’intimità delle mura di casa, ma è giusto parlarne e conoscerle.

Che cosa sta succedendo ai nostri ragazzi? Come saranno gli adulti di domani e quale sarà il prezzo sociale che pagheremo per questa pandemia? Sono domande che la società, ad ogni suo livello, deve iniziare a porsi e a predisporsi per ridisegnare nuovi scenari, nuovi servizi e, anche, modificare le sue priorità di attenzione e di intervento.

Salute, è allarme ragazzi: disturbi alimentari e tentativi di suicidio per l’effetto lockdown (IlCittadinoMB.it – 7 feb 2021)

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